La vera storia di Harleen Frances Quinzel, la rigida dottoressa newyorkese che si lasciò sedurre da Joker per diventare la famigerata Harley Quinn, la pagliaccetta bella e simpatica che tutti conosciamo.
Ma da lasciarsi alle spalle una vita di privazioni a conquistare il cuore del super criminale di Gotham c'è una bella differenza, ed è qui che riposa la vera inversione dei ruoli. Provare per credere.

Questa storia è il frutto della mia mente malata… e se Joker fosse andato troppo oltre? Tanto oltre da rompere ogni suo legame con Harley Quinn? E se a raccogliere quello che resta della ragazza fosse Batman?
Harley Quinn x Batman!
Batman rigorosamente cieco, Harley Quinn rigorosamente pazza, Joker rigorosamente NON realmente innamorato di Arleen!
Don’t like, don’t read!
SPOILER!!!!!!
Joker muore muhahahahahahahahahahahahahaahh!

[SUICIDE SQUAD]
“Harleen, lascia che ti confidi un segreto...Quando oltrepassi quella porta” E aveva indicato l’ingresso al manicomio “Devi diventare impermeabile”
“Impermeabile?” Avevo ripetuto, confusa.
“Arkham ti inghiotte e ti distrugge se non sei abbastanza forte, ricordatelo sempre. Il segreto è non farsi coinvolgere e soprattutto mai, mai abbassare la guardia. Un momento e ti ritrovi dall’altra parte del vetro”

[Suicide Squad]
" Qualunque cosa sia, non è come lui. I suoi capelli sono ancora biondi, solo molto più chiari e sottili, la sua pelle non ha alcun riverbero innaturale. Quella creatura sembra modellata nel gesso.
'Vedremo se finirai per sbriciolarti nello stesso modo.' "

La donna stava urlando, gli occhi spalancati e sgomenti, e azzurri. Era la personificazione ciò che la società definiva “bellezza”: alta, slanciata e con le curve al punto giusto, capelli dorati, nessun difetto. Se J doveva essere onesto (e lo era sempre, verso se stesso) pensava che fosse meravigliosa.
La storia è ambientata in "Il Cavaliere Oscuro - Il Ritorno" (The Dark Knight Rises). Una storia su Harley Quinn raccontata attraverso gli occhi del Joker

Una ragazza con una vita parallela a quella di Franklin, Michael e Trevor finisce per unirsi con le vite di questi ultimi.
Soprattutto con la vita di uno di loro, il cui passato è forse più travagliato e peggiore del suo.

SUICIDE SQUAD
Oramai è da più di 5 anni che lavoro all’Arkham Asylum ma tutte le dannate mattine mi sembra di andare incontro ad un mostro orribile che mi inghiottirà e non mi sputerà mai più. Ormai so di quella sottile linea d’ombra che divide i pazzi da tutto il resto del mondo, ma so e l’ho sempre saputo, che non è così netta come sembra. Forse è per questo che delle volte mi sento più vicina ai pazzi là dentro che ai “normali” qua fuori e mi sale un terrore cieco che un giorno anch’io rimarrò rinchiusa in quelle mura come loro, ma poi riavvio il mio cervello e ricompongo la maschera della ragazza pura e immacolata e tiro su il migliore dei miei sorrisi ingenui, con i miei tacchi a spillo e lo smalto sulle unghie inganno tutti, là dentro e fuori, di essere della parte di quelli sani.

“Mi chiamo Harleen… Harleen Quinzel.”
“Che bellissimo nome, gli amici ti chiamano Harley?”
“Oh.. non ho molti amici.”
“Beh,Haley…Ora ne hai uno.” [...]

SUICIDE SQUAD
-Potrei ucciderti anche ora, far saltare in aria questa bella testolina!-
La canna della pistola premeva sulla mia fronte, un rivolo di sudore scese giù per la tempia, sorrisi guardandolo negli occhi, occhi così verdi da rasentare la follia al suo interno. Mi sollevai piano, e l'arma scivolo per il prima sulla mia guancia fino ad arrivare alle labbra, lo vidi concentrarsi per un istante su di esse, le socchiusi per un attimo e lo vidi irrigidirsi, leccai la pistola lasciandoli intende tutte le mie peggiori intenzioni.
-Fallo, ora-

Torniamo a casa – così le aveva sussurrato in un orecchio. E quello stesso sussurro si era insinuato dentro alla sua testa, leggero e spensierato, cancellando qualsiasi altra cosa l'avesse circondata – qualsiasi altra cosa ci fosse mai stata sulla Terra.
[Suicide Squad]

Ward abbozzò un sorriso. Compì un solo passo nella sua direzione, il che portò le sue mani a tremare violentemente. «Non ti muovere!» ripeté la ragazza. Lui, ovviamente, non la ascoltò e continuò ad avanzare finché non riuscì a farle puntare la canna della pistola sul proprio petto.
«Sparami» esclamò a voce alta. «Fallo e mettiamo fine a tutto questo».
Skye si morse il labbro inferiore così forte da rischiare di farlo sanguinare.
«Spara, Rookie» sussurrò ancora l'uomo, sapendo benissimo quanto quel nomignolo la alterasse. «E' facile, sai? Tu mi odi».
La ragazza deglutì rumorosamente. «Dillo di nuovo e premo il grilletto».
«E' tutto ciò che sto aspettando». Ward fece una pausa, fissandola negli occhi. Nonostante tutto, riusciva ancora ad esserne totalmente schiavo. «Non ho più nulla da perdere» mormorò. «In realtà, non ho mai avuto nulla fino al giorno in cui ti ho incontrata, ma ora... Ora non ho davvero più nulla».
«Ti aspetti che ti compatisca?».
«Pensi davvero questo di me? Sono uno Specialista, Skye. Potrei disarmarti in mezzo secondo e invece sono qui a chiederti di spararmi. E tu ancora non lo hai fatto».

"Detesta essere disturbato; detesta che i suoi piani geniali, così ben congeniati e predisposti, vadano a monte e detesta che qualcuno lo fissi in costante adorazione come Harley fa sempre. A pensarci bene detesta ¾ delle cose che scaturiscono dalla presenza di Harley. Ma senza, dove sarebbero le risate? Dove sarebbe il divertimento?"

Skye si era ritrovata sdraiata sul sedile posteriore di una vecchia auto dai finestrini scuri, con un pesante mal di testa e uno zaino nero appoggiato hai piedi. Guardò fuori dal finestrino, notando un paesaggio desertico e immerso nel buio della notte.
Diede una fugace occhiata all’orario scritto sul display sopra la radio. 2:30
Cosa diamine ci faceva in un auto alle due e trenta di notte? E perché avevano appena passato un cartello con scritto “WELCOME TO NEVADA”?

Grant e Skye sono in fuga. Lo SHIELD, l'HYDRA, Coulson e il senatore Ward.
sembra che un pò tutti abbiano deciso di seguirli.
ed è proprio durante questo viaggio che Grant e Skye si riscopriranno amanti, in un ben poco lussuosa camera di hotel

Harley Quinn è stata nuovamente abbandonata dal Joker. Vuole conquistare indipendenza nella sua vita e recuperare la dignità perduta. Ad aiutarla, le sue amiche Poison Ivy e Catwoman, con la quale, all'inizio, avrà non pochi problemi per via del legame con Batman. Riuscirà l'ex dottoressa di Arkham ad ottenere la libertà dai propri ricordi?