La gente si innamora del proprio dolore al punto che non riesce più ad abbandonarlo.
E se Louis picchiasse Zayn?
E se Harry fosse il migliore amico di Louis e si innamorasse di Zayn?
E se Louis e Harry facessero una scommessa su Hayley, la sorella di Zayn?
E se tutto questo fosse reale?
E se Hayley fossi io?

Lei è Erin: calma, studiosa e abitudinaria.
Lui è Louis: svogliato, egocentrico, stupido e casinista.
Solo una parete poco spessa divide i loro mondi così diversi...
***
DAL PRIMO CAPITOLO:
“Come sai che l’avrei fatta godere così tanto?” domandò. Sorrisi con strafottenza.
“Perché camera tua confina con la mia e… pare che tu sia… l’amante migliore di tutti i tempi, il ragazzo più dotato che esista, uno che ci sa fare parecchio… cito male forse?” risposi, riportandogli solo alcune delle cazzate più assurde che avevo sentito negli ultimi mesi.
“Invidiosa?” chiese. Io scoppiai a ridere e tornai nel mio appartamento. Neanche qualche minuto dopo Louis tirò un paio di colpi contro la parete facendo rimbombare la mia camera.
“Piantala, porco maniaco!” urlai. Louis rise e continuò a picchiare contro il muro.
“Ora mi toccherà guardare un porno e fare tutto da solo!” disse. Sbuffai.
“Louis Depravato Tomlinson… mi fai schifo!”
***
Se volete sapere cosa succederà alla tranquilla vita di Erin dopo il rumoroso intervento di Louis, entrate e leggete!
Piesse: volevo avvisare che questa storia è a rating ROSSO, non volgare ma comunque ROSSO!

Louis la guarda divertito. -Devo mostrarti una cosa- sussurra.
-Cosa?
-Un posto speciale.
-Un posto speciale?
-Un posto specialissimo. Non l’ha mai visto nessuno in millenni e millenni. Lo conosco solo io.
Adesso si è fatto serio. Sembra un bambino, un bambino di sei anni che tenta di convincere un adulto, con argomentazioni sensate, che il regno delle fate esiste veramente.
Jessica appare perplessa e sospettosa. In realtà, sotto lo sguardo intenso di quel ragazzo, si sente semplicemente confusa. -Ma...- riesce ad esordire. -Perché proprio... a me?
Gli occhi chiarissimi di Louis brillano per un attimo nell’oscurità, rapide scintille di un fuoco che svanisce subito. -Perché per andarci- mormora lentamente. -Bisogna darsi la mano.
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E' la mia prima one shot, siate clementi :3

Dal III Capitolo:
Louis : Non sei di qui, vero? E' la prima volta che ti vedo.
Io : Sono in vacanza con degli amici. Perchè se mi avessi già vista, ti ricorderesti di me?
Louis : Ovvio che si, le belle ragazze non si dimenticano.
Io : Ah, quindi io sarei bella?
Louis:Carina.
Fatemi Sapere Se Vi Piace :)

Dal primo capitolo:
Varcai la soglia del cancello e 5 ragazzi che si muovevano molto lentamente mi vennero incontro.
-Tu devi essere quello nuovo. Disse un ragazzo moro e scuro di pelle.
Quello nuovo? Oh bhe si, con una differenza io sono una ragazza.
-Guardatelo, porta anche la matita. Ma tranquillo vieni con noi! Disse il ragazzo riccio, quello più alto di tutti.
Mi presero sotto braccio, senza neanche farmi rispondere o dargli il tempo di spiegare chi ero veramente. Mi portarono in un posto dietro la scuola.
Il biondo m sferrò un pugno in pancia facendomi piegare in due dal dolore. Poi il ragazzo scuro mi diede uno schiaffo.
-Cosa diamine vi ho fatto? Mi fate schifo! Dissi sputando sangue.
Non mi sarei mai aspettata un benvenuto così. Non mi era mai successo nelle altre scuole, semplicemente mi facevo i cazzi miei.
-Sei il nuovo! E i nuovi devono imparare chi comanda qua! Disse il biondo, aveva un accento strano, aveva l’accento irlandese.
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Dal capitolo tre:
Pagò tutto e poi uscimmo fuori.
-Hai intenzione di non parlarmi per tutto il pomeriggio? Chiese Louis.
-No! Risposi secca
Intrecciò le mie dita con le sue, poi si fermò di colpo e mi fece girare su me stessa, dopo il giro mi attirò a se facendomi finire sul suo petto. Alzò il mio viso mi diede un bacio sulla fronte e poi disse: -Lo vuoi capire o no che l’unica che ora mi interessa sei tu?.
Quelle parole mi provocarono un rossore alle guance e un uragano nello stomaco: Vomito Pensai. Peccato che il cuore i diceva Amore.
Abbassai lo sguardo, lui lo rialzò e poi mi diede un bacio che inizialmente era dolce ma poi si trasformò in qualcosa di meno casto.
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Ecco a voi la mia quarta FF molto diversa dalle altre.
Leggete oltre il 3 capitolo, la storia potrebbe prendere una piega che nemmeno immaginate :)

Louis non era nel loro letto, ovviamente aveva fatto una scenata assurda e si era chiuso addirittura nella sua camera, quella che non usavano mai "Non fare la checca isterica" lo aveva pregato con una mano tra i capelli, ma non aveva fatto altro che peggiorare la situazione dato che si era persino chiuso a chiave, non accennando minimamente ad uscire "Non c'era nemmeno lingua Lou!" aveva urlato contro il legno della porta, ricevendo in risposta solo un "Vaffanculo" strillato istericamente. Era una palla effettivamente, dato che si ricordava ancora il sapore di fumo della bocca di Zayn e era al corrente che Louis avesse visto tutto. Non aveva scuse, ma non era colpa sua, era colpa della vodka.
[Harry/Louis] [3k] [Fede]

Ed è mentre vola verso la fermata dell'autobus [...] che la consapevolezza lo colpisce. [...] Una macchina, nera opaca con le 4 frecce attivate proprio davanti all’entrata della casa di Louis, gli riporta alla memoria quella piccola informazione che il suo cervello è abituato ad accantonare quando si immagina mano nella mano con il suo bello: Louis il ragazzo già ce l’ha.
Di: ReVoltage.

[Larry]
“Perché l’hai fatto?” 
Louis non si sarebbe mai aspettato che Harry gli facesse quella domanda. Gliel’avevano fatta tante persone; la polizia, sua madre, le madri dei ragazzi che aveva ucciso. Sempre la stessa domanda ripetuta all’infinito come se tutti facessero finta di non sapere che lui stesso se la faceva tutti i giorni nella testa. E a volte pensava di uscirci pazzo, pensava che non sarebbe mai stato in grado di rispondere.
Ma in quel momento gliel’ha fatta Harry. Ed Harry è diverso da tutto e tutti, lui lo sa.

"E sai qual è la cosa più assurda? Che quando tu te ne sei andato, dall’alto non cadeva nemmeno una goccia, le foglie erano immobili e l’asfalto era asciutto e liscio. Nessun temporale a segnalare la tua partenza. Nessun tuono a dirci che ci stavi lasciando. No, te ne sei andato via in punta di piedi, senza far rumore."

Yukiteru ha da poco litigato con Yuno, e l'idea che la ragazza possa irrompere in casa sua lo terrorizza...ma fortunatamente ci sarà Akise a proteggerlo...

Ad un certo punto Zayn, sorseggiando la sua Coca Cola, mi piantò addosso i suoi occhi scuri. "Jordan... Se noi ti pagassimo per farci fare un tour di New York, accetteresti?"
"Per quanto, un pomeriggio?", chiesi.
"Cinque giorni.", intervenne Niall togliendosi le briciole dalla maglietta grigia.
Massì, dai. Cinque giorni fuori dalla mia solita vita.

- Signorina – dice una voce.
Merda. Speravo di essere da sola. Cioè so bene che molto spesso la gente viene qui a suicidarsi ma avevo inconsciamente sperato di non incontrare nessuno.
Mi volto verso la voce. Aldilà della statua di San Pietro su cui mi sono arrampicata c’è un giovane. Non mi guarda, fissa le acque scure sotto di noi.
- Signorina, lei è troppo bella per mettere fine alla sua vita – mi dice. Ha un forte accento straniero.
- Fin ora la mia bellezza non è servita a molto – ribatto secca – non mi riporterà mia sorella.
***
Arretro spaventata. È un soldato tedesco e io sono ebrea.
È un soldato tedesco e siamo in guerra.

Cosa succede quando Harry Styles, ventitré anni e il cuore confuso, capisce di provare qualcosa per Louis Tomlinson, appena laureato, un po' troppo in ritardo?
~
«Sei tornato...». Non è una domanda, quella detta da Louis, non sa nemmeno se sia un’affermazione, è solo una frase pronunciata per assicurarsi che lui sia davvero lì.
«Ti ricordo che questa è casa mia».
Sputa, rimanendo fermo sulla porta e il maggiore abbassa lo sguardo, ferito.
«Senti, per quella cosa, io...»
«Tu cosa, Louis? Tu non volevi?» Ringhia. «Invece volevi. Però è okay, hai ragione, sposati, devi farlo, devi avere una vita felice, non sono affari miei chi è lei, sono tuoi. Quindi finisci di fare le valige, e vai via, ti prego».

Louis fa un sorriso così grande che sente i muscoli della faccia tendersi al massimo, lo attira verso di sé, fino a farlo sedere sulle sue gambe e «vuoi tu, Harry Styles, prendere me, Louis Tomlinson, come tuo futuro marito?» sussurra.
Ormai ride anche lui, con troppe emozioni dentro che nemmeno fossero un uragano.
Larry Stylinson; One Shot;