Harry non ha bisogno di nessuno. Lui sta bene così. Eppure si sente così vuoto, ha bisogno di qualcosa, e quel qualcosa ha un nome: Louis Tomlinson.
[Larry.]

Louis è uno studente e lavora in uno strip-club per pagare l'università.
Harry è il suo professore di inglese.
«Puoi andare alle lezioni, ovviamente, ma, a parte questo, avrai bisogno del mio permesso per uscire di casa. Ti lascio uscire di tanto in tanto in modo che i tuoi amici non sospettino nulla, ma per la maggior parte del tempo, ti voglio a casa con me. Va bene, piccolo?».
Louis deglutisce. Come ha fatto ad infilarsi in questo casino? Però, annuisce. In fondo è solo un mese.
«Bravo ragazzo» gli sussurra Harry, sorridendo «E non potrai mai, mai venire senza permesso».
--------------
ATTENZIONE: questa storia non è mia, è una traduzione.

Quando Harry, promettente diciannovenne, uccide l'uomo che maltratta da anni sua sorella, non si pente nemmeno per un secondo di quello che ha fatto. Almeno fin quando le porte del carcere non si aprono per lui e scopre di non aver calcolato una cosa fondamentale in tutta quella storia: il suo misterioso compagno di cella.
Ma ci può essere davvero speranza quando ad innamorarsi è un assassino?
***
Attenzione! Tematiche delicate
AU! Murderer!Harry / Misterious!Louis
LARRY, accenni Ziall ❤
conteggio 11.1k

Ennesima Drarry, dove i due ragazzi, per uno scherzo del destino, si troveranno insieme. So che ormai di trame così ne esistono a bizzeffe, ma personalmente non mi stanco mai di leggerne. ;)
P.s. Non vado particolarmente fiera dell'introduzione, pur avendola riscritta diverse volte. Spero che i capitoli successivi siano migliori.

C'è un ragazzo alla fermata del pullman.
C'è ogni lunedì, mercoledì e venerdì pomeriggio.
Rimane seduto tutto il tempo sulla panchina con gli auricolari nelle orecchie, anche se Harry l'unica volta che si è seduto accanto a lui non ha sentito nessuna musica.
Ha gli occhi grigi che rimangono fermi sulla strada; raramente si alzano, incrociando quelli di studenti impazienti o passanti tranquilli, e quando accade si riabbassano subito.
Harry ha incontrato il suo sguardo cinque volte: le ha contate. Una a scuola e quattro alla fermata.

questa storia si svolge durante la 5x20 . i nostri profilers si sono sistemati in sole 4 camere: Hotch con Rossi, JJ con Emily, Garcia con Morgan e il nostro piccolo dottore da solo. Durante la notte però, per colpa delle circostanze, gli agenti saranno obbligati a sistemarsi diversamente. spero vi piaccia!!!
è una ReidXMorgan.

E se un incantesimo avesse spedito due diciasettenni (Sirius Black, James Potter) nel mondo di Harry quando anch'egli aveva 17 anni?
E se James e Sirius non potessero tornare indietro finchè non avessero adempiuto al loro compito?
Quale sarà questo compito? E qual è il ruolo di Harry? E di tutti gli altri?
Questa FF tratta dell'amore tra padre e figlio James/Harry e delle due canaglie diciassettenni Sirius/James contro Piton.

"Hikaru."
"Sì Kaoru?"
"Credo di essere gay."
"Credi?"
"Ora che ci penso ne sono certo. Ciò che facciamo la sera in camera conferma le mie teorie, no?"
"Sì."

Rotolai di lato fino a trovarmi faccia a faccia con lui..
Contro ogni logica, guidato da tutta la roba che avevo bevuto, gli salii sopra, senza staccarmi, e lo baciai.
Dopo qualche secondo di sconcerto, troppo ubriaco per capire cosa stesse succedendo, rispose al bacio.
James/Sirius. Tengo a specificare che NON sono una coppia. È solo una notte.

[Dedicata ad Alice89]
- Spero voi siate impazziti. - La voce di Neji distrusse, anche se solo in parte, l’entusiasmo degli, ora due, sostenitori della serata in programma. Naruto l’aveva incontrato casualmente a casa di Kiba, trovato casualmente sopra Kiba e fermato, sempre casualmente, qualsiasi cosa stessero per fare. - Non pensi alle conseguenze, Naruto? E tu, Kiba, non dargli corda. -, provò a far ragionare i due con voce inflessibile. - Non incominciare anche tu, Neji! Il teme ci ha già provato a farmi cambiare idea. La serata si farà e se vuoi venire.. -, lasciò in sospeso la domanda. - Verrò. –, rispose guardando sconfitto gli occhioni da cucciolo di Kiba. - Per limitare i danni. -, aggiunse solo per risanare il suo, ormai dimenticato, orgoglio. Avvero che è la mia prima fic. Dunque si, spaventatevi. Prego i più temerari di farmi l'onore di leggerla. Potete compatirmi dopo, basta che mi diate le ragioni in una recensione, così che io possa migliorarmi e non suscitare in voi pena, in futuro XD È una SasuNaru, con accenni NejiKiba.Buona lettura (si spera) ^_^

Per il compleanno di Narcissa63!
Nel completo silenzio si fermò ad osservare ciò che quella mattina era apparso sulla parete dinanzi alla loro entrata, creando così tanto scalpore. Un messaggio brillava intensamente sulla pietra, circondato da una potente aura magica, un messaggio evidentemente destinato a uno di loro.

V classificata al contest "Sasuke and..." indetto da Kellyvideomaniactv
«Che cazzo fai, dobe?»
Protestò Sasuke. Naruto osservò per qualche secondo quel volto sudato, ansimante; gli occhi scuri ebbri di lussuria e di voglia insoddisfatta. Probabilmente il suo sguardo era identico. Eppure, se avesse potuto guardarsi in uno specchio, avrebbe forse notato una luce che lo differenziava da quello di Sasuke: una voglia famelica; animalesca… Una brama di possesso che non traspariva dal viso arrossato di Uchiha.
«Voglio guardarti mentre vieni.»
[NaruSasu]
Unica e irripetibile da parte mia.

[SagaxNao]'' ...Ti sentii sospirare, aprii gli occhi e ti vidi distrattamente distaccarti dalla spalliera della poltrona, alzarti, spengere la sigaretta nel posa cenere sul comodino, avvicinarti al letto, sedendoti con lentezza, a fissarmi con quei tuoi grandi occhi marroni che sembravano brillare, e i tuoi capelli sembrare oro. Smisi di respirare, senza nemmeno accorgermene, come se ormai fosse un gesto automatico del mio copro. Dovevo incominciare a preoccuparmi? ...''

Questa era accennata nella FF di "Quando si è..." si insomma quella. Non troppo demenziale, Honey e Mori finalmente riescono (specie Mori) a dichiarare i propri sentimenti reciproci.
Quì Honey e Mori fanno anche le cosaccie...

"Mori-kun spalancò gli occhi,poi cercando di mantenere un minimo di autocontrollo disse:"Mitsukuni,ti ho già detto di non pensare a certe cose"