«Canta con me» , sussurra.

Quel corridoio è lo stesso in cui sono seduta ora, quella casa è la stessa in cui sto sprigionando le mie urla in questo momento e quei lampi sono gli stessi che stanno illuminando la moquette ancora una volta sporca di sangue.
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Sono diventata io il mio peggior nemico e se non posso fidarmi di me, di chi posso farlo?
Nessuno, e allora cosa ci sto a fare qui?

Ad un certo punto sento qualcuno sospirare un ‘oh, cazzo.’ .
So già chi è, siamo solo io e la sua voce inconfondibile in casa.
Si alza dal letto e corre al mio fianco, mi scruta da capo a piedi con gli occhi lucidi.
«S-sono sta-stato io?» chiede titubante, con la voce spezzata.
«Sì, Zayn, sei stato tu.» sbotto io, sull’orlo di una crisi di pianto.
Si prende in viso tra le mani, passa ai capelli e li tira come a volerli staccare uno ad uno.
Vedo le sue mani guance bagnarsi e alcune delle sue lacrime schiantarsi a terra.
Non provo pena, ‘sta volta.
Non lo perdonerò, ‘sta volta.
Non mi farò incantare dai suo occhi color caramello, ‘sta volta.

«Perché non ti levi da qui e ti posizioni in mezzo all’ autostrada? »
La mia gentilezza questa mattina abbonda, ma cosa posso farci se quel ragazzo mi destabilizza la tranquillità mentale?
«No, preferisco stare qui a darti fastidio, Malik.» la sua voce è così irritante che mi viene voglia di tirargli un pugno nello stomaco.
«Vedi i tuoi simpaticissimi tre amici sdraiati sul divano di casa mia che mangiano come cani randagi? Perché non li raggiungi e mi fai cambiare?» ho usato il tono più calmo possibile per far spostare quella cosa dalle scale, ma non c’è verso.
« Perché dovrei farti cambiare quando sei davanti a me in canotta e mutande? Quale ragazzo sano di mente lo farebbe?» ok, se continua così giuro che lo castro.

Chissà che classe frequenta Ellison, spero non la mia. Non ho intenzione di trattarla bene, questa è casa Styles e basta.
Però wow, è davvero stupenda. Sono sicuro che è una stupida come tutte le altre e dubito che sia simpatica. Non conosce nemmeno i One Direction e vive a casa di uno di loro!
Svampita. Non va bene nulla in lei, a parte l’aspetto fisico. Anzi no, anche quello è sbagliato. È troppo strana, chiusa, con quei capelli color carota e le lentiggini sparse per il viso. I suoi occhi poi! Sono talmente dolci e da cerbiatta che fanno solo pena. È così fastidioso perdersi ogni volta in quell’azzurro cielo!
Perché dovrei socializzare con una persona del genere?

Una brutta sensazione mi pervase il corpo. Cintia sembrava indifferente, ma io sapevo che c’era qualcosa che non andava. Eveline non stava bene.
‘’No, Niall, va tutto bene’’ continuavo a ripetermi ‘’ tua figlia è normale, come tutte le altre bambine.’’
Ma dovevo capirlo subito che non era così. Dovevo ascoltare la voce che mi diceva che nulla andava bene.
Andai in salotto in preda alla furia, sotto lo sguardo interrogativo di mia moglie.
Faceva freddo, lì. Tirava il vento, i capelli mi si spostavano e i brividi mi percorrevano le braccia.
I brividi non erano per il freddo, però, erano perché qualcosa non andava, e io lo sapevo.

« Amore, guarda la strada!»
« No, amore. I tuoi occhi sono più belli.»
« Dai, Lou, guarda avanti!»
« Non si preoccupi, il signor Tomlinson è un ottimo guidatore! E poi l’autostrada ha solo una corsia!»
« Ok, signor Tomlinson, ma mi fa stare in ansia! Guardi avanti, dai!»
« Come vuole signora Tomlinson.»
Sentirmi chiamare così mi fa ancora effetto.
« Boo, senti io devo dirti una cosa…»
« Prima dammi un bacio.»

Le tre cose sbagliate della sua vita?
Essersi trasferita a New York, essersi innamorata di Louis Tomlinson e chiamarsi Delilah.

Sono fradicia, sarebbe meglio tornare a casa, ma io voglio rimanere qui a guardare l'incisione che lui ha fatto su quell'albero, il nostro albero.
Il suo nome è inciso anche nel mio cuore e nel braccialetto che, dopo due anni, ho ancora al polso.
«Sapevo di trovarti qui.»
Una voce mi distoglie da miei pensieri, quella voce mi distoglie dai miei pensieri, la sua voce mi distoglie dai miei pensieri.
«Ha-Harry?»

Domani si sveglieranno con la febbre a quarantadue mentre io starò qui, in salute, con la mia cioccolata calda.
«Maddieeeeeeeeeeeeeee» che cosa vuole adesso quel cretino di Harry?
«Aiuto, aiutoooo. Liam ha battuto la testa, corri! »
Liam? EH? Oddio, lo sapevo che si sarebbero fatti male.
Corro fuori e il giardino della villa è deserto. Ma dove diamine sono?

Non ci è voluto molto a ridurla in questo stato, solo che è sembrata un’eternità.
Ha ventiquattro anni e il suo cuore batte a fatica.
Ha ventiquattro anni e non ha più la sua bellezza.
Ha ventiquattro anni e a malapena riesce a pensare.
Cos’è questa, se non un’ingiustizia?

Se n’è veramente andata? Forse ne avrò ora la conferma.
Infermiera – Signor Malik, la sua amica, la signorina Audrey Miller, non ce l’ha fatta, ma prima dell’operazione ha detto di darle questa.-
Un pezzo di carta? 

Questa storia racchiude molto di quello che sarei senza determinate persone e fatti vissuti davvero.
Essere la sorella di un ragazzo famoso non è bello.
‘ Ma come no? Puoi riportarti tanti regali e puoi farti la svelta!’
E dov’è lui quando hai bisogno di una spalla su cui piangere?
‘ Sì, ma se tuo fratello è Niall Horan che ti frega della spalla su cui piangere!’
Se tuo fratello è Niall Horan vuol dire che sei abituata ad averlo al tuo fianco in ogni momento, a qualsiasi ora, per qualsiasi motivo.
‘ Vabbè, ti adatti! Puoi conoscere i suoi amici boni!’
Ah sì, i suoi amici. Sono molto simpatici e dolci, ma se uno di loro ti prende il cuore, sta pur certa che lo maltratterà e basta.
‘ E quindi? Ne trovi un altro, intanto ci sei stata!’
Intanto il mio cuore è a pezzi e mio fratello non è qui per raccoglierli e aiutarmi a rimetterli insieme.

Harry era diventato un latin lover e Brooke faceva finta di appoggiarlo solo perché lo vedeva felice.
Senza saperlo, dentro morivano entrambi. Non capivano che dovevano solo smettere di fingere che tra loro non ci fosse nulla per essere felici.