Justin è uno spogliarellista.
Skylar è una ragazza del college che sta studiando psicologia e ha bisogno di un soggetto per la sua tesi.
Pagherà Justin per due settimane per poterlo studiare.
Le cose si faranno interessanti.
(storia tradotta)

C'era solo un pensiero che mi gironzolava nella testa, che mi rifiutavo di ammettere pur sapendo che aveva ragione. Io ero come Chaz. Un mostro. E un mostro non può cambiare.
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Dal capitolo 16:
Sentii il suo tocco leggero e caldo sulle mie palpebre mentre le chiudevo delicatamente.
«Resta ferma.» Sussurrò sulla mia pelle, dopodiché mi baciò dolcemente la fronte con le sue labbra morbide.
«Non voglio che niente o nessuno rovini questo momento.»
Era così fermamente vero ma allo stesso tempo sbagliato. Niente avrebbe potuto rovinare quel momento, per me, se lui fosse rimasto, ma mi accorsi presto quando le mie palpebre si riaprirono che lui non c’era più.

« Akito, la conosci la leggenda del filo rosso? » domandò mesta, spezzando un silenzio che cominciava seriamente a preoccuparla.
...
« Sana, quella storia è stata scritta apposta per noi. » rispose, ironico.
|Akito/Sana|

« Kurata » cominciò, piegando la testa ironico « Mi amerai mai, quanto ami lui? »
Il tono vibrava di rabbia, ma la mente di Sana viaggiava già altrove.
Fuka, in lacrime, l'aveva quasi implorata di ritornare subito a Tokyo.
|Sana/Hayama|

«Avete litigato?» mi chiede curioso, anche se non riesco mai a decifrare le sue parole, a causa di quei maledetti occhiali da sole.
«Si, cioè lei ha litigato con me.» rispondo, dirigendomi al piano di sopra.
«Dovresti stare attento ai dettagli, Hayama.»
Ma la gente si mette d’accordo, in questa città di pazzi?
Una settimana speciale, racchiusa in un qualche spezzone. Un giorno - una mattina, più che altro - speciale, che solo due anime gemelle possono comprendere.

"Siamo ossessionati dall’idea di fare la cosa giusta.
Dobbiamo fare la cosa giusta altrimenti finiamo per ritrovarci nei casini.
Eppure quando penso a questa maledetta cosa giusta finisco puntualmente per chiedermi cosa diavolo sia.A volte a sentirne parlare sembra quasi che si tratti di un’entità, qualcosa che abbia a che fare con il soprannaturale, qualcosa che sicuramente non esiste sulla Terra."
Il cambiamento non ci piace, ma o ci adattiamo al cambiamento o restiamo indietro...
A volte il cambiamento è tutto.
Tratto dal cap. 18 (l'ultimo aggiornato)
Tutto è accaduto in un attimo. Precipito a terra a faccia in giù e nonostante abbia tentato di attutire il colpo parando le braccia in avanti, non riesco ad evitare che il mio addome colpisca il pavimento. Dopo qualche attimo di stordimento mi porto le mani alla pancia e lì inorridisco alla vista del sangue che scorre lungo le mie cosce …

"-Kamura.. Mi ha confessato il suo amore, durante le riprese-
Ecco, la familiare sensazione di baratro nel quale il cuore di Akito sprofondava da tre mesi a questa parte.
“Pensa a Fuka” si costrinse a pensare “Pensa a lei e solo a lei”.
-Ma io l’ho rifiutato. Lo considero un grande amico, ma non lo potevo corrispondere-
Subito nel cuore di Akito riprese a circolare il sangue, che lo scaldò immediatamente.
-E come mai?- chiese.
Lei prese un profondo respiro, che gli costò parecchi secondi.
Era arrivata fino a questo punto, gli aveva raccontato ogni cosa.
Non voleva farlo, ma il discorso era deviato da solo, ed ora poteva solo arrivare fino alla fine."

I personaggi di Kodocha sono cresciuti.
Sana è felicemente sposata con Akito, Naozumi convive con Fuka, Tsu ed Aya sono addirittura diventati genitori. Quanto a Rei, continua ad essere il manager affettuoso della sua pupilla e a coltivare il suo idillio con Asako.
Quattro coppie, ognuna con un passato diverso alle spalle.
Quattro coppie i cui destini si intrecciano in un gioco di linee dai contorni non ben definiti.
E se bastasse un test di gravidanza a ingarbugliare tutto e a rompere quei delicati equilibri?
Estratto 15° capitolo:
"Kami, vi prego, fate che almeno il bambino si salvi".
Una parte di lei avrebbe solo voluto abbandonarsi al vuoto dell'incoscienza, l'altra lottava per mantenere a fuoco ciò che la circondava e rimanere presente. Avvertiva un gran vuoto all'altezza del petto, un vuoto da cui nemmeno il dolore delle contrazioni riusciva a distrarre.
"Posso essere egoista, almeno per un momento?"
C'era un nome che martellava nella sua mente, più forte della voce dei medici, più insistente del rumore dei macchinari elettrici, più penetrante della paura.
"Akito-kun.
Ho bisogno di te, Akito-kun."

un intreccio di storie d'amore, emozioni, momenti inaspettati e lacrime...
'' scusa ma io ti amo ''

E solo allora capii.
Lui aveva preso la mia innocenza ma il meglio di me era rimasto.

Tutti noi ci siamo sempre chiesti che cosa ne pensi, Goku, della sua storia con Chichi.
Quanti giorni abbiamo passato, seduti sul divano mentre guardavamo le sue imprese alla TV, a domandarci cosa passasse nella testa del nostro eroe quando guardava la sua 'cara' mogliettina.
Ebbene, mi sono sforzata di dire la mia senza sfociare nel ridicolo, cercando di mantenere bene integri i caratteri di Son Goku e di Chichi. Spero di aver raggiunto il mio scopo e di aver reso un buon servizio alla comunità con questa mia piccola One-shot. ♥

-L’attrice di fama mondiale Sana Kurata…-A quelle parole Akito ebbe un sussulto. Eccola lì,la sua Sana,contornata dai giornalisti,che sorride amabilmente a quell’idiota di Naozumi Kamura,suo compagno da già un anno.
E lui cosa aveva? Nulla …! Aveva l’affetto dei suoi amici,quello si,ma nulla di più.

Quello che mi tormentava era la mia vita amorosa.
Già. Non essendo più una bambina avevo perso l’ingenuità di quando non capivo cosa provavo per qualcuno, anzi forse ero diventata perfino più fredda verso tutte le persone che mi volevano bene, compresi i miei fan.
Perché, invece, con lui non riuscivo a rispondere delle mie azioni, perché non riuscivo più a rispondergli per le rime come quando eravamo bambini?
Praticamente il mio mondo girava attorno a lui e quando era vicino per me esisteva solo quel ragazzo.
Tratto dal Prologo