Chiaro, no? Non poteva durare troppo a lungo. Sasuke Uchiha lo aveva tradito. Così, alla fine, lui aveva preso il posto di Sakura e, proprio come la ragazza, aveva subito lo stesso destino.
[ Continuo di: Ricordati di Me ]

Naruto ha finalmente deciso di donare del cioccolato a Sasuke, anche se in modo anonimo.
Qualcosa però, non va come previsto e...

40 secondi separano Light dal raggiungimento del suo obiettivo.

«E' davvero interessante, Potter. Avevo già la mezza intenzione di farti assaggiare ciò che stavi rubando, sarebbe stato un modo incredibilmente divertente per punirti, nel caso stessi cercando di portar via qualcosa di nocivo o letale» il sorriso, se possibile, si allargò di più assomigliando sempre più a una smorfia. «Veritaserum, meglio di quanto non potessi desiderare»

Lo chiamavano in piccolo principe, e di certo non solo per via del suo aspetto. Il motivo reale di quel soprannome era la sua omosessualità, il suo essere gracile, il suo essere biondo e carino. La gente lo odiava, o forse lo invidiava e basta.

«Teddy, facciamo un gioco.»

Ted ha un segreto e James è assolutamente intenzionato a scoprirlo.
Ted strinse tra le mani il bacino sottile di James, che esalò nel bacio e socchiuse gli occhi, e poi il metamorfomagus spinse piano la lingua nella sua bocca.

«Mi dispiace tanto. Ehi, James- mi stai schiacciando una bruciatura da un po'» Il ragazzo si staccò velocemente, «Scusa!» Ted approfittò del momento per afferrargli un polso e tirarselo vicino, poi posò le labbra su quelle del più piccolo.

Fantastico, pensò. Avrebbe vissuto con Mr America.
Nonostante i pensieri poco gentili che gli frullavano in testa, sorrise cordiale e lo salutò. Il ragazzo fu tanto gentile da aiutarlo a portare dentro la valigia.
Già, appunto, dentro. In casa.
Peccato che – dov'era esattamente, la casa?
Us/uk ♥

«Cosa dirai a tua sorella se-»
«Cosa le dirò? Cosa le dirai tu. Non penso che ci metteresti troppo tempo a consolarla o a farle passare il trauma, hai molta dimestichezza nell'infilarti dei letti delle persone quando ti senti in colpa per qualcosa.»
Basato sul film Erik/Charles, slash.

[Sanji ha un diario segreto e un problema con alcuni sogni...]
Zoro lo afferrò per i polsi e con un gesto repentino lo buttò contro il materasso, schiacciandolo con il suo peso «Se ciò che desideri è farti scopare allora posso soddisfare il tuo desiderio.»

«Vieni con me.» fece Hayden, risalendo con una scia di baci fino al mento, prima di posarsi sulle labbra del biondo. «e convincimi ad alzarmi.»
Andy posò le mani sul volto del ragazzo, lasciando che l'altro approfondisse il bacio per un po'. Non riuscì a trattenere un gemito quando la mano del ragazzo gli accarezzò i glutei, né riuscì a non eccitarsi. Il suo corpo si stava davvero abituando troppo ai modi di fare di quel punk. «Pensi che sarebbe convincente se ti promettessi di venire in doccia con te?» gli soffiò Andy sulle labbra e, come fulminato, Hayden aprì gli occhi immediatamente.
«Molto convincente, in effetti.» accarezzò ancora il fondoschiena dell'altro e premette il corpo asciutto del biondino contro il suo; Andy si aggrappò istintivamente alle sue spalle e deglutì a vuoto quando una gamba di Hayden si fece strada in mezzo alle sue.

«Voglio che tu venga con me, voglio che tu stia al mio fianco. Nessuno ti capisce come ti capisco io... Né Aberforth, né Adriana. Ci siamo solo noi, e non devi permettere a nessuno di privarci di questo. Posso chiamare O'Connor e chiedergli di aspettare un giorno ancora, parlerò con tuo fratello e sistemeremo tutto. Dopo di questo, però, tu verrai con me. È così che deve andare.» Grindelwald disse questo in un sussurro roco, mentre si insinuava nell'intimità di Albus. «Gellert-» lo chiamò flebilmente questo, sentendo la mano dell'altro cominciare a toccarlo.

Sasuke si avvicinò di un passo al biondo e, sussurrando in modo davvero osceno, disse «spogliati.»
Naruto ne era certo: quel bastardo stava giocando con lui!

Posai le labbra sulle sue distrattamente, in un contatto leggero e gremito di sentimenti inespressi. Non sapevo decifrare il suo sguardo, poteva dire di tutto così come poteva non dire nulla.