Isaka chan, autore su EFP Fanfiction

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Isaka chan

Membro dal: 09/09/08
Recensore Master (765 recensioni)

Salve salvino gente \(°O°) Mi chiamo Astrid, ma praticamente tutti mi conoscono come Isaka-chan (e mi va bene così, non vado pazza per il mio nome), ho 21 anni e scrivo da quando ne avevo 12. Ho tanti hobby (tre, LOL), ma la mia pigrizia mi impedisce di fare qualunque cosa che non sia dormire. Amo dormire. Probabilmente nella mia vita precedente ero un ghiro. Btw, scrivo principalmente nel fandom di Junjou, dato che gestisco una pagina a tema, ma non schifo anche altri fandom, tra cui quello di Kuroko no basket, Naruto, Sekaiichi Hatsukoi e One Piece (anche se non ci scrivo più da secoli lì). In genere scrivo fanfic a rating rosso, perché appagano le mie fantasie [Usagi-san cit.] e mi aiutano a migliorare lo stile. Ultimamente però mi sto dando anche alle fic verdi e gialle, drabble e long-fic, in modo da variare un po' e imparare a gestire meglio le mie storie. Che dire, spero di riuscire a intrattenervi senza annoiarvi \(°O°)

Kiss me, fuck me, love me

Dal testo: "Tutto questo, per Rivaille, era una novità. Generalmente si faceva prendere come più gli aggradava, non si soffermavano mai sui preliminari, sia per la mancanza di tempo, sia per il desiderio del moro di mantenere quel muro di distanza che gli avrebbe permesso di non abbandonarsi a sentimenti che due persone del loro rango non potevano permettersi."

E, finalmente, noi.

Dal testo: Era cambiato tutto, la sua vita era stata completamente sconvolta, ma non era dispiaciuto, pur conservando sempre quel cipiglio adirato che tanto spaventava i suoi colleghi all’università.
Morinaga, però, non lo aveva mai temuto. Era entrato prepotentemente nella sua vita e ci si era stabilito, lo aveva forzato a fare cose che prima d’ora non aveva mai fatto, lo aveva fatto piangere, sorridere e arrabbiare tutto in una volta sola.

Ora tocca a te

[SPOILER PER CHI NON SEGUE LE SCAN ONLINE]
“Poteva andare peggio. E non è successo. Rivaille, so che sei sconvolto, che sei esausto sia fisicamente che mentalmente, che come me non hai più la forza di andare avanti, ma devi. Lo devi a chi credeva in te, come Petra e la tua squadra, lo devi a chi è morto sapendo che tu avresti portato avanti la loro –nostra- causa, lo devi soprattutto a te stesso. Non è ora di arrendersi, Rivaille.”

Family

Il medico spalancò la bocca e poi sorrise nuovamente, sollevò il viso di Hiroki e lo baciò, lambendo la lingua dell'altro solo quando la avvertì farsi spazio tra le sue labbra, vogliosa di attenzioni.
"Hiro-san, ti amo più di qualunque altra cosa al mondo e anche se non potremo avere un bambino nostro, sappi che tu, per me, sei la mia sola e unica famiglia."

Happy Birthday, Shin-chan!

Dal testo: "Vedere quel ragazzo perennemente con il musone e inespressivo assaporare una semplice ciotolina di gelato con tanta passione era troppo. Troppo per lui, troppo per chiunque conoscesse almeno un po' Midorima. Probabilmente gli altri avrebbero riso fino alle lacrime nel sapere che il giovane talento della squadra aveva una passione così semplice e magari infantile, ma non lui. Takao rimase semplicemente estasiato nel vedere il suo ragazzo così felice solo per aver messo un po' di gelato nella bocca. E, soprattutto, si eccitò per la carica erotica che il ragazzo trasmetteva nel gustarselo.

Goodbye, Gareki-kun.

Dal testo:
Restò a lungo con gli occhi fissi al cielo -dove la navicella era scomparsa- e la mano sollevata in un saluto stanco, desiderando di vedere Gareki volare giù, dritto tra le braccia della sua nuova famiglia, anche se sapeva che sarebbe stato impossibile.
"Yogi, lui tornerà presto e staremo di nuovo tutti insieme! Lo ha promesso!"

Trust me

Arrivarono affannati nella stanza e Takao non ci pensò due volte a buttare il tiratore sul letto e a sedersi a cavalcioni su di lui, bloccandogli le braccia sopra la testa e strofinando il naso contro quello dell'altro, aprendo poi la bocca come per baciarlo, ma senza arrivare a premere le proprie labbra contro le gemelle poco distanti.

A cat-present for Yukina

Dal testo: "Giurò a se stesso che non avrebbe mai più pensato a giochetti del genere, perché -pensò massaggiandosi il fondoschiena formicolante- non poteva permettersi di andare al lavoro completamente distrutto e dolorante."

Broken heart

"Lasciò che la mano vagasse sulla sua guancia, accarezzandola leggermente con il dorso per non rischiare di svegliarlo, scostandogli delicatamente i capelli che ricadevano scomposti sugli occhi chiusi." [...]

My Christmas is with you

Dal testo: "Passeggiò tra le vie animate e sorrise nel vedere i bambini divertirsi accanto ai loro genitori, nel constatare che c’era ancora qualcuno in grado di godersi le piccolezze della vita, qualcosa di piccolo e insignificante come il Natale, ma in grado di portare tanta gioia in un mondo devastato da una guerra inutile e senza senso."

Because three are better than two.

“Allora? Non era quello che volevi, Gojyo?” continuò il demone marcando il nome dell’amante con un tono tutt’altro che pacifico e dando una prima e decisa pompata al membro del monaco.
Gojyo si limitò ad annuire: era duro da far male, aveva paura di Hakkai ma al contempo era eccitato dal suo atteggiamento e dalla vista del membro di Sanzo che lentamente di induriva sotto le premure del demone. [...]

And that's why I smile.

Dal testo: "Ora avrebbe voluto dirgli quanto bene gli volesse, avrebbe voluto dargli almeno un’ultima carezza, un’ultima scompigliata di capelli, ma era troppo tardi." [...]

Eternal love

Dal testo: "Si ritrovò di nuovo a osservarla, a guardarla con occhi pieni di amore e di gratitudine. Con lei aveva passato i momenti migliori della sua vita, lei era fonte di felicità per un sacco di persone [...]"

Sadness and sorrow

Salutò la tomba con un inchino e tornò a casa. Si stese sul letto ormai troppo grande per lui, accarezzò il lato vuoto e pianse. [...]
< Sei andato via troppo presto, dannato bastardo > [...]

Do not disturb

[...]Per la seconda volta Sanzo rimase a bocca aperta e Gojyo colse l’occasione al volo facendo scivolare la lingua al suo interno, prendendo così il bonzo di sorpresa. Accarezzò la lingua dell’altro con la propria aspettando che ricambiasse, gioì quando Sanzo, attivati finalmente i neuroni, gli prese i capelli tra le dita avvicinandolo di più a sé e rispondendo al bacio. [...]

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