[Ereri/Riren]
Levi è ormai al tramonto della propria vita, e sente dentro il suo cuore la mancanza di una persona che per lui è stata importante. Un incontro però quel giorno può far cambiare le cose, facendo rinascere in lui la speranza di poter essere finalmente libero.
Levi rinasce in America, non ha ancora incontarato l'amore della sua vita, ma sa che è lì da qualche parte. Succede tutto in un giorno di pioggia e Levi sa che la sua felicità è lì dietro l'angolo.

Dove Levi e Hanji finiscono per ballare due danze diverse per due spettatori diversi.
*
Dal testo:
- Come hai detto che si chiama questo grazioso apparecchio? - domandò Hanji, che da più di dieci minuti stava osservando l'oggetto misterioso con sguardo traboccante di curiosità.
Kiyomi sorrise divertita, mentre Onyankopon si avvicinava alla bruna per risponderle.
- È un grammofono, Comandante Hanji.-
- Grammofono - Hanji pronunciò quella nuova parola con voce estatica, facendo rotolare le lettere sulla lingua come a volerne pesare la consistenza.
- E a cosa serve di preciso? -

Di una solitaria serata affogata nel liquore in un bar di Marley.
1# Eren se li lasciò scivolare via dagli occhi come stava facendo scivolare via la sua vita tra le dita.
2# Eren nasconde il viso nell'incavo del gomito, sprofonda sul bancone in legno del bar.
[Double OS a quattro mani con _Valchiria_]

Quando Levi acquisì una falsa identità, sapeva che la chiave per sopravvivere sarebbe stata quella di passare inosservato e reprimere tutta la rabbia e l'amarezza che provava dentro di sé. Quando però le sorti della seconda guerra mondiale iniziano a volgersi contro la Germania, Levi si troverà nella posizione di dover fare una scelta.
Storia di hedera_helix tradotta da JodieGraham

Se avesse avuto garbo e un'educazione appena superiore a quella di un delinquente dei bassifondi, non avrebbe considerato fuga, il riaccostare l'anta e tornare sui suoi passi, dopo aver scorto l'insolita sciatteria di fogli appallottolati attorno al cestino; al contrario ne avrebbe preservato il decoro e atteso che Erwin si ricomponesse dall'evidente disagio, prima di rivelare la sua presenza.
[Eruri, ambientata nella terza stagione, dopo l'amputazione di Erwin]

"Il punto é che saprei riconoscere i vostri corpi, se dovesse servire, ma non voglio farlo. Non me ne faccio niente del mio posto nel mondo, se vivo su una pila di cadaveri."
Questa storia partecipa al May I Write di Non Solo Sherlock- gruppo eventi multifandom

Durante una missione in esterna qualcosa non va per il verso giusto, Levi è ferito e fatica a ricordare. Per di più, Erwin ha uno strano comportamento.
Dal testo:
"-Al momento la priorità è portarti da un medico.- Erwin parlò con voce piatta -Ma, dopo, ti garantisco che io e te faremo i conti, Levi!-
Cogliendo il movimento della sua testa bionda, Levi sollevò lo sguardo, ritrovandosi contro la minaccia di un sorriso letale.
Si rimpicciolì fino a sparire dall’altro lato di quella spalla, ringraziando, per una volta, di essere di statura minuta.
Ma che accidenti aveva combinato?
Provava dolore da tutte le parti, Miche lo aveva aggredito, Erwin era furioso con lui.
Magari era qualcosa di così terribile che aveva dimenticato di proposito."
[Storia che ha partecipato all’ Easter Advent Calendar 2022 sul gruppo Facebook “Hurt/Comfort Italia - Fanart and Fanfiction”]

Un'intima riflessione di Levi, in un momento di puro sconforto e dolorosa incertezza.

Persino in quel momento, mentre il blu notte si diramava attraverso le tinte rosa e arancio del tramonto, prendendo il sopravvento sul giorno per annunciare il calare della sera, Historia si concesse un sorriso mentre osservava la sua lettera striminzita indirizzata a Ymir.
[YumiHisu]
{Partecipa alla Challenge "Solo i fiori sanno" indetta da Pampa313 su efp e "I like that quote said the month" indetta da Mari Lace sul forum di Efp}

Primo special sulle coppie della long Wings of Freedom

Sono nato solo per correre su quella collina insieme a loro.

[ModernAu!] [Pallavolo/Sport] [TeenAgeAu!] [ReincarnationAu!][Ereri/Riren]
.
Levi è agile, veloce ed è un fuoriclasse di tutto rispetto.
Eren è quello con la testa fra le nuvole e una schiacciata micidiale.
Sono gli anni del liceo, tra le partite di pallavolo e i drammi adolescenziali fatti di equilibri precarissimi.
E se tutto venisse messo sotto sopra, per colpa di un solo, innocente, screenshoot mandato alla persona sbagliata?
.
.
Dal testo:
Quando la palla tocca terra e l’arbitro fischia; Eren si volta e sa benissimo che ci sarà Jean a dargli il cinque. Ed è così, batte il cinque all’amico, la tifoseria acclama quella schiacciata che ritiene una delle migliori che abbia mai fatto e poi succede quello che mai si sarebbe aspettato: Levi lo sta guardando e accenna un sorriso mentre torna in formazione e scambia qualche parola con Connie.
.
.
-Sei proprio supponente come dicono, anche fuori dal campo –
– Ti sbagli. Molto di più di quello che dicono. –
[ErenxLevi][LevixEren][ENTRAMBI TEENAGER]

In un universo in cui chi perde la propria anima gemella non vede più i colori, Mikasa decide di chiudersi in se stessa e tagliare i ponti con gli ex compagni della Squadra di Ricognizione. Un ritorno annunciato, però, cambierà il corso della sua vita.

{Questa storia è ispirata alla Parole Intraducibili Challenge del Giardino di Efp!}
Eren era silenzioso durante l'ora di lezione, ma Levi percepiva sempre fin troppo rumore.
E andava bene così.
{teacher!levi & student!eren; 250 parole}

Un breve momento in cui qualcuno di inaspettato torna dal passato a fare visita al nostro amato capitano. Un momento in cui, dopo la devastazione del corpo e dell'anima, dovute alla maledetta guerra con i giganti, forse, si può aprire la porta anche alla speranza. (Così è come vedo Levi alla fine della storia, così è come mi piacerebbe che potesse essere andata, perché anche lui, per me, ha diritto almeno qualcosa di bello, anche se ...)