[Ambientata prima dell'entrata del gruppo 104 nell'esercito]
Una conversazione disgustosa davanti ad una tazza di tè e il piccolo incidente che ne derivò.

Undicesima storia del #writober 20202
»Prompt: 11 - Fake relationship
»Personaggi: Tony Rogers (oc) x Liki Lindstorm (oc)

Scritta il 7-25-15
“Al mio capitano, Levi Ackerman”
Mio capitano,
Forse quando troverai questa lettera, io non sarò più con te. Forse sarò già morto, spero davvero che né tu né la mia dolce Leben abbiate visto la mia fine.
Lo spero davvero.

Sesta storia per il #writobert 2020
» Prompt: 06 - 1K
» Personaggi: Zeke Jaeger x Pieck

Levi guardava furioso il ragazzo che aveva appena sbattuto contro la fiancata liscia della macchina, mentre lo proteggeva con il proprio corpo da una raffica di proiettili sparati proprio nella loro direzione. Aveva distolto lo sguardo dal giovane Jaeger per un dannatissimo secondo, per avere sotto controllo ogni singolo movimento proveniente dall'ambiente circostante, e quel moccioso di Eren ne aveva approfittato per attaccar briga col figlio della famiglia Kirschstein che aveva intercettato una volta uscito dalla discoteca più popolare della zona.
{Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it}

Pensieri semplici, ma cos'altro gli resta altrimenti?
[Erwin/Levi] ~ Scritta per il "Writober" indetto da Fanwriter.it!

«Avevo sempre avuto la verità davanti ai miei occhi, ma avevo deciso di ignorarla. Questo mondo è crudele»
Mikasa aveva scelto di essere forte, di abbandonare tutte le sue paure con l'unico scopo di proteggere Eren, la sua famiglia. Eppure, il senso di solitudine la lacerava dall'interno. Mikasa non capiva, o forse semplicemente ignorava che l'unica persona che potesse realmente capirla fosse Levi.

Petra innamorata di Levi? Levi innamorato di Petra? Amore corrisposto oppure no? Crudele gioco di emozioni e sentimenti, dal punto di vista del Capitano Levi, che vive sul filo del rasoio, senza concedersi nulla. O quasi.

Non ci sono né vittime né carnefici in questa storia: ognuno di loro ha sofferto e tutti loro hanno le mani sporche di sangue.
Tratto dal testo:
1. Le basterebbe una microscopica disattenzione per guastarlo a vita.
2. Un giorno, forse potrebbe addirittura sfiorare il sole con la punta delle dita.
3. È convinto che le parole siano superflue, perciò nessuno conosce la sua voce.
4. Il rancore più viscerale si cova nei confronti di un amico che ti ha tradito.
5. Come ha detto Bertholdt: a chi mai piacerebbe sporcarsi le mani?
6. È impossibile esprimere a voce un dolore come il loro.
7. Il rimorso è rimasto dov’è, al di sotto dell’epidermide, e gli provoca un’insopportabile prurigine.
8. Infatti è destinato a perdere inesorabilmente chi ama di più.
9. L’affetto è il più efficiente delle difese.
{Storia partecipante alla challenge "Edizione Speciale: Corsa delle 24 ore" indetta sul forum "Torre di Carta"}

Eren Jaeger e Levi Ackerman, due attori di successo, appaiono nella classifica degli uomini più attraenti rispettivamente al primo e secondo posto. Tuttavia, nonostante si ritrovino spesso a lavorare insieme, i due si detestano letteralmente.
Eren, giovane arrogante e narcisista, non pensa ad altro che voler superare Levi, quest'ultimo stanco di avere a che fare con un moccioso impertinente, ma che nonostante tutto ammira.
Sarà quando entrambi dovranno interpretare due amanti in un nuovo film che i loro sentimenti muteranno radicalmente, trasformando così l'amore finto dei due protagonisti in qualcosa di reale.

Aveva reagito ed era sopravvissuto.
Nella fame. Nell’orgoglio.
E nonostante fosse solo un sospiro durante una tempesta, fu abbastanza forte da spazzare via le nuvole.
[Dedicata al nostro tappetto di fiducia, sperando di rendergli un'altra volta un degno omaggio]

“Avevo, anzi ho paura...Paura di aver fatto la maggior cazzata della mia vita..."
Mike era decisamente teso, davvero aveva paura di aver combinato un casino enorme.
ah quella stupida gara di bevute, e Erwin che gli regge il gioco.....

" - Sono presente solo nella mia morte, ormai. Non esisto in nessun altro momento.
Levi lo guardò negli occhi, gli sembrò gli stesse scrutando l’anima.
Una parte di Eren sperava che quel momento non finisse mai, di poter concludere il suo cammino negli occhi di quell’uomo, tagliando qualsiasi altra cosa esistesse al di fuori di loro.
Levi io… - sussurrò. - Non posso. Non posso farti innamorare di me, io morirò e tu soffrirai inevitabilmente. Non voglio questo per te, non lo voglio per nessuno.
L’uomo fece un sorrisetto. - Non temere, io non mi sto innamorando. - disse, nonostante fossero entrambi certi del contrario. Si avvicinò così tanto da far sfiorare i loro volti, provocando un brivido lungo la schiena di Eren.
Starò benissimo senza te. - disse, sfiorando le sue labbra.
Quando lo baciò, Eren chiuse gli occhi, abbandonandosi a lui. Sentì solo dopo l’umido delle lacrime dell’altro bagnargli la guancia, la conferma del fatto che non sarebbe stato affatto bene in sua assenza. "

Gli ultimi pensieri di un guerriero di Marley, un traditore, un innamorato.
Berthold Huber.

Reiner tende la mano dinanzi a sé.
Lo fa spesso quando perde qualcosa di prezioso: Marcel ne è un chiaro esempio.
{Spoiler | Reiner!centric | Storia partecipante alla challenge "Hurt/Comfort Time" indetta sul forum "Torre di Carta"}