Rose e il Dottore trovano il modo di comunicare. Riusciranno prima o poi a rincontrarsi? Le vicende della storia raccontate sotto forma di lettere.
Dal primo capitolo:
"Con Lui (te, insomma) abbiamo lavorato per molti mesi ad un progetto che prima era solo teorico: abbiamo costruito un “attraversatore di mondi” (lo so, non è il termine corretto). L’abbiamo programmato per trovarti in qualsiasi posto tu ti trovi. È una specie di mini-TARDIS, non abitabile poiché vivo al 100%.
[...] Spero che la mia lettera ti arrivi sana e salva, non siamo sicuri che sia in grado di attraversare la barriera. È il quarto tentativo che proviamo. Dicono che forse un catalizzatore come questo, scritto da chi prima era dall’altra parte, possa aiutare. Beh, come dico sempre, tentar non nuoce (anche se l’altra volta abbiamo quasi rischiato di distruggere la baia del Lupo Cattivo, dove la barriera è ancora debole dall’ultima volta)."

Si appoggiò alla console preso da un capogiro.
Era arrivato al culmine della sua vita. I Signori del Tempo avevano a disposizione più vite di un essere umano; le chiamavano rigenerazioni e, a quanto pare, era giunto all'ultimo stadio.
Stava invecchiando e, si sa, la vecchiaia non ha pietà.
Si appoggiò alla console, il Dottore, e tentò di ricordare i momenti più felici della sua vita.

[Scritta per il Drabble Evening organizzato sul gruppo effebì "We Are Johnlocked"]
WHOLOCK | "Durante una delle loro notti, Dottore e moglie decidono di incontrare Sherlock Holmes."
_
«Pronta ad incontrare il famoso Sherlock Holm-» inizia di slancio, catapultandosi nel 221 B, prima di capire che: no, non è il salotto e no, non sono le dieci del mattino.

Rose e il Dottore umano giungono alle porte di una fortezza da sempre conosciuta per la bellezza del suo circo.
Ma da quando il tutto è governato dalla nuova Regina, le cose sembrano essere cambiate e il segreto legato ad essa sarà svelato con aspre conseguenze.

Celia Stebbins è una ragazza qualsiasi, ma nasconde un segreto.
Celia sogna.
Celia ricorda.
Di un tempo in cui un uomo che viaggia in una cabina blu più grande all'interni rispetto all'esterno l'ha salvata dalla morte, quando era solo una bambina. Ma Celia non sa la verità, non sa che la donna che chiama madre non lo è davvero, non sa chi lei sia.
Quando i sogni si colorano di rosso e Celia ricorda di un pianeta andato distrutto, sa che deve scoprire la verità. E sa anche che c'è un solo uomo che la può aiutare: Sherlock Holmes.
Primo cross-over tra Doctor Who e Sherlock, ambientato tra la seconda e la terza stagione del primo e dopo la terza del secondo. Fatemi sapere che ne pensate :-)

Rose inizia a muovere i primi passi nel mondo di Pete, convinta da Mickey decide di andare al Torchwood a veder un pò come lavorano. Una volta lì, però, la ragazza si rende conto che c'è qualcosa di pericoloso, e che lei ha già visto in passato.
Sopirò un’ultima volta e si decise a varcare la porta d’ingresso. L’atrio era molto semplice, c’era un via vai di gente, alcuni in completo, altri con un camice bianco. Storse il naso nel vederne qualcuno con una divisa nera e un’arma.
Questa storia fa parte della serie 'Defender of the Earth'

Dopo la partenza del Dottore e di Honey, Turlough fa un sogno orribile. Ma è soltanto un incubo o una minaccia più concreta?
Ambientata tra i capitoli 17 e 18 di "A Taste of Honey".

Gordon non-chiamatemi-Junior Stewart è un secchione noioso. Billie non-chiamatemi-Anwen Williams ha cinque anni e spera che almeno quest'estate giochi un po' con lei. Verrà accontentata?
Ambientato subito dopo il capitolo 7 di "A Taste of Honey".

Ada Markham vive a Londra e NON è una ragazza come tutte le altre: è una fangirl del Dottore, proveniente da un’altra dimensione. Per un capriccio di Clara, delusa e scontenta dopo la rigenerazione del Dottore, Ada giunge a bordo della TARDIS e gli equilibri stagnanti tra i membri dell’equipaggio subiranno un serio scossone.

Dieci giorni passarono prima che successe di nuovo , finalmente, e ogni volta dopo...solo nel buio o dove non poteva vedere il suo volto e con sempre il minor numero di parole possibili , per lo più solo in Gallifreyano ...non ne parlarono mai durante il giorno. Mai.
Trascorrevano invece le loro giornate facendo finta come se non fosse successo niente...con tranquillita e allegria legati da un tacito ,strano e perverso accordo...
Avrebbero potuto continuare così per molto tempo ma quando lui la lasciò su una navicella spaziale cambiò tutto.

Cosa accadrebbe se tutte le rigenerazioni del dottore, le relative compagne, i nemici e altri personaggi condividessero una chat del tardis attraverso lo spazio-tempo? Spero davvero tanto che uno di voi lettori si chiami Alonso perché qui è proprio il caso di dire: Alons-y, Alonso! Ps: questa fanfiction contiene spoiler per chi non ha seguito tutta la serie nuova fino all'episodio speciale di natale dopo la settima stagione "The time of the doctor"

"C'era una volta il Lupo Cattivo.[...]
Ma in mille anni, Dottore, in tante vite, non hai permesso a nessuno di loro di conoscerti, nessuno di loro conosce il tuo nome.
Dottore, hai esplorato l'universo, ma nessuno ha mai esplorato la tua mente. Se busso, mi lascerai entrare?"
Disperato e forse vano tentativo di ripercorrere e pensieri e le memorie del Dottore.

[Ten/Rose ♥ | Fluff - stavolta sì | 1832 parole | Missing Moment/What if? | possibile OOC]
[...] Parla tanto, parla sempre, il Dottore – mai di cose importanti, però (non che non sia importante capire come scappare da una gigantesca lucertola rabbiosa, o che dispiaccia ascoltarlo mentre racconta per ore di vecchi viaggi e dei suoi ricordi, quando è in vena di farlo e il dolore sembra un po' più lontano).
Ma le cose veramente importanti non le dice, bisogna capirle da soli, tirarle fuori da uno sguardo, un momento – questo non è cambiato, ha l'impressione che non cambierà (come quando osserva i suoi occhi, iridi scure e l'anima annientata, e l'unica cosa che può fare dopo è abbracciarlo, stringerlo più forte del passato – perché cosa non c'è, in fondo a quegli occhi).
Incubi, tazze di the e la sensazione di essere a casa.

La parola ‘solitudine’, ora, senza di lei, aveva davvero significato, e riusciva a ferirlo dentro in un modo in cui non si sarebbe mai aspettato prima.

Ero lì, tutte quelle volte che il Dottore era in pericolo o salvava qualcuno oppure quando usciva dalla sua cabina blu sempre con un aspetto diverso, con una compagna diversa. Aveva sempre quel modo veloce e corto di parlare, era geniale conosceva ogni specie che abitava o che abita nell'universo. Conosceva tutte le leggi della fisica e sapeva dove si trovava ogni stella. Oh Dottore avrai salvato così tanti pianeti.. e non ti sei mai accorto di me.