Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….

"Per favore non piangere, sono partita in viaggio per vedere il mondo, ti riscriverò raccontandoti le mie avventure”, diceva la lettera. Seguiva poi un bellissimo racconto di avventure immaginarie, di viaggi e di fantasia. Elsi leggendo quelle parole suggestive che la rimandavano a luoghi lontani, si sentì immediatamente consolata. Alla fine lo scrittore le regalò una nuova bambola, chiaramente diversa da quella perduta. Ma il suo aspetto diverso venne giustificato da un biglietto: “I miei viaggi mi hanno cambiata”.
Qualche anno dopo, la bambina trovò un biglietto proprio dentro la sua bambola che diceva: “Ogni cosa che tu ami è molto probabile che tu la perderai, però alla fine l’amore muterà in una forma diversa”.
Da “Kafka e la bambola viaggiatrice” di Jordi Sierra i Fabra
Capo Rouge/Annalisa

Era venuto al mondo un maschio poi finalmente e il suo essere maschio lavava via gran parte dell’onta e sarebbe stato il futuro della famiglia. Il cognome bastava e avanzava a renderlo il degno erede dell’erede di Reinier De Jarjayes.

Ciao a tutti. Questa è la mia prima fanfiction, che ho scritto nel 2014 in lingua tedesca e in un altro forum. Ora traduco la storia in italiano e ringrazio Martine de Jarjayes per la correzione della grammatica. Vi auguro una buona lettura e spero che vi piaccia.
Cosa sarebbe successo se Lady Oscar avesse saputo del suo futuro? Sarebbe davvero cambiato tutto, oppure no? Sarebbe stata davvero in grado di cambiare il destino, come aveva desiderato dopo la morte di André? E avrebbe davvero notato il suo amore per André fin dall'inizio e glielo avrebbe confessato se avesse avuto la possibilità di farlo?

Non c'è pace per Oscar e André. Il caso della collana si è appena chiuso e un nuovo pericolo è in agguato. Una misteriosa donna seduce i nobili, li deruba e lascia come segno di riconoscimento una carta da gioco. Una nuova missione nella quale Oscar e André agiranno in incognito, una missione che li costringerà a fare i conti con se stessi e con i loro sentimenti.

Mi ero ripromessa di non scrivere più nulla su Oscar e Andrê, sicura di averli tormentati abbastanza. Ma un giorno sono tornati nella mia testa e allora ho iniziato a scrivere, un po’ per riportarli in qualche modo in vita, almeno nei miei pensieri, un po’ per cimentarmi in qualche esercizio di scrittura, dopo tanto tempo, anche mettere insieme le parole risulta davvero un’impresa ardua e più volte ho pensato di mollare. (in realtä anche un istante prima di postare questo capitolo).
Ringrazio chi vorrà leggere, chi si ricorda di me, e chi magari imparerà a conoscermi.  
Questa storia ha inizio il giorno in cui il Generale vuole porre rimedio al disonore della casata Jarjayes. sacrificando la vita di Oscar.
“Diventerai mia moglie, Oscar?” azzarda con la voce che traballa mentre la potenza di quella domanda gli esplode nel petto, il cuore precipita.
Oscar annuisce, sorride e abbassa lo sguardo per un istante, anche lui ha socchiuso gli occhi, e quando li riapre sono gli sguardi solcati da lacrime a cercarsi, le lingue ad assaggiarsi, e poi le bocche a divorarsi, affamate, ancora piegate in sorriso.

Mi è capitato spesso di pensare che quanto è accaduto a Saint Antoine sia stata un’esperienza davvero terribile e molto scioccante. E’ un vero terrore, nel buio della notte, in strade poco illuminate, essere aggrediti da una folla urlante e inferocita, essere trascinati fuori con la forza, afferrati da mane sudicie e assassine che vogliono solo vedere scorrere il sangue o un cappio intorno a un collo.
Ed è una vera fortuna sopravvivere a un evento di questo genere, ma la terribile esperienza può lasciare comunque una cicatrice, quella che oggi chiameremmo sindrome da stress post traumatico.
Sono convinta abbia segnato molto Oscar e André. Per lei è stata l’esperienza forte, forse necessaria per far emergere la verità nascosta anche a se stessa, ossia i suoi veri sentimenti per André. Per lui le cose sono andate diversamente. Non ha avuto folgorazioni... o forse sì?!? Forse anche per lui qualcosa è cambiato e ne sarebbe testimone quel rifiuto ad accettare una tazza di cioccolata....

salve ragazze care!!!! quanto tempo!!! non mi sembra vero di essere tornata!!!
non avete idea di quanto sia bello per me tornare ad usare word!!!!
per cercare di farmi perdonare dalla lunga attesa ho deciso di scrivere e pubblicare questo piccolo testo...
la storia, cioé la ff, è un'idea che mi frulla nella testa da tempo...
e se non fosse successo nulla della vita successiva dopo l'arruolamento alla guardia metropolitana?
ecco come me lo sono immaginata... ^________^

Sembra sia spuntato il sereno , una nuova vita lontani dalla Francia , un figlio, la felicità ma, ancora una volta il sogno dura poco.
Oscar davanti la scelta piu' difficile della sua vita.

Che cosa sarebbe successo se l'unico posto libero, dopo la richiesta a Maria Antonietta, fosse stato davvero in Marina invece che alla Guardia nazionale? Un what-if che cambia completamente le carte in tavola rispetto alla storia canon.
(un ringraziamento speciale a xwaterice per avermi lanciato l'idea)

Crocevia. Incrocio. Di vite, di strade, di pensieri, di decisioni.
A volte è sufficiente una parola diversa, un incontro fortuito, una scelta fatta in uno stato d'animo differente o in una condizione che sembra irrecuperabile , a far sì che il corso degli eventi prenda un'altra direzione...

Dopo il durissimo confronto con André nella dolorosa notte dello strappo, Oscar si rifugia nella tranquilla Normandia, cercando sollievo dalle ferite del cuore e dalla vita di corte ormai sempre più opprimente. Lontana dagli intrighi di Versailles, Oscar spera di ritrovare se stessa, ma il destino ha in serbo ben altro per lei.
La quiete viene spezzata dal brutale omicidio di una sua giovane serva e da minacce alla sua stessa vita. Il caso, avvolto dal mistero, si intreccia con le ombre di vecchi e forse anche nuovi nemici che da tempo tramano contro Oscar e la sua famiglia.
Mentre indaga per scoprire chi si è preso la vita della sua serva e vorrebbe prendersi la sua, Oscar si ritrova nel mirino di coloro che da sempre cercano di annientare il nome dei Jarjayes. In un’atmosfera di sospetti e pericoli, dove nulla è come sembra, la donna dovrà mettere alla prova la sua la sua forza e la sua integrità, trovandosi ancora una volta divisa tra il dovere e il desiderio di giustizia, tutto, mentre ancora deve fare i conti con sé stessa e con i fantastmi che ancora si agitano nel suo cuore.

Sapevo che non era soltanto un sogno. Ti ho già lasciata andare una volta, non lo farò di nuovo. L’ho giurato. Aspettami, aspettami Oscar, sto arrivando da te.
Attenzione, titolo modificato di “Non sarai mai più sola”.

Non scalare una montagna se sai che non avrai la forza di raggiungerne la cima;
Non lanciare il cavallo al galoppo se a pena sai andare al trotto;
Non puntare una pistola se sai che intanto ti mancherà il coraggio di sparare;
Non chiudere una porta se sai che prima o poi la riaprirai;
Non voler andare a tutti i costi avanti, non voler compiere sempre missioni impossibili, non voler fare sempre l’eroina…
perché se solo tu ti fermassi un istante a guardare dietro te vedresti un ruscelletto..
calmo e tranquillo, ma proprio per questo così potente e deciso nel suo scorrere..
..e capiresti che ti basterebbe quello per essere felice, per essere te stessa!

"Oscar tirò la coperta fin sopra le sue spalle e si fermò qualche istante per guardarlo. I capelli neri gli cadevano sugli occhi con qualche ciuffo ribelle. Le sue labbra erano socchiuse e respiravano pesantemente. Il petto si alzava a ritmi regolari.
Ripensò al bacio che le aveva dato solo tre giorni prima. Alla sensazione di quelle labbra sulle sue. Al suo corpo caldo, che la stringeva con delicatezza ma sicurezza. Al profumo della sua pelle, quando si era poggiata al suo petto, che sapeva di casa.
In quel preciso momento, aveva sentito di essere al posto giusto.
Qui è dove devo stare… Aveva pensato.
Quelle braccia erano davvero casa.
Aveva cercato fin da piccola il suo posto nel mondo. Credendo di doverlo conquistare a colpi di spada e lo aveva invece ritrovato tra le braccia della persona che l’aveva sempre amata e che le era restato accanto da sempre."
Questa è la mia prima fanfiction, perciò vi chiedo di essere comprensivi.
Sono partita da un'aggressione che Oscar subisce e che diventa per lei possibilità di aprirsi al suo essere donna e alla sua fragilità che le permetteranno di scoprire l'amore per André.
Fatemi sapere cosa ne pensate :)

Riposto questa storia( rivista e corretta) che ho accidentalmente cancellato.
Fan art della fantastica Ireland 3
Aggiunta fan art al primo capitolo(Alain e Diane) di Tiziana Alfarano.
Chi si nasconde dietro la maschera di quest'uomo beffardo? Se lo si osserva bene,senza superficialità, si nota che il suo sorriso si ferma alle labbra,senza soffermarsi nello sguardo
Il vero Alain, e il trauma del suo passato, nessuno lo conosce...

Partiamo dalla nuova vita di Oscar, entriamo nei suoi pensieri e in quelli di André, guardiamo alcune situazioni più nei particolari e... se per una parola o un gesto alcune di queste cambiassero?
Dal testo: "[…] a ogni passo che muoveva verso un ipotetico e desiderato futuro da uomo qualcosa le ricordava che lei era nata donna e donna sarebbe rimasta…"

Desiderava abdicare, Oscar, nell’estasi riscossa dai sensi in favore del marito imperante; tutt’altro che per asservimento o schiavitù, manifestando l’urgenza di arrendersi come sogno di sollevamento, finalmente, devota al piacere di colui in grado di corrisponderle, assaporando la scelta di farsi condurre, comandare quasi fosse invece un privilegio. Lui coglieva perfettamente questa sua esigenza, ed era eccitato di quell’onore, nella posizione di trasportare, dirigere, incanalare l’impeto travolgente della sua donna; sensuale, inaccessibile a tutti, ma non irraggiungibile per lui; che benché stregato dalla capacità di dominarla, dal godimento non era convertito in un tiranno, bensì nel più premuroso degli amanti.

Lo aveva riconosciuto immediatamente.
Erano passati così tanti anni... eppure era bastato un solo istante per riconoscerlo. Tutto ciò che aveva cercato di lasciarsi alle spalle – il dolore, la sua gioventù – era tornato a galla, emergendo prepotentemente da quell'angolo remoto della sua mente che aveva deciso di dimenticare.

Questa storia è un esperimento ambientato subito dopo il ferimento di Andrè all'occhio. È bendato, immobile e immerso nell'oscurità e Oscar appare distante. In modo diverso sono entrambi immersi nel buio e ciechi.

Cosa sarebbe successo se Fersen avesse dato una possibilità ad Oscar? È una domanda che credo ci siamo posti tutti prima o poi. Cosa sarebbe accaduto ad Andrè? Nessun ferimento all'occhio, nessuna dichiarazione disperata... Con questa storia provo a dare le mie risposte e vedremo in quali luoghi ci condurranno

Correva il mese di febbraio del 1785. La regina di Francia, Maria Antonietta, ha deciso di organizzare in occasione del Carnevale, una settimana di feste e di balli di corte, rigorosamente in maschera, ispirate al... Carnevale di Venezia! (Per chi avesse letto la mia storia precedente, tranquille), stavolta Oscar è la vera protagonista della storia! Quali insidie si nasconderanno fra maschere, pizzi, merletti e champagne? Buona lettura!

Il giorno di Natale un uomo arriva in un paese posto in una zona di mare: la sua intenzione è quella di imbarcarsi per proseguire un viaggio iniziato da tempo nel tentativo di liberarsi del proprio passato.
Qui, inaspettatamente, incontra una persona che sembra capace di leggere la sua anima.
Tipologia: "as if". In alcuni capitoli: OOC.

Dopo aver partecipato ai moti del 13 e 14 luglio, Oscar decide di tornare a casa con André che vuole chiarire alcune cose e non abbandonare sua nonna. Ma presto dovranno fare i conti con visite e confronti scomodi, mentre fuori tutto crolla e arriva il vento del Terrore e della Rivoluzione. In parallelo, una giovane donna con un segreto inquietante inizia un nuovo lavoro in un posto interessante ma che può crearle qualche problema.

(sequel di "Il bimbo dell'estate")
"La vita è ciò che ti accade mentre sei impegnato a fare altri progetti"

Io e Manu Roja ci siamo avventurati nell esplorare il personaggio di Alain...con una sua nuova conquista che stravolgera completamente la sua vita facendo scoprire l amore

Questa è una storia che parte da dopo la dichiarazione di Andrè...ho sempre trovato la puntate successive ricche di sguardi e soprattutto di silenzi. Vorrei provare a riempire questi silenzi con possibili pensieri ed emozioni che probabilmente porteranno la storia su un binario diverso da quello tradizionale.

Molto tempo fa ho comprato un fumetto dal titolo, piuttosto evocativo, “Il Vampiro che fece la Rivoluzione”. E’ ambientato subito dopo la presa della Bastiglia e nella confusione che ne è derivata in Francia. Andando avanti nella lettura, pur non facendo spoilers, posso solo dire che compare un certo “generale” che scende letteralmente a patti con un’entità malefica per rivedere una sua “figlia” morta proprio durante l’assalto alla fortezza…Ho preso ispirazione da questo per il seguente racconto che è ambientato nell’anno precedente alla presa della Bastiglia dove, in un clima sociale che esplode portando a galla tutte le contraddizioni del Regno di Francia di Luigi XVI e in un caldo torrido e afoso, Oscar e André dovranno affrontare un pericoloso, inafferrabile e soprannaturale assassino...E’ un racconto dell’orrore ed è la prima volta che mi ci cimento. Spero che vi piacerà. Scrivete pure i vostri commenti. Buona lettura.

Oscar e Andrè, come sempre, senza alternative. In questa storia sono consapevoli dei propri sentimenti molto prima ma qualcosa li ha separati, lasciandoli pieni di rabbia e domande. Una Oscar che combatte e un Andrè che sembra impassibile. Sembra, perché nei loro silenzi come sempre si nasconde un mondo.

Rieccomi in veste di scrittrice.
Ed ecco il Sequel de "La stanza era in penombra", che in molti aspettavano.
La storia prosegue a modo mio. La dimensione temporale è la stessa. Il mondo è sempre quello. Un mondo sottosopra, in cui quasi niente è come appare.
La storia accade qualche tempo dopo il duello con il Cavaliere Nero. In un giorno qualsiasi.
Ogni volta da un punto di vista diverso.
Un amico mi ha detto che gli piace essere preso per mano e accompagnato nella storia. Lo accontento con gioia. Ma poi lo lascerò andare, ché i lettori, si sa, vanno avanti per sentieri non tracciati da noi, proprio come i personaggi.
E io mi guardo bene dal fermarli.
Dopotutto, son Dama assai malandrina. Gnomaia per professione, coltivatrice di ciclamini per passione.

Autrici: MARZIA_G TERRYOSCAR
Una piccola one-shot che ripercorre la sera in cui la Delfina ha deciso di partecipare al Gran Ballo in maschera a Parigi.

Un posto "magico" in cui, al verificarsi di una situazione particolare, il tempo si ferma consentendo a chi la vive di conoscere un attimo di eternità.
Poi l'attimo passa e la vita continua. O forse no.
(capitoli brevi)
In alcuni passaggi e soprattutto nell'ultimo capitolo il personaggio è OOC.

È la notte del 13 Luglio 1789. Si è appena conclusa la cerimonia funebre per André e per gli altri caduti. Oscar è distrutta dal dolore, pervasa da un senso di profonda ingiustizia e non sa darsi pace. Alain, le consegna un quaderno di André trovato in caserma e pochi altri effetti personali in una sacca. Su quel quaderno egli aveva annotato nel corso dei mesi precedenti e del poco tempo rimasto la mattina del suo ultimo giorno, molti dei suoi ricordi e delle sue impressioni. Rievocazioni di una vita passata assieme a lei con la guida di un sentimento che aveva trovato un modo di manifestarsi la prima volta che avrebbe potuto comportare un allontanamento definitivo tra di loro. Leggendo in ordine sparso quelle pagine e ricostruendo l’intimità privata di André, Oscar si trova a capire ancora di più quando profondo fosse sentimento di lui, oltre la sua stessa comprensione. Il ricordo di André l’accompagnerà per una notte intera in cui ella vivrà una sofferenza indicibile a tratti mitigata dalla sensazione di essere ancora circondata dall’amore di André, da qualunque dimensione arrivi.

Una giovane donna impaurita dalla vita e dall'amore.
Un giovane uomo innamorato, pronto a compiere gesti folli, per poter vivere con colei che ama.
Un nobile e testardo cavaliere, intento a combattere per il suo grande amore.
Questa è la storia di queste tre giovani vite, che si incroceranno, combatteranno e proveranno di tutto per potersi sentire vivi e poter amare.
Questa non è una storia da amare, in cui si gioisce e si sorride, ma è una storia diversa,cruda e vera, che porterà i nostri protagonisti a compiere scelte, giuste o sbagliate che siano.
Forse l'amerete o forse la odierete ma l'importante è che vi sentiate vivi durante la lettura.
Audrey89

Torniamo a Lille, e agganciamoci al finale di "Giù al Nord": ricorderete che avevamo lasciato Oscar e André intenzionati, dopo aver risolto lo spinoso caso dell'Orfanello, a lasciare la casa di Place du Lion d'Or per trovare accoglienza in una locanda dall'atmosfera calda e allegra. Ed è qui che li ritroveremo, ora: ben presto, però, Oscar e André saranno coinvolti in ben altra atmosfera e in ben altro rompicapo: direttamente in cross over con un famoso romanzo inglese degli anni Trenta, ecco a voi: "Giù le carte"

Dico subito che la seconda parte di questo racconto mi è stata ispirata da una delle novelle più iconiche dell'ultimo Maupassant: "La Paura". A furia di frequentare, negli ultimi mesi, i racconti orrifici e cimiteriali di questo autore, non poteva che essere così!.
Mi è piaciuto (anche se la storia è terribile) crossarla - diciamo così - con Oscar perché nel dialogo all'inizio dell'ep. 26, lei si domanda se André possa essere il Cavaliere Nero, ma è anche sdegnata di fronte alle meschine espressioni di pregiudizio dei cortigiani, secondo i quali chi per sorte non è nobile e vive servendo i nobili non avrebbe il coraggio di compiere atti così rischiosi come quelli del ladro beniamino dei poveri. E così, da un lato volevo un racconto che, ancora una volta, se mai ce ne fosse stato bisogno, mostrasse come, indubitabilmente la vile paura non appartenga ad André; però, al contempo, volevo scrivere un racconto in cui, se, appunto, André si rivela coraggioso e impavido, detentore di un sangue freddo ammirevole, un briciolo di sospetto che possa indulgere ai furti a beneficio dei meno fortunati, resti a ancora. E ora, buona lettura a tutti!

Certo, scrivere storie in cui Oscar e André fanno i ricci è gratificante, ma non è l'unica cosa che si può fare su Oscar. Ed ecco quindi una storia bella tosta, non certo lieta: cosa succede se si incontrano un nobile realista e un avvocato rivoluzionario nei giorni del Terrore? Rimpianti, dolore, ricordi, ma si può perdonare e si può provare ad essere diversi?

E se il ballo fosse andato in modo diverso? Se invece di lasciare Fersen in mezzo al salone avessero continuato a conversare anche fuori?

Oscar è al Comando dei Soldati della Guardia. In missione per conto del Generale Bouillé, dopo l'attacco al faubourg Saint Antoine, deve attraversare in compagnia di Alain, Gerard e ... André, la foresta di Brocéliande. Ma piove, piove, piove proprio tanto e pure a catinelle e quindi ...

Ho sempre provato una certa insoddisfazione per la scena del ballo tra Oscar e Fersen nell’animazione. Non conosco la versione del manga, ma dubito che vi siano stravolgimenti o differenze sostanziali. Nell’anime, tuttavia, la scena mi sembra trattata in modo troppo rapido, senza approfondire adeguatamente i reali pensieri di Oscar né le motivazioni dietro una scelta tanto audace. Capisco l’esigenza di brevità narrativa, ma credo che questa fretta lasci insoddisfatto uno spettatore più maturo.
Ho riflettuto su alcuni aspetti.
Per esempio, era prassi comune che chiunque entrasse in una sala per un ricevimento venisse annunciato. In contesti così formali, Oscar avrebbe dovuto fornire un nome, magari falso, ma comunque avrebbe dovuto farlo. Qui, ho deciso di immaginarlo io. Nell’animazione, tutti, invece affermano di non sapere chi sia questa misteriosa duchessa, arrivata da un paese lontano e imprecisato, rifiutandosi di rivelare la sua identità. Ma è plausibile che l’avrebbero fatta entrare senza alcuna verifica, considerando anche le esigenze di sicurezza a corte? Ci sono tante altre cose che mi hanno portato a immaginare una storia leggermente diversa da come la si conosce. Attenzione. Oscar vi apparirà fin da subito molto OOC.