In questi capitoli (un po’ più lunghi del mio solito) immagino il percorso, scandito in tre tappe, che porta Oscar ad accorgersi davvero di André e di quello che la lega a lui. In ogni capitolo ci sarà anche uno sguardo obliquo su André nella prospettiva di altri personaggi.
Alla fine, è tutto un parlare di lui, ma la sua prospettiva, volutamente, non c’è.
I fatti, ben noti a tutti e già splendidamente raccontati nel manga e nell’anime, saranno solo quelli necessari allo scorrimento della trama, qualcosa sarà omesso, qualcosa sarà lievemente cambiato (metto subito le mani avanti) molto è frutto della mia immaginazione.

Storia che avrà al massimo tre capitoli. Una Rosalie più dura, un po' diversa dall'originale (spero), testimone della vita di Oscar e Andrè.
Rosalie è vissuta con loro, ma cosa può avere intuito di quello che legava i nostri eroi?

Rieccomi in veste di scrittrice.
Ed ecco il Sequel de "La stanza era in penombra", che in molti aspettavano.
La storia prosegue a modo mio. La dimensione temporale è la stessa. Il mondo è sempre quello. Un mondo sottosopra, in cui quasi niente è come appare.
La storia accade qualche tempo dopo il duello con il Cavaliere Nero. In un giorno qualsiasi.
Ogni volta da un punto di vista diverso.
Un amico mi ha detto che gli piace essere preso per mano e accompagnato nella storia. Lo accontento con gioia. Ma poi lo lascerò andare, ché i lettori, si sa, vanno avanti per sentieri non tracciati da noi, proprio come i personaggi.
E io mi guardo bene dal fermarli.
Dopotutto, son Dama assai malandrina. Gnomaia per professione, coltivatrice di ciclamini per passione.

In un tempo non definito, sicuramente prima della morte di André, ma dopo che ha trovato il coraggio di dichiaragli il suo amore, Oscar trova il tempo per pensare a sé stessa ed alla sua vita. Lo fa ammettendo di non essere stata sempre perfetta e di essersi costruita a fatica. Costruita e poi ricostruita, specie dopo la famigerata “notte dello strappo”. Oscar notoriamente non parla molto, ma sicuramente pensa tantissimo e, sebbene abbia avuto molte volte paura di affrontare la realtà, non si esime dal farlo. Quando lo fa, ci mette molto cuore e molta franchezza. Sembra che di André parli poco e forse è così, ma si capisce che la sua storia ha gravitato attorno a lui e in fondo, quando lo nomina esplicitamente, lo fa con molta grazia ed infinito pudore che sottace, ma rivela lo stesso, tutta la profondità del suo sentimento, ammettendo infine che solo con André è riuscita a diventare la donna che era destinata ad essere.

La sera del ballo in suo onore Oscar lascia André in caserma e si presenta al ricevimento in uniforme. Conosciamo quella scena ma non il prima e il dopo. Che cosa succede a palazzo Jarjayes in quelle ore? Che cosa accade quando Oscar torna a casa? Che cosa si sono detti Girodelle e il Generale? Come va finire quando Oscar incontra André e il padre dopo? Quattro quadri privati provano a rendere l'idea delle parole e dei sottintesi di cui non siamo stati spettatori (tessere perdute nel mosaico della storia dell'anime, liberamente ricostruite), in un punto che rappresenta uno snodo nella storia.

Terzo e ultimo dei "racconti raminghi", ecco ora "La lezione è finita": non una one shot, perché, per struttura e lunghezzza, sarà divisa almeno in due parti, e non il più semplice e leggero dei miei racconti, anzi, lo dico: è anche un pochino indigesto. Qui, dopo il punto di vista di Alain, in "Rosa di compleanno", dopo quello di André, in "Praticamente, due imbecilli", troviamo quello di Oscar; ma non solo per questo, o per la maggior ampiezza della storia, ho parlato di klimax ascendente. Nel racconto, infatti, torneranno oggetti, situazioni, atteggiamenti, gesti, sguardi, che abbiamo già visto nelle due one shot precedenti, e, alla fine - prego di pazientare sino alla fine del mio piccolo esperimento, per dare una valutazione ultimativa -, ogni cosa acquisterà un senso nuovo, o forse, semplicemente tutte le tessere del mosaico andranno al loro posto, non solo come elementi conclusi e compiuti, ma come parte di un percorso. E dunque: eccoci ancora all'infanzia, durante una mattina di studio piuttosto impegnativa per Oscar e André: dopo i consueti allenamenti, li troviamo chini sui loro banchi, intenti a un compito impegnativo. Ma c'è chi nasconde un piccolo, compromettente segreto....

E' passato molto tempo dall'ultima volta in cui ho pubblicato un mio racconto - credo sia stato a San Valentino - ma confesso di aver usato gli ultimi mesi proprio per scrivere questa nuova storia. Inizialmente pensata come una oneshot, mi ha preso un po' la mano durante la sua stesura, così da ritrovarmi, alla fine, con 3 capitoli. Spero saranno tutti di vostro gradimento! Al solito tutto è nato da una semplice immagine che avevo impressa nella mente, e per arrivare a quel punto ho dovuto inventarmi il resto.
Grazie di cuore per il tempo che vorrete dedicarmi.

Nato come piccolo missing moment, recentemente ho avuto un'idea per portarlo avanti...trasformandolo in un vero e proprio what if. Spero vi piacerà.

Fanfiction breve, di soli tre capitoli autoconclusivi, ambientati in diversi spazi temporali all'interno della vita di Oscar e Andrè. Leggibili singolarmente ma legati tra di loro da un unico filo conduttore: cosa spinge Oscar, nel corso degli anni, a cercare conforto sempre nello stesso luogo, la stanza di Andrè?

Ho scritto questa fanfiction per la ricorrenza di San Valentino, che è ormai alle porte. Pensavo venisse una oneshot ma mi sono ritrovata con 2 capitoli...così ho deciso di postare il primo oggi e la conclusione domani per celebrare con un piccolo omaggio la festa degli innamorati. Spero vi piacerà egrazie a chi vorrà dedicarmi un po' del suo tempo ^^

Post 14 luglio. Oscar è sopravvissuta, André è sopravvissuto, non tutto è rose e fiori.

Il ritorno di Fersen dall’America e la sua permanenza a palazzo Jarjaies, visto principalmente con gli occhi di Andrè. Gelosia su tutti i fronti ed un finale diverso (con Andrè!) dopo il discorso tra Fersen e Oscar riguardo la “lenta agonia”. Penso li troverete OOC e troppo allegri. Con missing moments, what if, poca poca introspezione … Un po’ una minestrina molto leggera … ma almeno non è triste!
Adatto, secondo me, anche al nutrito gruppo del NO- Fersen-Fanclub perché Fersen(che però non maltratto!) è presente, ma parla solo nel primo capitolo. Ispirata dalla canzone “Viens me chercher” (dalla quale ho anche “rubacchiato” il titolo) : ovvero “Vieni a cercarmi… Non restartene lì … Tutto può cambiare.”
PS ci riprovo con le fan art, anche se chiamare “art” i miei pastrocchi, fa ridere. CON "FAN ART"

Caro lettore, questa storiella è un "divertissement" e per tale va presa.
Non ho mai scritto nè desideravo farlo ma questo Natale, con l'influenza che mi ha inchiodato e tramite internet, ho dapprima riscoperto l'anime in età adulta .. e poi come addirittura ci siano dei "folli" che ne scrivono, rivivendo o ampliando la Storia col filtro della propria sensibilita'.. Questo ha riempito numerose mie serate.
Dalla lettura di "Scorre la Senna.." splendida storia di "_Agrifoglio_" e dal desiderio di lasciare un ringraziamento è nata questa cosa. Mi sono ispirato alla Commedia di Dante perchè pensavo sarebbe stato divertente "collocare" i vari personaggi in base alle loro passioni, a come le avevano vissute ed al giudizio (personale) di chi scrive. Progetto che accantonai per manifesta incapacità.. ma qualcosa volevo pur lasciare così eccomi.. con il solo finale, la fatica di non riuscire sempre a rispettare gli endecasillabi e ad ignorare la rima!
Non ho ambizioni di originalità: se un passaggio vi sembra "usato".. probabilmente è vero.
Grazie.

Dall'infanzia allo strappo, e dallo strappo all'infanzia, una storia che inizia nel più classico dei modi: "Era una notte buia e tempestosa...". In cui avremo qualche conferma, e qualche carta si spariglierà.
P. S. Una piccola annotazione: le due fan art che illustrano il racconto sono state realizzate dopo la sua pubblicazione: ripostare tutto da capo avrebbe implicato la cancellazione delle recensioni, che testimoniano l'evolversi della valutazione relativa al racconto, e mi sarebbe spiaciuto perdere le tracce del passaggio di tanti utenti della comunità virtuale che hanno speso il loro tempo sul mio piccolo lavoro. Ragion per cui, ho aggiunto le fan art in coda alla conclusione del racconto, specificando a quale capitolo sono riferite. Aggiungo un doveroso, vivissimo ringraziamento a Valentina P. Jensen per la sua gentilezza e per il tempo che ha profuso per realizzarle.

Restiamo nel tono tetro che abbiamo iniziato a esplorare con l'ultima OS, anche se sono consapevole di quanto sia più difficile far ridere che non esplorare la tonalità drammatica. Stavolta, però, mi è venuta così. E non vi abituate a questo ritmo, soprattutto! Omnia praeclara rara.
Comunque: torniamo alle origini. Oscar e André avranno mai passato un giorno separati nella loro infanzia? Uno sì, forse, o almeno, lo immagino io.
Alla villa normanna in cui la piccola Oscar trascorre un periodo di vacanza estiva giunge una notizia....

Su suggerimento dell'amica Chiara, ho provato a dare un seguito alla narrazione di "La sola cosa da fare": qui si entra nel territorio impervio del "What if" ma spero comunque di non aver tradito lo spirito dei personaggi originali. Mi saprete dire...
Un ringraziamento particolare a Xwaterice per la consulenza medica! ;-)

In questa fan fiction cerco di raccontare un finale alternativo per i nostri Oscar e André. Cercando di non snaturare i personaggi e utilizzando anche alcuni dialoghi dell'anime ho provato a cimentarmi in questa impresa. Sono tre capitoli tutti collegati uno all'altro dove, partendo dall'episodio 38, metterò in evidenza romanticismo, comicità e azione. Ci sono molte trasposizioni dell'anime nel mio racconto. A voi trovarle. Buona lettura.

Perché non volano schiaffi e lembi di camicie così, di punto in bianco.
E aveva ragione quello che diceva che il cuore umano è un “guazzabuglio”.
Il capitolo 2 non è una prosecuzione dell’1 ma un suo arricchimento. Ciascuno dei due capitoli prende senso dall’altro.

la storia che state per leggere (che sarà in 2 parti) nasce come oneshot passionale, pertanto avrà dei toni un po' diversi dal solito. Spero venga apprezzata e soprattutto che gli avvenimenti che ho deciso di narrare siano sempre considerati come parte integrante del contesto in cui li ho inseriti.

Siamo nel 1782, la regina Maria Antonietta triste per la mancanza del conte di Fersen, impegnato nella guerra d'indipendenza americana, non trova pace mentre Oscar cerca di starle vicino come può.
Per le strade di Parigi nel frattempo, la giovane ladra Jeanne assiste all'omicidio apparentemente inspiegabile di una coppia di fiorai...
Mi sono preso alcune libertà in questa storia, alcuni personaggi (di cui ho tratto riferimento dall'anime e non dal manga, quindi per esempio Alain non è un nobile e così via) hanno età differenti e alcuni eventi sono anticipati o posticipati rispetto all'opera originale, affiancandosi al materiale di mia invenzione, per seguire la mia idea di storia ma spero che gli appassionati del genere apprezzeranno ugualmente :-)
Questo è un romanzo corale, con ogni capitolo dedicato a un personaggio (alcuni personaggi ne avranno più di uno a seconda della loro importanza) che racconta un pezzo di storia in prima persona. All'inizio potrà forse spiazzare un po' come organizzazione di trama ma mano a mano che la storia prosegue ogni pezzo s'incastrerà perfettamente agli altri.
Buona lettura a tutti/e!

Ciò che resta avvolto nel silenzio esiste con una forza che non ha bisogno di voce.

Une decisione può cambiare l'esistenza, la propria e quella di altri, ma è l'insieme delle scelte che compiamo, le nostre e quelle di chi gravita nella nostra vita, sospese tra istinto e ragione, a determinare la nostra storia e a renderla una vita vera.
Oscar ha scelto di vivere come un uomo: ma è veramente questo ciò di cui ha bisogno?

Torno dopo una lunga assenza, con una storia che avevo già iniziato a pubblicare nove anni fa, ma alla quale non riuscivo a dare una direzione. Per questo motivo l'avevo tolta e messa in un cassetto. Alcune volte però le storie sospese riaffiorano e cercano una fine, e in questi anni, questa storia mi ha tormentata a ondate, finché mi sono decisa . E' una storia con elementi soprannaturali, per cui non per tutti i gusti, è una storia ambientata ai giorni nostri, quindi a rischio OOC, è una storia dove gli elementi vengono chiariti un po' alla volta, quindi a rischio pasticcio. Ma pazienza, mi faccio meno pare di un tempo, per cui la propongo per il gusto di tornare a confrontarmi con voi. Ecco la mia storia dunque: siamo nel 2016, Françoise è la direttrice di un' importante fondazione privata, per la quale organizza esposizioni ed eventi. Vuole organizzare la più grande mostra itinerante mai realizzata su Maria Antonietta d'Austria, l'ultima regina di Francia. Con lei ci sono Alain e Rosalie, gli unici a conoscerla davvero, gli unici a conoscere la sua missione.

Raccolta di one-shot ispirata dalla bellissima canzone "Cirano"... spero che Francesco Guccini mi perdoni!
Dedicata a Sacrogral, per ringraziarlo... spero che non me voglia neppure lui!
L'universo di Lady Oscar è pieno di voci maschili, ma spesso a queste non si dà il dovuto spazio: io ho solo provato a farle sentire con questo piccolo, umile esperimento.

Piccolo e, soprattutto, mio primo esperimento su Oscar e André… Vi prego, siate clementi.
Avrebbe potuto anche chiamarsi “Terribilmente complicato”, ma alla fine ho optato per questo titolo, un po’ in onore del Piccolo Principe… Spero si riesca a capire perché.

Per chi avesse gradito la mia os 'Mimose', ho provato a scrivere un seguito. Le AU moderne sono una vera e propria sfida, quindi spero di esserci riuscita… e di strappare anche qualche risata! Il racconto è suddiviso in tre parti che pubblicherò in settimana.
« E così fu deciso. Lunedì, dopodomani 11 marzo.
Consegna della pendrive con la tesi trascritta. La risoluzione del mistero dei fogli stropicciati.
E in ultimo il suo piano geniale: l’incontro tra i suoi migliori amici Oscar e André. »

"Torniamo al passato, e sarà per tutti un progresso", disse qualcuno una volta. Archiviato il tono umbratile e malinconico della mia ultima ff, che, a dispetto del titolo, proiettava i personaggi di Madame Ikeda nel futuro, addirittura in età napoleonica, torniamo ora in pieno Ancien Régime. Nelle righe iniziali, il Generale comunica a Oscar e André che a palazzo Jarjayes arriverà un ospite molto, molto noto, e molto particolare. Dedicata a tutti gli amanti della musica - del XVIII secolo, e non solo -, e a tutti coloro che, qualche volta, hanno trovato un po' di ristoro e, perché no, di consolazione, nelle sette note.

Andrè&Oscar | E se… | riscrivo la conclusione
La tua vita, Justine, è una partita a dadi. Tu hai avuto una buona mano.
Cara figlia mia, la tua prima fortuna è stata avere tua madre e tuo padre come genitori. Quello che sei lo devi a loro. A dirla tutta, quello che sei lo devi a cinque persone, che hanno riscritto le sorti della Francia e le tue. E questa è la seconda delle tue fortune. Ma andiamo con ordine. Vuoi sentirla questa storia?

ATTENZIONE! QUESTA E' UNA FIC SCRITTA A 4 MANI TRA BABY80 E CRISSI "Alcuni momenti della vita dei nostri amati, scanditi dal tempo, dalle stagioni... e tenute insieme da scorpacciate, mal di pancia e insetti fastidiosi..."

Questa storia è un gioco un po' confusionario che mi è stato ispirato da quel pozzo di saggezza che è mia sorella. Anche lei appassionata di Versailles no bara, in modo molto meno infuocato della sottoscritta ma comunque con un profondo debole per Andrè (vorrei ben vedere...). Ora lei, essendo anche un'artista, tende ad avere più fantasia di me, povera schiava dei numeri. Sono bastate poche semplici parole per far nascere in me il desiderio di imprimere nero su bianco quella che è stata la sua folgorante idea. A voi il giudizio.