Ah, il capitolo del bacio! Del primo bacio! Quanto l'ho atteso, voluto, desiderato!
Ma la realtà delle tue descrizioni supera sempre le mie fantasie. Perché non è il "bacio", quello con la "B" maiuscola, quello che chiude le favole, quello del "vissero per sempre felici e contenti". Questo è un bacio fusioso, disperato, violento. Pieno di rabbia e folle di bruciante passione. Sconvolgente, inatteso, devastante. Per la psiche di Tony. Eppure lo shock che accompagna la sorpresa per un gesto "impossibile" da parte del dio alieno e sua nemesi personale (visti i loro trascorsi) e soprattutto la scoperta delle sue reazioni ad esso, riesce a fare ciò che nulla e nessuno (neppure Loki stesso) era riuscito a fare nell'ultimo mese: provocare una reazione in Tony.
Vado con ordine: il capitolo inizia con un flashback nel quale Loki e Tony hanno uno dei loro consueti scontri verbali. Anche in questo caso il loro incontro produce scintille: troppa elettricità, troppa tensione sessuale fra due personaggi così sensuali, affascinanti, attraenti. Fighi!!!
Anche in questo caso le provocazioni che si lanciano l'un l'altro sono piene di allusioni sessuali ed in ogni loro parola, ogni sguardo, ogni gesto si sente fortissimo l'impulso di fondersi l'uno con l'altro. Disperatamente. E poi magari anche di ammazzarsi.
Perché, come sempre nelle tue storie (Dio, quanto amo questa cosa XD!), il gusto del sesso e del sangue si intrecciano, Amore e Morte si legano in un abbraccio mortale, che mi lascia ogni volta senza fiato.
La scena in cui si ritrovano l'uno di fronte all'altro, vicinissimi "tanto vicini da potersi quasi specchiare l'uno negli occhi dell'altro." (ma quant'è bella questa frase? Quanto?!!!) in una presa mortale, con le rispettive armi puntate verso punti vitali, in un momento così carico di attesa e tensione che sembra dilatarsi all'infinito, è semplicemente una meraviglia.
Come il dialogo che ne segue. Alle minacce vellutate di Loki "Tu, d'altro canto, sei così fragile che basterebbe farti scivolare questa lama sul collo per strapparti la vita”. Tony risponde senza esitazione né incertezza, sostenendo il suo sguardo con aria di sfida. Perché Tony la morte la corteggia, la sfida. Perché il pericolo, anche il più letale (Loki appunto) lo affascina e lo eccita.
Il pensiero finale di Loki racchiude in sé la miscela di attrazione e curiosità, di gusto per la sfida e sprezzo del pericolo che caratterizza ogni loro incontro/scontro"Avrebbe potuto mettere alla prova le sue parole, ma non aveva desiderato davvero ucciderlo.
Per un attimo era stato tentato dal fuggevole impulso di appropriarsi delle sue labbra, per vedere come quel mortale dagli assurdi comportamenti avrebbe reagito a questa sua azione e se si sarebbe scoperto per un attacco ai punti vitali, per scoprire il sapore di quella lingua sempre in movimento e velenosa quasi quanto la propria.
E in quell'attimo aveva avuto la sensazione che Stark stesse pensando la stessa cosa."
A chiusura del cerchio poi Tony, alla fine del capitolo, dopo il bacio, pensa proprio a quello stesso istante e ci lascia capire che sì, Tony aveva pensato esattamente la stessa cosa quel giorno: "Per un fuggevole attimo gli attraversò la mente il ricordo di un giorno lontano, quando lui era ancora Iron Man e quando per la prima volta, con un pugnale puntato alla gola e gli occhi fissi sul verde più intenso che avesse mai ritrovato nello sguardo di un uomo, si era chiesto come sarebbe stato baciare Loki." Semplicemente meraviglioso XD.
La scena si sposta poi al tempo presente. Loki scopre che Thanos è sulle sue tracce e la sensazione di potere assoluto che l'aveva quasi sopraffatto per la sua intensità durante lo scontro con le Primenate, lascia il posto, nel giro di un istante, in un contrasto stridente, ma efficacissimo, alla disperazione e all'umiliazione del sentirsi inerme di fronte ad un nemico tanto più potente di lui.
La frustazione e il senso di impotenza si mescolano inoltre all'odio bruciante che prova verso l'Altro, lo scagnozzo di Thanos che disprezza con tutto se stesso e su cui vorrebbe poter verificare l'effettiva portata dei suoi nuovi accresciuti poteri e sfogare la sua collera con un sano e glorioso bagno di sangue. Ma Loki è sempre presente a se stesso (e tu sei bravissima a renderlo così IC!!!) e non permette ai sentimenti (rabbia e frustazione) di offuscare la sua (splendida, meravigliosa, incredibile, ah, fermatemi!!!) mente e mantiene un atteggiamento prudente e guardingo: "L'odio nei confronti del capo dei suoi torturatori sorse improvviso, tanto ardente da spingerlo a desiderare un bersaglio contro cui convogliare la propria collera; ma sarebbe stato imprudente confrontarsi con questi nemici quando avrebbe potuto semplicemente evitarli."
Anche perché a casa c'è qualcuno di realmente impotente su cui poter sfogare la sua frustazione e rabbia, anche se il modo, come vedremo, non sarà dei più convenzionali ^__- :"E in quella casa c'era una persona ad aspettarlo, un mortale, un essere davvero inerme, e al pensiero di Stark la rabbia impotente che si agitava nel suo animo dietro all'odiata sagoma di Thanos assunse una sfumatura più tagliente e minacciosa."
L'atteggiamento passivo e rassegnato con cui Tony lo accoglie al suo rientro non fa che aumentare la sua irritazione e Tony si ritrova "sbattuto contro il muro, con quelle stesse dita avvinghiate alla gola e i piedi nudi che toccavano appena il pavimento."
Anche in questo momento, tuttavia, Tony non riesce a trovare la forza, o meglio un motivo per reagire. Per un istante la sua mente analitica di scienziato (altrettanto splendida e meravigliosa XD) prova ad analizzare le varie possibilità di reazione, pur nella lucida consapevolezza di non avere alcuna chance contro il dio,per poter almeno "andarsene con onore, da eroe. Ma lui non è più un eroe. Non ha più una dignità, un onore da proteggere. Non ha un motivo per combattere, per provare a difendersi, Non ha più nulla.
Resta passivo.
Anche se ancora una volta la sua mente da scienziato non può non notare che Loki è diverso dal solito, non appare distaccato e irraggiungibile, non sembra possedere il consueto rigido autocontrollo e l'aria sarcastica e beffarda. i suoi occhi sono diversi, ardono d'una furia cieca e disperata e Tony non può non riflettersi in essi come in uno specchio: "Riconobbe l'emozione insita in quel verde furioso senza nemmeno sforzarsi: era la stessa gelida rabbia mista a disperazione che aveva sentito innumerevoli volte durante la sua vita, quando non aveva più il controllo della situazione, quando essere Tony Stark era semplicemente troppo e allora prendeva il primo superalcolico che gli capitava tra le mani e e si stordiva fino ad annullare qualsiasi pensiero, bruciandosi la gola un bicchiere dopo l'altro. Ma Loki non era lui. Quando era disperato, quando era furioso, Loki non beveva fino a perdere i sensi. Loki uccideva."
Una delle mille cose che hanno in comune.
Dopo un istante in cui l'istinto di conservazione lo porta a cercare di alleviare la pressione delle dita sulla sua gola, si arrende e smette di lottare contro l'inevitabile, rassegnandosi al proprio destino.
La frase:"Presto sarebbe tutto finito, fu il pensiero che gli attraversò la mente con più sollievo che rimpianti." è veramente un colpo al cuore!
La reazione di Loki è la stessa che ha avuto nei confronti dei suoi silenzi e della sua passiva rassegnazione: irritazione, delusione, collera.
Stavolta nelle sue parole risuona anche qualcosa di diverso: "“Forse che non mi ritieni degno della tua attenzione?”
Il suo disperato bisogno di accettazione, di un riconoscimento della sua esistenza, del suo valore. La disperata affermazione di sé.
Quello per cui ha sempre lottato (invano) ad Asgard, quello che ha sempre bramato più di ogni altra cosa da parte di suo padre, di suo fratello, del suo popolo. E che ora cerca inconsciamente anche dal suo nemico. Tony non può restare indifferente a queste parole, perché conosce quel desiderio disperato e sempre destinato a rimanere insoddisfatto, di affetto, accettazione, riconoscimento. Perché già più volte ha guardato negli occhi del dio per riconoscervi più somiglianze di quante vorrebbe: "In fondo Loki era una diva a tutti gli effetti, voleva fiori, voleva parate, voleva un monumento costruito in cielo col suo nome sopra – e gli sembrava fosse passata una vita intera da quel tragicomico momento in cui analizzare la mente di un super cattivo era stato come guardarsi allo specchio."
E poi... il bacio. Violento, rabbioso, disperato. Bruciante di dolore, urgenza, bisogno... Bellissimo!!!
Il POV di Tony, la sua terribile confusione, l'incapacità di comprendere le ragioni che hanno portato Loki ad un gesto tanto inaspettato (voglia di umiliarlo? Oppure... cos'altro?) e soprattutto le sue reazioni, che oscillano fra desiderio di allontanarlo da sé, indifferenza e rassegnata accettazione e il desiderio per un "contatto fisico piacevole dopo settimane di torture e di sensi di colpa, fosse anche solo una fuggevole sensazione che lo distraesse per qualche istante dal disprezzo per se stesso." sono descritte in maniera eccellente.
Soprattutto quando la sua confusione lascia il posto ad una sensazione nuova ed inequivocabile ed innegabile (per quanto vorrebbe): l'eccitazione e il piacere.
Ad un tratto realizza che quello che sta baciando è Loki, un acerrimo nemico, un assassino sanguinario, ma paradossalmente invece di provare disgusto perché Loki è un mostro e lui non dovrebbe abbassarsi così, si ritrova a pensare che sia lui a non essere degno di quelle sensazioni: "Loki era il nemico, ma lui non era più un eroe, non era più un Avenger, non aveva più una dignità da salvaguardare e quei contatti erano troppo piacevoli per non desiderarli, ma allora non li meritava e avrebbe dovuto solo allontanarsi da lui, rannicchiarsi a terra e aspettare di essere ucciso."
Ma stavolta invece di sdraiarsi a terra ed attendere la morte, qualcosa scatta in lui, qualcosa che credeva morto per sempre e compie un primo, seppur flebile tentativo di ribellione.
E' un segnale chiaro: Tony è ancora lì, da qualche parte. Non è pronto per subire qualsiasi cosa e lasciarsi morire così. Ci sono dei limiti. C'è una linea sottile tracciata nella sabbia che non si può oltrepassare.
Tony sta tornando... a poco a poco. Lentamente.
Ed io non vedo l'ora di vedere cosa succederà dopo!!! Nell'attesa di un "bacio" vero, e di... molto di più (Lemon! Lemon!) intanto questo bacio è per sempre nel mio cuore per l'intensità, l'elettricità e la sensualità che scorre fra di loro!!!
Grazie, come al solito per i ringraziamenti, sei sempre un tesoro!!! XDD
A presto
Romina
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