Ehiii
Mi scuso per essere passata solo ora a recensire, ma davvero non ho avuto tempo. Calcola che sto dal Cell al mare a risponderti .-.
Passando alla storia, questo capitolo è davvero molto bello, anche se la fine non mi convince molto. Avresti dovuto approfondire un po' di più la parte del bacio, in modo da dare un quadro più chiaro della situazione a chi legge. Ma questo è solo un innocente consiglio che sei liberissima di non seguire ;)
La parte che mi è piaciuta di più è:
Ieri, quando avevo incontrato quel poliziotto che mi chiedeva disperatamente di quel ragazzo che avevamo rapito, che era ancora piegato in due dal dolore provocatogli da Harry durante la tortura, mi ero sentito un verme, ancora più di quanto di quanto io già fossi prima.
Harry aveva davvero esagerato però. Aveva quasi ucciso quel ragazzo solo perché aveva detto di amare Meg, lo avevo capito, e forse ero l'unico.
Quando John mi aveva raccontato quello che era successo l'avevo capito subito e si era spiegata quella felicità che aveva la mattina quando io ero andato a farmi un giro.
Harry aveva sempre avuto una specie di 'radar' per le persone. Sapeva capire sempre quando qualcuno provava qualche sentimento e si atteggiava secondo quel presentimento.
Di sicuro aveva già capito prima la scintilla che quel ragazzo aveva ogni volta che vedeva Meg o che qualcuno la nominava.
John mi aveva detto di parlargli e di capire di più sulla questione, per sembrare un amico, uno sfogo dopo la paura che aveva provato con Harry, perché dal racconto dettagliato di John era anche emerso il modo spaventato in cui quel ragazzo guardava le mani di Harry in cui era tenuto il coltello.
Così scesi le scale per arrivare nei sotterranei con calma.
Quando arrivai davanti alla sua cella lo vidi seduto sul letto con lo sguardo basso che si torturava le dita con un'espressione malinconica.
Inserii la chiave nella serratura e girai, mentre il suo capo si alzava velocemente e i suoi occhi mi guardavano speranzosi, non appena si accorse che ero io tornò nella posizione precedente.
-Aspettavi qualcun altro?- chiesi ridacchiando.
-In verità sì- disse continuando a tenere lo sguardo basso.
Smisi di ridere e feci una faccia sorpresa. In fondo chi poteva aspettarsi, solo Megan. Ero curioso e volevo sapere chi fosse Meg per lui.
-Dimmi un po', come faresti tu a conoscere Meg?- chiesi impaziente.
-Non ti interessa.- disse dopo aver preso un lungo respiro.
Sentivo che c'era qualcosa di più sotto, qualcosa di strano.
-Come ti chiami?- chiesi per cambiare discorso.
-Non ti interessa.- ripeté lui.
-Oh, ti sbagli, sono una persona curiosa io...- dissi sedendomi sulla sedia vicino a lui.
Lui però non accennava a rispondermi. D'altronde anch'io non avrei aperto bocca se fossi stato nelle sue condizioni.
-Ti è passato un po' il dolore?- chiesi allora guardando il punto in cui aveva riportato la ferita più grave.
-Questo non è niente in confronto a quello che ho passato.- disse freddamente.
-Guarda che Harry è molto pericoloso, significa che devi aver sofferto molto in vita tua...- dissi sorridendo.
-Esatto.- continuò imperterrito.
Sentii dei brividi attraversarmi la schiena. Harry era davvero tanto pericoloso e faceva paura anche e me e John certe volte, quindi se lui diceva di aver sofferto di peggio di quella profonda ferita doveva sul serio aver a che fare con la famiglia o con la ragazza che amava. E non c'è niente di peggio di un uomo col cuore spezzato per amore.
-Perchè conosci Megan Evans?- dissi estremamente serio guardandolo negli occhi.
Il senso di protezione verso la mia migliore amica aveva superato la paura che provavo verso quell'individuo.
-Non so chi sia questa Megan Evans, conosco solo la mia Megan Brooks.- disse con una voce così gelida e addolorata da farmi gelare le vene.
Quel cognome. Lui sapeva chi era Megan Brooks. Quella Megan Brooks che...
Dovevo capirci di più, dovevo scendere nell'archivio, subito.
Il ragazzo doveva essersi accorto della paura che provavo in quel momento, perché sorrise e mi guardò con ripugnanza.
Mi alzai dalla sedia e mi diressi verso l'uscita. Aprii la porta e la richiusi dietro di me, ma mentre stavo girando le chiavi nella toppa lui parlò.
-Comunque mi chiamo Zayn.- disse con la stessa espressione di prima.
Andai via velocemente cercando di non far sì che la mia testa scoppiasse.
Che sarebbe tutto il pov di Niall :) penso che sia a come parte perché spiega bene i sentimenti di Niall, per ora non molo presente nel storia, e perché mi piace come lui si dimostri più umano nei confronti di Zayn, il mio amoruccio (?) :33
Oks, ora vado che ti rompo troppo poi, aggiorna presto,
Bacioni,
-Giulia <3 |