Recensioni per
Tutte morimmo a stento
di Gwen Chan
Ho visto Madoka magica un pò di tempo fa, devo dire che l'atmosfera che hai ricreato nella tua ff è molto simile. La tristezza che porta alla creazione di una strega è molto evidente nelle parole della tua protagonista, di cui si ignorano molte cose. Questa ragazza potrebbe essere chiunque, solo l'accenno ai bisonti e alle piume mi fa pensare all'indiana, nell'anime la si vede, non so se nel manga sia lo stesso. Il tuo modo di scrivere è molto particolare, non so se sia solo per questa storia, ma ci sta davvero bene. In un piccolo capitolo hai descritto un mondo, molto brava. Mi è piaciuta :) |
Tragico, così come il messaggio nei vari titoli, è questo ultimo capitolo; nient'altro che una disperata preghiera detta da chi di fede non ne ha più e si rifugia in essa per pura e semplice disperazione. Mi piace! C'è rimasto ben poco da dire comunque, visto che tutto ciò che poteva essere commentato ha trovato soddisfazione nella mia precedente recensione, anche se ti confesso che sono riuscito a leggere il finale per caso, perché era passato molto più tempo rispetto al tuo pronostico e quasi sospettavo che non si sarebbe mai capito questo misterioso messaggio nascosto. Oh e ti sono grato quanto imbarazzato per il ringraziamento finale, in fin dei conti quando recensisco tendo ad allargarmi! Sono uno spasimante delle masse di lettere su sfondo bianco, specie quando sono io ad inserirle. Spero davvero vivamente che tornerai a scrivere su questo fandom il prima possibile, se lo farai mi troverai già pronto per leggere! |
Ci siamo, eccoci alla conclusione di questa splendida raccolta. Questo capitolo è un bellissimo titolo di coda, un'invocazione a più voci che lascia un sapore amaro in bocca e fa scendere una lacrima. Mi piace questo modo di raccontare la natura delle Streghe, in particolare l'associarle a bambine capricciose è un paragone molto calzante. Non so con certezza in che misura -nella storia originale- ricordino i trascorsi della propria vita, però è bello credere che non siano composte solamente da una massa amorfa di emozioni negative. Per quanto piccolo, quel barlume di speranza che illumina un puntino in quelle tenebre immense, è giusto che ci sia. In questo momento mi sento davvero triste, come ti ho anticipato nella recensione al capitolo precedente, è come se un pezzo di me sia rimasto attaccato alle tue parole allo stesso modo di un insetto sulla tela di un ragno (perdonami il paragone nefasto, in realtà intendo in senso positivo). Spero davvero di leggere altre tue storie in questo fandom ormai poco popolato. Grazie di nuovo per questa perla e, ovviamente, per il ringraziamento speciale: l'ho apprezzato molto. <3 |
Se devo essere sincera, all'inizio ho pensato: siamo in guerra, fra i soldati in trincea.. com'è possibile che il capitolo tratti di una ragazza? Poi però andando avanti con la lettura mi sono accorta di non essere più molto incredula di fronte ad una ragazza che si traveste da uomo e parte verso la guerra per difendere il proprio Paese. Come sempre, le descrizioni sono molto evocative e d'impatto: sembra di essere nel fango della trincea assieme alla protagonista, quasi riesco a vedere le linee del suo fucile appartenente ad un'altra epoca, donatole da Kyuube. Dovendo fare un sunto emotivo generale di tutte le tue storie, è tristissimo vedere come la speranza diventi disperazione e distruzione, come da un desiderio possa nascere la morte. Persino quando le ragazze si sono ormai tramutate in Streghe, l'ironia della loro sorte continua ad imperversare sugli umani, ignari di ciò che hanno attorno e, soprattutto, ignari del sacrificio silenzioso di queste povere ragazze. Mi appresto a leggere il capitolo conclusivo con molta tristezza, poichè ormai queste otto ragazze e le loro storie -per quanto fittizie- sono diventate parte del mio bagaglio emotivo. E' come quando si finisce di leggere un libro che ci è piaciuto molto, un pezzettino di noi rimane per sempre dentro quelle pagine. |
Con molto ritardo accumulato (neanche fossi un treno)... ma alla fine eccomi qui! Anche il capitolo di stavolta mi ha piacevolmente sorpresa. Ho potuto evocare nella mia mente i suoni ed i colori dell'India, Paese che ho molto a cuore e verso il quale sento un'affinità particolare. Hai descritto con molta delicatezza una realtà fatta di povertà e di privazioni, di ragazze sporche di fango che nel cuore si sentono principesse e che, troppo spesso, vengono abbagliate da promesse di ricchezza e felicità per finire schiavizzate e torturate. Questa riflessione esula dalla tua fiction in quanto ad ambientazione, però è come se percepissi una sorta di pensiero di fondo comune, come se avessi voluto descrivere una realtà odierna attraverso un "prodotto di fandom". Probabilmente hai compiuto tutto ciò a livello inconscio, però lo apprezzo molto. Tornando alla storia e, in particolar modo, alla protagonista, non trovo affatto che la sua vanità sia da condannare. Qualsiasi ragazza vorrebbe sentirsi bella, almeno una volta nella vita. Il dover lavorare a contatto con qualcosa che si desidera senza poterlo ottenere è dannatamente frustrante, quindi non credo che la ragazza si possa giudicare negativamente. Questo riguarda anche la sua decisione di diventare una Puella: l'ignoranza e la promessa (come dicevo prima) di una felicità inconsapevolmente effimera, quando coincidono producono risultati disastrosi. Volo a leggere il prossimo capitolo! |
Rieccomi qui, a recensire l' ultimo capitolo di questa raccolta che, ahimè, mi mancherà parecchio. |
Se credevo che fosse impossibile riuscire a descrivere una certa atmosfera basata su luoghi e situazioni usando poche righe, dopo questa serie di racconti, sarei costretto a bacchettarmi le mani per l'errore! |
Rieccomi qui, come sempre, a recensire. |
Ciao Gwen Chan, bentrovata! :) |
Ah che bello, sono contenta di poter leggere finalmente il nuovo capitolo. La tua è una delle poche storie che seguo con assiduità e che aspetto sempre con ansia, nonostante non riesca a recensire/leggere appena pubblichi i vari capitoli. Anche stavolta la storia di questa Puella mi è rimasta molto impressa, come sempre il tuo stile di scrittura è molto evocativo e posso tranquillamente immaginare la ragazza mentre cavalca nelle praterie. |
Finalmente il sesto capitolo... mi dispiace molto che questo sia uno degli ultimi, questa raccolta potrebbe continuare all' infinito! |
Credo che questo sia il capitolo più triste, fra quelli scritti fin'ora. Percepisco la dolcezza della protagonista, la tristezza ed il rimpianto per non essere riuscita a vivere la vita desiderata. Ho letto tanti libri sul tema delle streghe nel Medioevo, per cui non posso che commuovermi di fronte al dolore di una ragazza come quella della tua storia, che per la volontà di fare del bene è rimasta incastrata, come le altre Puella Magi, nelle sporche trame degli Incubator. Il capitolo non è molto lungo, è vero, però ad ogni riga sentivo il mio cuore appesantirsi sempre di più, anche perchè sicuramente questa morte è toccata a moltissime donne e ragazze di quell'epoca, ed è una cosa che fa tanta, troppa tristezza. Complimenti come sempre, aspetto con ansia il prossimo capitolo. |
Rieccomi. Bellissimo, davvero toccante. |
Certo che Kyuube non ne combina una giusta, diamine. Però è anche vero che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria, quindi -per quanto triste- è inevitabile che le cose siano andate così. Anche questo capitolo mi è piaciuto, mi spiace non poter fare grandi recensioni e di ripetere più o meno sempre le stesse cose, però la tua raccolta mi sta piacendo davvero. Spero di leggere presto un nuovo capitolo! |
Davvero interessante la storia dei soldati di terracotta, in effetti non me lo sarei aspettata. Trovo che sia un buon escamotage per raccontare la storia di questa Strega. Il bello è che grazie al tuo stile di scrittura riesco a figurarmi esattamente sia il luogo dove si svolgono le vicende, sia l'azione... come se fosse un anime o un film, insomma. Ah, l'ultima cosa che volevo dirti è che mi piace moltissimo come strutturi il finale di ogni storia, soprattutto la frase d'impatto che inserisci proprio alla fine. Ancora complimenti e, al solito, vado a leggermi il prossimo capitolo! |