Recensioni per
Nel ventre della Zebra
di Ita rb
Ho letto questo capitolo tutto d'un fiato, praticamente senza mai fermarmi. Ho avuto un po' di difficoltà per via dei margini larghi, ma non c'è stato niente che sia riuscito anche solo per un attimo a distrarmi. I tuoi personaggi cominciano già a delinearsi tra le righe, soprattutto Miska. Miska che si definisce come un cane. L'ho adorato fin da subito, il tuo protagonista, e in un certo senso ho quasi detestato Elia per la freddezza con cui lo ha trattato. Nonostante il tuo stile complesso, che necessita di assoluta attenzione, ho compreso subito il motivo del paragone. I cani sono fedeli, i cani amano e donano se stessi al proprio padrone, fino ad annullarsi. I cani ti seguono sempre, diventano quasi l'ombra della persona cui appartengono, darebbero la vita per lei, e soprattutto sono felici, sono felici anche quando magari non lo sono davvero, perché in fondo sentono che, se vogliono far star bene chi amano, non possono essere tristi loro. Ed è quello che fa Miska: Miska che, pur soffrendo dentro di sé, cerca di dire ad Elia "Sto bene, lo sarò se starai bene tu", e non ci sono parole migliori, non c'è comportamento migliore per descrivere l'amore, il vero amore. Amore che sarà anche "malato" (non per la coppia, sia chiaro, quanto più per quella bellissima dipendenza da Elia che ha Miska e che in un certo senso potrebbe portare alla sua distruzione), ma che esclude qualsiasi altra cosa e che non può non essere considerato l'essenza di tutto. Miska si chiede il motivo - il cuore. Ebbene, il motivo è Elia, il motivo della sua esistenza è l'amore. Sarà una risposta scontata, però è la verità, e sta a noi renderla originale, sta a noi renderla nostra, renderla speciale ed unica. Non so cos'altro dire, perché hai un talento che io non mi sognerei neppure di avere, e, anche se questo romanzo non è un romanzo facile (né pretende di esserlo), nella sua complessità si fa amare, si fa comprendere fin da subito. |
Perdonami se recensisco solo ora, ma tra la scrittura e i margini che non mi permettevano di leggere adeguatamente sul telefono, ho tardato un po' ad arrivare. Premetto, innanzitutto, che desideravo leggere il tuo romanzo da tempo. È difficile che lo slash mi piaccia, non per il tipo di coppia in sé quanto più perché raramente viene trattato bene (ne ho pochissime, di storie, tra preferite/seguite/ricordate), però il tuo, già dall'introduzione, è stato in grado di catturarmi, di assorbirmi totalmente, visto che promette tutto ciò che hai detto nella note. Compio diciott'anni quest'anno, anche se non è la prima volta che leggo una storia a rating rosso, e alcuni argomenti mi turbano un po'. Tuttavia, ora non c'entra; l'ho detto solo per farti capire quanto tu sia stata capace di farmi commuovere per il modo in cui il tuo protagonista è stato presentato in questo primo capitolo. È presto per azzardare giudizi, però c'è una frase che ho adorato, una frase che mi ha costretta ad avere gli occhi aperti per tutta la lettura. |
Ciao. |
Eccomi, il mio fugace ritorno, non perché non voglia leggere questa storia anzi, ma perché mi fa male ogni volta che la leggo. Non va presa come una cosa negativa ciò che sto affermando, ma come tutte le cose che mi piacciono, che mi fanno provare emozioni forti, tendo sempre a razionarle in piccole dosi, perché ho sempre paura che le troppe emozioni mi inghiottiscano e che la zebra mi trascini con se. |
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) |
Ciao Ita, rieccomi qui dalla Zebra. La prima parte del capitolo è focalizzata sul sentimento devastante e malato che Miska prova per Elia. E' così puro e allo stesso tempo immorale da mettere i brividi. Miska tenta ancora di convincere la sua Luna ad andarsene dal quel posto, a viaggiare verso Helsinki, ma come ti dicevo nella recensione precedente non credo che questa sia la soluzione giusta. E' come se andandosene i due ragazzi lasciassero qualcosa di irrisolto, come se andassero verso la fine certa. C'è qualcosa che li tiene ancora attaccati all'orrendo posto in cui vivono, alla situazione degradante, e non riesco a capire bene se sia la droga, Kai, Asko o che cos'altro. |
Ciao Ita, questo capitolo mi è piaciuto molto e cercherò di spiegarti il perché in modo esauriente, sperando che tu comprenda le mie parole. Innanzi tutto vorrei partire con Kai, un personaggio che sembra perso tra le nuvole: non ha idea di che cosa faccia Asko - il suo fidanzato - e non riesco a capire se faccia finta di non sapere/vedere oppure se sia così ingenuo da non rendersene conto. Forse è per questo che Miska lo odia così tanto, lo vede come un cieco, come un ragazzo che non si rende nemmeno conto di quanto male possa fare agli altri il soggetto che ha di fianco. E' proprio perché un tempo erano amici che Miska sente di non riconoscerlo: vede una persona cambiata e questo scatena l'odio in lui. Inoltre Asko è colui che lentamente sta rovinando Elia (come ben sai odio quel personaggio) e ciò non può che aumentare l'odio di Miska nei confronti di Kai. Come può non rendersi conto di ciò che sta facendo? Di ciò di cui vive, droga e prostituzione? |
Ciao ♥ |
Ciao ♥ |
Eccomi di nuovo ^^ |
Ciao ^^ ♥ |
|
Ciao Ita! |
|
Ciao! |