Recensioni per
Nel ventre della Zebra
di Ita rb

Questa storia ha ottenuto 101 recensioni.
Positive : 101
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
30/06/14, ore 01:21


Questo capitolo è stato distruttivo. C'è tanta rabbia e tanta impotenza nei gesti e nelle parole di Miska. La rabbia che prova nei confronti di Asko, un personaggio subdolo e odioso, che anche io vorrei vedere scomparire. Penso che sia una delle cause della distruzione di Elia e Miska - oltre al contesto completamente deviato in cui vivono e hanno vissuto, ovviamente. Asko è sporco, violento, gretto e insensibile. Se solo potesse leggere un briciolo dei pensieri così delicati e puri che passano nella mente di Miska avrebbe solo da imparare.
Ho odiato pochi personaggi come odio Asko. Solitamente apprezzo anche i "cattivi" delle storie, provo a comprendere le loro ragioni, le loro azioni, ma qui non vedo nulla di buono. C'è solo odio e cattiveria.
Miska si sacrifica per Elia dimostrando ancora una volta il proprio amore per lui. Elia però non reagisce e non capisco se sia assuefatto da tutto ciò che lo circonda, distante, incapace di non farsi mettere i piedi in faccia da Asko. Tuttavia penso che in realtà Elia abbia sofferto come un cane (notare ancora la presenza di cane/padrone in contrapposizione) nel vedere Miska abusato da quell'essere - mi rifiuto di chiamarlo uomo.
Miska invece è completamente consacrato ad Elia: farebbe di tutto per lui.
Il capitolo come sempre è scritto divinamente, e la parte della violenza su Miska è raccontata in modo toccante e per nulla volgare, nonostante sia una scena molto difficile da descrivere senza cadere nel rischio di traumatizzare o infastidire il lettore. Sei stata molto delicata, hai descritto perfettamente le sensazioni di Miska, il suo dolore e in un certo senso la sua rassegnazione.
Buonanotte e un bacione,
Paola.

Recensore Junior
30/06/14, ore 00:50

Ciao Ita, scusa per il ritardo della recensione, mi riduco sempre ad adempiere ai miei compiti a notte fonda. Come sempre è un piacere rileggere i capitoli della Zebra e commentarli.
Ritrovo il piacevole racconto di Miska in prima persona, il mondo della Zebra non sarebbe in bianco e nero se non passasse prima attraverso i suoi occhi. Mi sento affine con lui, con questo personaggio malsano e delicato, ad ogni capitolo lo comprendo e lo ammiro un po' di più. Fa male vedere Elia in quelle condizioni e Miska è il filo conduttore che porta il dolore del ragazzo al cuore del lettore. Elisa soffre, Miska soffre nel vedere il suo adorato "padrone" così, il lettore soffre.
Le immagini che seguono il rientro a casa di Elia sono disperatissime, è come se Miska fosse allucinato, le sue parole mi fanno venire il mal di stomaco da tanto sono taglienti. E' come se lo zigomo tumefatto ce l'avessi io, il labbro spaccato fosse il mio e la crisi d'astinenza fosse la mia. Miska è un cane e sta da cani.
Eppure gli basta una domanda di Elia, un semplicissimo "che cosa hai fatto?" per farlo sentire almeno un briciolo importante. Elia si sta preoccupando per lui, gli porge l'antidolorifico.
Poi arriva il punto in cui è Miska a prendersi cura di Elia, dimostrando tutto l'amore che dice di provare. Quando tenta di spogliarlo è uno strazio. E' doloroso vedere Elia che lo schiaffeggia. Tutto cadenzato da "baby join me in death".
Lo stile di questo capitolo l'ho trovato quasi diviso in due differenti parti. La prima, sempre molto lirica, come se fosse un flusso di coscienza di Miska. I suoi turbamenti, le sue paure, il suo amore per Elia, il suo essere solo un "cane". La seconda invece più frammentata, spezzettata, gli eventi raccontati uno dopo l'altro in modo meccanico, come le azioni di Miska.
Stende Elia sul divano.
Lo accarezza.
Lui lo schiaffeggia.
Lo spoglia.
Lo perdona quando gli chiede scusa.
In questa parte di racconto Miska non ha avuto bisogno di tanti flussi di coscienza perché i suoi gesti hanno parlato per lui.
La sintassi è sempre perfetta, nessun errore a parte un piccolo refuso dopo l'ultimo "baby join me in death": la prima riga, ultima parola, hai scritto "posando" invece di "posano".
Ancora complimenti.
Paola

Recensore Master
28/06/14, ore 19:37

Sono una scema, ho letto il capitolo e mi stavo completamente dimenticando di commentarlo, poi sono andata a scorrere la lista delle storie da leggere e mi sono detta, dopo leggo e commento. Il caldo mi sta facendo impazzire.
Cosa dire, perché i tuoi capitoli sono così strazianti?
Miska mi fa pena, è innamorato, soffre pur di rimanere accanto a Elia. Vede come l’altro si prostituisce, come vive, come in fondo non vuole il suo aiuto. Sai, inizia a essermi antipatico Elia, Miska mi fa pena invece tantissimo, potrebbe andarsene, avere una vita differente, eppure continua a soffrire pur di stare accanto alla sua luna.
Mi chiedo se Kai veramente non ha idea di come si guadagna i soldi il suo fidanzato, se veramente non ha idea di cosa fa e di come si comporta.
Più va avanti questa storia e più io piango e mi deprimo, eppure continua a piacermi tantissimo, e sono curiosa di scoprire come proseguirà la storia, cosa accadrà fra Miska ed Elia.
Sono curiosa si scoprire cosa ha in mente Miska, ma soprattutto i sentimenti di Elia, cosa prova questo ragazzo che mi sembra così egoista, che cerca in tutti i modi di allontanare tutto e tutti, compreso quel ragazzo che si preoccupa tanto per lui.
Ok la smetto di sproloquiare e ti faccio tutti i miei complimenti, sei veramente bravissima.
 
-Yu-

Recensore Junior
26/06/14, ore 22:14

Ciao, Ita!
In realtà questa storia l'ho già letta tutta, l'avevo nelle preferite e poi - continuando a spostare storie di qua e di là tra le sezioni ricordate/seguite/preferite - l'ho persa di vista, dimenticandomi completamente di recensire come avevo promesso. Purtroppo se non sono costretta dai programmi, recensisco pochissimo. Forse perché le mie recensioni a volte sono più lunghe dei capitoli stessi e mi prendo del tempo prima di scrivere, mi appunto varie cose durante la lettura dei capitoli e poi sistemo tutto copiando e incollando su Word. Non sono il tipo che recensisce con un "bello, continua". Mi piace analizzare e sventrare i personaggi, e devo dire che Elia e Miska si prestano piacevolmente a questa mia abitudine. Andrò per gradi, non ricordo se l'ho fatto anche nelle vecchie recensioni ma comunque lo rifaccio.
Innanzitutto salta all'occhio l'impaginazione, che personalmente adoro. Forse è un po' scomoda da cellulare ma tanto io dal telefono leggo poco perché mi si spaccano gli occhi. Vista da pc è stupenda, centrata e precisa, quasi in contrapposizione con la confusione che regna nelle vite di Elia e Miska. Il disclaimer è utilissimo perché si sa che i rompiscatole sono tanti e scommetto che potrebbe esserci qualcuno che non sa andare oltre agli avvertimenti, perdendosi tutta la delicatezza di questa storia.
Errori grammaticali non ce n'è, quindi in questa analisi sarò breve. Anzi, non scriverò proprio nulla perché la sintassi è perfetta. Lo stile è sempre molto apprezzato, lirico, perfettamente in linea con la qualità della trama e con la profondità dei personaggi. Hai utilizzato un linguaggio forbito e ricercato perfettamente opposto alla dura e cruda realtà della Zebra, cosa che - se fatta da qualcun'altro - sarebbe risultata a dir poco ridicola. Invece questo mix di lirismo mescolato alle immagini violente (non fisicamente ma psicologicamente, anche per chi legge) dona un tocco magico alla storia. E' una cosa che non tutti sanno fare, devi assolutamente andarne fiera.
La sofferenza di Miska per l'assenza di Elia è tangibile, soprattutto nelle descrizioni che fa di tutto ciò che gli sta intorno. Infatti ho notato che Miska non dice mai chiaramente quanto stia male senza l'amico (o padrone? Si sente il suo cane). Sei tu autrice a farci percepire la sua sofferenza con frasi come: stringo a me la coperta che non sa più di lui, il mio padrone ha abbandonato la casa e io sono solo un cane, Elia è fuori e qui non c’è nessuno se non l’ombra del suo passaggio, un calore inesistente senza Elia.
Miska è totalmente devoto ad Elia ma questa devozione non comprende il lavoro del suo "padrone" per Asko. E' geloso e pieno di astio, non soltanto nei confronti di Asko ma - a mio parere discutibile - anche nei confronti di se stesso. Quando afferma di essere un "cane di merda" lo fa contro di sé.
Asko è un personaggio piuttosto fastidioso. Sarà perché è visto con gli occhi di Miska, ma non ha veramente nulla di valido. Sarebbe interessante anche un suo punto di vista, più che altro per sapere come mai abbia questo atteggiamento totalmente ostile e irrispettoso - so che con le faccende di droga il rispetto è solo una parola, ma qui si tratta di vera e propria umiliazione nei confronti di Miska.
Lui, dal canto suo, dipinge Elia come il suo personale eroe. E infatti, quando Asko gli dice "Elia lavora per due", sente come una pugnalata nel cuore. Tuttavia, se il rapporto fin'ora si è mostrato unilaterale (nel senso cane/padrone), la frase "non può stare senza di me almeno quanto io non posso stare da solo" fa vacillare questa convinzione.
Per ora è tutto un "chissà". Mi complimento con te per il tuo talento che sai sfruttare al 100%, si nota come dai il massimo in questa storia e la passione traspare dalle parole. Passo al quarto capitolo.
Un bacione, Paola.

Recensore Veterano
19/06/14, ore 12:38

Ciao, carissima. Ovviamente sono in ritardo con la recensione perciò ne approfitto subito per scusarmi. 
Avrei voluto leggere anche qualche altro capitolo prima di recensire, ma davvero non sono riuscita a trattenermi perché la tua storia mi ha già conquistato in partenza. 
Probabilmente io sono un po' di parte perché adoro questo genere di racconti: amo l'angst e le storie dai contenuti forti, fin da quando ho letto le note da te inserite ho pensato che mi sarebbe piaciuta proprio per via delle tematiche che andrà ad affrontare. Tematiche che, ne sono certa, saprai descrivere in modo esemplare e tutt'altro che superficiale come, purtroppo, spesso accade su questo sito, specialmente negli ultimi tempi. 
Proprio del tuo stile voglio parlare, uno stile che ho trovato un po' complicato, ma assolutamente non in modo negativo. Tutt'altro, quello che intendo è che è davvero particolare, poetico e ho follemente amato il tuo frequente uso di metafore: aiuta a entrare nella narrazione, a percepire i pensieri e le sensazioni del personaggio narrante, a trasmettere al lettore tutta la sua angoscia. Il tuo è un lavoro estremamente curato in ogni dettaglio -descrizione e narrazione- e impostato in modo eccellente. Sono stata totalmente rapita dal tuo modo di scrivere, non è assolutamente inferiore a quello di qualsiasi scrittore professionista.  
Per ora, avendo letto solo questa prima parte non me la sento di soffermarmi molto sul personaggio di Miska (mi pare di aver capito che sia lui a narrare qui) perché potrei anche fraintenderlo. Ed è per questo che andrò sicuramente avanti con la lettura: voglio sapere cosa accadrà, voglio conoscerlo meglio, lui, Elia e altri personaggi. Quindi tornerò senz'altro a recensire. 
Inserisco questa storia tra le preferite perché credo di aver trovato un altro piccolo capolavoro -cosa che su EFP accade raramente, ormai. Inoltre, ho anche intenzione di leggere altri tuoi lavori perché uno stile narrativo come quello che possiedi tu merita veramente un seguito notevole. 
Complimenti, davvero tanti complimenti! 
Un abbaccio <3 

Nuovo recensore
16/06/14, ore 16:12

Penso che sarò l'unica ma mi piace davvero Asko come personaggio.  "è versatile Asko, perché brilla nel buio, confondendosi con l’oscurità del sole." Questa frase pare la descrizione di un mio personaggio che mi sta molto a cuore e quindi non riesco proprio a provare odio per lui. Questo capitolo è anche stato più vivido dei precedenti. Sono riuscita a delineare bene la casa e finalmente anche la figura di Elia mi è più chiara. Nonostante sia una tematica davvero forte quella che hai scelto riesci comunque a non ripetere le solite frasi scontate, devo dire che amo la metafora dell'Elia-puzzle. 

Nuovo recensore
15/06/14, ore 13:30

Non mi soffermerò ancora sullo stile-sempre perfetto- ma questa volta cercherò di parlare dei personaggi. E' tutto davvero molto confuso, si perdono un po' tra le parole e la trovo una cosa meravigliosa. Quando leggo non mi sembra di leggere Miska, mi sembra di leggere me stessa. Questo tuo perderti riesce a far perdere anche il lettore che è DAVVERO coinvolto nella narrazione. Forse per questo ho dovuto rileggere più volte prima di capire alcune cose. Questa è una frase che ho amato: Il cielo sta cadendo e non posso fermarlo, non voglio fermarlo perché sono una Luna sulla Terra.

Nuovo recensore
14/06/14, ore 13:52

Buongiorno. Innanzitutto voglio iniziare la selezione dicendoti che hai uno stile impeccabile e coinvolgente. Sono stata attaccata alla pagina senza riuscire a staccarmene. I paragoni, le metafore...non sono affatto scontate, anzi! Sono cose a cui io non avrei mai pensato. 
Non ho notato errori grammaticali quindi anche per quel punto sei assolutamente perfetta. Non riesco a non chiedermi come riesci a rendere così bene e a non risultare scontata scrivendo in prima. Io mi trovo assolutamente noiosa quando lo faccio, quindi complimenti.
Un bacio.

Recensore Veterano
11/06/14, ore 12:14

Ciao!

Tu non sai quanto mi hai fatto male con questo capitolo. O forse sì, perché immagino cosa voglia dire averlo scritto.
All’inizio c’è questa spavalda sicurezza di Miska, probabilmente fomentata dal pensiero di aver ferito in qualche modo Asko e quell’amico – che amico non era mai stato. Adoro davvero tutte le metafore che riportano alla “zebra”, il sangue grigio, la stanza dov’è tutto rigato. Se si tenta di immaginare una stanza del genere si cade in un grottesco incubo in cui sembra davvero di stare all’interno del ventre di una zebra, con le pareti rosse trasparenti e il manto zebrato che s’intravede. Una situazione senza via d’uscita, una sola entrata e nessuna salvezza. Allo stesso tempo però c'è qualcosa di salvifico in questo ventre. Come il calore del ventre materno. È come cercare la salvezza in qualcosa di distruttivo (appunto la droga). Non so se riesco a far capire questo mio concetto (Che poi è quello che mi ha ispirato per farti il banner ><).
Domande retoriche quelle tra Elia e Miska, già. È difficile fermare l’autodistruzione e la distruzione, loro lo sanno e la risposta sarà sempre no. Mi è venuta in mente una battuta del film di “Fight Club”: “l’automiglioramento è masturbazione, invece l’autodistruzione…” C’è qualcosa di perverso nel cervello umano, non credo esista una persona che non si sia auto inflitta un’umiliazione o del dolore, anche solo con i pensieri, anche solo in un secondo di auto commiserazione. Specialmente quelli che vogliono fare i duri, io di qua, io di là, poi sono quelli che più di tutti si feriscono. E sono anche quelli per cui mi dispiace di meno. Tutto questo discorso porta ad Asko. Non so ancora perché e cosa l’abbiano fatto diventare questo mostro, non so se lui abbia davvero la capacità di soffrire. Forse in passato è rimasto incastrato anche lui in quel turbine di autodistruzione, fino a decidere che distruggere gli altri era più edificante, non lo so, le mie sono supposizioni, ma il godimento che prova in questo capitolo è palpabile. Asko sa come fare del male a Miska, e non è picchiandolo e basta. Può anche fratturargli la testa, spezzargli le ossa, spappolargli gli organi interni, ma non sarà mai autentico dolore se non ordinerà di far del male a Elia. Solo pronunciando il suo nome ottiene la resa di Miska. Ti giuro, mi si è stretto il cuore. Il suo strisciare davanti a un uomo di pietra, che di umano sembra non avere più nulla, l’umiliarsi fino alla fine cedendo al puro terrore. Miska è stato impulsivo (anche se era perfettamente comprensibile la sua rabbia) e ne paga le conseguenze così duramente. E comunque anche Elia paga per colpa di Miska. Non verrà picchiato o ucciso, ma verrà comunque violato ancora e ancora e infatti fa ridere pensare che per Asko questo non è “fare del male”.
Asko che prova un’emozione complessa come l’amore mi fa un po’ specie, ma dopo tutto ci sono così tanti modi di amare, anche parecchio oscuri, quindi è probabile che sia affetto quello che prova per Kai, anche se compra l’affetto con i soldi, si giustifica mentendogli, per non ferirlo ulteriormente più di quanto abbia fatto Miska. Sembra quasi che non voglia apparire il mostro che è davanti a questo Kai, è questo mi fa sorridere, c’è un frammento umano in questo incubo vivente. Tutto quello che accade dopo sembra quasi smentire queste ipotesi e quelle che si è formulato Miska. E infatti, Kai se lo tiene solo per scopare – o è comunque una menzogna per mascherare quel frammento di umanità che invece di sembrare qualcosa di buono, per Asko, è qualcosa di riprovevole? Questo personaggio è molto più complesso di quel che appare.
La violenza che Miska subisce è terribile, è fisica e psicologica, è terrore fatto carne. Non vorrei azzardare, ma il fatto che anche Miska venga violentato suggerisce un parallelismo con quello che, nello stesso momento, sta accadendo a Elia. Non è assolutamente di conforto sapere che qualcuno sta soffrendo come te, anzi, è orribile. Io lo dico sempre: sapere che qualcun altro (a cui magari voglio bene) sta passando quello che sto passando io non mi aiuta, anzi, mi deprime.
Come ti ho detto in privato, in qualche modo sento questa storia, è come se la conoscessi, non sei stata prevedibile, immaginavo una reazione forte di Asko, una reazione violenta e umiliante sia per Miska che per Elia, ma questi personaggi sono così reali che mi sembra di conoscerli. È come leggere il resoconto di una vita reale e se pensi che queste cose accadono davvero, che c’è gente che subisce anche di peggio e che noi lo vediamo, lo immaginiamo (non so, quando vediamo le prostitute ai lati delle strade, a me prende sempre male) e che abbiamo abbastanza empatia per soffrire della loro condizione e allo stesso tempo ci sentiamo incatenati, perché non possiamo fare molto. Leggere questa storia mi fa sentire così: sarà una questione di sensibilità, ma mi sento incatenata, vorrei entrare nella storia e fare qualcosa, ma non posso. E per creare emozioni e sensazioni così complesse io non posso fare altro che ringraziarti.

Complimenti come sempre, perché la bravura qui è immensa.

Alla prossima.
Un baciottolo.
Selene.

PS: pardon se sono rientrata per modificare XD avevo dimenticato di dire una cosa u.u.
(Recensione modificata il 11/06/2014 - 12:47 pm)

Recensore Master
08/06/14, ore 23:16

Ed eccomi, come ti avevo detto non ti ho abbandonato, sono lenta e pigra, e anche pigra e lenta, ma alla fine quando inizio una storia che mi piace non smetto mai di leggere. Trovo anche difficile commentare capitolo per capitolo, molte volte ho bisogno dell’insieme, di farmi un’idea, dopotutto con un libro non si commenta un capitolo solo, solo il prologo o la fine, ma si esprime un giudizio nel complesso è molto più facile; non sono così brava da riuscire a scrivere un commento sensato e non delirante su un solo capitolo.
Comunque, sorvolando sui miei sproloqui soprastanti, puoi anche evitare di leggerli, innanzitutto chiedo scusa per l’immenso ritardo, e poi come potrai notare lascerò un’unica recensione per tutti i capitoli che ho letto, lo trovo più semplice, giusto per non trovarmi a scrivere le solite cose, poi ovviamente conoscendomi la dividerò in parti a seconda del capitolo, ma proverò a scrivere qualcosa di sensato e complessivo. Non ci riuscirò mai ç_ç
Asko è odioso, lo odio, Elia doveva lasciare che Miska gli staccasse le dita e poi anche qualcos’altro, ma alla fine Miska è così legato all’altro che non ha potuto fare a meno di chiedere scusa.
Lui si considera un cane, un cane il cui padrone è Elia, vuole a tutti i costi proteggerlo, ma sembra anche il contrario, Elia non vuole che Miska si prostituisca, che venga sporcato, sembra sobbarcarsi quel dolore solo lui.
Vogliono proteggersi a vicenda, dimostrarsi forti, l’uno per l’altro, ma al tempo stesso entrambi sono in balia degli eventi, del vento e di quell’uomo che spaventa Elia, non spaventa Miska, ma questo sembra essere frenato dalla volontà e dalla paura dell’altro, dalle sue parole; non vuole che faccia del male ad Asko, forse perché sa che l’altro potrebbe fare del male a Miska se non ad entrambi.
La scena in cui Miska si offre di prendere il posto dell’altro, di andare a lavorare lui mi ha gelato il sangue, non so perché, io detesto l’angst, la violenza e mi trovo a leggere tutte storie che mi fanno piangere come una fontana; ma tornando a noi, mi ha gelato, lo ha preso davanti all’altro, forse consapevole che lo stesso Elia non vuole che Miska si prostituisca, che lavori. Lo ha fatto con piacere e sadismo, godendo della sottomissione di Miska e di quanto gli stava facendo davanti al suo padrone.
Ok, credo che questa prima parte di commento sia decisamente delirante e spero sia un minimo comprensibile, ma anche se è una storia, anche se so che quanto è avvenuto non è vero, detesto sempre di più Asko, per quello che rappresenta, per come si comporta, per quello che fa a questi poveri ragazzi soli.
Lo uccidi vero? Cioè alla fine di questa storia morirà fra atroci sofferenze, dimmi di sì, ti prego, anche se è una pietosa bugia.
Ok, la finisco e vado a leggere il prossimo capitolo.
 
Ecco, fra tutti questo capitolo è quello che mi ha straziato di più. Miska fino a questo momento era stato un cane fedele, faceva di tutto per proteggere Elia, e a modo suo Elia non voleva che venisse sporcato, poi come un bravo cane, Miska si è sacrificato per il suo padrone e ora tornato a casa, dopo aver visto il mondo di Elia, cosa gli accade ogni sera, la sua anima sembra essere andata in pezzi.
Non sa cosa pensare, forse non vuole nemmeno pensare. Spera che Elia abbia sofferto per quanto accaduto e forse al tempo stesso lo odia.
Lo ama e lo odia e odia se stesso, ma più di tutto odia Asko, e tutto questo è un circolo vizioso dal quale sembra che non riescano ad uscire.
Miska mi fa veramente tanta pena, forse perché la storia è dal suo punto di vista si sentono molto di più le sue emozioni, i suoi sentimenti. Lui ama, soffre, si sacrifica e chiede scusa. Lui protegge e tutto per Elia, eppure Elia sembra non comprenderlo.
Elia non parla mai di quello che gli fanno, eppure rimane ferito quando è Miska a non volerglielo dire, quando quel cane affettuoso che si è sacrificato per lui è tornato a casa ferito e dolorante, si offende nel sentirlo ringhiare, nel sentirlo distante. È solo un momento, mentre ricorda, mentre rivede quel che gli hanno fatto, eppure Elia si allontana. credo di averlo detestato per questo, e forse anche quando Asko ha preso Miska e lui non ha detto o fatto nulla. Elia è troppo in balia degli eventi, troppo debole, lui ormai non combatte e questa cosa mi fa incavolare a bestia, non quando Miska combatte, cerca di proteggerlo e si sacrifica.
Alla fine racconta, parla, perché a modo suo ha paura che Elia vada via, si allontani, sia in balia degli altri. Gli racconta tutto e da un certo punto di vista gli fa bene, fa bene sfogarsi.
Non so quanto quello strano rapporto che ha con Elia invece gli faccia bene, credo che da un certo punto di vista il loro sia una sorta di amore malato, si portano verso il basso, verso l’inferno assieme.
 
Credevo che i capitoli da recuperare fossero solo tre, invece sono quattro u.u, sono un caso perso. Questo delirio confuso verrà più lungo di quel che credessi, perdonami per gli sproloqui.
Miska cerca di riprendere una vita normale, se così si può definire la sua, ma credo che oramai non sia possibile.
Non pensavo che un tipo come Asko potesse avere un ragazzo, qualcuno innamorato di lui, non di una bestia come quella, rabbrividisco al solo pensiero.
Una persona che un tempo era amica di Miska, ma ora non lo sono più, per quale motivo, non credo sia dovuto solo al fatto che il tipo dai capelli biondi come il grano sia l’amante di Asko, deve essere accaduto altro, o forse è stato proprio Miska a voler tagliare i ponti. Ora sembra detestare questo ragazzo, forse per il suo ragazzo, o forse perché è più facile odiare qualcuno che rimanergli amico. Su di lui riversa tutto il suo odio e il rancore verso Asko, spero solamente che poi Asko non riversi i suoi pugni si Miska o su Elia, se non su entrambi.
I pensieri di Miska mi rattristano sempre tantissimo, la sua sofferenza e l’odio che si porta dentro, sono in egual misura all’affetto e all’amore che prova per Elia, ama questo ragazzo e al tempo stesso detesta il mondo attorno a lui.
Forse dovrebbero provare ad andare via, mollare tutto e ricominciare daccapo. Quello che mi sorprende delle mie recensioni è che parlo dei tuoi personaggio come se fossero due persone vere, reali, mi lascio prendere troppo dalle storie e poi ci sto male ç_ç.
 
E alla fine è accaduto quel che pensavo, Asko si è incazzato ç_ç, ma poveri ragazzi, glie ne stai facendo capitare di tutti i colori.
Odio Asko sempre di più, è un bastardo allucinante, Miska non riesce a fare a meno di provocarlo, ma quell’essere deve veramente morire, credo che siano pochi i personaggi di una storia che riescono a farmi salire il veleno a questo modo, e Asko è uno di questi.
Questo capitolo è stato tremendo, non perché brutto, ma perché crudo, violento.
Sinceramente non so cos’altro dire, credo che lo debba ancora metabolizzare bene, quindi la finisco qui con questa recensione.
 
Ti faccio veramente tutti i miei complimenti per questa storia, scrivi benissimo, e riesci a far arrivare le emozioni, i sentimenti, ma anche le paure e il dolore dei protagonisti, di Miska a chi legge.
Veramente bravissima.
 
-Yuko-

Recensore Master
07/06/14, ore 09:16

Ciao, 
Questa storia ha un titolo davvero originale e adesso cercherò di lasciarti una piccola recensione decente.
Ti posso dire che questi tipi di storia non sono il mio genere ma devo veramente farti i più sentiti complimenti perchè scrivi in modo sublime. Ti dico questo perchè sai davvero dare le giuste frasi nel posto giusto, per colpire il segno, mentre leggevo sentivo una strana sensazione di angoscia nel petto, e questa è una cosa molto positiva perchè vuol dire che sai trasmettere le emozioni che vuoi dare al lettore. Inoltre non ho visto errori di grammatica e hai impaginato bene la storia.
Sei veramente brava, hai uno stile di scrittura molto particolare, non sono abituata a leggere storie scritte con questo stile qui su efp.
Devo ammettere che per leggere la tua storia, ci ho messo un bel po, ho riletto il capitolo più volte, perché comunque hai un tipo di scrittura che impedisce
di leggere i tuoi capitoli in modo fugace. E questo è un punto a tuo favore, anche se ci vuole concentrazione e tempo, la tua storia merita, è veramente scritta bene.
Mi ha particolarmente colpito il personaggio di Miska, molto curiosa ( e geniale ) la scelta di volerlo "paragonare" ad un cane. E poi riesci a descrivere molto bene i pensieri della voce narrante, come ho già scritto prima, hai uno stile di scrittura molto particolare per cui ci vuole concentrazione per leggere i capitoli, comunque, i pensieri e le metafore sono talmente scritte bene che rende la lettura non "pesante".

Baci.
(Recensione modificata il 22/06/2014 - 06:22 pm)

Recensore Veterano
30/05/14, ore 13:27

Ciao!
Prima di tutto: sono davvero contenta che il mio bannerino ti sia piaciuto così tanto da inserirlo nel testo *^* non me l’aspettavo e sono davvero commossa!

La prima parte in cui vengono descritti i pensieri di Miska è davvero evocativa. Come sempre riesci a farci percepire una devozione che ha del religioso. “Elia è Dio e comanda anche quando non apre bocca”, è la frase che più mi ha colpita. Quella di Miska è una completa dipendenza, e di sicuro mi ripeto sempre all’infinito ripetendolo, ma adoro questo rapporto, che in parte è distruttivo allo stesso modo di quello che si ha con la droga. La droga di porta a fare cose che altrimenti non faresti mai, di cui ti penti, do cui hai vergogna, perché in quel momento non sei in te, non sei più un essere umano, sei guidato dalla droga, diventi la droga e i suoi effetti. Non so se il mio è un forte azzardo, riferendomi ai capitoli precedenti, ma come le droghe pesanti ti trasformano, in quel momento anche Miska è stato trasformato prendendo il posto di Elia (ma non per colpa di Elia direttamente eh, ma dall’essenza di quello che fa per vivere). Spero che il mio discorso si sia capito XD.

Passiamo all’incontro/scontro con l’amante del porco-bastardo. Le considerazioni su come fa questo ragazzo a vivere felice sapendo che la sua soddisfazione e la sua felicità dipendono dalla sofferenza di altri. Una grande domanda, a dire il vero. Credo che dipenda da una profonda dose di egoismo e assoluta indifferenza verso gli altri. Ci sono cose che facciamo danneggiando terzi e da una parte fingiamo che non ci tocchi, dall’altra sappiamo bene ma non c’importa (come il comprare cellulari, scarpe di certe marche, console, vestiti… cose che faccio anche io, che facciamo tutti, con un certo livello di senso di colpa – per alcuni almeno – ma il capitalismo è una cosa così radicata nel nostro vivere, che ormai non ce ne accorgiamo neanche più). Ecco, sempre sperando di pisciare fuori dal vaso, c’è una certa accusa in questo sistema ancora più marcio: lo sfruttamento di terzi per il godimento di alcuni, qui rappresentato in piccolo con la droga e la prostituzione come a puntare il microscopio su una parte del problema, la più turpe, ignobile e bassa, che ci riguarda tutti, giacché viviamo nella stessa, medesima, società profondamente malata.

Il rapporto che c’è stato tra Miska e questo ragazzo amante di Asko mi incuriosisce molto. Una volta c’era dell’amicizia, si percepisce attraverso le parole la rabbia di Miska al riguardo. Era un’amicizia forse inesistente, una menzogna per l’appunto. Questo ragazzo deve avergli fatto davvero del male, per farsi odiare così tanto (e non solo per la sua vita benestante). La cosa peggiore, da quel che mi sembra di capire, è che ha fatto del male senza capirlo, la cosa peggiore. E come appunto esplicita dopo parlando del suo dolore al cuore, quando pensa all’amicizia mai esistita. La vendetta di Miska, nel dire a questo ragazzo con Asko gli ha fatto, è sottile. Non so a cosa porterà questo gesto, ho una brutta sensazione al riguardo, anche se Miska è soddisfatto di aver ferito questo ragazzo, di aver indirettamente danneggiato Asko (che mi sembra strano possa tenere a qualcuno, ma è un personaggio ancora da scoprire, non mi sbilancio).

Adoro questa telepatia tra Miska ed Elia, il loro capirsi con uno sguardo, il loro comprendersi. Mi ha lasciato molta ansia questo capitolo, vorrei tanto sapere cosa capiterà ora, dopo quello che ha fatto Miska, e anche cosa capiterà a Elia, non so perché sento che verrà coinvolto.

Come al solito rinnovo i miei complimenti, ci sono frasi così belle in questo capitolo (come in tutta la storia) degne di essere pronuncia da qualche attore in un film e di essere ricordate. Mi ha davvero appassionata e doverlo leggere a spizzichi e bocconi è un po’ una sofferenza, ma so essere paziente e spero che aggiornerai presto.

Alla prossima.
Un baciotto.
Selene.

Recensore Master
26/05/14, ore 11:05

Buongiorno di nuovo,
devo dire che capitolo dopo capitolo riesci sempre a sorprendermi e dopo aver letto anche questo capitolo, cominciò ad abituarmi al tuo stile particolare.
In questo capitolo conosciamo anche Asko e nonostante io abbia una brutta sensazione su di lui, davvero brutta U.U, sembra essere un personaggio che porterà scompiglio in questa storia.
Comunque sia per ora ho esaurito le parole e quindi cerco di andare avanti con la lettura e per il momento ti saluto.
Un bacione
Krystal

Recensore Master
26/05/14, ore 00:19

Buonasera,
sono di ritorno e dopo aver letto anche questo secondo capitolo cercherò di lasciarti una recensione decente.
Parto subito dicendoti che la parte che ho preferito maggiormente è senza dubbio quella del cielo, dove descrivi quella voglia di toccare il cielo e che basta chiudere gli occhi per realizzare quel sogno... Parole più vere di questo mondo.
Grazie a questo capitolo conosciamo Elia e Miska, e scopriamo qualcosa, anche se solo una piccola parte, del loro passato, del loro legame.
Alla fine della lettura, per la seconda volta mi hai stupito, con le descrizioni e il tuo modo di scrivere sei riuscita a creare un'immagine ben chiara nella mente di chi legge.
Inoltre devo dire che è la prima volta che non so che cosa pensare e che cosa mi devo aspettare dal prossimo capitolo. In questa storia tutto sembra scritto in codice", tutto ti porta a pensare a più e più scenari ma alla fine, nessuno di essi è perfetto come quello che descrivi tu.
Domani ritornerò per leggere il nuovo capitolo quindi per il momento ti saluto :)
Un bacione, Krystal

Recensore Master
25/05/14, ore 16:10

Buongiorno,
credo che questa sia una delle mie prime volte che non trovo le parole esatte per poter scrivere una recensione decente. Per prima cosa mi scuso già in partenza nel caso tu trova degli errori di grammatica, detti anche orrori xD
La prima cosa che mi colpisce maggiormente delle storie, soprattutto quando le apro, è l'impaginazione, e devo dire che tu sei riuscita fare un buon lavoro.
Allora, l'inizio di questa storia (nonostante questa non abbia né inizio né una fine) e' intrigante e ti confesso che per capirla al meglio l'ho riletta due volte. Hai uno stile davvero particolare tanto che, in diversi punti della lettura non sono riuscita a comprenderla perfettamente, anche perché devo confessare che questo non è il mio genere preferito ma nonostante questo, la storia è scritta davvero bene, senza nessun errore grammaticale.
Le metafore che hai usato in diversi punti della storia, sono perfette e non posso che dirti che sei stata bravissima. Ultime frasi di questa recensione le dedico invece a "lui", al personaggio di cui non conosciamo ancora il nome. Dalle righe che ho letto mi è sembrato di vedere un ragazzo triste, ormai rassegnato per il suo destino...
Per ora concludo qui la mia recensione e vado avanti con il racconto, non posso scriverti qui tutto quello che penso altrimenti le successive recensioni saranno vuote xP
Un bacione
Krystal