Il suono dei suoi passi.
Ita, io e te siamo così simili nel modo di percepire le cose, ed è per questo che ogni santa parola che scrivi mi punzecchia l'anima.
Il suono dei passi della persona che ami è la cosa più bella e devastante nello stesso tempo. Miska ascolta i passi di Elia e ci si aggrappa a quel rumore, ascoltando ogni piccolo particolare che risulta così familiare, riconoscibile, consolante.
Adesso quel rintocco di passi è straziante, perché Elia è tornato, portandosi dietro tutto il dolore del suo degradante e demolitivo mestiere.
Elia e Miska si prendono cura l'uno dell'altro, ognuno a proprio modo ed il punto di vista di Miska è sempre così delicato e nello stesso tempo devastante. Sì, perché tu lasci intendere delle cose così terribili da lasciare uno squarcio nel cuore, eppure la tua delicatezza accarezza, ma non in modo lieve, è una carezza forte, che lascia il segno e non è consolante, è maledettamente ridestante. Sì, perché è una carezza che ti sveglia da un incubo, ma che ti riporta ad un incubo ancora più cupo, perché è la cruda realtà.
Asko.
Ha lasciato i suoi segni su Miska, su ogni cosa di Miska: fisico, anima, cuore. Lo ha privato ancora di un altro pezzo e se l'è portato via per sempre. Se prima desideravo avere pazienza senza saltare a conclusioni affrettate, adesso proprio non ci riesco, perché non merita un minimo di comprensione. Se prima credevo potesse aver avuto un passato simile a quello di Miska, adesso capisco che un passato analogo, anche se non ne avrò mai conferma di questo, può forgiare due prodotti totalmente differenti. Ognuno è il prodotto delle proprie scelte e vicissitudini, e Miska è risultato più bello, quasi il più sbalorditivo, perché nonostante tutto, la sua sensibilità così spiccata, la sua capacità di amare così profondamente da annullarsi, è qualcosa di straordinario. Incattivirsi con le persone e con la vita per il proprio passato è la scelta più facile, ma la più naturale a volte. Miska, invece, è la mosca bianca, una magia, una luce bianca in mezzo all'oscurità, perché nonostante tutto quello che ha intorno sia sudicio e sporco, lui è trasparente e chiaro e la sua meraviglia sta proprio in questo.
Elia.
Anche lui è tremendamente speciale e amo il loro rapporto, anche se vorrei che Miska riuscisse a tirarsi fuori da questo turbinio inarrestabile di disistima che prova nei suoi stessi confronti.
T_T piccolo!
Amo anche Elia, adesso è ufficiale e il suo modo silenzioso, senza pretese, di prendersi cura di Miska mi commuove terribilmente. C'è amore, c'è devozione, c'è rispetto e quando si vive in una topaia, in una situazione fottutamente orribile come quella, tutte queste cose non sono per nulla scontate e non possono passare inosservate.
Il rispetto reciproco, la cura e i sentimenti svaniscono davanti alle difficoltà, si diventa egoisti, ma non è il caso di Elia e Miska che si amano nel modo più consolante, sconvolgente e travolgente che abbia mai letto.
"Devi aspettarmi a casa, Miska"
Ecco! A questa frase il mio cuore è andato in mille pezzi. Non so spiegare a parole quello che sento, tanto per cambiare, ma vorrei che tu potessi percepire ciò che provo.
Amore! Mi viene in mente solo questa parola.
Si amano, vogliono proteggersi e prendersi cura vicendevolmente, ma l'impossibilità di poterlo fare veramente ad atto pratico li distrugge, portandoli alla rassegnazione. Sì, sono due volantini rassegnati che si lasciano trascinare dal vento e i volantini si squarciano quando si trovano ad impattare su qualcosa di terribilmente affilato, i volantini si inzuppano e si riducono in piccoli pezzi. Finalmente ho davvero interiorizzato questo concetto che ho sentito come un eco continuo in ogni capitolo e sento che non potevi trovare esempio più lampante. Miska ed Elia sono due volantini.
La dignità silenziosa di Elia e i tentativi di Miska per rimettere insieme i suoi pezzi sono la cosa più straziante di questo mondo.
Sono due ragazzi nati, probabilmente, e cresciuti in contesti privi di ogni carità e sentimento umano, eppure l'amore che provano l'uno per l'altro li ha istruiti, li ha plasmati, facendoli diventare anime gentili e anche se non credono in un futuro, non credono nella felicità, lottano perché questa, seppur in modo flebile, possa entrare nelle loro vite.
Anche se Elia non ha paura di morire perché odia vivere... credo che se si dovesse trovare davanti a morte quasi certa non vorrebbe più morire, perché significherebbe abbandonare Miska. Questo è quello che penso, forse sbaglio, ma credo che se la paura di morire non lo tocca, forse, sarebbe molto più straziante vivere per sempre senza avere Miska accanto, anche. Mi sono spiegata come un libro stracciato, ma cerca di capire, ti prego, perché i pensieri vanno e non riesco a fermarli per poterli spiegare.
Elia è provato, è stanco, è distrutto, disilluso, deluso e forse ancora non riesce a capire queste cose, ma sono certa che lo capirà quando sarà il momento.
Miska ha cercato di salvarlo in ogni modo possibile e sei brava a tenere tesa la corda del loro rapporto. Miska è consapevole di ciò che prova. Elia, ancora, sta in bilico su quella corda. L'ha frainteso in passato e oggi, ma sente la tenerezza, una tenerezza al quale non è abituato, ma che sente perché Miska è così trasparente e i suoi gesti sono così potenti e forti da non poter essere fraintesi. Elia lo fraintende perché è provato dalla vita e dalle mani degli uomini ha sempre ricevuto male,fa fatica a riconoscere il bene e l'amore che gronda copiosa dalle mani di Miska.
Cercano di sostenersi e di consolarsi ed è sempre difficile quando un sostegno già claudicante e lesionato si trova a dover reggere qualcosa di ancor più pesante e deteriorato dalla vita, dal tempo e dalla vecchiaia.
Miska ed Elia sono già vecchi, ma sento che dentro di loro, ancora pulsa un cuore pieno di speranze.
Per adesso non si vede, o forse, me ne voglio solo convincere, ma non posso pensare che due anime così belle non riescano più a trovare respiro o qualcosa che permetta loro di poter desiderare di vivere, nonostante tutto.
Che dire?
Recensione contorta, ma spero di riuscire a farti capire quanto amo Miska, Elia, la loro storia e te come autrice.
Sei splendidamente brava!
Bloom |