Carissimo, questi capitoli sono stati una giostra di emozioni e non sono riuscita a fermarmi neanche per recensire.
Ma, dunque, partiamo fin da subito con questo: “Per quanto tu possa insegnargli,” disse, senza riuscire a mascherare l'amarezza nella voce, “non ne farai mai un secondo Siwald.”
Ahi.
Anche se, lo ammetto, Iasay ha iniziato ad apparirmi un po' meno frignone. Ma d'altronde solo gli stolti non cambiano mai idea.
Ma vogliamo parlare del duca? Quel gran bastardo? il suo era tutto un piano per riprendersi la città. Astuto.
“Oh, essi saranno i liberatori, inviati da Kodarvor in persona per salvare Kadya. Devo ricordarmi di dire al Gran Sacerdote di fare qualche sogno profetico, la gente andrà in visibilio.” (Una farse che fa correre i brividi).
Insomma, lui si vuole riprendere il comando della città (SONO RE E AI RE SI TAGLIA LA TESTA- sì, sì, sto bene, è stato un lapsus.)
E il plot twist: il capo della resistenza era il barone!
Apparentemente la fortuna sta girando dalla parte dei “liberatori”, ma visto che è una tua storia i colpi di scena non sono infrequenti e potrebbe esserci un ribaltamento della situazione.
E, come nelle migliori vicende guerresche, si scrive dal punto di vista di entrambi gli schieramenti. (D’altronde anche Omero cantava sia di Achille che di Ettore.) Quindi qui abbiamo da una parte il buon padre di famiglia che è preoccupato per il destino del figlio (come dargli torto?) e dall'altra abbiamo il Luogotenente che si preoccupa per il destino del suo amico.
Perché dal canto suo il mercante non ha fatto nulla di male: crede che la sua patria sia in pericolo e cerca di salvarla e la stessa cosa vale per suo figlio (sì, siamo d’accordo che quello che sta succedendo non è esattamente così, ma raramente qualcuno è a conoscenza dell’altra faccia della medaglia).
Sempre sul tema Iliade, qui abbiamo un astuto Odisseo che vuole far ritornare il sovraintendente in patria. Per cui il nostro generale si ritrova con una rivolta per le mani, i suoi collaboratori che lo vogliono accoppare, le truppe nemiche alle porte e il mal d’amore. Non è esattamente una condizione auspicabile.
(E ho un peso che voglio togliermi dal petto da un po’: “Questi vili bastardi dovrebbero avere a che fare per un po’ con gli Orchi Cinerei di Reardhan,” ringhiò Ehrenold.” ARIDAJE. L’abbiamo capito.)
Però io ora voglio sapere cos’ha Rowden da dire a Iasay! Lo sapremo mai in questa storia?
Che posso dire… critiche non ne ho, di lodi te ne ho tessute parecchie (e lo rifarei, ma poi risulterei ripetitiva). E’ bellissimo, non vedo l’ora di continuare, ma ora mi fermo sennò rischio di finire tutto.
Mi scuso per aver scritto un poema, alla prossima! ^^
(P.S. che poi ho realizzato che sto finendo tutte quante e storie?! Oh, no, e adesso come farò?!
*la ragazza si mette in posa drammatica*
Questo non mi fermerà dal leggerle tutte fino all’ultimo capitolo, sia ben chiaro. Anzi.) |