Veleno è un capitolo strano, in bilico tra Gioia e Tragedia -crudele, perché concede la gioia di un'illusione quando tutto ciò resta è una tragedia-, è un ottimo capitolo, perché lascia emergere i punti di vista di ciascuno a raccontare la storia di Withering Bones.
Sei coppie hai analizzato, e ciascuna vive di emozioni esattamente agli opposti. Primi tra tutti Alex e Albert, principessa e Re, sorella e fratello, madre e padre. La gravidanza di Alex procede e con essa la sua discesa: Albert sale, sorride perché vede un futuro radioso in cui avranno ogni possibilità -la soluzione una malerba e un Falco pronto ad attaccare. Albert cavalca e ride poiché, per la prima volta, capisce cosa voglia dire essere felici: un regno florido e una bella tenuta, amici fedeli, una sorella amata e un erede tanto atteso -verità scomode e lingue biforcute apparentemente seppellite. Alex cavalca al suo fianco -sempre- eppure scende -senza alcuna ragione per ridere o gioire è più lungimirante del fratello, intravede il futuro grigio che li attende e concede ad Albert un'ultima sera (un'ultima illusione) -lo asseconda in quella bugia che ha scambiato per speranza.
Come la sua controparte moderna, Albert combatte, lotta (cieco) per un progetto in cui crede – si accorge di come sia troppo tardi solo quando lo è davvero; come la sua controparte moderna, Alex non reagisce, si sgretola -accetta in maniera sconsiderata (e bellissima) un dolore che ormai ha marchiato come proprio sulla pelle. In silenzio Alex si piega e si spezza, si ricompone ogni notte per Albert solo per infliggersi più dolore, perché non c’è alternativa per chi si ostina nella cecità e per chi si condanna ancora prima di averci provato.
Lo stesso uomo (lo stesso Albert), così protettivo e virtuoso nei confronti di Alex, è però malvagio, crudele, manipolatore nei confronti di chi dovrebbe legittimamente amare. Si concede la povera Excella, sempre innocente e ingenua nel disperato tentativo di essere adatta e confacente al Re –ci prova perlomeno, e fa quasi commuovere come alla fine sia tutto patetico e vano perché il suo destino è già stato deciso. Perché ci ha provato Excella, ma (come Alex d'altronde) infine ha fallito: due donne, una amata e l’altra no, una incinta e l’altra sterile, una condannata… e l'altra pure. Non ha colpe Excella, se non quella di essere capitata nel regno sbagliato al momento sbagliato, ed è una bambina caduta nella rete dell'uomo nero e cattivo: sono agli opposti Excella e Albert, e ogni suo gesto per lusingarla alla fine è un colpo per ucciderla.
William e Annette si discostano talmente tanto da Alex e Albert che era quasi impossibile non fossero tra i loro alleati più fidati: è gentile Annette, serena, disponibile e tranquilla; è rumoroso William, un Falco giocoso e astuto. Se Stuart è il braccio destro di Alex, William è il sinistro di Albert: alleato prezioso e imprescindibile, uomo di scienza e di testa, William nasconde molti segreti dietro un viso da ragazzino -nasconde degli assi che più di una volta hanno salvato il regno e il suo re. È una risorsa unica per Albert, ma prima di tutto è il più grande amico: sacrificherà tutto per dargli una possibilità, non si farà indietro di fronte a nulla, e proprio per questo contribuirà a rendere il Serpente una leggenda.
Chris e Claire sono un po' le pecore nere del gruppo, quelli che fanno prima di tutto perché credono. Sono limpidi e trasparenti, abili e affidabili, non cercano la notorietà ma la conquistano, perché la meritano -gente forte nel corpo e nello spirito. Claire conosce troppo, visto tutto, ma senza forse accorgersene ci è venuta a patti (ha riconosciuto un sentimento vero prima che sbagliato); Chris dorme ancora, un cane vigile verso l’esterno ma che ha fede assoluta nella virtù di chi protegge all'interno. Non sono proni a nessun dominio i Redfield, agiscono pensando con di testa, e per quanto simili e diversi si collocano agli opposti degli Wesker -ne rappresentano sì la nemesi, ma anche una spada (e un arco) che nell’ora del bisogno si riveleranno cruciali.
Simmons e Carla, lo Scorpione e la Locusta. Vivono nell’ombra, vivono di trame, sono la cupidigia e l’invidia. Povera gente, pessimi nemici, sono tuttavia i più pericolosi, perché non c’è anima o coscienza a cui potersi aggrappare quando tutto ciò che resta è odio. Simmons è silenzioso, si nasconde nella sabbia come la sua casata vuole; Carla ribolle, sfregola nella rabbia e nella voglia di distruggere il trono -sono marito e moglie ma estremamente diversi, uniti solo nella volontà di piegare il potere per renderlo proprio, scalare una vetta che franerà senza preavviso sotto i loro piedi.
Ultima, eppure così presente e influente, Ada Wong (e il suo consorte). Mai direttamente parte degli eventi, lavora nell’ombra, concede i suoi servigi al migliore offerente: è un jolly spietato Ada, fedele agli accordi, leale il tempo di un giorno -ma è essenziale il suo apporto, il patto che ha stretto con i Birkin, e a suo tempo si rivelerà un alleato altrettanto utile quanto letale. Rimarrà sempre a guardare Leon, ignaro -ma, come hai detto tu, così deve rimanere.
Ultima cosa: ogni capitolo di questa Withering Bones che prosegue potrebbe essere citato per mille cose in particolare -dai temi, ai personaggi, alle scene, ai dialoghi, alle personalità nascoste e le maschere indossate- tanto che è difficile, ogni volta, scegliere quale argomento affrontare. Rimane vera una cosa: quando non è possibile trattare di tutto si può sempre fare un riassunto, ma dal momento in cui la storia è piaciuta sarà comunque possibile ritrovarne il valore nelle parole del lettore (si spera). (Recensione modificata il 16/04/2018 - 08:37 pm) |