Recensioni per
Preludio
di Violet Sparks

Questa storia ha ottenuto 120 recensioni.
Positive : 120
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/05/20, ore 07:40
Cap. 2:

Ciao!
Eccomi per l'ABC. Ebbene, sappilo: se mi dai una child! fic scritta bene, che non banalizzi i sentimenti dei bambini solo perché sono bambini e che abbia una sua patina dolce-amara, parti assolutamente in vantaggio con me. E' un genere che amo scrivere e che amo leggere. A questa fanfic non mancano nessuno di questi elementi, anzi.
La situazione iniziale che presenti è molto docleamara: vediamo Ben che è ormai totalmente sovrastato da quello che è il suo addestramento, le sue responsabilità e dal nuovo contesto così lontano dai genitori in cui il piccolo è costretto a vivere. Sei stata fin dal principio molto, molto brava nel rendere la sua introspezione: la resa del suo dolore al modo in cui ormai sua madre è diventata sfuggente e inafferabile è ottima, così come il suo essere legato ad un passato che sbiadisce sempre di più e ad un desiderio di normalità poco plausibile e che gli è solo permesso di spiare da una finestra affacciata su un prato, mentre è chino sui suoi libri.
Mi piace il modo in cui Poe, con quel suo fare esuberante, con quel suo spiarlo di nascosto riporti un po' di stabilità e gli chieda, senza lasciarsi andare ai bisbiglii curiosi e fastidiosi di altri, di giocare con lui. Il passaggio in cui se ne frega altamente di suo zio, del suo retaggio familiare e del suo addestramento da Jedi è molto simpatico, ma nel suo essere molto simpatico, fa riflettere ed è dolce e significativo; forse infatti è proprio Poe quella boccata di freschezza e di luce di cui Ben, così chino sul suo lavoro, ha bisogno.
Credo che la scelta di non fargli ricordare in un primo momento l'incontro al funerale della madre di Poe sia stata verosimile: è difficile infatti che dopo un singolo incontro avvenuto quattro anni prima, Ben si ricordi con esattezza di lui. Ho amato dunque come il nome Poe gli evochi un vago ricordo, un "umh, devo averlo sentito da qualche parte" che poi si risolve nella dolcezza di quell'abbraccio finale, che probabilmente tradisce un po' di riconoscenza, al di là dell'atteggiamento vagamente irritato che si autoimpone di avere con Poe, che è solamente una posa ed è parte del suo essere ligio comunque a quello che è il compito assegnatogli dallo zio, sebbene a malincuore. Ho inoltre apprezzato il parallelismo con l'abbraccio del capitolo precedente: in quel caso era infatti Ben a cogliere il dolore abilmente nascosto di Poe per il lutto della madre e ad abbracciarlo, ad accarezzare quel dolore. In questo caso invece ho amato il meraviglioso e bellissimo role!reverse che vede invece Poe cogliere il dolore discreto e controllato di Ben e ricambiargli il favore, a distanza di quattro anni - poetic cinema, giuro: ho amato quest'armonia equilibrata e dolceamara fra questi due momenti.
Ho apprezzato anche la perspicacia di Poe, il suo sedersi accanto a lui ed aiutarlo a finire, non potendo fare altro e capendo che non si sarebbe mai alzato senza finire.
Non so dire con chi ho empatizzato di più onestamente: c'è una simmetria adorabile fra i due che enfatizza il loro completarsi, sebbene si conoscano a malapena, però posso dire che ho trovato Poe assolutamente frizzante e mi si è stretto il cuore davanti alla malinconia di Ben, aw.
Il tuo stile mi è piaciuto molto: dai peso alle loro emozioni e ogni momento è equilibrato, studiato e pensato. Nulla viene lasciato al caso, è chiaro: tutto tradisce un'immensa cura, tutto è perfettamente al suo posto.
Non ho notato refusi di nessun tipo; anche l'impaginazione è assolutamente gradevole. In sostanza, ti faccio i miei migliori complimenti: pur conoscendo minimamente il fandom, trovo questa minilong un completo gioiellino, dove dialoghi e introspezione si equilibrano a vicenda.
Complimentoni.
Desy

Recensore Master
04/05/20, ore 12:44
Cap. 3:

Ciao, come sempre scrivi benissimo. Direi che il parto plurigemmellare sia andato alla grande!
Ho molto apprezzato la lotta e tutto il turbamento di Ben. Come sempre vivo con nervosismo le relazioni tra Ben e suo zio, e tutta la sua famiglia in genere. In TROS hanno trasformato Ben in un mostro senza curarsi che è stata la sua famiglia ad abbandonarlo per prima. Come te, inoltre, condivido l'idea che se a Ben fosse stata data la possibilità, lui avrebbe preferito fare il pilota e il contrabbandiere come suo padre e non il Jedi fallito come suo zio.
Scusa la deviazione, ma per me il personaggio di Ben Solo, meritava scrittori migliori e non quella finaccia che gli hanno fatto fare in TROS.
Per fortuna ci sono gli scrittori come te che mi fanno di nuovo sognare e rendono giustizia a questo bellissimo personaggio e anche a Poe, perché anche il suo personaggio è stato appiattito sull'altare della nostalgia.
Sei un mito, grazie per quello che scrivi.
Un abbraccio <3

Recensore Master
03/05/20, ore 20:19
Cap. 1:

Carissima Violet, eccomi di nuovo qui. Sappi che mi sono innamorata del suo stile di scrittura. Sì, esatto, scrivi troppo troppo bene, quindi penso che quell’istinto di chiederti uno scambio sarà stato tipo un vero e proprio richiamo inconscio da parte tua ahahah. Ho deciso di cominciare questa minilong dal titolo particolare, nonostante non sia una super conoscitrice del fandom. Ma non penso sia un problema perché sei una valida scrittrice e so che mi guiderai durante questo viaggio.

In questo primo capitolo ci racconti del primo incontro tra Ben Solo e Poe Dameron avvenuto quando entrambi erano molto piccoli. Ma si sa, alcuni incontri rimangono impressi nella memoria di ognuno di noi, e credo proprio che siamo di fronte ad un tale incontro che rimarrà impresso nella memoria dei due personaggi (magari sto dicendo una boiata perché potrebbe essere che non sia vero. Mi scuso già adesso se dirò cose che non esistono nel fandom di Star Wars. Anzi ti chiedo di correggermi se succederà).

Ben si reca con la madre e Chewbecca su un pianeta per “salutare” una vecchia amica. Il posto in cui si trovano raggruppa una folla di gente meno chiassosa del solito. In quella circostanza in cui tutti sono molto contenuti, Ben si sente a suo agio. Ma ad un certo punto avviene l’incontro citato proprio all’inizio del capitolo, ossia quello con Poe Dameron. Sembra un bambino a modo, molto educato e molto maturo per la sua età. Accoglie Ben calorosamente, come dovrebbe fare un qualsiasi bambino. Eppure Ben riesce a comprendere che dietro alla sua apparente calma, Poe è un bambino triste, spezzato dentro. Ho amato proprio questo passaggio perché gli occhi dei bambini riescono a vedere delle cose che noi adulti non notiamo. Mi viene alla mente la citazione di Antoine de Saint-Exupér che troviamo nel romanzo del Piccolo Principe, ossia “Non si vede bene che col cuore. L'essenziale è invisibile agli occhi”. Credo che Ben sia l’unico ad essersi accorto di quanto in realtà Poe sia tormentato. Di fatti alla fine della cerimonia si reca dal bambino e gli dona un abbraccio, un gesto silenzioso ma che fa più rumore di qualsiasi bella parola pronunciata ad alta voce. Gli offre una spalla su cui piangere, un posto dove poter essere sé stesso per abbandonarsi e liberarsi dalla sua tristezza.

Hai scritto un bellissimo capitolo e nonostante la mia ignoranza in materia ho proprio sentito la tristezza di Poe, ma anche l’innocenza di Ben e la forza del suo abbraccio. Complimenti, cara. Questa storia è molto interessante. Spero di poter continuare.
A presto!

Recensore Master
01/05/20, ore 11:36
Cap. 3:

Ciao cara! Eccomi qui, pian piano arrivo eh u.u
Inizierò la recensione citandoti: "Sfogata la curiosità morbosa verso l’apprendista Jedi, erede degli Skywalker, non vi era motivo per cui uno così dovesse voler passare il suo tempo chiuso in un’ambiente fatto di polvere e silenzio, a copiare testi incomprensibili in bella grafia." Vorrei ci fossero più persone che vorrebbero passare il proprio tempo chiusi in ambienti polverosi e silenziosi, immersi nella copiatura (e nella lettura e nella comprensione) di testi. Se la gente passasse più tempo con la testa sui libri invece che fuori a fare gli idioti, giocando tra le lamiere e urlando come selvaggi, beh, io credo che tanti problemi sarebbero evitati. QUindi, piccolo Ben, continua a passare tempo con il naso immerso nella polvere e le dita nell'inchiostro per favore.
"Gli impegni presi, le promesse fatte, non erano altro che illusioni, bugie ben architettate che gli uomini solevano scambiarsi come caramelle, nella speranza di tenersi reciprocamente a bada: le migliori intenzioni duravano meno di un battito di ciglia se qualcosa di più importante, qualcosa di più urgente, alla fine veniva a galla." cucciolo. Non sono tutti così, ci sono persone (e spero lo scoprirai) che mantengono davvero ciò che promettono e quelle sono le persone su cui vale la pena di investire tempo e affetto. Poi ovvio, ci sono anche persone che non mantengono gli impegni perchè sono distratte (tipo una delle mie migliori amiche, che si scorda sempre tutto), ma è basilare non chiudersi in se stessi e avere fiducia nel mondo: Ben, abbi fiducia in Poe.
La parte della biblioteca l'ho trovata molto carina e adatta all'età dei ragazzi. Sono giovani e non capiscono che cosa stia succedendo (Ben, almeno). Sono opposti in tanto, a partire dalla questione del parlare (io mi riconosco troppo in Ben, sappilo). Mi è piaciuto soprattutto la questione Ben e Poe come supernova e corpo celeste attratto da lei: molto evocativa ecco. (Solo un piccolo appunto: "come se non esiste un reale filtro", mi sa che ti è sfuggito un "sse" dopo esiste --> Come se non esistesse).
Mi è piaciuto molto lo scontro, come lo hai fatto sviluppare (dall'incontro nel vicolo, all'arrivo di Poe, i lampi di ricordi nella mente di Ben, le battute). Nathaniel sembra il classico omosessuale represso che, quindi, oltre vabbè il suo essere naturalmente s*****o, fa anche battutine davvero spiacevoli a cui, fortunatamente, Poe risponde con arguzia. Almeno finchè non viene tirata in ballo la questione madre e allora a perdere le staffe è Poe e non Ben, Poe che attacca Nathaniel quasi fosse una bestia e non un ragazzo, Ben che attacca quando lo vede in difficoltà. Molto intenso e ben descritto pur nella confusione di uno scontro. MI è piaciuto davvero tanto.
Tocco di classe finale, Poe che protegge Ben, di nuovo, nonostante la ferita sulla fronte (che, te lo assicuro per mia personalissima esperienza, non è dolorosa ma cavolo se fa sangue!) e Luke che ci crede e Ben che attonito guarda qualcuno fare qualcosa per lui, proteggerlo, prendersi la colpa.
Mi è piaciuto tantissimo questo capitolo e capisco che ti abbia prosciugata ahahhah Aspetto con ansia l'aggiornamento!
Un bacio grande, L.

Nuovo recensore
30/04/20, ore 23:51
Cap. 3:

Ma ciao, eccomi qui **
Arrivo proprio all'ultimo (scusa! T.T) ma finalmente ce l'ho fatta *^*
Inizio subito dicendoti che questo capitolo mi è piaciuto tantissimo, mi piace molto il modo in cui stai sviluppando la storia e ogni tassello in più lo trovo sempre ben scritto e mai forzato, anzi, più andiamo avanti e più le caratterizzazioni di Ben e Poe crescono, si evolvono e si completano.
È un processo graduale e ben calibrato e per questo non posso che farti i miei complimenti.
In particolare mi piace il modo in cui rendi i pensieri di Ben, perché pur essendo ancora un bambino, ha già vissuto delle esperienze che lo hanno segnato profondamente e tende a vedere il mondo e le persone che lo circondano in un modo completamente diverso rispetto ai suoi coetanei, senza contare che la sua (iniziale) sfiducia nei confronti del prossimo mi spezza il cuore.
Sfiducia che inizia a scemare piano piano proprio grazie a Poe, il suo opposto: Poe è un ragazzino sveglio, libero di giocare all'aperto coi suoi amici a differenza di Ben che ha altri impieghi da svolgere, ma nonostante ciò decide di stargli accanto e aiutarlo nelle sue mansioni.
E questa sua voglia a dir poco smaniosa di aiutarlo mette in evidenza un'altra differenza che li contraddistingue e che si riflette anche nei loro caratteri: Poe non ha una bella grafia, anzi, è l'esatto opposto, combina più pasticci rispetto all'essere di aiuto e Ben è quasi arrivato all'esasperazione a causa di questo – perché lui sa cosa bisogna fare per non rovinare i fogli e trascrivere in maniera elegante ciò che è riportato nel libro.
Ecco, questa cosa mi è piaciuta molto perché dove Poe calca molto, rovinando i fogli, Ben invece ha un tocco e dei movimenti più leggeri: Poe è proprio come la sua grafia marcata, lascia il segno; mentre Ben è talmente delicato che vorrebbe essere invisibile.
È un parallelismo che mi è venuto in mente subito dopo aver letto il capitolo, ma potrei aver anche scritto cose senza senso – non sarebbe la prima volta, lol.

Poi ancora, quando Poe confida a Ben il suo segreto mi sono seriamente sciolta, è stato di una dolcezza unica e disarmante, senza contare che si è confidato solo con lui e ha cercato in tutti i modi di non lasciar trapelare la tristezza legata alla perdita della madre – e niente, la parte centrale mi ha squagliata per bene, l'ho davvero adorata.

Nathaniel, tesoro bello, mi hai fatto provare l'impulso di entrare nel capitolo e tirarti due ceffoni, lo sai?
Penso di non aver mai detestato così tanto un personaggio fin dall'inizio, davvero.
È stato un vile, un maledetto, e ho sperato che per lui finisse male… e più o meno succede, perché Ben grazie alla Forza – o comunque un potere legato a essa, dato che ha provato sensazioni decisamente negative – gli rompe un polso.
E ci credo che stesse per esplodere, quel maledetto stava per uccidere Poe!
Anche se poi mi è dispiaciuto tantissimo per la reazione di Luke quando arriva da loro e incolpa Ben a prescindere, senza prima domandargli delucidazioni a riguardo.
I pensieri di Ben, in quel momento, mi hanno stretto il cuore perché deve essere bruttissimo provare emozioni del genere e sentirsi dire sempre quelle frasi ogni volta che succede qualcosa, come se fosse colpa sua a prescindere.
(Poi voglio anche scoprire cosa è successo con Kane, immagino sarà uno dei tasselli più importanti della storia e già tremo al pensiero di quello che Ben ha vissuto, povera stella)
Ma vogliamo poi parlare di Poe mezzo moribondo che lo protegge ancora una volta per poi svenire?
Io sono seriamente implosa, help!!!
È stato davvero un bel capitolo e sono sempre più felice di aver iniziato questa storia **
Complimenti e alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
29/04/20, ore 14:41
Cap. 3:

Cara Violet,
date le premesse ero certa che questa storia mi sarebbe piaciuta, ma questo capitolo mi ha del tutto conquistata! L'ho letto letteralmente di corsa, e non è una cosa che mi succede spessissimo.
Quindi per prima cosa non posso far altro che dirti bravissima!

In questo caso la storia continua da dove l'avevamo lasciata al capitolo precedente. Mi ha fatto piacere vedere il modo in cui si è sviluppata l'amicizia tra Ben e Poe. E' evidente come si sia creato un legame potente in fretta, tanto che Poe rinuncia a scorrazzare in giro per aiutare Ben a copiare i testi jedi. Che poi non ci riesca e lo rallenti piuttosto, chiacchierando in continuazione... è un discorso diverso :D
Mi fa anche molta tenerezza la difficoltà che ha Ben nell'approcciarsi a un ragazzo della sua età. Il suo addestramento e forse anche il suo carattere non gli permettono di essere aperto e schietto come Poe. Così non riesce a fidarsi subito. Soprattutto, mi fa pensare che forse vorrebbe quasi che Poe smettesse di andare a trovarlo, perchè in quel modo eviterebbe di affezionarsi e quindi di ricevere una delusione. Questo è un pensiero che fanno molte persone riservate credo, perchè fidarsi di qualcuno vuol dire aprirsi ed esporsi quindi a una potenziale sofferenza, in futuro. Poe è esattamente il contrario: una fiamma libera, un entusiasta, qualcuno che pur avendo sofferenze alle spalle ne ha fatto una parte di sé e uno scudo, rafforzandosi.

La prima parte della storia è quindi puramente introspettiva, e vediamo Ben interrogarsi sulla natura di quel rapporto che sta crescendo in qualche modo, suo malgrado, fino ad avvilupparlo e a convincerlo. E' un momento molto bello quello in cui descrivi Poe come una supernova, legando quindi la sua natura così esplosiva e intensa allo spazio e alla passione per il volo che hanno entrambi.

Nella seconda parte del capitolo invece cambi completamente registro. Se all'inizio il tono è pacato e profondo, poi diventa più concitato e si passa all'azione. Ci sono molti dialoghi, le scene si susseguono molto più rapidamente. Credo tu sia stata molto brava nel bilanciare tutto quindi: gli eventi sono ben descritti, chiari e legati tra di loro alla perfezione: la storia si legge davvero tutta d'un fiato e non c'è una singola battuta d'arresto ai miei occhi. Hai fatto bene a porre Ben in una posizione difficile, soprattutto ho apprezzato il suo non voler ricorrere alla Forza per paura di ferire la combriccola di deficienti che lo sta aggredendo. E' terrorizzato dall'esplodere, dal fare troppo, dai ricordi di un evento traumatico del passato (in cui, suppongo, non si è contenuto).
Quindi è bello il momento in cui Poe si erge a difenderlo, così come quello in cui Ben si rende conto del pericolo che corre l'altro e non esita più a ricorrere alla Forza per proteggerlo e colpire il suo avversario. Entrambi lottano, per sé stessi e per l'altro. In questi momenti i rapporti si stringono e diventano indissolubili: quando c'è in gioco qualcosa di molto più forte e si ha davvero bisogno dell'aiuto di qualcuno per farcela. Così la lotta, lo stare metaforicamente spalla a spalla, scudo contro scudo per proteggersi e formare una squadra, sono gli elementi che gettano fondamenta solide nella loro amicizia, e poi chissà cosa nel futuro.

Credo che il momento in cui Poe si prende la colpa di tutto di fronte a Luke sia quello che sugella un'amicizia e l'amore incondizionato di Ben, infine. Esporsi per qualcuno ha un immenso significato per la persona che riceve questo dono, e penso che Ben sia estremamente sensibile a questo genere di cose: in quanto introverso non ha mai avuto nessuno che lo ha fatto per lui, quindi ha un valore esponenzialmente maggiore.

Da un punto di vista puramente estetico penso che forse avrei aggiunto un po' più di spazi all'interno del capitolo, che mi sembra a prima vista un po' tutto attaccato. Comprendo che tu abbia voluto dividere la storia in due parti, ma avrei forse aggiunto più spazi tra i paragrafi e diviso i due momenti con asterischi o palline o una righina, a tuo piacimento.

In ogni caso veramente questo capitolo me lo sono bevuto, quindi complimenti :)

Recensore Master
29/04/20, ore 14:30
Cap. 3:

Ciao :)

Eccomi finalmente qui!
Ben ha avuto un'infanzia molto difficile, tra incidenti, colpe non sue, solitudine e sogni infranti, ed è quindi abbastanza naturale che tenda a vedere in chiunque non il bene, ma il male. Anche in Poe non riesce subito a vedere un amico, bensì soltanto un ragazzino che vuole prendersi gioco di lui, per studiare da vicino questo fenomeno raro e poi abbandonarlo una volta soddisfatta la propria curiosità. Ma Poe non è come gli altri e, soprattutto, non tutto è tetro come Ben lo immagina, e lo dimostrano i giorni trascorsi insieme in biblioteca - e ho apprezzato tanto il fatto che Poe sappia a malapena scrivere ma sia un chiacchierone - e l'aiuto inaspettato nella rissa, oltre ovviamente al fatto che il suo nuovo amico sia pronto ad assumersi una colpa non sua, pur di impedire che Ben venga punito.

Certo è che, fin da adesso, si vedono chiaramente tutti i segni che condurranno Ben al lato oscuro, a partire dal suo animo solitario fino all'incapacità di resistere ai propri impulsi più distruttivi quando si rende conto che le persone a cui tiene di più - ossia Poe, in questo momento - sono in pericolo. Purtroppo l'unico che non se ne renda davvero conto è Luke che, altrimenti, si sarebbe potuto limitare a insegnargli a controllare la Forza e a non lasciarsi sopraffare e poi avrebbero potuto lasciarlo andare, permettendogli di viaggiare come Han, anziché insistere per farne un Cavaliere Jedi a tutti i costi... ma qui sto correndo troppo!

Mi è piaciuto moltissimo il modo in cui l'amicizia di Poe e Ben si è finalmente cementata; hanno creato molte più amicizie le risse tra ragazzini che qualsiasi altro avvenimento a cui si possa pensare.
Bello anche l'accenno a ciò che immagino vedremo nei prossimi capitoli, ossia la riparazione del vecchio Ala X della madre di Poe: presumo che i due nuovi amici si divertiranno ma, anche, finiranno per cacciarsi nei guai :) ho trovato anche molto incantevole la descrizione della città al calare del sole, con tutte le sue stradine che incuneano in ogni direzione.

Insomma, una lettura sempre piacevole! Complimenti!
Resto in attesa del prossimo capitolo :)
Un saluto!

Recensore Master
29/04/20, ore 11:34
Cap. 3:

Buongiorno! :)
Sono stata felice di constatare che avevi aggiornato e ritornare a leggere dei piccoli Ben e Poe. 
La narrazione ricomincia praticamente da dove l'avevamo lasciata, con il loro incontro in biblioteca e Poe che si è offerto di aiutare l'altro a ricopiare quei noiosi testi. 
Il modo in cui stai caratterizzando Ben mi piace tantissimo, sarà che mi rivedo molto in questo personaggio e in alcune sue sfumature. Di rado cito pezzi del testo, ma mi ha colpita in particolare questa frase: "Se c’era una cosa che Ben aveva imparato, in dieci anni di vita, era che raramente le persone credevano davvero in ciò che usciva dalla loro bocca." E' una frase breve, ma esprime un concetto a cui credo fermamente. 
Li ho trovati troppo carini quando Ben ha provato a insegnargli a scrivere meglio, ahw. Mi piace che siano così differenti sotto questo aspetto: Ben molto preciso, Poe decisamente impacciato. Oltretutto mi sembrano combaciare alla perfezione, è impossibile non shipparli, sono così diversi ma al tempo stesso penso che questa loro diversità riesca a farli combaciare, un po' come i tasselli di un puzzle.
La seconda parte del capitolo mi ha fatta particolarmente male, ho odiato Nathaniel e ho odiato le parole che gli sono uscite dalle labbra. Tutto non poteva far altro che essere seguito, dunque, dalla violenza.
Aggiungo che le introspezioni che fai sono qualcosa di bellissimo, davvero, tanti complimenti per quelle perché mi piacciono proprio tanto.
Hai gestito benissimo sia il punto di vista di Poe, in quella brutta situazione, sia la rabbia esplosiva di Ben dopo, seguita dalle sensazioni che prova nel sentirsi dare la colpa senza nemmeno sentirsi chiedere delle spiegazioni su come sia andata quella storia.
Onestamente, Ben ha fatto benissimo a rompere il polso a Nat, se avesse colpito Poe con quel sasso non oso immaginare cosa sarebbe successo. 
Dolcissimo Poe che prende le sue difese, ahw <3 
Un altro bellissimo capitolo, mi è piaciuto più dei precedenti ^^
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Veterano
28/04/20, ore 18:59
Cap. 3:

Ciao cara!
È con grandissimo piacere che torno in questa long per leggere questo terzo capitolo.
Questo si apre proprio dove era terminato il precedente, con Poe che aiuta Ben con lo studio.
Devo ammettere che il giovane solo mi fa veramente tanta tenerezza: è cresciuto sempre all’interno di luoghi chiusi e attorniato da adulti; non ha mai avuto amici della sua età e, i pochi coetanei che ha conosciuto, erano più interessati a lui per la famiglia dove proveniva o al fatto che fosse un apprendista Jedi che per altro. Immagino che sia davvero difficile per lui in un primo momento pensare che qualcuno possa lasciare i suoi giochi per dargli una mano. Non avendo mai avuto amici, non capisce che questo è un comportamento quasi normale quando si tiene a qualcuno.
Che non sa bene come comportarsi è chiaro anche quando arriva il momento dei saluti: Poe è caloroso nel salutarlo, mentre lui riesce sì e no a rispondere con un ciao convinto.
Mi spiace leggere che ha solo dieci anni non si fida più della parola data dagli altri, delle promesse fatte: chissà quante volte i suoi genitori e suo zio gli hanno fatto promesse che non hanno mantenuto.
Infatti, non crede neanche che Poe si ripresenterà il giorno dopo, preferendo andare a giocare con i suoi amici che chiudersi nuovamente in biblioteca con lui.
Invece, rimane molto stupefatto quando lo vede il giorno dopo di fronte alla biblioteca. Poe sembra davvero entusiasta al pensiero di aiutarlo nuovamente, tanto che si pone come obiettivo di preparare trenta pagine. Mi piace che, anche se Ben comprende che l’altro ragazzo non è portato per l’arte della calligrafia, si rende conto che lo studio scivola via più facilmente quando si fa in compagnia. Alla fine, decide anche di insegnarli come svolgere quel compito al meglio, se pur con scarsi risultati.
Penso che per Ben sia una cosa davvero importante avere accanto un come Poe, che preferisce parlare che essere preciso nel lavoro: penso che, per una persona come lui che è sempre stata sola, fa solo bene il relazionarsi con una persona così diversa. Mi piace che infatti non dia retta alla sua parte razionale, quella che vorrebbe scacciare via l’altro ragazzo perché lui è il primo a rendersi conto di quanto questa compagnia sia importante per lui. Mi piace l’immagine che usi, quel “un po’ invadente come ossigeno per i polmoni” perché sì, quella di Poe è una presenza “invadente”, ma Ben si rende conto che comunque inizia ad essere essenziale, come lo è “l’ossigeno per i polmoni”. Si rende conto di essere “attratto” da lui, come non lo è mai stato prima con nient’altro.
Mi spiace che, però, ancora non si fidi del tutto di lui, che aspetta che, prima o poi, lo abbandoni anche lui, ma immagino che questo è ancora collegato a tutta la sfiducia che lui ha per gli altri.
Fortunatamente, con il trascorrere dei giorni, inizia sempre più a fidarsi di Poe, anche grazia al fatto che quest’ultimo inizia proprio ad aprirsi con lui, raccontandogli, ad esempio, della sua passione per il volo e il dolore che ancora prova per la prematura scomparsa di sua madre. Ben non può che essere felice, estasiato, per questo, anche perché Poe gli dice chiaramente che quello è un segreto che non ha confidato a nessuno, segno che si fida di lui, che lo reputa importante.
Dopo aver letto di tutta la fatica fatta da Ben per fidarsi di Poe, mi ha fatto veramente male la scena in cui il gruppo di ragazzi lo accerchia, chiamandolo “mostro” e iniziando a tirargli le pietre. È sempre una cosa da infami e vigliacchi accerchiare qualcuno, insultarlo e fargli del male, ma qui si vede proprio la cattiveria con cui la fanno, in un misto di “paura” per la diversità che oggettivamente Ben ha rispetto a loro, ma anche l’invidia che posso avere perché, proprio perché diverso, lui è speciale. Mi fa ancora più tenerezza sapere che Ben ha sì paura di quello che sta accadendo, ma non per il motivo che credono gli altri ragazzi: non ha paura che loro gli facciano del male, ma del esatto opposto. Ha paura di quello che è capace di fare in situazioni del genere, dove si sente alle strette.
Fortunatamente arriva Poe che, dopo qualche scambio di battuttine al vetriolo con gli altri ragazzi, gli dice di andare a casa con lui. Mentre stanno per andar via, però, Nathaniel, uno dei ragazzi del gruppo, chiede a Poe se va in giro con quello strambo nella speranza che quella “donna di facili costumi” della senatrice lo adotti visto che lui non ha più una madre.
In questo momento ho davvero temuto che Ben, vista la rabbia che provava, avrebbe fatto una vera carneficina, ma Poe è più veloce e si avventa sul ragazzino. Da qui scoppia una vera lotta tra i due ragazzini e gli altri del gruppo, che avrebbe potuto finire anche molto male, visto che Ben stava veramente per non controllare più la sua forza, se le voci di passanti e, soprattutto, l’arrivo di Luke Skywalker non avessero posto fine al tutto.
Mi spiace vedere che Luke non ha quasi fiducia nel nipote, certo che sia stato lui ad attaccare i ragazzi più grandi o che comunque abbia fatto loro qualcosa: secondo me Ben non imparerà mai veramente a controllarsi o anche semplicemente ad accettare questa parte di sé se in primis i suoi famigliari sembrano non aver fiducia in lui.
Fortunatamente, sembra quasi convincersi quando interviene Poe, ma forse lo dice soltanto per far tranquillizzare il ragazzino e convincerlo a vedere un medico per il brutto taglio che ha in fronte.
E’ stato un capitolo bello carico, dove abbiamo visto l’amicizia tra Poe e Ben fiorire e consolidarsi. Devo ammettere che sono davvero curiosa di vedere che cosa accadrà dopo e quanto questo loro rapporto potrà ancora evolversi.
Complimenti davvero perché la storia è veramente bella e interessante.
A prestissimo mia cara!
Jodie

Recensore Master
28/04/20, ore 17:00
Cap. 3:

Buongiorno cara! Eccomi qui per leggere il tuo ultimo aggiornamento su questa long che già sto adorando. Amo quando i protagonisti non sono i classici giovani adulti, non che abbia qualcosa contro di loro anzi ci scrivo pure io, ma alle volte è bello cambiare la fascia d’età dei personaggi. Sono così ben diversi uno dall’altro che vederli interagire è uno spettacolo, sul serio: opposti in tutto, persino nello stare seduti, nel parlare, nel muoversi. Tutto. Adorabili! Però si sente già Ben, che diciamocelo ci conta ad averlo vicino e si capisce, si sente che ha delle leggere piacevoli sensazioni in presenza di quello che sta diventando un amico. La prima parte è così leggera e mi ha entusiasmata parecchio, insomma è bello vedere come dal nulla nasca e si evolva un’amicizia che poi sa già di segreti svelati e di ricordi dolorosi.
Ma poi, cazzarola, bisogna anche pensare che purtroppo noto ci sia di mezzo la “fama” di Ben e che non a tutti questa cosa vada granché a genio, anzi. Qui i toni cominciando a cambiare portandosi ad un livello ben più preoccupante per quello che nonostante sia un parente di Skywalker è comunque solo e soltanto un bambino.
La parte più importante della storia è quella che mi ha coinvolta maggiormente: qui la tensione si sente chiaramente come la sensibile presenza di Poe che si sacrificherebbe per difendere Ben, ed in pratica è ciò che fa. Senza paura si getta rischiando parecchio e sappiamo poi come va a finire, con quel gesto altruistico di lui davanti a Luke cercando di non far trapelare la verità. Ho adorato tutto ciò che ha fatto ma qui è affascinante notare anche la battaglia interiore di Ben in tutto quello che sta accadendo: prima riesce a trattenersi per via di questo ricordo – quale? Non vedo l’ora di saperlo! – ma quando vede Dameron in pericolo non ci vede più e fa qualcosa di fantastico ma terrificante perché ha perso il controllo e ha fatto deliberatamente del male a qualcuno. Questa sua dualità è incredibile, già così piccolo e potente ma oscuro ed incontrollato… prevedo tante cose per lui, per loro, e non vedo l’ora di sapere ccome procederà il loro rapporto futuro dopo questo episodio molto significativo della loro infanzia. Adoro come li gestisci e quello che ne esce dalla caratterizzazione particolareggiata e varia che fai di loro; i dialoghi sono decisamente azzeccati ed adatti al contesto, insomma, dobbiamo comunque sempre ricordarci che abbiamo a che fare con dei ragazzini, e tu ci riesci. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
28/04/20, ore 03:59
Cap. 1:

Ciao!
Ci sono poche cose al mondo che amo come le child!fic e questa è la ragione fondamentale per cui mi ritrovo qui, conoscendo in realtà in maniera molto minima il fandom. Allora, ho amato tantissimo i toni di questa storia; sono così intrisecamente malinconici e fluff allo stesso tempo ed...introspettivi. Hai dato un grande valore all'introspezione di Ben, nonostante i suoi sei anni, ed è qualcosa che ammiro, rispetto e apprezzo molto: i sentimenti dei bambini da adulti sono ancora più complessi e difficili da descrivere, quindi complimenti, ecco. Poi, in questo caso, mi ha colpito molto il modo in cui hai descritto come Ben riesca a cogliere quelli che sono i sentimenti più intimi e repressi di Poe, dopo poche occhiate. Il periodo in cui dici "Poe era distrutto, dilaniato.
Spezzato. Eppure, il suo sorriso era il più luminoso di tutta la sala. " è uno dei più belli in assoluto, uno dei più riusciti: con poche pennellate, sei riuscita a costruire una caratterizzazione in maniera del tutto ineccepibile. Mi ha colpito anche il modo in cui Ben lo abbraccia, lasciando perdere ciò che Poe vuole esternare e comprendendo che non è ciò che davvero sente. Ha bisogno di un abbraccio perché sta affrontando qualcosa di delicatissimo ad un'età così prematura e Ben, al di là del suo tenero e straziante "Ho promesso alla mamma che non sarei stato triste", è pronto a dargliene uno, a portargli un po' del conforto che merita e che probabilmente sotto sotto desidera, concedendosi una naturalissima e sacrosanta lacrima. Complimenti vivissimi, è raro che qualcosa che non conosco a fondo mi colpisca in questo modo.
Alla prossima!
Desy

Recensore Master
27/04/20, ore 11:59
Cap. 3:

Ciao!
L'amicizia tra questi due è sempre più interessante.
Mi piace il fatto che metti in evidenza le loro differenza in modo complementare, enfatizzando quelli che sono i loro caratteri ed i pensieri verso l'altro, il loro modo di approcciarsi.
Ben è stato evidentemente un bambino solo e con carenze di quella che è un'affettività necessaria anche se strappatagli involontariamente da quanto ho capito, non essendo del fandom.
E secondo me è proprio per questo, per la mancanza di vicinanza dei suoi coetanei e di persone che possono dargli un'infanzia come qualsiasi bambino dovrebbe avere, che si chiede se ci sia sotto qualcosa da Poe nei suoi riguardi, e che trovi strano il fatto che voglia stare con lui e aiutarlo, essere suo amico senza una apparente ragione. Troppo chiuso in se stesso, troppo concentrato sul lavoro e sulla futura carriera, Poe invece è solare, aperto, e gli parla convulsamente sperando di donare un poco di distrazione dagli impegni e forse di trasmettergli una certa pace, una certa fiducia, per vederlo felice come qualsiasi persona della loro età dovrebbe essere.
Mi piace poi in special modo la tua storia per le riflessioni sul mondo e sull'introspezione dei personaggi e anche delle riflessioni puramente personali che inserisci sulla vita e sugli esseri umani.
Quelle le trovo profondissime e veritiere, concordo in pieno.
Traspare dagli ultimi paragrafi il motivo per cui ci presenti Ben con questa caratterizzazione, lui in fondo sente tutta la frustrazione e il peso che porta l'essere un discendente Skywalker e un apprendista Jedi, lo dimostra il modo in cui lui si sente attaccato più che altro anche quando semplicemente gli vengono chieste spiegazioni.
E' davvero devastante vedere qualcuno che deve difendersi non solo da malelingue e da una specie di divertimento altrui riguardo l'utilizzo ancora incerto dei suoi poteri, da scherni e disapprovazione, e sono molto contenta che abbia trovato un amico, qualcuno pronto a difenderlo, a frapporsi tra lui e il problema, a infondergli coraggio e accrescere la sua autostima,e credo che dopo questo episodio la loro amicizia sia davvero segnata.
E' bello che tu abbia scritto e riscritto il capitolo, oltre al perfezionismo che naturalmente ogni autore vuole per i suoi lavori, si vede che comunque hai cercato di far combaciare quello che la tua mente voleva con quello che sei riuscita a mettere nella storia, infatti la stesura secondo me è perfetta e non ho visto nessun errore, ti sei impegnata molto e si vedono i frutti.
Un lavoro bellissimo, brava!
A presto!

Recensore Veterano
26/04/20, ore 16:25
Cap. 3:

Ciao, sono pin ed eccomi, come promesso su Facebook a ricambiare la tua recensione. Non sono molto pratica del.fandom di star wars, però leggere qualcosa di nuovo, fa sempre bene, aiuta a superare I propri limiti.
Nel primo capitolo ci fai conoscere I personaggi, ce li presenti e li descrivi. Poi piano piano li fai maturare e crescere, e fai solidificare la loro amicizia. La storia e impostata bene, nella lettura non ho riscontrato errori. Alla prossima!

Recensore Master
26/04/20, ore 14:49
Cap. 3:

Ma ciao **
So che questo capitolo è stato difficile, non me ne sorpreso perché è ricco di tante volte (e comunque ti è venuto fuori benissimo, stai tranquilla). Sto amando tantissimo come si sta sviluppando il rapporto tra Poe e Ben. Pian piano stiamo assistendo alla loro crescita, individuale e non, e trovo molto realistico il come la loro amicizia si stia formando, con tutte le loro diversità annesse. Il mio povero Ben, LO DEVONO LASCIARE STARE SANTO CIELO, bulli di m***a. Sono felice, felicissima che non fosse solo, ma che anzi Poe fosse con lui per aiutarlo, è stato proprio coraggioso, Nathaniel di emme. E' arrivato pure Luke che stava per dare la colpa a Ben, per fortuna Poe dice le cose come stanno. Veramente, l'ho adorato, ha dato una lezione a quegli imbecilli e io ho un debole per queste cose- E' stato bello da leggere ed emozionante, complimenti, ci sentiamo presto :*


Nao

Recensore Junior
26/04/20, ore 12:40
Cap. 3:

Io non ho parole per esprimere quanto mi abbia entusiasmato questo capitolo! Non me lo aspettavo proprio un risvolto del genere! Fino ad adesso hai sempre presentato i due sotto un punto di vista più introspettivo, rendendoci più che altro partecipi dei pensieri di Ben riguarda la sua vita e la sua storia, invece qui abbiamo una scena di azione al cardiopalma, dove più di una volta mi sono ritrovata a trattenere il fiato per l'ansia!
Non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo, mi sembrava di vivere la scena in primissima persona, ho sentito tutto. TUTTO!! L'attacco di panico, il dispiacere, il sollievo per l'arrivo di Poe, la fierezza dello scontro con i quattro teppistelli e poi alla fine la rabbia intensissima nel vedere Poe in pericolo sotto a quell'imbecille di Nathaniel che madonna quanto lo avrei ammazzato con le mie mani quando dice quelle cose cattivissime! Grrrrr! Infame maledetto! Ben non gli doveva spezzare solo il polso ma proprio il collo! Ci è andato anche troppo leggero!
Comunque sei stata bravissima a tenere alta la tensione, a trasmettere il ritmo serrato degli avvenimenti e non credo proprio sia stata una impresa da niente.
Secondo me, hai fatto saltare questa storia ad un nuovo livello!

Il modo in cui si sta sviluppando il rapporto Ben/Poe è pazzesco, voglio tranquillizzarti su questa perplessità che hai espresso nelle note. In effetti non deve essere facile caricarlo di così tante sfumature, mantenendo il racconto fluido, chiaro soprattutto, però ci stai riuscendo alla grandissima!
Poe è diverso da tutto ciò che Ben conosce e amo, AMO, il modo in cui ogni volta sembra prendere ciò che Ben pensa di aver imparato dalla vita e stravolgerlo completamente. Tipo quando Ben lo ritrova fuori la biblioteca, pronto a mantenere la sua promessa e non se lo era aspettato: cioè Poe gli sta facendo avere di nuovo fiducia nel mondo e nell'universo! Questo è il punto! Ed io la trovo una cosa di una bellezza disarmante!
Ben ovviamente non si fida subito di lui, rimane schivo, sulla difensiva, ma eccolo che trema al pensiero che Poe possa farsi male sul serio, eccolo che si rincuora a vederlo durante una rissa! Lui si è legato a Poe molto più di quanto lui stesso vorrebbe confessare anche a se stesso e la cosa mi intenerisce così tanto.... aaah! Entrerei nello schermo e abbraccerei Ben potendo!

Menzione d'onore per l'ultima scena che, secondo me, racchiude un significato molto più profondo di quanto si pensi.
Luke immediatamente incolpa Ben e i suoi poteri, facendolo sentire cattivo e colpevole per qualcosa che nemmeno ha fatto, senza chiedere uno straccio di spiegazione! E questo, cavolo! Questo atteggiamento contribuirà a formare il futuro Kylo Ren!
Ma ecco che Poe capisce la difficoltà dell'amico e anche se sta perdendo sangue, da buono e coraggioso qual è, si fionda a fargli scudo, addossandosi la colpa per proteggerlo!
Mi sono venute le lacrime agli occhi.
Maledetta te, hai sempre la facoltà di farmi commuovere come una scema!
Per questo sei la migliore.
Aggiorna presto, ti prego.