Carissima Saeko,
ormai il mio appuntamento con te è settimanale, con o senza scambi, perché sono molto curiosa di scoprire i risvolti di questa storia e il tuo stile mi dà sempre un senso di familiarità e calore, oltre che mi cattura sempre moltissimo.
Le tue descrizioni sono accurate, ma mai pesanti. Riesci a dare ai dettagli una nota accattivante e, immedesimandomi in chi non ha mai avuto la fortuna di vedere i Frari, così può farsi un'idea. L'ho visitata un anno e mezzo fa, e ho ancora davanti le immagini dello splendore che è, la sua grandezza, i suoi quadri, la piramide della tomba di Canova. Ho poi amato il fatto che l'ombra abbia questo desiderio di chiudere la porta, come se questo fosse rispettoso nei confronti di chi riposa lì dentro, ma che per chi vede la tomba dal vivo, percepisce l'importanza di qualcuno che necessita di questa porta aperta, siccome verrà sempre ricordato e dunque nessuno smetterà mai di andarlo a trovare, nemmeno spiritualmente.
Il tour alla chiesa, poi, è servito anche a sviluppare nella nostra ombra una coscienza. Il titolo del capitolo difatti non è casuale. Conosce, sa dare nomi alle cose che vede, ma non sa il perché. Una sorta di mistero della vita che vorrebbe risolvere e pian piano questa ombra evolve, scopre nuovi elementi nella sua psiche, viaggia, prende forme diverse e infine si sofferma su quella ragazza, assorta, che scopriamo poi essere Lixa, che dopo la morte dello zio si è imposta un obiettivo di vita. Una vera e propria vendetta siccome, a mio parere, non ha nemmeno più nulla da perdere. È sola... sola davvero.
Invece mi incuriosisce molto il bambino con la maglia verde, con i suoi pensieri che sono malinconici sulle sue origini ma che tu ci descrivi anche come una costante. Un qualcosa che il ragazzino si porta dietro da troppo, un qualcosa che lo affligge da sempre e che non lo abbandona mai.
La nostra ombra poi ha vissuto molti ricordi, molte epoche, ha visto morire lo zio di Lixa, ma ha anche visto i morti nella chiesa a causa della pestilenza, ma ha anche visto i primi mattoni che stavano tirando su la chiesa.
Tutto ciò è molto suggestivo perché per ora hai lasciato che l'ombra si evolvesse, prendesse familiarità con l'ambiente e noi on lei, e questo è ciò che ho apprezzato: la gradualità.
Insomma, sono curiosa di scoprire cosa accadrà ora e ti faccio i miei complimenti. Questa storia è imprevedibile, dannatamente interessante, curiosa. Non so dove vuoi andare a parare, so solo che il lavoro strutturale è magistrale e che proseguirò volentieri la lettura a discapito di scambi o no ♥
Un abbraccio,
Miry |