Recensioni per
Ombra ai Frari
di Saeko_san

Questa storia ha ottenuto 48 recensioni.
Positive : 48
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
06/05/20, ore 21:36

Oh, che finalmente questo misterioso protagonista ha un nome: Manes.
Originale la scelta sia del suo nome, sia di quello di Lixa, entrambi tratti dal latino (è decisamente un dettaglio da te). La narrazione mi è parsa molto scorrevole, anche nonostante la suddivisione delle varie scene.
Ho già preso in simpatia questa piccola ombra, il cui modo di muoversi tra la chiesa e il resto della città è particolarmente intrigante, ma anche tenero. Il suo aspetto stravagante lo rende diverso, ed il suo essere tale lo costringe a provare un timore che forse in un certo senso potrebbe anche essergli estraneo: non posso dire che sia nato, bensì sorto all’interno di una chiesa, ignaro solo in parte di che cosa stia accadendo. Il suo modo di pensare è estremamente presente, perché non si perde in pensieri oscuri su come, perché, dove, ecc. Si limita a vivere ed a impersonare un arguto osservatore, quasi come se fosse poco più che un bambino curioso di apprendere la vita. In un certo senso la figura di Lixa “stona” con la purezza di Manes, perché sa già di provare un affetto che mi sa di semplice interesse, e di volerlo usare per la sua vendetta; questo dettaglio mi ha fatto provare un senso di pena per questo ragazzo-ombra che non sa in che guaio si stia cacciando. In più, ho trovato emblematico il fatto che da lei, lui non riesca a percepire nulla: come se Lixa fosse vuota (inquietante), appunto un buco nero.
Le mie impressioni a caldo sono un occhio di riguardo per Manes, ed un sottile velo di astio misto a diffidenza per Lixa. Per il resto... non vedo l’ora di proseguire.
Sempre al top, cara Saeko mia.
A prestissimo,


Tua Nexys

Recensore Master
05/05/20, ore 19:28

Carissima Saeko,
io sono innamorata del tuo stile, dei dettagli, di quello che riesci a trasmettere attraverso le tue parole, di come i toni cambino quando siamo dalla parte degli adulti e poi quella dei ragazzi.
Eh sì, perché quando ci hai parlato dello zio di Lixa, o quando scrivi dal pov di Cisano, ci trasmetti i toni cupi di questa storia, le sfaccettature di una vita diversa, vissuta da adulti pieni di rancori, e problemi seri e giganteschi che li attanagliano. Paolo, Lixa e Manes invece sono "giovani", Lixa soprattutto parla di vendetta ma va ancora a scuola e si sente terribilmente spaesata dalle perdete dei suoi cari, e dunque sta crescendo da sola.
Anche il rapporto tra Paolo e Manes, in questi giorni che li hanno separati dal loro appuntamento con Lixa, ha avuto delle evoluzioni, per quanto Paolo non riesca ancora ad abituarsi alle trasformazioni di Manes, e quest'ultimo comunque continua a imparare e ad arricchire le sue conoscenze.
Poi, un'altra cosa che adoro come la stai trattando, è proprio questa sapienza di Manes, spirituale e forte, che però lo divide dalle cose terrene, e ha bisogno di aiuto per questo. Diviso tra la spiritualità e la razionalità. Lo adoro, è un personaggio che sto amando ogni capitolo di più. Quando ha espresso il suo desiderio, poi, di ricongiungersi al quadro... dicendoci in sostanza che per riuscirci sarebbe disposto a tutto, perfino ad uccidere per Lixa e la sua vendetta, ho provato tantissima tenerezza.
Un personaggio profondo Manes, che sei riuscita a chiudere in una bolla di purezza e disillusione adorabile.
E Lixa, anche, non posso biasimarla del tutto... ha le sue ragioni per volersi vendicare, siccome il karma gira per tutti, e spera che presto giri anche per lei, ma l'occasione va creata, e lei ce la sta mettendo tutta.
Un altro capitolo bellissimo, che dà un'ulteriore svolta a questa trama sempre più intrigante, che divide adulti e ragazzi con una psicologia che riesce a sorprendermi ogni volta di più.
Complimenti e alla prossima settimana, cara **
Miry

Recensore Master
04/05/20, ore 07:24

Buongiorno.
I ragazzi ormai sono a un passo dalla soluzione, ma... certo, il passo finale darà atroce.
Chissà quali saranno le loro scelte, d'ora in poi.

Recensore Veterano
03/05/20, ore 14:00

Carissima mia, il mio viaggio ai Frari prosegue con immenso piacere.
La prima considerazione che mi viene spontaneo riportare, è la precisione millimetrica con cui hai descritto l’interno della Basilica; sono andata a cercarmi foto e didascalie informative per rendermi bene conto dell’ambiente in cui questa ombra si sta muovendo, per poi scoprire la minuzia con cui hai riportato persino i più piccoli particolari. Mi ha colpito moltissimo la cura che hai riservato ai dettagli, a tal punto che per tutta la lettura del capitolo mi è sembrato di poter osservare tutto con gli occhi di questa presenza senza nome.
Quello che compie all’interno della Basilica, quasi sembra un viaggio interdimensionale tra passato e presente, ricordi vissuti e non vissuti, riportato così vividamente da lasciare senza fiato: mentirei se ti dicessi che io non sia curiosa di conoscere questo personaggio così misterioso.
Intrigante poi l’incontro (che è più astratto che altro) tra lui e Lixa: lei è una giovane ragazza in piena adolescenza con un ardente desiderio fatto e finito di vendetta. Da come hai riportato la descrizione dei loro sguardi, sembra essere l’unica in grado di scorgere questa strana ombra vivente.
Molto intriganti sono anche le descrizioni dei loro aspetti, in particolare quello di questo personaggio senza nome che presenza occhi azzurri macchiati d’oro, come un’acquamarina impreziosita e arricchita.
Dalle tue note parli di aver introdotto il protagonista senza nome, anche se fino a un momento fa avrei giurato che fosse Lixa.
Last but not least, si nota tutto il tuo amore per questa Basilica, già solo dal modo in cui gli occhi di questa ombra accarezzano i dettagli, gli infissi, l’architettura. È tutto così vivo da far nascere nel lettore un incondizionato interesse per il luogo descritto.
Sei sempre insuperabile.
A presto, cara mia, ti abbraccio sempre forte.


Nexys

Recensore Master
02/05/20, ore 07:03

Buongiorno.
Ormai mi aspetto solo l'azione... tutto è stato consolidato, entrambe le fazioni sanno tutto o quasi.
L'assassino sa di essere seguito e i ragazzi sanno chi è lui.
Ormai manca solo la prima mossa.

Recensore Veterano
28/04/20, ore 20:59

Carissima mia, non sai che piacere sia per me scoprire (anche) il tuo talento nello scrivere racconti dall’atmosfera noir e “gialla”.
L’ambientazione è estremamente precisa come potrebbe esserla una didascalia descrittiva posta sotto una fotografia. Il salto da un’epoca all’altra è stato definito dalla valuta: anno 2002, Euro.
Molto interessante il personaggio di Livio Tosca; ricco e rinomato, ma ladro di idee, irriconoscente, ormai forse schiavo (o capo) della malavita, al quale è destinata solamente una sorte: morire da solo, come un randagio.
Enigmatico il personaggio di Cisano; mi ha intrigato molto la tua attenzione ai dettagli, che hanno permesso al Sig. Tosca di riconoscerlo con un certo orrore. Vendicativo ma sagace, ironico persino, nel dipingere con precisione millimetrica ciò che accadrà. Non gli interessa indorare la pillola, ma nemmeno essere sbrigativo: spiega con sardonica freddezza la fine misera che lo aspetta, a causa del suo pessimo comportamento. La tipica vendetta in quanto piatto da servire freddo.
Glaciale la conclusione, in pieno stile noir. Mi intriga sapere che cosa succeda dopo, cosa significhi questo collegamento con la perlina tra passato e presente.
Mi hanno colpito molto i dettagli: il revolver calibro 22, “un bellissimo anello d’oro rosso e bianco in filigrana intrecciata, con un piccolo smeraldo coperto da due piccoli intarsi d’oro giallo”, la freddezza con cui hai descritto l’assassinio (o esecuzione che dir si voglia), il piano preciso di Cisano.
In particolare, mi ha colpito questa frase: “Anzi, non si accorse neanche di cadere a terra. Semplicemente, era morto.
Questa storia è davvero una piacevole lettura, oltre che un’interessante scoperta. Sei sempre grandiosa.
A presto,


Nexys

Recensore Master
27/04/20, ore 23:52

Carissima Saeko,
ed eccomi qui nel nostro appuntamento settimanale, un po' in ritardo ma ci sono sempre ♥ e con entusiasmo.
È entrato in gioco un nuovo personaggio, Paolo per cui, a quanto pare, Lixa è rimasta colpita. In egual modo anche Manes sembra essersi già attaccato alla ragazza, forse anche per la fiducia che lei gli ha donato.
Ma parliamo dell'inizio del capitolo, con Cisano che, a quanto pare paranoico nei riguardi di quello che ha fatto, si disfa dell'arma. Ho apprezzato molto questo cambio di POv, specie perché si percepisce la freddezza calcolata dell'uomo, la sua mente criminale che non lascia niente al caso. Qualcosa che si evince benissimo con la descrizione dei suoi occhi, quelli di un crudele essere umano disposto a tutto pur di prevalere sul mondo. Non ha esitato ad uccidere Livio, a sangue freddo, e non penso esiterà con Lixa o con chiunque ostacoli il suo cammino. Sono molto curiosa di conoscere questo personaggio e i risvolti di trama dati dalle sue gesta.

Cosa curiosa è ancora il mistero che si cela dietro al quadro e al fatto che cambi modo di essere percepito da manes a seconda della sua forma. Sente che quella è sua madre e chiede a Lixa consigli a riguardo, perché Manes sa molte cose, molte cose delle vite passate, è un insieme di pensieri e anime, sembrerebbe, eppure le cose pratiche come per esempio sapere cos'è un resto, non le sa. Molto tenero, molto dolce. Mi piace un sacco la sua purezza che però sembra portare il peso di anni e anni di memorie.
Lixa, infine, nella sua normalità, fa i conti con la vita senza suo zio e quella semplice della scuola e dei compiti. Una ragazza determinata che non dimentica però il suo ruolo nel mondo.
Come sempre una storia entusiasmante, non vedo l'ora di proseguire ♥
a presto,
Miry

Recensore Master
27/04/20, ore 07:03

Buongiorno.
E' stato uno dei capitoli più lunghi e impegnativi, finora.
Comunque a quanto pare il nostro criminale ha colpito ancora...
Adesso Lixa ha qualche altro ricordo di famiglia con sé... ma... a riguardo della vendetta... chissà che accadrà...

Recensore Veterano

Io comunque zitta zitta, ieri sera ho intrapreso questo piccolo viaggio insieme a te, nella tua storia. Non sono solita leggere storie originali, ma tu sei e sempre sarai la mia eccezione. Mi ha intrigato subito il titolo, ragion per cui eccomi qui.
Stento a credere - in un certo senso - che tu abbia partorito una storia così ben articolata, in piena adolescenza: ma d'altronde come potrebbe essere altrimenti? Per ora ho letto solo questo inizio, ma le descrizioni sono così vivide - e storicamente attendibili - che di certo non avrei mai potuto aspettarmi di meno da te.
La scena che hai dipinto è davvero vivida e cruda. Hai descritto la peste come il morbo disastroso e mortale che è stato (e che potrebbe ancora essere, senza girarci intorno), in un modo così nudo e crudo da far venire la pelle d'oca. Leggendo sono riuscita a visualizzare davvero la situazione, l'ambientazione (spettacolare, a parer mio) in tutta la sua inquietante interezza. Se non fosse che si tratta di un solo racconto, quasi mi verrebbe da dire che sia persino possibile sentire l'odore di morte, la nenia di sottofondo, le urla strazianti di dolore degli appestati. E' tutto così vivo e ben dipinto che davvero, non ho abbastanza parole. Sono abituata a leggere le tue fanfiction da anni ormai, ma ancora una volta sei riuscita a stupirmi con il tuo talento. Sei persino più minuziosa, soprattutto quando si tratta di location e momenti storici, arte e tutto ciò che concerne la storia.
Sei sempre un passo avanti a tutti, anche quando si tratta di racconti scritti in gioventù.
I miei più sinceri complimenti, come sempre.
A presto,


N.

Recensore Master
24/04/20, ore 20:28

Buona sera.
Be', ora mi sa che è tutto pronto, o quasi... chissà quali saranno poi le scelte dei ragazzi...
Ora sanno chi stanno cercando e la sua storia.
Presto la vicenda potrebbe prendere una certa piega.

Recensore Master
23/04/20, ore 23:05

Carissima Saeko,
ti chiedo immensamente scusa per il ritardo ma ho avuto una brutta settimana, finalmente però eccomi qui e devo dire che ora siamo davvero nel pieno della storia, anche se i misteri di cui è composta sono ancora tanti, molti, ma interessanti e decisamente attraenti.
L'ombra, o Manes, visto che ora ha un nome, è un personaggio assai interessante sia per ciò che è, sia per la sua caratterizzazione. È come un bambino dalle doti innate, che non sa cosa sono le cose più elementari, ma conosce il latino e i sentimenti; questo è un tratto che mi ha molto colpito. Un'ombra che ha più caratteristiche umane di quante se ne possano immaginare.
Ho veramente amato la sua curiosità, il suo esplorare, conoscere, come per esempio la sua incredulità di fronte ai soldi, che guarda come se fossero un oggetto magico. E poi la cosa del dipinto: mi chiedo se si tratti dell'anima del quadro stesso o se vi sia un significato ancora più profondo, che sinceramente mi ha lasciato a bocca aperta, anche per la malinconia con cui lui guarda quella che pensa sia sua madre, e pensa che una donna così bella non può essere la madre di un'ombra.

E poi c'è Lixa, che ha anche lei strane sensazioni: si sveglia di buon umore, sa che le cose oggi cambieranno e l'incontro con Manes sembra che se lo senta dentro. Durante l'impatto riconosce gli occhi verdi/oro dell'ombra, e il fatto che si siano visti li accomuna molto.e ho amato l'idea di scrivere alcune scene da entrambi i punti di vista.
Un primo incontro che li ha avvicinati ma che ci ha mostrato nuovi misteri da risolvere. Un primo incontro che è successo per destino, secondo me. Doveva accadere lì e in quel momento, proprio ora che Lixa ha bisogno di vendicare suo zio, anche se ho paura che questo spirito vendicativo possa ritorcerlesi contro. Vedremo se Manes sarà d'aiuto anche in questo.
Questa storia è meravigliosa, imprevedibile, ed è esattamente ciò che cerco quando leggo qualcosa. Scoprirti è stato una vera sorpresa. E' sempre bello tornare qui ♥
Un abbraccio fortissimo,
Miry

Recensore Master

Buongiorno.
Adesso le piste sono tutte dispiegate davanti a loro, dipenderà solo dalle decisioni finali dei ragazzi... un sacrificio è qualcosa di terribile, e lo sarà anche solo farlo con quello che per loro in fondo è solo uno sconosciuto... anche se assassino...

Recensore Master
18/04/20, ore 07:11

Buongiorno.
A questo punto ormai l'amico misterioso è sempre più difficile da nascondere. C'è chi vorrebbe aiutarlo, chi no... ma da un prete mi aspetto che l'aiuto incondizionato ci sia :)

Recensore Junior
17/04/20, ore 11:40

Eccomi, finally!

Il capitolo comincia subito focalizzandosi su Antonio Cisano: mi è piaciuto che tu abbia deciso lasciare dello spazio a lui, concentrandoti sul suo animo inquieto e allarmato a causa dell'irrazionalità che, avendolo assalito, lo ha portato a recuperare l'arma del delitto, ben nascosta fino a quel momento.
Questo, infatti, ci dà l'opportunità di vederlo sotto una luce più umana: non è solo un assassino, è anche un individuo, ho apprezzato che tu abbia dedicato del tempo a sottolinearlo e farlo intendere al lettore, ed ho appezzato anche come tu abbia utilizzato la pioggia come mezzo di passaggio tra la parte che lo riguardava e il dopo - la pioggia come simbolo di insicurezza ed agitazione, sia per Cisano prima, che per Manes poi.

Mi lascia un po' basita, devo dire, la tranquillità con la quale si rileva per quello che sente di essere di fronte alle persone - Lixa nei capitoli recedente, il discendente di Monteverdi, Paolo, adesso; è una nonchalance che acquista senso e valore poiché inserita all'interno di una cornice per cui Manes è ignaro rispetto a qualsivoglia regola sociale o interpersonale. Casualità, poi, vuole che, almeno apparentemente, si possa fidare delle persone che incontra... non mi resta che imitarlo e fidarmi io stessa ed essere coinvolta dalla sua (in)genuità.
Tenero, ammetto, il momento in cui si ritrova a pensare a Lixa ed è vittima di sensazioni che prova, ma che non capisce e lo spaventano.

Ed ecco che così si passa a lei: ho presto empatizzato con lei, con le sue riflessioni sulla pioggia - vivo costantemente il suo stesso odi et amo.
Allo stesso tempo, comprensibili anche i suoi timori rispetto a come Manes potrebbe prendere la confessione della sua richiesta d'aiuto.

Manes inizia a raccontarle la sua storia ed insieme è come se cercassero di scoprire le origini di lui; chissà quanto si stiano avvicinando alla realtà. Devo dire che l'interpretazione di Lixa mi ha molto affascinato e trovo sarebbe molto bello se ci avesse preso, se fosse effettivamente così, "il risultato di molte anime e pensieri" (per altro: che difficile vita in tal caso ahah) - cosa che poi hai fatto ricollegare, ho scoperto dopo, all'assenza di uno degli angioletti del quadro, dettaglio intelligente che mi ha fatto sorridere compiaciuta.

Sono giunta al termine, ogni capitolo che leggo e la tua storia mi incuriosisce sempre più; purtroppo, come già avevo detto in altre occasioni, sono un po' lenta a causa "del mondo reale", ma seppur con calma, ho sicuramente intenzione di procedere ;) 
Quindi, al prossimo capitolo, 
Bongi!

Recensore Master

Ciao! Sono incappata in questa storia girovagando qua e là su EFP per "vie traverse", e sono davvero contenta di avertla trovata, visto che mi ha intrigata fin da subito.
A partire dalla citazione iniziale, direi: con Eliot ho un po' un rapporto di amore-odio, ma veder citare The Hollow Men ha subito suscitato il mio interesse. E subito dopo arriva il titolo, così specifico ma al contempo vago: abbastanza per far chiedere al lettore "quale preghiera? E per chi? E perché è importante?" Poi ho letto la data e un po', visto il periodo che stiamo vivendo, ho sussultato, perché leggere un qualcosa ambientato durante un'epidemia adesso fa un certo effetto (anche se è chiaro sia pura coincidenza, considerando quando l'hai scritta).
Comunque, questo per dirti che hai impostato davvero bene la storia ancor prima di iniziare a narrarla, con una serie di piccoli espedienti che catturano subito l'attenzione e a cui tendo sempre a fare caso.
E anche il contenuto non è da meno, in termini di intrigo: ci teletrasporti in una città devastata dalla pestilenza, nei panni di un uomo scempiato dalla malattia, e subito iniziano a serpeggiare i misteri, le domande, i dettagli messi più o meno in luce che ci accompagnano fino a quella perlina perduta e a quella promessa a una defunta.
Mi ha colpito molto la descrizione di Mario, questo ragazzo dagli occhi blu sempre più vicino alla morte, che a dispetto di tutto continua a occuparsi della chiesa, e a offrire asilo a chi vi bussa. Sicuramente solleva non pochi interrogativi, incluso il fatto che sembra avere gli stessi occhi della moglie dell'appestato... e se leggere molto mi ha insegnato qualcosa, è che i dettagli non sono mai messi lì per caso (almeno spero, altrimenti sto prendendo una cantonata :'D)
Per il resto hai uno stile molto scorrevole, con descrizioni che prediligono l'azione alla staticità, e questo è sicuramente un bene, trattandosi di un prologo introduttivo. Ho notato anche una certa ricercatezza nei termini, soprattutto quelli relativi al clero, che indica sicuramente un lavoro di ricerca dietro, o comunque cura nel voler raccontare la storia in modo verosimile.
Insomma, sei stata molto brava a creare suspense e ambientazione: sono davvero curiosa di scoprire i prossimi sviluppi.

Spero di passare presto dal prossimo capitolo :)

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