La resa dei conti è vicina.
Tenko, D’Jagger e i loro compagni hanno compiuto grandi sacrifici per far prevalere libertà e giustizia, ma non basta. Dietro agli dèi e al furto delle biomacchine c’erano Lilith e Barbanera, una vampira primigenia e un signore della guerra dell’alleanza degli Eletti. Se non agiscono, Eteria non sarà mai al sicuro, e le biomacchine diventeranno un’arma di oppressione.
Ma affrontarli direttamente sarebbe un suicidio. Perfino i governi li ritengono intoccabili. Dovranno adottare un approccio più sottile, mirato. E non saranno soli: una task force della polizia li insegue da anni e perfino tra le ombre c’è chi trama per sabotarli.
Nessuno può prevedere quali catastrofi si abbatteranno su chi osa sfidare gli Eletti, quindi dovranno combattere con l’astuzia prima ancora che con la forza. Perché tra alleanze di comodo, debiti da saldare e ambizioni inconciliabili, le divergenze interne potrebbero ferire più di qualsiasi arma.
Sarà uno scontro senza onore né regole, e solo i vincitori potranno reclamare la vera Eredità degli Astrali.
È la fine di tutto. O un nuovo inizio?
Questo è il racconto conclusivo del primo arco narrativo dopo Eresia, La frontiera perduta e La progenie infernale.

Da sempre le persone hanno vissuto sotto il controllo degli dèi. La teocrazia del Clero è sempre stata l’unica forma di governo possibile, l’unica concepibile, eppure qualcosa sta cambiando. Nel continente meridionale, alcuni eretici hanno cominciato a ribellarsi, cercando la verità nascosta tra le incongruenze della dottrina.
Nel frattempo, nelle caotiche terre degli orchi del continente settentrionale, qualcun altro sta pianificando le sue mosse. Qualcuno spinto dalla vendetta, certo, ma anche dalla volontà di plasmare un nuovo mondo. Un mondo dove le persone possono ambire al progresso e a un futuro migliore per i loro figli. Dove i mortali sono liberi di costruire il proprio destino, senza affidarsi ai capricci degli dèi.
Ma questo mondo avrà bisogno di una guida forte e lungimirante. Qualcuno in grado di riunire un esercito così potente da sbaragliare le forze del Clero. Di forgiare un nuovo ordine basato sul merito più che sui privilegi. Perfino di schiacciare i ribelli del sud, se necessario.
E chi potrebbe riuscire in una simile impresa, se non lui? Chi se non Havard, figlio di Hel e nuovo dio della morte?
Questo racconto è il seguito di Eresia e riprende eventi di La frontiera perduta.

Niflheim, anno 16. Valutazione progettuale: insoddisfacente.
La Terra delle Nebbie doveva essere l’ultima frontiera della civiltà. Per alcuni anni lo è stata, poi delle misteriose interferenze ne hanno stroncato le ambizioni. Vedendo sfumare i loro profitti, molti finanziatori si sono dileguati e il crimine ha preso il sopravvento nella neonata colonia occidentale. A emergere è stato il Sindaco: un fantasma senza volto capace di riunire i peggiori ricercati della città.
Molti pensano che il Sindaco voglia spodestare il governatore. Altri sostengono che stia cercando l’origine delle interferenze. Una cosa è certa: se la polizia non lo ferma – e in fretta – saranno gli agenti stessi a venire braccati.
Con la colonia sull’orlo di una guerra civile, le ultime speranze sono riposte in Freyja: un’orchessa potenziata che si è infiltrata nell’organizzazione del Sindaco. Da poliziotta figlia di poliziotti conosceva i rischi, ma di certo non si aspettava di venire subito scoperta dallo scanzonato D’Jagger: un goblin tanto abile con gli esplosivi quanto irriverente e loquace. Sarà la fine della sua missione, o una nuova opportunità?
Ordine e caos, ideali e interessi: la sfida per la frontiera è già iniziata.

Da quando il Clero ha bruciato il circo in cui è cresciuta, Tenko ha lottato ogni giorno per sopravvivere, guidata da un solo obiettivo: la vendetta.
Ferita ma non sconfitta, ha convinto un gruppo di fuorilegge come lei che nessuno cambierà il mondo al posto loro. Devono essere loro a combattere contro il potere assoluto del Clero, anche se il loro nemico è l’istituzione religiosa che governa il mondo, fondata dagli dèi stessi per controllare la loro creazione.
Insieme ai suoi compagni, Tenko è determinata a convincere tutti i popoli che è giunto il momento di ribellarsi e di conquistare il diritto di pensare liberamente. Ma più la sua fama cresce, più la reazione del Clero sarà violenta: gli ecclesiastici sono pronti a scatenare tutte le loro forze per difendere la dottrina, e gli dèi stessi non si faranno scrupoli ad annientare chiunque metta in dubbio la loro verità.
Come può un’eretica come Tenko sovvertire l’ordine stesso del mondo? Con la determinazione, forse. Con la magia, magari. O con l’arma che più di tutte il Clero si impegna a monopolizzare: la conoscenza.