1977. L'ultima occasione.
L'ultima occasione per respirare la magia di Hogwarts, la casa più bella, nell'ultimo anno di dolce spensieratezza.
L'ultima occasione per James di sgraffignare il cuore di Lily invece di uno stupido Boccino d'Oro.
L'ultima occasione per Lily di dare un due di picche alla Piovra Gigante e concedersi agli sfiancanti corteggiamenti di James.
L'ultima occasione per Sirius di chiudere le porte al suo orribile passato e aprirle a un amore che non ha mai conosciuto.
L'ultima occasione per Remus di far splendere ai raggi di luna la sua anima al posto del sangue delle sue ferite eterne.
L'ultima occasione per Peter di ricevere la luce di un sorriso amico prima di precipitare nell'oscurità del male senza speranza di riemergere.
L'ultima possibilità. Di amare, di lottare, di essere coraggiosi. Di vivere.
L'ultima possibilità di stringere tra le mani la vita di qualche sogno prima di gettarli via, tra le polveri di una guerra senza fine in cui tutti rimarranno prigionieri.
Dal capitolo 12 [Miley/Remus]:
« Tu riesci a mangiare mezza tavoletta di cioccolata in un colpo solo? » si incuriosì Miley, disorientata.
« Mezza tavoletta è una routine ormai assodata » fu la risposta. « Riesco a fare molto meglio. Tu, invece... riusciresti mai a farlo? »
Miley ingoiò il cioccolato e riflettè con calma, poi incrociò le braccia al petto e lo studiò. « Mi stai sfidando, per caso? »
Remus trattenne una mezza risata e scrollò le spalle, senza riuscire a mascherare il divertimento. « Se dicessi di sì? »
« Oh, John, vedrai » rise di rimando lei, guardando prima lui, poi il cioccolato con aria di sfida.
« John? » chiese lui, stranito, inclinando il capo.
« John » ripetè lei, annuendo. « E' il tuo secondo nome, no? Ti sta bene ».
John. Nessuno lo aveva mai chiamato così. Sorrise. Gli piaceva.
Dal capitolo 14 [Lily/James]:
« Come stai? » mormorò Lily a bassa voce, sorridendo ancora.
James annuì, per poi accorgersi che non era una domanda a cui rispondere con un sì o un no e riprendersi.
« Molto... molto bene, grazie » rispose, passandosi una mano tra i capelli. « Sono contento di vederti ».
« E io sono contenta che tu sia vivo » rise lei. « Così potrò realizzare uno dei sogni della mia vita ».
« Cosa? » fece lui, fingendosi ammiccante. « Uscire con me? »
« No » rispose lei, allegra. « Ucciderti personalmente ».
Dal capitolo 20 [Scarlett/Sirius]:
Era la prima volta che la teneva tra le braccia. La strinse a sé, protettivo come non si era mai sentito verso qualcuno, e si chiese perché, perché mai quel momento dovesse finire. Perché fosse destinato a rimanere solo un piccolo sprazzo di gioia isolata in una vita costellata di dolori e flebili attimi di felicità inespressa. Perché per lei non potesse significare quello che significava per lui. Perché non potesse durare solo... solo per sempre.

Polvere. Sangue. Macerie che, come ossa, spuntano dalla terra bruciata e priva di vita.
Il tempo degli uomini è al tramonto, Agni, la Fiamma, domina incontrastata se non per una resistenza allo stremo, ad un passo dalla sconfitta.
[Seguito di Luna Blu]

Perché era così, se Alexander era puro e bianco Adam era sporco, impuro, indecente, scandaloso. Nero. Nero, nero. Un nero che lo mandava fuori di testa, proprio così, pensava Alexander, fuori di testa, fuori di tutto, fuori. Adam era grande, era un rifugio al quale rivolgersi e appigliarsi, e nel quale ci si poteva raccogliere, sparire, completare. Adam entrava dentro di lui e Alexander si sentiva completo. Gli bastava. Venire.

{Hookfire, Peter/Felix}
Killian Jones ha una laurea in psicologia appena conseguita, un'amica quasi-assistente-sociale e il ricordo dell'adorato fratello maggiore Liam che non vuole lasciarlo andare. Quando George Darling, padre della sua compagna di studi Wendy, si offre di finanziare la sua casa-famiglia per " ragazzi smarriti" in cerca di un rifugio, Killian é pronto ad aspettarsi di tutto. Tranne, naturalmente, un diciasettene vagamente sociopatico, appassionato di stelle immaginarie e pirati dellla Starz, che metterà a dura prova il suo sudato diploma universitario.

Al Secret's, un locale di Roma, s'incrociano le vite di sette persone. Un ragazzo troppo impulsivo e uno troppo saggio uniti da un'amicizia incrollabile, un liceale timido ma determinato, un campione di tuffi che pensa di volare anche sulla vita, un musicista che si è rassegnato alle sconfitte, un violinista superbo che invece sogna troppo in grande, un professore cinico che si diverte con le vite degli altri.
C'è chi è perfetto e chi è invece troppo imperfetto; chi insegue un sogno troppo alto e chi vive solo un'ossessione per la persona che ama. Tutti inseguono qualcosa, tutti si perdono nella ricerca, tutti vivono un desiderio totale che è una scommessa incerta. Solo chi non sogna niente mantiene il controllo del campo. O forse no. Perché sull'ippogrifo vola chi sorride alla vita.

[Una piccola raccolta horror che spero possa farvi compagnia durante il periodo di Halloween e oltre.
Insomma, se non sapete quali storie raccontare ai vostri amici, beh... Ci sono io!]
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Attenzione: il primo e l'ultimo capitolo della storia non sono esattamente ciò che si definisce horror , anzi, potrebbero addirittura strappare un sorriso e risultare dolci. Ho deciso di aprire e concludere la raccolta in questo modo perché... Perché sì, mi andava
Al contrario, i capitoli centrali potranno essere più inquietanti e giungere addirittura a qualcosa di più ''forte''.
Capitolo 1: Le caramelle rubate.
Capitolo 2: Altrove.
Capitolo 3: Dietro la tenda.

Dal testo:
"Kise risponde, Aomine ascolta.
-Scusa Aomine ma non posso venire. Non...- vacilla- non voglio.
"Aomine?"

[Tutti hanno il proprio vizio.
Quell'abitudine comunemente negativa che spinge l'uomo ad un normalmente ripetitivo comportamento nocivo.
Che uccide, lentamente o con rapidità, ma alla fine non c'è molta differenza.
Ma che prima di uccidere è capace di riscuotere l'anima dal suo stato di torpore e di apatia, anche solo per pochi minuti.
Eppure basteranno sempre, quei minuti. Che siano dieci o anche uno solo.
Al pari delle virtù, i vizi non derivano altro che da un ciclo abitudinario di azioni che si ripete fino a generare assuefazione nell'individuo, direzionandolo verso un determinato modo d'essere.
Ma essendo vizi e non virtù, tali abitudini non fanno altro che distruggere l'essere dall'interno, un pezzo alla volta o tutto insieme.
Ancora e ancora.
Aristotele descriveva i vizi come abiti del male.
Kant li vedeva come espressione della tipologia umana o di una parte del carattere.
A Naruto basta conoscerne un paio, Sasuke invece ne ha sperimentati un po' di più.
Insieme arrivano a sette]
[Capitolo 1: Superbia]
[Capitolo 2: Invidia]
[Capitolo 3: Gula]
[Capitolo 4: Luxuria]
[Capitolo 5: Avaritia]
[Capitolo 6: Iracundia]
[Capitolo 7: Acedia]
[mini-long, SasuNaru, angst, contenuti forti]

Allyn ritorna!! Non è una long, non è una One-shot, cosa sarà mai 'sto sclero che vede Naruto e Sasuke ancora protagonisti? MA UNA RACCOLTA, naturalmente! Tanto per tediarvi un po' con smielamenti, lemoneggiamenti, dolcezze varie e pensieri, tutto solo per amore del NARUSASU e del SASUNARU!
Avviso: cap 7 un po' più caldo!

Un mondo distorto e dalle leggi perverse. Due ragazzi lasciati soli. Sovvertire le regole alpha-omega non è possibile: John Watson e Sherlock Holmes ne pagheranno le conseguenze. Uno di più dell'altro.
E forse, un giorno, la salvezza e il conforto si nasconderanno nei luoghi più inaspettati.

Un tutore dannatamente protettivo.
Due sorelle, un punto debole.
Un'amore da tenere segreto, la stessa esistenza di questa persona da tenere segreta.
Un'amico pagato per tenere i tuoi segreti.
Possibile che la vita di un liceale sia così schifosa?

Prima dei cellulari. Prima dei Kardashians. Prima del porno virtuale. L'anno è il 1994. Eren, Mikasa ed Armin, ragazzini poveri dal lato sbagliato dei binari, sono stati trasferiti nella chic Trost High (La casa dei Titani) in centro città. Mikasa ed Armin sembrano cavarsela abbastanza bene, ma Eren non è così fortunato. Ovviamente, la colpa è perlopiù del caratere di Eren. Quando accetta una scommessa per perdere la sua verginità (ed in realtà dimostrare di piacere a qualcuno) per la fine del semestre, è dura per lui negare l'improbabilità della vittoria. Dopotutto, l'unica persona a cui sembra dare confidenza in quei giorni, è lo stranamente carino ( e soprattutto strano) nuovo dipendente del negozio di ciambelle in fondo alla strada.
Pairings: Levi x Eren; Eren x Levi; Jean x Armin; Erwin x Levi; Ymir x Christa; Reiner x Bertolt; ecc.
(Questa è delle fanfiction EreRi più famose del web, o così mi hanno detto. L'ho trovata stupenda ed ho decisa di tradurla, ma i diritti non appartengono a me, bensì alla ragazza in questione.)
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E che posso dirvi? Eren incazzato col mondo, Mikasa alternativa, Armin gay ingenuo, Levi gotico e Drag, Jean sfondato di soldi, America 90' e tante tante sorprese. Buona lettura! :)

Captain Pan; Modern!AU
Killian è un operatore di call center per un'agenzia che studia i disturbi del sonno. Durante il suo turno risponde ad una chiamata che inizia con: «Non riesco a dormire».

Non sono brava con le parole, quindi lascerò che sia la storia a parlare.
***
“Dov’è Faccia d’Angelo?” domanda finalmente Nigel, uno dei nuovi arrivati.
“Non preoccuparti, arriva”.
Ancora silenzio.
“Che ne fate poi della ragazza?” chiede sempre Nigel.
Alan, ormai più che soddisfatto, si alza in piedi spingendo la giovane ormai stremata e semi-incosciente e sistemandosi i pantaloni.
“Facciamo come al solito, la lasciamo in un vicolo, dietro la spazzatura; se sopravvive buon per lei, se muore non è un problema nostro. Giusto?”
***
“E’ così che funziona. Me li sono portati tutti a letto, no? Non mi interessa se sono dei convinti eterosessuali, non faccio favoritismi [...]"
“Perché io no allora?”
Silenzio. Tiro dalla sigaretta.
“Cos’è, vuoi essere scopato per caso?”
***
"Posso farti una domanda?"
I due ragazzi si scrutano come mai avevano fatto prima.
[...]
"E' vero che ti prostituivi?"