[ Riverdale; Bughead; Pre Series/Pre 1x05 ]
Penso di essere impossibile da amare, Juggie. Penso che qualcosa dentro di me si sia rotto e che non sarò mai abbastanza. Non sarò mai completa. C’è semplicemente qualcosa che manca, sai? E non posso riempire il vuoto. È soltanto… lì. E io non posso riempire il vuoto. Ho paura che non potrò mai riuscirci.

Alec è timido e non crede nelle sue potenzialità, ma Magnus gli farà cambiare idea.
Magnus si crede solo e senza famiglia, Alec gliene darà una.
Alexander è l'assistente di un docente universitario di Letteratura, vive a Brooklyn insieme alla sorella minore Isabelle, aspirante modella. E' una persona insicura, ma crede nei suoi obiettivi e nei suoi sogni, nonostante un passato che lo tormenta.
Magnus è un famoso fotografo di moda, implicato in una relazione di convenienza con la giovane attrice Camille. In una città grande e caotica come New York, si sente estremamente solo.
A New York è iniziato l'autunno e i due, appartenenti a due mondi completamente diversi, si incontrano.

Kurt incontra Blaine un mattino in un autobus e da quel giorno la sua vita cambia. Non fa altro che pensare a quei suoi occhi ambra e a quei riccioli scuri, mentre affronta gli ultimi anni di liceo tra i problemi di ogni giorno. Poi, nel giorno del suo compleanno, Blaine ha un incidente e anche se non lo conosce, anche se tutto rappresenta un gigantesco interrogativo, Kurt sente il bisogno di andare a trovarlo in ospedale. Ci va ogni giorno, per tutta l'estate.
Tra promesse, sogni condivisi e sorrisi malcelati, la loro amicizia si spinge sempre più in là, ma proprio quando Kurt capisce di essersi innamorato si rende conto che forse non ha mai fatto davvero i conti con la grande incognita che è Blaine Anderson.
(Words: 27k)

Alec aveva una bella vita a Columbus, in Ohio. Stava diventando sempre più bravo e importante come avvocato nell’azienda di sua madre e stava raggiungendo la carriera dei suoi sogni un passo alla volta. Aveva una bella vita, confortevole e stabile, se non un po’ noiosa.
Così, quando il talent scout Magnus Bane gli offrì un colloquio alla prestigiosa Idris LLP a New York, Alec decise che non poteva fargli male andare a dare un’occhiata. Dopotutto, non si rifiutava la Idris LLP così, anche se non si era davvero interessati.
Non poteva immaginare che New York gli stava offrendo più che un lavoro in un’azienda più grande. La città era veloce, insanamente viva ma, soprattutto, aveva Magnus. E Magnus cambiava tutto.

C’era un’unica e semplice regola per poter esser amici di Magnus e Alec: mai e poi mai, non importavano le circostanze, nemmeno se si era ubriachi persi, iniziare un dibattito sulla cultura pop con uno dei due, tanto meno con entrambi.
Basato sul prompt: “Malec distrugge Twilight”.

Harry ha iniziato il suo sesto anno già stanco di tutto e di tutti, e mentre sembra che Voldemort si sia preso una vacanza lontano dalla sua testa, Harry sospetta che abbia lasciato il compito di ucciderlo a qualcosa che non fa parte né dei Mangiamorte, né di tutto il resto delle minacce che incombono su di lui.
In ogni caso, Malfoy c'entra sempre.
E fu proprio per quello scontro che le sue giornate si trasformarono e non erano più opache.
Perché fu in quel momento, nell'istante in cui i capelli perfettamente pettinati di Malfoy solleticarono le sue narici, che iniziò a starnutire.
E starnutire.
E starnutire.
E starnutire ancora.

Al di là del nostro naso Babbano esiste un mondo dove tutto diventa possibile.
Un mondo dove andare a scuola significa impugnare una bacchetta e i compiti assegnati a casa sono per riuscir a trasfigurare un posacenere in un topolino.
Un mondo dove i mostri sono reali e affrontarli è come vivere una grande avventura.
Un mondo dove i sogni di Darren Criss e di Chris Colfer possono diventare realtà.
Un mondo dove, con un pizzico di magia, per questi due giovani, tutto diventa più semplice e forse migliore.
Hogwarts!CrissColfer

Ad Alec piace partire per viaggi on the road. Non dà passaggi agli autostoppisti. Una volta lo fa, e l'autostoppista è Magnus.
Da New York a Los Angeles in tre settimane.
Traduzione di una fanfic dall'inglese.

AU // Malec //
Pazzo, ecco come si definiva, un folle.
Si guardò la mano sporca di sangue secco, emettendo quello che alle sue orecchie giunse come uno strano verso strozzato.
Quel sangue non era affatto il suo, lo sapeva bene, ma era proprio quello il problema.
[...]
Alec non era mai stato il tipo di persona che si faceva coinvolgere, soprattutto in quel genere di situazioni, ma di fronte a quegli occhi verdi, non aveva avuto alternative.

E se Magnus e Alec fossero due semplici studenti di Oxford che per chissà quale strana combinazione si trovano ad essere compagni di stanza e grandi amici?
E se fossero destinati ad essere i "Malec" anche nel nostro mondo? Sicuramente troverebbero il modo per complicarsi la vita per poi arrendersi al destino.
Alec, finto ingenuo etero, nascosto in una relazione falsa, che scappa da quello che prova scambiandolo per omofobia; Magnus, finto disinteressato, nascosto in una relazione falsa, che cerca qualsiasi modo per far venire fuori il vero Alec. Il dormitorio di Oxford illuminato dalle luci dell'amore e il peso delle bugie, che fa da sfondo ai piccoli grandi segreti che entrambi tengono stretti.
Dal 1° capitolo.
“Ero venuto qui con tante belle idee per festeggiarci, ma sai cosa? Ti lascio il tuo sacchetto di cibo e me ne vado al pub!” disse facendo il finto offeso Magnus.
“Festeggiarci…?”
“Oh Dio santo, che testa di merda hai” sbuffò “Che giorno è oggi?”
“Ventitré settembre?”
“È un anno che siamo compagni di stanza, zuccone!”.
“Non ho molto ben compreso cosa festeggiamo...”
“Il fatto che tu sia stato l'unico uomo a dormire nella mia camera, che non mi sono portato a letto!".

-Aspetta…..Magnus….- si sorprese di averlo chiamato così, con voce chiara, quasi lo conoscesse da una vita.
Il ragazzo si voltò, accarezzando con la mano la tazza bianca e fumante: il corpo snello e slanciato, le unghie laccate di nero, gli anelli argentei che brillavano lievemente, accarezzati dalla luce artificiale proveniente dall’altra stanza. I tratti erano seri, fini, ma non arrabbiati o seccati: si rese conto di averlo lasciato sulle spine una manciata di secondi, mentre lo osservava, quindi si affrettò ad aggiungere qualcosa.
-Non hai….paura di me?-

Magnus/Alec; Jace/Clary; Simon/Isabelle
Capitoli: 8/8
Neighbors!AU
Modern setting!AU
||TRADUZIONE||
[Alec non ha mai fumato. Ha sempre odiato il fumo e tutto ciò che lo riguarda, a partire dall’odore sino al sapore. Ma eccolo, alle dieci di sera, a comprare un pacchetto di sigarette nel piccolo supermercato alla fine della strada, con l’unico scopo di avere una scusa per poter uscire sul balcone e parlare con il suo bellissimo vicino senza ombra di dubbio impegnato. Alec si sente veramente stupido, in quel momento.]

[Stony College!AU]
Insomma, Steve dovrebbe ormai aver capito che Peggy Carter lo conosce come le sue tasche, soprattutto quando si parla del suo innocuo compagno di stanza Tony Stark. Ma si sa, Steve non è particolarmente brillante, è davvero ancora convinto di poterla fregare. Povero stolto.

AU!XFactor - Cross-over Glee/One Direction - Klaine/Larry
Dopo aver conseguito il diploma in una scuola in cui ha vissuto gli anni più terrificanti della sua vita, Kurt decide di presentarsi ai provini di X Factor per realizzare il suo sogno di cantare. Riceve ben quattro consensi per entrare nel programma e finisce così nella squadra dei giovani, capitanata dal coach Blaine Anderson, che è ben lieto di accoglierlo nel suo team. Qui conosce Harry e Louis, i due diventano i suoi più grandi amici e cominciano insieme la loro avventura, vivendo insieme e sostenendosi l'un l'altro per riuscire ad andare avanti.
Kurt ha solo un piccolo problema: è timido, impacciato, ha poco autostima e non crede in se stesso e nelle sue capacità. Ad accorgersene sarà proprio il suo coach, Blaine, che si rimboccherà le maniche per aiutarlo a lasciarsi andare, ad avere coraggio e quel briciolo di fiducia in se stesso che gli basterebbe per poter raggiungere la grandezza.

AU // Malec //
Eppure, glielo avevano detto.
L’avevano avvertito del fatto che una volta accettato, non si sarebbe più potuto tirare indietro.
Eccome, se glielo avevano detto: mai fare un patto col diavolo.
******
« Sei nervoso fiorellino? » gli sussurrò suadente all’orecchio, passandogli un dito smaltato su tutta la lunghezza della schiena.
Alec non era affatto nervoso, nel modo più assoluto. Semmai, cosa ben diversa, era terrorizzato.
Cosa diamine gli era passato per la mente quando aveva deciso di accettare una proposta così.. fuori dal comune?