E' un giorno qualunque, la notte in cui Ashley, dopo aver appagato (e raggirato) il suo ultimo cliente si ritrova lontano da casa e decide di aspettare l'alba in una chiesa, unico luogo dove sa che troverà silenzio. In realtà, all'interno, Ashley non è solo: il prete - padre Joshua - che ha appositamente lasciato aperto il portone d'entrata gli offre qualche minuto di calore. L'equilibrio del ragazzo viene inevitabilmente alterato, non riuscendo a capire nè tanto meno a gestire la presenza del prete nella sua vita.
Che ruolo ha, quindi, Ashley nella vita di una persona così diversa e pacata quale è padre Joshua?

Per Sesshomaru niente è più importante di Rin e sarà capace di passare sopra se stesso per riaverla al suo fianco.

[…]- Superbo, ammaliante. Due parole che bastano per descrivervi.
Vorresti lasciarti sfuggire un sospiro sentendo il fiato di Naraku tra i tuoi capelli, sulla tua pelle. Il suo petto preme contro la tua schiena, le dita seguono l’incavo della mascella. Le sue labbra ti sfiorano un orecchio, la saliva lo bagna.
- Che cosa vuoi? – ripeti, ma la tua voce si è affievolita. La situazione è così chiara da farti male. Naraku lo sa, perché ride.
- Quello che ho sempre voluto da voi, Sesshomaru-sama.[…]
L’incontro e l’unione di due amanti che altro non dovrebbero provare se non odio. Un predatore che diventa preda e il cui orgoglio viene spezzato ancora una volta, in un bagno di sangue.
[Naraku/Sesshomaru; Splatter, Violenza]
[Seconda classificata al contest Rosso fuoco! indetto da Dark Aeris sul forum di Efp]
[Quarta classificata su ventotto posizioni e vincitrice del Premio speciale Nosebleed per la miglior scena Lemon al contest Yaoi is the way! indetto da Hariken e Shio sul forum di Efp]

[…]Indossati dei pantaloni da ginnastica e una maglietta, Sesshomaru si diresse verso il salotto.
Ed eccolo là, seduto con noncuranza su una sedia accostata al tavolo, le mani sulla tastiera del suo portatile, di certo intento a scaricare qualche altra canzone infernale, i lunghi capelli scuri e mossi sciolti sulle spalle e neppure un briciolo di stanchezza sul volto bianco: il suo personale tormento, che si girò a guardarlo con i suoi occhi di un castano quasi rosso.[…]
Scritta per l'iniziativa 150° Challenge, per il set di prompt Festività.

Terrence vive per i videogiochi e per lui essere gay non è assolutamente un problema.
Kim è alto, biondo, ama truccarsi, ama le sue unghie, ama mordere Terrence e giocare un po' con lui in modo alternativo.
Tutto è in equilibrio finché non arriva Chase ed il suo profumo di mare a metterli davanti alla verità.
[Linguaggio volgare, slash/yaoi, rating rosso a motivo] [Dal capitolo 14:]
«Lavoro in un gay bar, Miele.» Kim gli aveva sorriso. Non era strafottente o divertito come al solito, sembrava quasi amaro.
«Anche se la gente per strada finge di non vedermi, ho dei favori in sospeso con diverse persone.»
Si era rialzato, sistemandosi i capelli e guardandolo di sbieco.
«Compreso quel bastardo, ora. E’ fortunato, sono di ottimo umore.»

Lui è un nerd. Avete presente quei tizi che tutti si divertono a sfottere e a malmenare giusto perché ti esalta trattarli così? Bene, lui è uno di quelli, ma è più problematico.
Quando alle persone viene chiesto perché fanno sesso con altre persone le risposte che saltano fuori sono tantissime, e anche Ethan Rush ha una sua idea sul perché un nerd diventerà la sua più grande ossessione sessuale. Un'ossessione che gli cambierà la vita, senza possibilità di appello.