Narra la leggenda che Gerard andò al college vestito da donna e fece la sua porca figura. Frank vuole delle prove.
(In altre parole: Gerard con la gonna.)

- Sei l’unico parente vivo che mi sia rimasto al mondo, Mikey, perché ti rifiuti di capire quanto tu sia importante per me? – Non si voltò e preferì continuare a fronteggiare il fratello, ma puntò il dito alle proprie spalle per indicare il più giovane del gruppo. – Il padre di Frank me lo ha affidato in punto di morte, d’accordo? Mi ha affidato la vita di suo figlio! E voi vi divertite a rischiare di essere ammazzati!

Gerard gli lanciò un'occhiata stupita e quell'altro alzò le spalle, buttando fuori il fumo come se fosse una cosa normale dire al fratello del tuo migliore amico che come regalo di Natale vorresti perdere la verginità.
"Mi sembra che a 18 anni, sia ora." Continuò il più piccolo, la voce impastata dalla sigaretta fra le labbra.

[Sequel di "The (After) Life Of the Party"]
"Sei sicuro di stare bene, Frankie? Sei pallido."
"Tranquillo è tutto okay, stamattina ho solo un pò di nausea, ma sarà per qualcosa che ho mangiato."
L'altro rise di gusto, facendo voltare il più basso. "Ultimamente mangi per quattro, sembri incinto. Certo che poi ti viene la nausea, non so neanche come fai."
"Ah ah, simpatico." Rispose Frank, sarcastico.
[Mpreg - AU molto AU - Fluff da morire]

Dividere una mansarda con un estraneo è sempre impegnativo. Se però l'estraneo sveglia mezza città alle tre di notte perché facendo sesso grida come un pazzo, ti fa trovare i suoi calzini sporchi nel frigorifero, si dimentica di riciclare la plastica e ha i capelli tinti di rosa, la situazione diventa davvero complicata.
“E tu, Demian,” chiese Leonora “non hai paura di essere solo?”
“Io... no. Solo è chi chiude il suo cuore. Ciò che temo non è di non essere amato, ma di non trovare qualcuno a cui dare il mio amore.”
Il tema di questa storia è la devozione d'amore: quando si dona il cuore a una persona senza chiedere niente, ma proprio niente in cambio. E allora, se un ragazzo speciale ha dimenticato se stesso come in un lungo sonno, esiste qualcuno capace di ricordargli che, oltre il tetto, ci sono ancora le stelle. Perciò non fatevi ingannare dalle apparenze: comincia come una commedia leggera e frivola, ma se le date tempo, diventa molto di più. Come i suoi protagonisti.
[Finora (forse) la mia storia completa più bella]

Il sogno più grande di una Romancer? Di sicuro ce ne sono molti, ma uno supera tutti gli altri: entrare nella Parata Nera. La sfortunata protagonista di questa storia ci sarà catapultata dentro per caso, ma non tutto è quello che sembra e forse il suo sogno potrà trasformarsi in un incubo… Mi è venuta in mente mezz'ora fa e non so nemmeno se avrà seguito, ma volevo sentire cosa ne pensate... enjoy! ^^

"Ho deciso di dare una festa a casa mia, perchè non venite tutti a fare una vacanza qui per qualche giorno? Vi aspetto."
[Jared Leto/Colin Farrell; Frank Iero/Gerard Way; Matt Shadows/Synyster Gates]

Affrontare se stessi e le proprie paura fa male, è vero, però è l'unico modo per riuscire a essere felici. Matt e Giò lo capiranno sulla loro pelle, aiutati da un gruppo di amici decisamente fuori dal comune e da una casa in montagna decisamente principesca.
"Era strano come una sola notte avesse cambiato tutto, come si era scoperto a decifrare ogni piccolo segnale di quel volto sempre così chiuso e criptico per poter disincagliare i veri pensieri di Matt e riuscire a capirlo meglio.
O forse non era partito tutto da quella notte ma molto prima e lui aveva sempre negato tutto, ostinandosi a chiudere quello che sentiva a doppia mandata per non ammettere che la vista di lui devastava tutte le sue certezze.
Matt lo devastava."

- Frank…- chiamò Mikey ancora fermo sulla porta.
Il ragazzo alzò immediatamente lo sguardo dalla sua chitarra per puntarli su di lui, con le sopracciglia aggrottate.
Quando Michael James Way usava quel tono…c’erano guai in vista.
- Senti…avrei un piccolo favore da chiederti…- continuò avvicinandosi piano al letto dove era seduto il suo migliore amico.
Ecco, C.V.D: come volevasi dimostrare…pensò Frank
[Mia Prima Frerard]

- Giovanotto. -
Una voce lo riscosse.
Con una faccia confusa si voltò a sinistra, verso la donnona col Martini.
Sembrava meno in casa di prima, ma ancora abbastanza lucida da poter dare consigli.
- Ascolta una che di queste cose se ne intende. Non lasciarlo andare, se ne sei innamorato. Perchè, quando ci ripenserai, potrebbe essere tardi. -
Ascoltò le parole, che scatenarono in lui un moto interiore.
Come, non doveva lasciarlo andare? Era stato lui ad andarsene, abbandonandolo proprio nel momento del bisogno.
Non se la sarebbe scordata quella notte, no.
*Frerard AU*

Si tolse una cuffia, per riuscire a sentirlo anche continuando ad ascoltare la musica.
- Cosa? - Chiese.
L' altro gli regalò un' altra occhiataccia, prima di aprire bocca.
- Guarda che ha finito. -
Frank non capì.
- Cosa? - Ripetè di nuovo.
Lo vide sbuffare, infastidito evidentemente dall' ottusità del ragazzo. Che stava iniziando a stancarsi dei modi del tizio.
- La lavatrice, ha finito il giro. E abbassa la musica che la sentono anche da fuori! - Disse, prima di alzarsi e andare ad aprire anche lui lo sportello della lavatrice.
*Frerard*

- Da quanto tempo sei in guerra? - Gli chiese, triste.
Lo vide fare un mezzo sorriso, e perdersi anche lui con lo sguardo sul campo.
- Un anno, ormai. -
Sentì di provare pena per quel ragazzone così buono. Era veramente tutto un' ingiustizia.
Anche lui sarebbe rimasto per così tanto?
- Io sono qui solo da febbraio e già mi sento impazzire. -
- Vedi di non impazzire davvero, Way. Qui non ti mandano a casa a meno che tu non sia in una bara. -
*Frerard Anni '40*

[CONTINUO DI "EYES WIDE SHUT"]
Raggiunsero la vettura e salirono, lui taciturno e con un colorito ancora più pallido del normale e lei con un sorriso che le illuminava il volto, le guance colorite e una strana luce negli occhi.
Si allacciarono le cinture e sentì Lynz ridere sommessamente.
- Perchè ridi? - Le chiese, sorpreso.
Lei lo guardò avviare il motore e immettersi nella strada. Poi tornò con lo sguardo sul paesaggio che scorreva fuori dal vetro.
- Adesso non potrai più tornare da lui. -
Davvero possiamo dimenticare l' amore solo con la forza di volontà? E se fosse vero che possiamo continuare, ma mai dimenticare davvero? Se Gerard mentisse?
*Frerard, ovviamente.*

« Sa qual è il vero fascino del matrimonio? È che rende l' inganno una necessità per le due parti. »
- C'è un modo per essere felici anche da sposati. Ed è pericoloso. - Disse, puntando lo sguardo nel suo.
Veramente non riusciva a capire quello che intendeva quell' uomo mezzo matto, accanto a lui.
- E qual'è? -
Eppure voleva continuare ad ascoltare la sua voce roca, che risentiva dell' alcool ingerito.
Un altro sorriso comparve sulle labbra dell' estraneo.
- Farsi un' amante. -
*Frerard. Ma proprio tanto tanto.*

Warped Tour.
Amy, si ritrova a fare i conti con un vecchio amore mai iniziato ma finito nei peggiori dei modi. Un altro ragazzo, proverà però a consolarla forse invano, perchè lei si rifiuta ad aprire gli occhi, rimanendo incollata al passato.
Brian Haner confesserà il suo amore segreto che forse non verrò mai ricambiato.
Gerard Way si renderà conto che anche l'amore più forte, può finire.
Dalla storia:
“Oh Bri, devi smetterla con questa tortura.” Esclamo sedendomi accanto a lui.
“Lo so Amy ma… ma io non ce la faccio.” Mi risponde.
“Vuoi che ci parli io con Zacky? Guarda che non ho problemi.” Propongo tornando un attimo in bagno per mettermi qualcosa addosso.
“Grazie piccola ma non fa niente. So bene di essere io quello che deve chiarire con lui.”
Lo abbraccio forte. Brian è un duro, so che ce la farà.
“Per tirarci su il morale… che ne dici di una bella partita alla Playstation?” domando sorridendo.
Brian sbuffa.
“Non so se ho voglia di essere stracciato.”
“Beh, modestamente… Zacky è un bravo maestro.” Rispondo accendendo la tv e la console.