Ginny lasciò cadere il discorso, perdendosi ancora alla vista dei capelli di Hermione. Quest’ultima, che aveva all’inizio minimizzato il tutto con uno sbuffo scocciato, si sentì preda di quelle parole prima ancora che il suo cervello avesse realizzato l’enormità di quanto gli era appena stato detto.
Colore?
Le mani di Hermione scattarono sui propri capelli. Una ciocca blu elettrico penzolò di fronte alla sua vista orripilata; in pochi istanti fu in grado di collegare tutto quanto.
Malfoy.
Il ricatto.
Le lettere di Viktor.
Finta fidanzata.
Sentendosi mancare, Hermione si lasciò ricadere con un tonfo sul cuscino.
Non era stato un incubo. Era tutto vero.
Così maledettamente vero.
« E’ finita. » Mormorò tragicamente al soffitto. « La mia vita è finita ».

Sequel "Ricominciare"
Sono passati vent'anni da quando Draco l'ha lasciata.
Dal Prologo:
Hermione lancia un'occhiata torva ai tre schierati davanti a lei. L'uomo sofferma il suo sguardo sulla figura della sua stupenda mamma.
-Granger avrei dovuto immaginare che fosse tua figlia- la nota tesa del signor Malfoy è deliberatamente ignorata da Hermione
-Weasley!-sua madre lo occhieggia torva -Il mio cognome è Weasley-ripete solenne davanti agli occhi mercuriali dell'uomo che sembrano non voler abbandanorare la figura adulta di Hermione
Sua madre ora rivolge l'attenzione su di lei. Le racconta del breve diverbio e delle mancate scuse ed Hermione sorride indulgente accarezzandole la testa ricoperta di riccioli castani. -Cosa ti ho insegnato tesoro?-
Dalle narici di Rose ampie volute di rassegnazione,mentre china la testa davanti all'intelligenza di una donna saggia e sempre presente. -Chi ha più intelligenza la usi!-sussurra e annuisce -Hai ragione mamma!-sorride,perchè capisce che la vera saggezza sta nel lasciare agli stolti una ragione che non hanno. Ha undici anni,e l'ingegno che un tempo aveva caratterizzato sua madre,ma l'indole di una vera Weasley!

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In quel momento ci fu un altro tuono, anche più forte dei precedenti, se possibile, e Dominique proprio non voleva rimanere sola con quel tempaccio. > gridò prendendogli la mano.
James sussultò a quel contatto, e, purtroppo, non solo per la mano fredda della ragazza.

Avrei potuto fare di tutto, avrei potuto dire tutte le parole del mondo ma non mi avrebbe mai amato. Capii solo in quel momento che vuol dire amare: essere cosi travolti da un sentimento da non essere nemmeno capaci di respirare da soli, travolti da un disperato bisogno di avere quella persona accanto a sè, di sentire la sua voce, il suo profumo, il suo calore…..amare significava questo.

Rose si lascia andare ai ricordi, ricordi non troppo distanti...appena qualche anno. Ma quante cose sono cambiate da quel giorno? O forse sarebbe più esatto dire in quel giorno...

Dita fredde come il ghiaccio e delicate come neve si allacciarono al suo polso strattonandola - Cosa stavi tentando di fare?- un paio d'iridi ceneree la scrutavano con un sopracciglio alzato che al chiarore delle fiammelle che illuminavano fioche l'ambiente sembravano ancora più chiare. - Salvare Ginny,lasciami Malfoy- Il ragazzo guardò un punto imprecisato sopra la sua testa e piegò i lati delle labbra all'ingiù - Sembra si stia divertendo,dovresti farlo anche tu- la sua voce era colma di celati consigli e il respiro caldo del ragazzo puzzava di Firewiskey e supponenza.
-Io mi sto divertendo- urlò scandendo bene le parole,mentre qualcuno passando la spinse in malo modo finendo contro il corpo di Malfoy,finì tra le braccia del ragazzo che non si scompose,tentò di divincolarsi ma il suo polso era ancora prigioniero delle dita del ragazzo.
-Balla con me- un sussurro quasi inudibile in quel chiasso generale,la strattonò nuovamente contro di lui,mentre i corpi intrappolavano quella bolla d'aria che ormai era divenuta nulla.

***Dalla storia***
-Potter, dobbiamo parlare. Tu, resta- disse appena Scorp aveva accennato ad alzarsi.
La professoressa Bayley si tolse il mantello facendo apparire una tenda a coprire il vetro dello scompartimento. Al e Scorp si scambiarono uno sguardo preoccupato. Cosa stava succedendo?
-E’ per tua sorella, Potter- accennò la professoressa rispondendo alla domanda inespressa e catturando in un attimo la completa attenzione dei due.
-E’ in grave pericolo.-
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Un'antica società cerca di rapire Lily per un motivo sconosciuto, riuscirà Harry a difendere la propria figlia?
E Scorpius dovrà rinunciare all'amicizia con Albus per poter stare con Lily?
Perché una bellissima Corvonero continua a rifiutare il giovane Potter?
L'essenziale, come sempre, è invisibile agli occhi.

"Ripensandoci, forse, forse, ha esagerato.
Non che fosse stato un brutto scherzo!
Insomma, allagare la Sala Comune dei Serpeverde non ha prezzo.
Ecco forse però i piranha poteva, forse, evitarli, ma non ha resistito, era stato più forte di lei."
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"Le tappi la bocca con la mano destra mentre con la sinistra agguanti la sua bacchetta, poi la spingi contro al muro e lo sai bene che non é una buona idea.
"Dannazione"
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"Non la lasci finire e da brava serpe ne approfitti, la tua bocca tappa la sua e la tua lingua non trova ostacoli quando entra in contatto con la lingua di Lily"
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"Lei è perfetta per te"

Hermione Granger ha appena visto il bacio tra Lavanda e Ron; distrutta dal dolore e in preda alle lacrime, si rifugia nel bagno delle ragazze del terzo piano, disabitato da quando il Troll di Montagna, penetrato nella scuola durante il suo primo anno, l'aveva distrutto.
Draco Malfoy ha solo sedici anni, ma sulle sue spalle grava un peso non indifferente. Oppresso dai pensieri riguardo la missione affidatagli dal Signore Oscuro, cerca conforto nel silenzio del bagno delle ragazze del terzo piano, ignaro del fatto che qualcuno, quella sera, ha già avuto la stessa idea. Pur non conoscendo l'identità l'una dell'altro, e nonostante le iniziali reticenze, i due ragazzi accettano quell'anonima compagnia, un po' per solitudine, un po' per affinità. Parlano a lungo, e tra di loro nasce un rapporto particolare, fatto di confidenze, parole e segreti chiusi a chiave nel loro cuore.
Ma se uno dei due scoprisse l'identità dell'altro? Continuerebbe a rinnovare l'appuntamento o si tirerebbe indietro?
Tra favole dal sapore dolce-amaro e parole che sembrano non bastare mai, tra i due nascerà una relazione destinata a diventare speciale.
Si può uccidere il male seppellendolo di risate?

Perché Minerva McGranitt non può credere che quelli siano davvero James Potter e Lily Evans che entrano nella Sala Grande l'uno accanto all'altra.
One-shot.
Quando, quella mattina di Dicembre, James Potter e Lily Evans entrarono nella Sala Grande fianco a fianco alle sette e mezzo in punto, chiacchierando cordialmente, Minerva McGranitt controllò, in tutta onestà, il contenuto della tazzina che aveva appena portato alle labbra. Per tre ragioni principali.
La prima era che James Potter non arrivava mai a colazione prima delle otto.
La seconda era che solitamente non arrivava quasi mano nella mano con Lily Evans.
La terza era che, nel caso effettivamente i due arrivassero insieme, di solito lei aveva la bacchetta in mano e uno Schiantesimo sulla punta della lingua.
Eppure sembrava davvero solo del tè.
[...]
« Capisco » rispose Silente, senza scomporsi, gli occhi che brillavano di divertimento. « Sono contento che finalmente i nostri due Caposcuola Grifondoro vadano d’amore e d’accordo. Cioccolata da Madama Piediburro? »
Lily Evans parve seriamente disgustata. « Per favore, signor Preside. Piuttosto, Burrobirra ai Tre Manici di Scopa. »
« Semplice ed efficace » commentò Potter.
La Evans alzò gli occhi al cielo. « Ma efficace per cosa, Potter? »
« Per farti innamorare perdutamente di me, Lily, mi sembra ovvio. »
Aveva sentito bene?

Il "corteggiamento alla Malfoy" è un contorto processo relazionale ed emotivo attraverso cui un membro di questa antica e nobile specie tenta di approcciarsi ad un esemplare di sesso opposto verso cui prova una inesplicabile e profonda attrazione.
Spesso inefficace, ma non con le persone giuste.
{Seguito di Buio e Luce}

Non solo gli occhi mercuriali ed i capelli chiarissimi, aveva preso da lui, ma anche l’arroganza dei modi, la riservatezza scontrosa, l’eleganza del tratto, la capacità di mettere a disagio chiunque con gelide occhiate. Doveva a sua madre la pelle biscottata al sole estivo, sulla quale gli occhi splendevano freddi e luminosi, poi ambizione, intransigenza, amore per il sapere.
Del veleno della sua lingua non sapeva proprio chi dei due incolpare, dato che ne avevano in pari misura, né della scarsa pazienza, o dell’orgoglio smisurato.
Eltanin Malfoy, Serpeverde, sesto anno, ottimi voti, reputazione del tutto sbagliata, pochi scrupoli e alcuni segreti.
Sequel di "Di ritorno dall'inferno"

Fred Weasley si è stufato della soverchiante serie di voci e stereotipi che lo riguardano, e vuole far sentire la sua voce. Tanto per cambiare. Sparerà a zero su ogni cosa che l'abbia fatto andare fuori dai gangheri e che pensa non lo rispecchi.
Per cui prendetevela con LUI, non con me. Io sono uno strumento.
Prima fic, siate clementi! (O picchiatemi piano, quantomeno).