Raccolta di 25 spaccati della vita "normale" della coppia Granger/Malfoy. Momenti esilaranti, momenti drammatici, momenti a tinte forti... Perchè l'amore non è sempre solo rose e fiori.
Storia partecipante alla Challenge - 25 Stories, Your Choices di Honey_Fra.

Il proibito attrae.
Un frutto… un oggetto… una persona… un amore. Ma, soprattutto, un’attrazione.
Inizialmente, Hermione pensava che, quello che provava per il Furetto Platinato, fosse solo attrazione fisica, frustrazione e un pizzico di follia.
Non pensava che sarebbero durati così a lungo.
Non aveva informato nemmeno i suoi migliori amici, escludendo Ginny. Lei sapeva.
Sapeva delle attenzioni del Serpeverde.
Sapeva dell’attrazione fisica che la bella Caposcuola provava verso il Serpeverde.
Sapeva di come e quanto lui le facesse battere il cuore con un semplice ed insignificante gesto.
Sapeva che, spesso, Hermione abbandonava le vesti di Grifondoro per seguire il suo Serpeverde, ovunque lo incontrasse.
Ma, soprattutto, Ginevra Weasley sapeva che sarebbe finita male.
Sapeva che, prima o poi, Hermione Jean Granger e Draco Lucius Malfoy si sarebbero innamorati.
Sequel di "More e muschio"

Non avrebbero mai permesso ai loro brutti caratteri di fare anche un solo tentativo per avvicinarsi l'uno all'altra; il destino sapeva bene che solo con un espediente li avrebbe potuti far incontrare; ma una volta vicini ... sarebbe andato bene anche un giorno di pioggia.
Storia 1° classificata al Contest Dramione Immage Contest

Salve! so che dovrei mettermi a scrivere le storie in sospeso, ma quando in testa mi si accende la lampadina non riesco a fermarmi. Siate compressive.
Piccola long su Draco-Hermione, non stanno insieme, anzi, lui è il suo capo ma una notte in preda al panico si reca da lui per essere confortata...
Il lavoro è stato revisionato da Daffodil a cui chiedo pubblicamente grazie.

Si sa che quando Malfoy vuole, Malfoy ottiene. Anche stavolta c'è riuscito, sebbene ci sia stato bisogno di tutta la sua arte persuasiva.
Per Draco il 21 giugno è una data importantissima.
Quel giorno è cominciata la sua Estate.
{Seguito di Buio e Luce e Corteggiamento alla Malfoy}

Il "corteggiamento alla Malfoy" è un contorto processo relazionale ed emotivo attraverso cui un membro di questa antica e nobile specie tenta di approcciarsi ad un esemplare di sesso opposto verso cui prova una inesplicabile e profonda attrazione.
Spesso inefficace, ma non con le persone giuste.
{Seguito di Buio e Luce}

Ecco cosa ti tocca, pensò, quando perdi una scommessa con te stesso.
Quasi le scommesse con se stessi non fossero le uniche in cui era norma barare.
Perché avrebbe dovuto saperlo anche Potter, si disse lui, mentre il freddo gli correva sulla pelle e una singola goccia di pioggia gli baciava la spalla nuda.
Se ti ostini a vincere verrai ricordato solo per la dannata, unica volta in cui perdi.

"Ero nel buio, perduto tra le mie stesse lacrime, immerso nei miei singhiozzi.
Ero nel buio, lacerato dalla mia ira, trafitto dalle mie stesse aspirazioni.
Ero nel buio, consapevole che ci sarei stato per sempre, finito da colpe di cui non ero neppure l'artefice.
Ero nel buio, per una guerra voluta da altri, per il rumore dei miei sussurri.
Ero nel buio, dove nessuna luce sarebbe mai arrivata a portarmi ristoro.
Eppure quel giorno vidi un angelo..."
Spero vi piaccia è una Dramione al 100%.
Buona lettura e recensite!

Leya di Trier ha sette anni, la notte in cui il Destino le regala un fratello: ha le pupille verticali e la coda di un rettile; nelle sue vene scorre il sangue degli uomini-drago. Due decadi più tardi, quando l’armata dei liocorni neri è ormai a un passo dallo stringere d’assedio la Capitale, l’inevitabile scontro tra gli ultimi discendenti di una stirpe perduta è solo l’inizio di un profetico riscatto.
(...) Per questo ora scrivo, in uno studio pieno d’ombra e all’ombra della mia memoria.
Scrivo perché nessuno possa celebrarmi per quello che mai sono stata: coraggiosa e nobile e bella.
Scrivo perché nessuno dimentichi di noi l’essenziale: che l’ho odiato di un amore dolcissimo e amato di un odio divorante.
Come un drago (...)

Il primo giorno che era approdato nella sua casa nel West End per poco non si era tostato una mano; la prima volta che era squillato il telefono, lo aveva distrutto con un Avada Kedavra e quando aveva, per sbaglio, acceso il televisore, sedendosi sopra il telecomando, era riuscito a trasformarlo in un piccione che enunciava l’ultima estrazione del lotto. D’altronde, non era mai stato bravo in Trasfigurazione.

I- Le scale. "Accadeva ogni giorno alla stessa ora, quasi si fossero dati appuntamento. Accadeva ogni giorno alla stessa ora, senza che qualcuno potesse vederli.
Apparentemente nulla era cambiato. Come Hogwarts copriva le ferite con incantesimi ben studiati, allo stesso modo loro celavano le anime perse dietro gesti che un tempo erano stati familiari. Hermione studiava assiduamente ad ogni ora, Draco camminava sprezzante di tutti e tutto.
Persone così opposte per un destino così simile.
Era bastato uno sguardo per leggere negli occhi dell’altro lo stesso tormento, lo stesso smarrimento e in quell’istante si erano ritrovati.
–Il caldo e il freddo, il bianco e il nero, Hermione e Draco-
Un solo istante, senza neppure sfiorarsi eppure fondendosi l’uno nell’altra.
L’istante dopo tutto era sfumato, lasciando dietro di sè l’eco di un riconoscimento che di fatto era avvenuto."
II- Natale "Le tese un libro ed Hermione ne sfiorò la copertina: favole magiche, un’edizione del 1700.
La strega ricordò il dialogo di qualche giorno prima e, per la prima volta quella sera, sorrise.
-Io non credo che il lieto fine esista, Granger, però so che questo dopo-guerra non è la fine, anche se fino a qualche settimana fa pensavo lo fosse. Ora so che c’è un domani. Grazie a te."

"Vicino, sempre più vicino. Vedevo ogni singola pagliuzza delle sue iridi diventare più brillante e definita. Poi sentii le sue labbra sulle mie, e in quel bacio mi persi."
Dopo la guerra, Hermione e Draco tornano ad Hogwarts, entrambi cambiati e più maturi. Si conoscono per quello che sono veramente e si innamorano, cercando di rimanere insieme nonostante piccole e grandi incomprensioni.
Si sa, l'amore non sempre basta.
Forse non sempre, ma a volte, invece, sì.

Era sempre stata attaccata alle sue origini Babbane. A volte, quando passeggiava per Diagon Alley, le pareva di sentire, in lontananza, lo squillo di un telefono. A volte, quando la nausea di una Smaterializzazione l’assaliva, si chiedeva quando sarebbe riuscita a salire di nuovo su un’automobile.
Però sapeva benissimo che le invenzioni Babbane fossero tanto meravigliose quanto inaffidabili. Per questo motivo aveva comprato molti test di gravidanza: tre, per la precisione.
Quando anche sul terzo si palesarono due lineette rosa non poté evitare di esclamare: - Merda.

Anni dopo la fine della Grande Guerra una giornalista decide di scrivere una storia. La storia di chi è morto e non è potuto tornare indietro, la storia di chi è rimasto e vorrebbe raggiungere chi non c'è più. I racconti di Ron, Harry, Hermione, Ginny, Draco e tanti altri s'intrecceranno per portarci ancora una volta nel fantastico mondo di Hogwarts, dove una Grifondoro ed un Serpeverde tenteranno di cambiare il Mondo Magico.
(dal cap1)"Non feci nemmeno due passi che la vidi.
Era stesa supina sul pavimento, entrambi i piedi poggiati in alto sulle piastrelle giallastre di fianco ai lavandini, immobile come una statua.
Ci misi solo pochi istanti per constatare che non poteva sentirmi ma stava bene, dalle sue orecchie pendevano sottili fili neri che finivano dritti in uno di quegli strani oggetti Babbani che emettevano musica.
[...] -Vuoi togliermi dei punti per aver stregato il mio lettore Caposcuola Malfoy?-chiese.
Una specie di sorriso increspò le mie labbra.
-No Caposcuola Granger, la mia non era nient’altro che curiosità.- "