"Non posso prometterti di non provarci di nuovo", Will ruppe il silenzio.
Hannibal annuì, intuendo a cosa si riferisse:
"Immagino sia difficile accettare questa parte di te. Sarebbe più facile uccidermi e sperare di vederla morire con me".
"Sei la mia epifania, Hannibal. Posso anche uccidere te, ma non cancellerà ciò che sono diventato".
-Tratto dal 1° capitolo, "Oh, the skies"-

Prima che il piano per attirare Dolarhyde venga messo in atto, prima di trovarselo di nuovo davanti, senza un vetro a dividerli, Will chiama Hannibal per cercare una risposta alla domanda che Bedelia gli ha fatto.
“Ma tu provi lo stesso desiderio?”
[Words Collection - 2]

...La tempesta era passata e come una nave che solca l'ultima onda prima di tornare in acque tranquille, Hogwarts si ergeva ancora lì, tra i resti di una battaglia sofferta e combattuta, tra le macerie e i corpi inermi senza vita delle persone che per lei e per il bene avevano combattuto, lì dove tutti avevano dato tutto a costo di vincere contro il male.
Il dolore per le perdite era in assoluto l’emozione che prevaricava; l'essere riusciti a sconfiggere una volta per tutte il signore oscuro e riportare un po’ di pace in quella Hogwarts che di pace fino a quel giorno ne aveva vista poca era una vittoria importante, ma a quale prezzo?
Tutti avevano perso qualcuno, amici, compagni di casa, di scuola, di vita, fratelli e sorelle, familiari e persone importanti.
La guerra si sa, cambia le persone e le segna per il resto della loro vita, ma in alcuni la guerra, questa guerra ha portato segni indelebili, irremovibili, tatuati sulla propria coscienza, che difficilmente li abbandonerà nel corso della loro vita, vita che per un certo verso potrebbe star per ricominciare e magari stavolta partendo con il piede giusto...

Mille anni fa, ormai erano passati mille anni dalla morte di re Artú, ma il ragazzo dagli occhi di cielo era ancora lí che lo aspettava.Un risveglio imminente, un lago, tanti amici nuovi ma già conosciuti, parole mai dette o dette a metà, amore, odio, amicizia..Le premesse di questa nuova storia se vi và seguitemi vivremmo insieme una fantastica avventura tra passato é futuro...Sperando di aver stuzzicato la vostra curiosità vi aspetto

La taverna non è un luogo in cui Artù alloggerebbe volentieri, ma Merlino è in gravi condizioni di salute e deve restare al suo fianco.
Storia partecipante alla 12 task challenge sul gruppo hurt confort fanfiction e fanart
Storia partecipante al concorso: Keep calm e... fatemi amare il vostro personaggio preferito!

{Merthur, Reincarnation!AU, 5/5}
Arthur non si era mai definito un uomo emotivamente intelligente, capace di intendere le proprie sensazioni e comprendere da dove derivassero, ma quando aveva davanti Merlin si credeva veramente inetto.

Quella fu la volta in cui Merlin smise di credere nella vita.
Nel suo potere. Nel suo sapore, odore, suono o rumore.
Quegli occhi si sono rovesciati, hanno iniziato a chiudersi. Il fedele ha urlato, disperato, al limite, chiamando un nome, il suo nome, in un ultimo appello al suo credo. Un ultimo disperato tentativo di fermare quell’inesorabile sgretolarsi.
===
Di quando la morte di un'anima ne spezza un'altra.
Di come questo porti alla conclusione di due esistenze, una che scompare, una che rimane. Per una la vita finisce, per l'altra la vita non esiste più.
[Merlin è rimasto solo, Arthur se ne è andato. La potenza devastante del lutto]
[10 Years of Merlin]

Dal testo:
"Per anni aveva odiato quella festa, aveva odiato le luci colorate, troppo simili ai suoi occhi brillanti. Aveva odiato le melodie e le canzoni allegre, troppo simile alla felicità che provava quando lo sentiva ridere."

[IN REVISIONE]
***
Una raccolta di one-shot dedicate ad alcuni momenti della serie in cui secondo me sarebbe potuto accadere qualcosa, quelli mai raccontati.Le storie saranno incentrate prevalentemente sulla coppia Merlin/Arthur, ma ogni tanto vedremo anche qualche altro personaggio. Anche il genere e il tono del racconto potrebbero cambiare da una storia all'altra.
Ogni storia è ispirata ad una particolare puntata, che specificherò ad inizio capitolo, alcune saranno collegate tra loro mentre altre saranno completamente a sé.
Dal primo capitolo:
Il mago dal canto suo era ammutolito, sorpreso e spaventato dalla reazione del suo principe, che nel furore aveva finito per incastrarlo tra il proprio corpo e il bordo del tavolo, in una posizione scomoda che gli stava facendo dolere la schiena. Si divincolò per cercare di liberarsi, e per tutta risposta Arthur strinse ancora di più la presa su quei polsi sottili.

!ATTENZIONE PUÒ CONTENERE SPOILER PER 13x05!
Dopo aver salvato Arthur, Merlin paga le conseguenze per aver disobbedito al destino.

Può l'amore incondizionato è segreto per il proprio servo mettere in ombra è in dubbio il matromonio forte è solido con la propria regina?anche se essa si è macchiata di tradimento ma che hai sposato lo stesso perchè serviva per il regno è che tu non ami più da un anno ha questa parte? è che non ostante i tuoi sforzi non riesci a perdonare?Può mettere in dubbio tutto ciò? tu che sei un Pendragon è che i concetti di famiglia e lealtà sono i tuoi capi saldi di tutta una vita ma basta un servitore dagli increbibili occhi blu ha mettere in dubbio tutto questo....ruiscirai ad ammettere che lo ami più della tua stessa vita?

Millecinquecento anni erano passati dalla morte del giovane re di Camelot Arthur Pendragon da molte creature magice definitoil Re del passatoè il Re del futuro. Un giovane mago aspettava paziente il suo ritorno per salvare Abilon da una potente minaccia che incombeva sul mondo,e su tutte le creature magice che ancora esistevano .Sarebbero stati in grado re è servo ha sventare questa pericolosa minaccia?

"Artù, mi manchi. "

[Post season 2]
Derek se n'era andato. Aveva abbandonato Beacon Hills lasciando a Scott, Jackson ed Isaac un messaggio sul cellulare con scritto di non cercarlo [...]
Quando gli avevo sbattuto la verità in faccia e pure i miei ancora confusi sentimenti lui si era chiuso a riccio cacciandomi in malo modo dal loft, allontanandomi con parole cattive e piene di terrore.
Mi aveva detto che avevo solo diciassette anni e che sarei riuscito a passare oltre e che lui mi avrebbe facilitato le cose. E così aveva fatto prendendo la decisione di andarsene lontano da me.
Era passata l'estate e solo tornando a scuola mi ero reso conto che c'era qualcosa che davvero non andava in me. Perchè tutti gli incubi, la difficoltà di dormire li avevo imputati a Derek, ma poi col tempo invece di migliorare la cosa era peggiorata drasticamente [...]
La risonanza non aveva fatto altro che confermare la demenza frontotemporale e la velocità repentina con cui si stava manifestando la malattia, esattamente come aveva fatto con mamma. Non me lo avevano detto ma avevo fatto da solo una stima del tempo che mi rimaneva, circa due anni.

“Dean, è stato un errore” dice Castiel di getto, la porta richiusa alle sue spalle. “Cercavo qualcosa su Michael. Non avrei mai frugato tra i tuoi pensieri senza che tu---”
“Non erano pensieri” lo ferma Dean, brusco. La sua voce è un blocco di marmo privo di scanalature, ma Castiel registra facilmente il disagio che galleggia sotto la superficie. “Erano ricordi. Ed è stato Michael a costruirli.”
[basata sul promo della 14x03]