Vorrei creare sogni.
Perché non basta chiudere gli occhi per sognare. Spesso mi addormento ascoltando la voce del mio unico amore narrarmi di terre lontane, e qualche volta sono io a coccolarlo e a cullarne i pensieri, a tessere per lui meraviglie, seguendo creature e spiriti, eroi e pazzi, mentre un onnipotente mano ne narra le gesta. Noi due siamo in quei momenti la voce di quella mano. Noi le diamo vita e sentimento quando ne leggiamo e interpretiamo le creature, nel nostro alzare il tono, sussurrare, fremere, incalzare della voce, ogni volta che ci leggiamo a vicenda una storia, ogni volta che ci incantiamo e incateniamo a vicenda davanti ad un libro. Per merito di un libro. E ogni volta, prima vediamo scorrere su un foglio la mano del creatore, e poi questa immagine si spegne, e sfuma, quando volti e paesaggi, castelli infestati o sconosciuti mari ne prendono il posto.
Se sono qui è per quello, per quel pazzo desiderio di voler divenire quella mano, a volte,
per poter render felice chi, per sbaglio, scelta o bizzarro destino,
si trovasse a leggere dei miei vaneggiamenti.
Già felice di poter essere voce, e con quella voce creare i sogni di chi amo...
Incontentabile e incorreggibile bambina cresciuta?
D.