Un elfo era appena arrivato, e ora stava di fronte alla sua cella con un mazzo di chiavi dorate stretto in una mano. - Il re ti ha convocato nelle sue stanze, nano. Muoviti -, disse, mentre apriva e afferrava Thorin per legargli le mani dietro la schiena con una corda elfica.
[Thorinduil]

Devo essere davvero impazzita per mischiare Harry Potter a Ligabue, ma ho sempre saputo di avere un cervello bacato!
Questa è un Drarry un po' particolare (almeno per i miei standard) e in alcuni punti sarà forse poco credibile (spero di no, ce l'ho messa tutta, ma non sono una buona critica di me stessa).
Tra Harry, Hermione e Ron non tutto quello che è successo in quella tenda alla ricerca degli Horcrux è stato detto ed i rapporti tra i tre sono complicati. Così una sera alla Testa di Porco Harry incontra le ultime persone con cui avrebbe mai pensato di passare del tempo. Da cosa nasce cosa e...
Avviso: non per i fan di Hermione (la ragazza non ci fa proprio una bella figura!)

Loki è geloso delle donne che circondano Tony alla loro prima festa come coppia. Dopo un breve litigio, Tony dimostra a Loki che non desidera altri che lui, mentre Loki dimostra a Tony di poter essere molto più donna di tutte le altre. Scritta per il 7° p0rn festival sul prompt "Loki ha una passione per il genderswap".
Tony/Loki; Tony/fem!Loki; genderswap.

Thorin è in cammino, smarrito, confuso. Thranduil aspetta.
Fandom: Lo Hobbit - Jacksonverse
Genere: Angst - Introspettivo
Rating: VM14
Personaggi: Thorin, Thranduil, moglie di Thranduil
Note: Questo è un racconto che chiamerei di servizio. Lo userò cioè come meschino stratagemma per spiegare meglio alcuni racconti precedenti, in particolare Polvere di Stelle e Dealan-Dè. I due capitoli erano in realtà due racconti separati. Il primo, che è nato proprio con il titolo di Vertigo, era un cedimento al poeticume, con il POV di Thorin. Ogni tanto ci vuole. L'altro era un polpettone angst con il POV di Thranduil. Mi sono accorta poi che le due situazioni erano complementari, e li ho messi insieme.
Disclaimer: I personaggi e i luoghi presenti in questa storia in gran parte non appartengono a me ma a J.R.R. Tolkien e a chi ne detiene i diritti.
Questa storia non è stata scritta a scopo di lucro, nessuna violazione del copyright è pertanto intesa.

"L'ultima volta che ti ho visto, sei stato letteralmente trascinato qui sotto dalle tue paure". Mostrò un sorriso trionfante, sicuro di aver fatto pressione su una ferita ancora aperta, e avrebbe fatto male, ne era certo.
L'uomo di fronte a lui rimase a lungo in silenzio, come a non voler cogliere la pietra che gli era stata lanciata. Rispose un momento dopo e quelle parole furono abbastanza per far smettere Jack di sorridere.
"L'ultima volta che ti ho visto, Jaime era ancora vivo"

TONYxLOKI
Lo stupido libro che teneva in mano era il regalo di Bruce che, amico caro quale era, visti i suoi problemi a relazionarsi con “l’uomo” con cui faceva sesso, non riuscii a trattenersi nel consigliargli un metodo alternativo alle defenestrazioni.
“Gli uomini vengono da Marte – le Donne vengono da Venere”, era il titolo di questo e Tony era l’abitante di Marte, il così chiamato uomo; molto meno ironico, ma solo perché il Dio avrebbe scatenato una guerra spaziale se lo avesse saputo, era che l’abitante di Venere, meglio conosciuto come Asgard, era la “donna” Loki.

"sono qui per dirti che ti amo." Gli disse appoggiandosi contro lo schienale della poltrona. "Harry..." Sussurró Piton, chiamandolo per la prima volta col suo nome di battesimo, per invitarlo ad avere il contegno che a lui stava sfuggendo. "Severus." Disse lui inclinando la testa per guardarlo meglio. Credere a quello che stava succedendo era difficile per tutti e due: lo volevano con tutte le loro forze, ma non erano preparati. Da una parte c'era il fresco entusiasmo di Harry, al quale non sembrava vero di poter stare con quell'uomo ora che finalmente era tutto apposto, dall'altra c'era un confusissimo professore di pozioni che aveva voglia di saltare addosso al ragazzo che gli si era appena dichiarato ma la sua morale glielo impediva tanto quanto la sua razionalità che gli ricordava quanto fosse probabile che quelle parole non fossero veritiere.

"Ma in quella notte stregata ogni cosa sembrava capovolta. Lui era prigioniero e vinto, e il piccolo nano poteva trionfare."
La mia ultima storia è "Polvere di Stelle". Questa invece è la prima che scrissi in questo fandom. E la prima thorinduil non si scorda mai... Avevo visto solo il primo film, non avevo neanche letto il libro. Pochi secondi abbaglianti di Thranduil, lo sguardo appassionato di Thorin, ed ero già partita con una nuova ship. Ora forse la scriverei diversa, ma non la voglio neanche rileggere. Era già pubblicata altrove, e per completezza la metto anche qui. Tanto più che finalmente ho capito in che sezione pubblicare, grazie al gentile intervento di Enedhil ;)

Percy Jackson e Luke Castellan.
Due nomi un programma, no? Ora provate ad immaginarli in un Universo Alternativo in cui non esistono Semidei, Satiri, Crono e quant'altro. Provate ad immaginarli un po' più vicini con l'età, diciamo due anni di differenza.
Ma non sarebbero troppo adorabili da shippare?
06: – Luke, sei rosso di nuovo. – Dov'è una telecamera, quando serve? Dove?
07: – Ma... Oh, Luke, è troppo lungo! Mi fa paura, ecco, l'ho detto!
08: – Allora, hai finito? Stavo cercando di dormire!
09: Percy sembrò rifletterci su, e già Luke si dava dell'idiota per cos'aveva appena detto. Sei libero stasera? Sul serio?
10: – E non prendete in giro il nostro programma! – scattò il ragazzo, offeso. – Ci siamo stati su fino alle due, stanotte!
11: – Dai, se non volevi fare il bagno perché hai un costume?
12: – Luke non vuole farlo.
13: Ti ho detto che era un diavoletto! NON UN SASSO!
14: – Io non ho un lato romantico. – scattò subito Luke, facendo una smorfia.
15: – Guarda. Non sembra un miracolo? – sorrise Percy, quasi incredulo. – E io che credevo che la serata sarebbe stata un fallimento.
COMPLETA!

[Lo Hobbit - Jacksonverse]"Le pietre, così come le stelle più in alto, si dissolvevano in una polvere argentea, in un’estasi tra piacere e dolore.
Era una scena bellissima e terribile, così diversa dalla calma intatta dell’altra guancia, dove cadde il suo schiaffo.
Thranduil arricciò in una smorfia le piccole labbra arroganti, poi ricompose il viso nella nivea impassibile perfezione che l’altro già conosceva."
Note: Non so scrivere le lemon. Non so scrivere di sesso. Ma dovevo farlo, per loro.
Per chi non mi conosce: io AMO Thranduil. E se in questa storia doveste leggere frasi ingiuriose verso di lui, ricordatevi che è in gran parte il POV di Thorin. Ma non finisce qui, nano... (in realtà amo anche Thorin. E perciò spero davvero che non finisca qui...)
Ci sono debiti di ispirazione che ho cercato di contenere, per non scadere nel plagio. In particolare ho trovato particolarmente ispirante il bel racconto I Will Be The End Of You di Enedhil. E idee che avevo già sviluppato in modo autonomo, e che pertanto ho voluto lasciare così com'erano. Spero comunque di non essere stata irrispettosa verso nessuno

William non è il nuovo David Jones, Jack l’ha salvato da quel destino crudele e ora si ritrovano nuovamente insieme a bordo della Perla Nera. Tutto sembra essere normale, sentimenti sconclusionati e stravaganze di Jack a parte, fino a che non arrivò il giorno della strana richiesta...
Jack/Will

Socchiuse gli occhi. La testa gli doleva tremendamente per i postumi della sbronza e probabilmente non solo per quelli. Aveva il vago ricordo dell'incidente, ma cosa fosse successo dopo era per lui un autentico mistero.
Si guardò intorno,inutilmente. Non riconosceva la stanza e non sembrava quella di un ospedale. Si tirò su a sedere con lentezza e sussultò quando vide la porta della camera aprirsi.
Quasi gli prese un colpo, quando riconobbe Loki.
Certo, il dio non indossava la sua canonica (e, aveva sempre pensato, ridicola) armatura e aveva una corta zazzera di spettinati capelli corti, al posto della solita leccata di mucca, ma era lui.
Su questo non c'erano dubbi.
Il nuovo venuto gli rivolse un sorriso rassicurante.
- Finalmente ti sei ripreso, iniziavo a preoccuparmi. Quando sono uscito, questa mattina, dormivi profondamente... e anche quando sono rientrato non me la sono sentita di disturbarti. Allora, come ti senti?-, gli chiese con garbo.
Tony lo fulminò con un'occhiata di fuoco:
- Dico, ma mi prendi per il culo?-
Attenzione: Spoiler Iron Man 3

Ambientata dopo Thor TDW, attenzione spolier
.
.
.
.
.
.
.
.
Loki. Morto.
La sua mente non riusciva a metabolizzare quel concetto, quasi che cercasse di proteggerlo da quell'idea che altro non poteva essere se non un'idea, perché Loki, il suo Loki, non poteva essere morto.
Non si erano nemmeno salutati, non poteva essere morto.
.
.
.
.
.
«Tony?»
Era la prima volta che le sue allucinazioni parlavano, ma non si fece domande, si limitò a sorridere ubriaco per quella manifestazione più reale del solito; questa volta non avrebbe provato a toccarlo, almeno sarebbe durato di più.

Potter si trova sotto l’effetto del Veritaserum e decide di approfittare della situazione imprevista per fare una dichiarazione sconvolgente al suo Professore di Pozioni.
Per il compleanno di melleth.