Recensioni per
Non m'innamoro mai
di kiku77

Questa storia ha ottenuto 148 recensioni.
Positive : 143
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Recensore Master
23/05/12, ore 07:51

Ciao! Caspita che capitolo! Io lo trovo molto toccante e profondo, qui si intuisce tutta la solitudine di Atsuko, l'abbiamo vista dolce quando parlava del nonno, schietta e dura a casa di Genzo, legera mentre chiacchierava con l'amica e ora...Ferita e pronta a piangere...quante persone diverse ci sono in lei ma tutte, secondo me, hanno bisogno di una cosa: di essere capite, capite veramente e ascoltate...Chissà come andrà.Io sono certa della buona fede di Grnzo ma ha sbagliato, c'è modo e modo di aiutare, è necessario fare attenzione qui si è comportato come un "Elefante in cristalleria" il nostro portiere perché forse vorrebbe far qualcosa di concreto per l'amica ma lei ha bisogno non solo di un lavoro, ha bisogno ti tornare a vivere davvero, per capire che l'avita è ancora bella, anche per lei...mah...Comunque qui si intuisce anche la grande solitudine di Genzo che non sa rapportarsi agli altri in frangenti così delicati, è difficile ci vuole cuore, non che non l'abbia, ma va allenato un po'....
Bellissimo comunque, il mio capitolo preferito per ora!
A presto!
Eldarion

Recensore Master
22/05/12, ore 20:50

Mi chiedo come si faccia ad essere equilibrata quando tutto attorno va male, quando si fanno due, tre lavori e si rientra a casa per cambiarsi, senza dire una parola a chi ci vive dentro.
Mi chiedo come si possa vivere alzandosi dal letto a forza ad orari improponibili, viaggiare per arrivare fino ad un posto in cui far fare tanti soldi a qualcun'altro, come una schiava. E infatti Atsuko non è equilibrata: prima era ruvida, quasi secca; adesso invece sembra fragile, fragilissima. E piange sempre.
Genzo fa un po' la parte del ragazzo ricco, abituato a chiedere ed ottenere, anche ad aiutare, magari, ma come aiuterebbe chi ti leva dalla strada per portarti in un castello, chi ti prende dalla miseria perché è un uomo generoso. Aiuta come aiuta chi è abituato alla riconoscenza, alla gente in debito e non ha capito niente di lei... Atsuko sembra compressa, schiacciata... Vive di fretta e di lei sappiamo così poco. Per ora la sua vita sono i suoi impegni, il mantra che ripete in comtinuazione - Non ho tempo. Ora devo lavorare... Non ho tempo - Per cosa? Per parlare, per capire, per l'amore... Per tutto quello che le è negato. Ancora una volta devono un po' domarsi a vicenda.

Recensore Master
20/05/12, ore 21:09

Ciao! Trovo questo capitolo molto..."umano"...naturalmente mi riferisco ad Atsuko che piange, piange, una reazione normale e incontenibile. Io la trovo magnifica: lei fa quello che sente, mentre Genzo si giustifica anche se lei nulla ha chiesto. Anche qui per rimanere con lei in qualche modo? Io credo che lui voglia condividere con lei qualcosa, non necessariamente l'amore ma qualcosa, magari è un bisogno di umanità che ha Genzo..mah... Bwello il dialogo, incalzante e sincero, o meglio, sincero da parte di Atsuko perché, in fondo, Genzo non ha detto nulla. Forse avrebbe voluto ma è solo riuscito a dire qualche parola frammentata, io non credo fosse tutto lì è solo che lei lo spiazza...Non so, io la vedo così!
Comunque è già una storia interessante e bella, vediamo come va!
A presto
Eldarion

Recensore Junior
20/05/12, ore 13:32

Sono pienamente d'accordo ^^ Qui c'è proprio un'inversione di tendenza e vediamo Atsuko nella sua piena fragilità, che inoltre appare più che legittima viste le condizioni generali della sua esistenza, condizioni che suscitano in chiunque non la conosca, e lo vediamo anche con lo stesso Genzo, sentimenti come la compassione o tuttalpiù la tenerezza. Il momento del suo incontro con Genzo ha un non so che di strano, mi sembra quasi che i due, anche se si rivolgono parole, siano in realtà lontani anni luce l'uno dall'altro. Immagino che queste sensazioni siano dovute al fatto che in fondo ad essere diverso è proprio il loro mondo, le loro esperienze, le loro percezioni. Per la scena finale poi ti faccio i miei complimenti ^^ E' davvero espressiva e significativa questa straziante consapevolezza, che Atsuko possiede pienamente, di non poter evitare di innamorarsi. Come il naufrago, Atsuko cerca un appiglio, ossia un modo per non ricadere nell'errore di innamorarsi nuovamente, ma alla fine l'impetuosità dell'onda la travolge inesorabilmente (ancora una similitudine, ma che ci posso fare se mi piacciono ^^). Non vedo l'ora di leggere il seguito... Baci 

Recensore Master
19/05/12, ore 23:15

Ciao Kiku e ben tornata! Si sentiva molto la mancanza di una tua storia!
Atsuko è molto diversa rispetto ai personaggi femminili delle tue precedenti storie: eravamo abituati alla complessità, al'insofferenza e alla magia di Kumiko, alla dolcezza e all'insicurezza di Yayoi, all'impulsività e alla fragilità di Yukari. Atsuko è forse una sintesi di tutti questi personaggi e, in un certo qual senso, un'antitesi di Kumiko: va subito al sodo e "non ha peli sulla lingua".
Sebbene la sua sia una vita di stenti e di continue lotte quotidiane reputa Genzo e sua madre ancor più disperati di lei, sono loro i veri infelici: emblematica la domanda che Genzo fa a Taro circa la felicità.
Staremo a vedere se Atsuko riuscirà a scoprire, assieme alla famiglia Wakabayaski, questo nuovo mondo...
In ultimo mi colpisce sempre il tuo modo di scrivere: questa volto asciutto ed essenziale, anche tu arrivi subito al sodo, non ricami troppo sulla trama della storia, non ti perdi in descrizioni articolate ma la brevità delle frasi è come un colpo allo stomaco che porta subito a simpatizzare per Atsuko perchè, con poche parole, riesci a descrivere perfettametne i suoi stati d'animo...Bravissima come sempre!

Recensore Master
19/05/12, ore 17:41

Ed ecco che,Atsuko e Genzo,si sono rivisti.Il loro,però,non è stato un bell'incontro,anzi.Lei,ci è rimasta malissimo vedendolo ma,d'altronde non sà che,è rimasto in Giappone,solo perchè è stato convinto da Taro,altrimenti,sarebbe partito davvero per Amburgo,il giorno dopo la loro notte di passione.
La ragazza è proprio innamorata cotta,mi è spiaciuto un sacco leggere del suo pianto dirotto e,del suo desiderio impossibile di smettere d'innamorarsi ma,come si fà?Al cuor non si comanda.......
Mi auguro che,almeno nel lavoro,abbia più fortuna.

Recensore Master
19/05/12, ore 16:52

Povera Atsuko e deve ammettere che è stata piuttosto calma, lei non sapeva che Taro era riuscito a far cambiare idea a Genzo, per questo ha tutte le ragioni per sentirsi presa in giro, spero che riesca ad ottenere il lavoro. Secondo me Genzo sperava di non vedere più la ragazza, il senso di colpa di essere stato per il vecchio giardiniere e non averla chiamata dopo averci passato la notte insieme è abbastanza ingombrante. Chissà se questa volta il nostro bel portiere cercherà di mettere le cose a posto o lascerà che il destino faccia il suo corso

Recensore Master
19/05/12, ore 16:33

ciao ho letto gli ultimi 2 capitoli insieme e quindi li recensisco entrambi qui :D mi dispiace per Atsuko davvero, è una brava ragazza ma molto provata dalla vita... Taro come sempre ci prende (parlo anche del precedente capitolo) e dimostra sempre un gran tatto... Genzo secondo me ha un po' paura di Atsuko, anzi davvero tanta a dire la verità perchè lei è diretta e perchè di lei si sta innamorando... probabilmente se Atsuko non fosse così diretta e disillusa ma un pochino più accomodante Genzo l'avrebbe richiamata, penso che il suo carattere affascini il nostro bel portiere ma allo stesso tempo lo faccia irrigidire più di quello che già è...
Al prossimo capitolo
Krys
p.s. Forse Astuko piange non solo per la delusione ma anche perchè ha capito che oltre a non interessare a Genzo le fa pena, questo non lo sopporterei neanch'io

Recensore Veterano
19/05/12, ore 14:48

questa storia mi piace!! la scrittura è corretta e scorrevole, il racconto mi ha subito preso molto!
L'ho messa tra le seguite,
un bacio,
Lucy

Recensore Master
18/05/12, ore 07:58

Ciao! Certo Taro si dimostra amico, come sempre. Capisce che qualcosa nn va ed ecco l'aiuto. Mi è piaciuto il discorso con Genzo perchè alla fine è riuscito a dimostrare al portiere che, forse, restare nn è male: c'è qualcosa anche per lui...vedremo...dolcissimo da parte di Genzo chiedere a Taro come vede la madre, è successo qualcosa e Taro se ne accorge ma il nostro portiere batte in ritirata. È bello, bellissimo questo pensiero per la madre: sono molto colpita!
Veniamo ad Atsuko...è cotta...e anche lei a suo modo ha della dolcezza che peró nasconde, anche lei in un certo modo batte in ritirata. Comunque il dialogo con l'amica è illuminante!
Vediamo cosa succederà ora...In effetti, rispetto alle altre storie, qui è tutto più veloce!
A presto!
Eldarion

Recensore Master
18/05/12, ore 00:00

Hai descritto Villa Wakabayashi,esattamente come là immaginavo io:vuota.La frase che Genzo dice a Taro,è emblematica:non senti?Le nostre voci,rimbombano. Esternamente,è una casa bellissima:mobili lindi e puliti;un giardino stupendo ma,internamente,è piena di polvere e vuota.
Purtroppo,anche la vita di Genzo è vuota:è un ragazzo d'oro ma,non è circondato da molto affetto.Ha degli amici veri certo ma,gli manca l'amore:quello di una donna e,di una famiglia.
Atsuko,gli è rimasta dentro così come le sue parole.Carina la conversazione con Taro,perfetto come definisce sua madre:è una donna bellissima,viaggia spesso,ha un marito che là ama e,un figlio meraviglioso come Genzo.Forse non sarà completamente felice ma,serena si.
Anche Atsuko,non se la passa benissimo,ha lavorato come una matta ed è stanchissima.Pure lei non riesce a non pensare a Genzo(come darle torto?)ma,davvero non è il massimo a letto?Io,sono sempre stata convinta del contrario ma,è come dice Chie:è solo un luogo comune.Nel nostro immaginario,i calciatori e la gente dello spettacolo in genere,vivono tutto al massimo.Io però non sarei così drastica sull'amore e ho l'impressione che,Atsuko e Genzo,si rivedranno molto presto

Recensore Master
17/05/12, ore 21:53

Come sempre Taro è il personaggio più emotivo e profondo, avrebbe potuto dare a Genzo una risposta affermativa sulla domanda della madre e invece con molta educazione e sensibilità ha fatto capire al portiere che non tutto quello che luccica è oro. Taro ha già colto che qualcosa o qualcuno ha smosso Genzo, lo vede così strano e a porsi domande che mai aveva fatto, proprio per questa sua sensibilità rimane una dei miei pg preferiti. Genzo invece mi sembra in bilico tra chi vuole continuare a tenere la benda sugli occhi e chi invece la vuole togliere ed uscire dal sogno, forse Atsuko è stata l'unica ad avergli fatto capire che la vita non è tutta rose e fiori. In questo capitolo Atsuko mi è sembrata così dolce e spaesata, come se il suo corpo volesse fondersi ancora con Genzo, ma la sua mente gli impone il controllo facendola sembrare la volpe con l'uva. La storia sta diventando sempre più interessante, anche se è solo all'inizio e non vedo l'ora di leggere il rpossimo capitolo ^^

Recensore Master
17/05/12, ore 13:47

Questo capitolo fa respirare un po' la storia, che ha corso parecchio fin'ora. Mi piace come sta venendo fuori Genzo: mi dà l'idea di uno che si sfracellerebbe i pugni sul muro, se potesse, se riuscisse ad urlare. E' bastata una parola a mandarlo in crisi, come se fosse in bilico sul vuoto e aspettasse la spinta. Non si può dire che tu faccia vera e propria introspezione psicologica qui, perché, come hai detto tu, c'è poco spazio per il pensiero mentale, però i due personaggi corrono su binari paralleli e parallelamente esprimono la propria fragilità, anche se in maniera diversa. Forse Genzo rimane perché ha voglia "d'incasinarsi", di infilarsi in qualcosa di complicato: è il suo modo di spaccare il vetro e ferirsi le mani, è il suo modo d'urlare, credo. Quando leggo le tue storie mi viene sempre in mente Munch...

Recensore Junior
17/05/12, ore 09:06

Sempre più interessanti queste vicende ^^ Non c'è proprio niente da fare, questo Genzo per quanto si impegni ripensa sempre ad Atsuko, alle sue espressioni, semplicemente al suo modo diretto di vedere,interpretare e dire delle verità così palesi ma al tempo stesso così occulte. Atsuko che, come abbiamo appurato, sa qual è il suo posto nel mondo, ma ogni tanto si lascia andare ai pensieri e resta intrappolata nella ragnatela dei sogni. Chissà... Forse entrambi, ciascuno a proprio modo, sono stati semplicemente segnati dai ritmi e dalle vicissitudini della vita. Sostanzialmente questi due personaggi sono un po' come dei meccanismi rotti e cigolanti di un vecchio carillon: presi singolarmente la prima cosa che emerge e si nota sono le note stonate, la discordanza con il resto della melodia,ma messi insieme chi può dirlo... potrebbero anche fare musica ^^ Come sempre, aspetto ansiosamente il prossimo capitolo ^^ Baci

Recensore Master
15/05/12, ore 14:42

Ciao! Come giustamente hai anticipato queste vite restano sospese, secondo me vorrebbero planare ma non ne hanno il coraggio, magari per paura d'invischiarsi chissà...E' bella questa storia fatta di dialoghi, e son belli questi personaggi un po' strani, che non sanno bene cosa fare se attrarsi o respingersi o...tutte e due, in un'altalena continua. ho trovato un po' scontato che facessero sesso ma devo dire che nell'ottica della storia ci sta, ora mi dico che no, non è stato scontato. Genzo non sa che fare perché Atsuko è strana, apparentemente semplice, in realtà complicatissima e lui credo sia uguale! Vuole il suo numero, non riesce a lasciarla andare, forse perché lei è quella semplicità e schiettezza che nel mondo di Genzo manca, vediamo cosa succederà, a presto e bravissima come sempre! :)
Ciao
Eldarion