Recensioni per
Non m'innamoro mai
di kiku77

Questa storia ha ottenuto 148 recensioni.
Positive : 143
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Recensore Master
01/06/12, ore 16:39

Ciao! Molto bello il dialogo tra Taro e Genzo: rivelatore direi. Un buon dialogo, giusto per guardarsi dentro e capire che sei innamorato e poi? Genzo va da lei e combina un pasticcio! Parla poco e male, è metodico, è ordinato e...una persona che vuole essere amata e vuole amare, credo. Esattamente come Atsuko che però non è libera di amare ed essere amata,e non perché sia gretta o stupida o poco interessante. Non può amare ed essere amata perché...Ama troppo, ama sua madre, ha altro per la testa o forse...scappa dalla realtà che fa male, la madre è malata, è il momento di una dolorosa scelta, il padre ha ragione da vendere...Con ciò, non è facile...Molto toccanti i dialoghi, sempre più profondi, superficiali ma profondi in realtà!
A presto!
Eldarion

Recensore Junior
01/06/12, ore 15:29
Cap. 10:

Mamma mia non so davvero da che parte cominciare, i tuoi capitoli ormai mi lasciano davvero senza parole... in senso buono logicamente ^^ Non mi aspettavo un salto temporale ma la cosa non mi dispiace affatto, quello che sorprende in effetti è ritrovare Genzo e Atsuko, a distanza di tempo, ancora nella medesima situazione. Ma tu mi hai messo la pulce nell'orecchio con quel QUASI niente ^^ Ti dirò non mi stupisce tanto il fatto che Atsuko sia andata immediatamente da Genzo dopo la sua chiamata perchè, come hai anche scritto, probabilmente lo ha fatto senza neanche pensarci, è una sorta di automatismo insito in lei e generato dal fatto che se ne è innamorata. Ma è l'atteggiamento di lui che è complesso e immagino che sia dettato dalla confusione che ha in testa: non ha promesso niente è vero e non la porta alla villa, però quella fulminea stizza di gelosia a me è sembrato ci fosse, anche se poi velocemente come è arrivata è scomparsa, dal momento che Genzo non è proprio nella posizione tale per poterle dire o tantomeno rinfacciare niente. Forse io esagero un po' ^^ ma credo di vedere sostanzialmente una donna che, dietro i suoi silenzi, urla solo di essere amata, lì, in quell'istante, con tutti quei suoi difetti, con i suoi problemi, con la sua cicatrice. Lei stessa all'inizio aveva deciso, quasi potesse comandare a piacimento il proprio cuore, di non farsi illusioni e di vivere, o forse dovrei dire sopravvivvere, grazie a quei sogni e a quelle storie che si costruiva memorizzando i dettagli anche più insignificanti. Ma vivere di sogni non basta e Atsuko lo sta riscoprendo, nella sua vita così come in questo suo rapporto con Genzo, a proprie spese, vedendo crollare miseramente quei castelli di carte tanto fragili quanto meschini. E che dire di Genzo, che al suo amico Taro aveva detto riguardo Atsuko "e poi ha anche una cicatrice", quasi come se questa frase dovesse essere il suo monito giornaliero per dimenticarla e invece, come nel più classico contrappasso, e proprio questo segno così distintivo e così fisico, materiale che lo ancora a lei. Vedremo ora se saranno fedeli a questo loro proposito di non vedersi più, ma ti dirò non ci credo più di tanto ^^ Come sempre, aspetto con ansia il prossimo capitolo ^^ Baci.....

Recensore Master
31/05/12, ore 14:38
Cap. 10:

Questo capitolo è stupendo! Dal punto di vista narrativo, credo che il novecento abbia segnato la fine dell'epica, in qualche modo.
Non ci sono più eroi, persone particolari, ma solo persone comuni. E in un certo senso non ci sono nemmeno più storie particolari, ma solo storie comuni. La trama che stai tessendo è piuttosto semplice e non comporta nulla di nuovo, ma credo che sia voluto fino in fondo: credo che la tua storia si regga sull'assunto narrativo del "comune". Probabilmente è questa la tua ricerca: il dramma dietro al niente.
Non so se riesco a spiegarmi bene, ma in mente l'ho molto chiaro ^^:tu non prendi le persone più comuni ed umili per farne degli eroi, come farebbe, ad esempio Hugo, anzi. In ciò che hai scritto fin'ora non c'è alcuna differenza tra Genzo e Atzuko, tra il ricco e la povera, tra chi ha potere e chi s'arrabbatta a vivere con quel che può e questo è un punto fondamentale. Non c'è distacco, come alla fine non ce n'è tra gli uomini, uniti sotto lo stesso cielo che manda pioggia o sole su tutti senza distinzioni, tutti votati e promessi alla stessa morte.
Allora cos'è che rende una storia degna d'essere raccontata più di un'altra? Niente, forse. O forse soltanto le sensazioni che scavano nella pancia. Hai ridotto tutto all'osso ed hai lasciato solo quelle, come se fossero l'unica cosa reale in un mondo che cambia. Perciò non hai bisogno di mostrare i passaggi intermedi, come Genzo che torna e richiama Atzuko, perché ti sei allontanata dalla prospettiva del narratore ed avvicinata ai brandelli di sentimento ed emozione, sparsi qua e là. E quelli sono eterni.
Credo sia un altro piccolo avvicinamento al concetto di poesia, anche se la forma ora come ora, se ne è allontanata.

Recensore Master
31/05/12, ore 14:24
Cap. 10:

Dopo parecchi mesi,Genzo e Atsuko,si sono rivisti ma,nel modo più squallido,solo per fare sesso e basta. Niente sentimenti o coinvolgimenti.
Come sempre,quando hanno cominciato a parlare,si sono punzecchiati e,leggermente insultati però,devo ammettere che,ognuno di loro,ha detto delle piccole verità sull'altro/a:Genzo non ha tutti i torti a pensare che,Atsuko,abbia un disperato bisogno di soldi.Gli ha parlato di un sussidio,là vede rubare alcuni oggetti della stanza,non vuole che entri o che l'accompagni a casa sua.....anche Atsuko non la biasimo,quando dice a Genzo che l'ha tratta come una poco di buono.Là chiama dopo mesi di silenzio solo per portarsela a letto e,invece di portarla alla villa,là porta in un Hotel ma,devo anche ammettere che,Atsuko,ci mette anche molto di suo,per indurlo a pensarla così.Non si è rifiutata e,gli ha detto che,un giorno,ha conosciuto un ragazzo e,non solo ci sperava ma,ha fatto di tutto per fare in modo che,finissero a letto ma,forse,è perchè il sesso,è l'unica cosa che là rende felice e che le fa dimenticare tutti i suoi gravi problemi famigliari.
Peccato che,come al solito,si sono salutati in malo modo.

Recensore Master
31/05/12, ore 11:53
Cap. 10:

Lei lo amava. Non voleva ammettere che il motivo fosse quello. Mi spiace dirlo ma questo è spesso il cruccio di noi donne, ci diciamo a noi stesse che quella è l'ultima volta che caschiamo ai piedi dell'uomo che amiamo, ma poi appena ci chiama non riusciamo a resistere, purtroppo a volte l'amore fa schifo. Atsuko sa che Genzo l'ha chiamata solo per il sesso, eppure ci spera fino alla fine che lui in realtà voglia qualcosa in più. Mentre Genzo vorrebbe cercare di capire un pò di più questa ragazza, ma appena lei capisce di aver detto qualcosa di troppo si richiude a raccio e lui non trova il coraggio di andare oltre. Credo sia significativa la reazione di Genzo quando sente che Atsuko è uscita con un altro ragazzo, fa sembrare tutto una questione morale, ma alla fine credo sia una sorta di gelosia. Questa loro ennesima litigata è stata davvero forte, Atsuko non vuole essere trattata come una sgualdrina, ma sembra che lo dica più a se stessa che a Genzo, come per convincersi che lei non lo è, eppure un pò lo pensa.
Questa storia inizia a prendermi sempre di più, ancora complimenti per il modo schietto e sfumato con cui scrivi ^^

Recensore Master
31/05/12, ore 09:14
Cap. 10:

Atsuko ha ragione per quanto Genzo non voglia ammetterlo la sta trattando come una sgualdrina è brutto da dire ma è così, anche se penso che in realtà lui stia cominciando a provare qualcosa per lei anche se non so bene cosa parlare d'amore mi sembra ancora premature ed esagerato, di sicuro c'è una forte attrazione e sta sviluppando un senso di protezione verso questa ragazza.
Staremo a vedere alla prossima
Krys

Recensore Junior
29/05/12, ore 16:31

Che capitolo =) La presenza di Taro, con quelle sue domande così brevi, ma così dirette, che sembrano chiarire la situazione allo stesso Genzo e fare luce su comportamenti che probabilmente il nostro stesso portiere non riesce a comprendere. Questa Atsuko poi è una roccia fra le mura di casa sua, che sente non il dolore fisico dovuto al colpo ricevuto dalla madre, bensì quello psicologico del padre, quel dolore che nasce dal non poter amare la propria donna che deteriora dentro. E la fine poi con lei che nella sua testa si costruisce quella scena.... non so ha un po' il sapore della spensieratezza perduta e al tempo stesso della maturità che avanza, non so a me fa questo effetto ^^ Oggi non mi dilungo molto per motivi di tempo ^^ come sempre aspetto il prossimo e sono proprio curiosa di vedere come si evolveranno le cose... Un bacio

Recensore Master
28/05/12, ore 12:24

Mi chiedo che cosa abbia la madre di Atzuko. Forse l'Alzheimer. Se fosse così non ci sarebbe molta soluzione, in effetti. Mi chiedo come farai evolvere questo elemento: mano a mano che sei andata avanti, le tue storie si sono fatte un po' più "amare": sono rimastri punti oscuri, insenature di vuoto nonostante il lieto fine, che non è mai mancato. Credo che ci troveremo di fronte ad uno sviluppo simile anche qui: Genzo ed Atzuko probabilmente avranno il loro lieto fine, ma qualcosa rimarrà d'inespresso e difficile. Rimarrà qualcosa che stride, un'ombra, un fondotinta che non copre. Mi sembra che questo sia uno degli elementi principali di questa storia, uno dei temi portanti: è presente in ogni capitolo fin'ora, anche se in questo particolarmente.
Ho amato il momento in cui Atzuko e Genzo si sono parlati in macchina e lei ha respirato gli odori, si è guardata intorno per fissare i dettagli, per poi tornarsene a casa a fantasticare. Mi piace molto questo doppio livello che le fai vivere, quasi come se si sdoppiasse e vivesse due vite, due gesti, due risposte. Se la vita fosse stata meno amara con lei, sarebbe stata una ragazza romantica, ma non è stato così e questo la rende ancora più bella.

Recensore Master
27/05/12, ore 22:34

Dunque, dunque questa tua storia continua a stupirmi... immaginavo un padre violento ed invece è una mamma violenta, perchè è malata do cosa poi?! Schizzofrenia?! Non deve essere semplice per suo papà poveretto .E' molto brava anche a mentire... dice a Genzo che l'ha già rimpiazzato ma non è per nulla vero, tant'è che già fantastica di nuovo.
Sono prorpio curiosa di vedere come si risolleveranno questi 2.
A dimenticavo Taro number one :D
ciao
Krys

Recensore Master
27/05/12, ore 18:26

Taro ha capito tutto.Ha capito che,Genzo,si è innamorato di Atsuko ma,non sà come comportarsi con lei,come fare a dichiararsi.
La madre di Atsuko stà davvero male,ha persino picchiato la figlia e ora,suo padre,vorrebbe mandarla in Clinica ma,Atsuko,non vuole.Non dev'essere affatto una decisione facile,ed è difficile stabilire chi ha ragione e chi torto,io stò leggermente dalla parte di suo padre.Anche lui non vorrebbe mandarcela ma,è diventata pericolosa e violenta.Triste questa tua frase:un uomo innamorato,che non poteva amare la sua donna,pur avendola accanto.
Genzo è andato a salutare Atsuko,l'ho trovato un gesto carino.Un po'vigliacco e codardo invece,quando non ha saputo rispondere alla sua domanda:e se anche fosse?Dimmi Genzo,se avessi un padre violento,tu adesso,cosa faresti?Prima,ha fatto tanto il duro e lo spavaldo e,poi,di fronte a queste sue parole e alla sua decisione,non ha saputo cosa dire e,si è fatto piccolo,piccolo......
Si sono lasciati un po'male,spero che si rivedano.

Recensore Master
27/05/12, ore 14:54

Come sempre Taro ha una marcia in più, la sua sensibilità è davvero enorme, un pò come se fosse un empatico che cattura e capisce i tuoi stati d'animo. Genzo invece, in questo capitolo, sembra in bilico tra il volere qualcosa di più e lo scappare, quando chiede ad Atsuko cosa gli sia successo alla faccia sembra pronto a fare il supereroe, ma appena lei gli fa capire che tanto lui sta partendo e non si rivedranno più eccolo che torna a essere il solito ragazzo che non sa come comportarsi con Atsuko. Da quanto ho potuto capire la nostra protagonista vuole davvero bene alla madre, tanto da non volersi arrendere alla decisione del padre a mandarla in un istituto. Lo so forse sembrerò cinica, ma anche io credo che in alcune situazioni bisogna lasciarsi aiutare e capire se l'allontanamento è la cosa migliore. “Se è per quello, non preoccuparti. Ti ho già sostituito.” qui Atsuko è stata una bravissima attrice, dentro di se invece vorrebbe stare con Genzo, eppure per paura di essere illusa gli dice qualcosa che lo possa allontanare definitivamente.

Recensore Master
24/05/12, ore 11:25

Questo capitolo fa capire l'integrità morale di Atsuko, sapeva benissimo che aveva pochissime possibilità per essere assunta, eppure ci ha sperato e quando ha capito che lo avrebbe ottenuto non per le sue capacità, ma bensì per una raccomandazione, non ha esitato un attimo per lasciar perdere tutto. Nonn so quanti al posto suo lo avrebbero fatto, soprattutto nella sua situzione, per questo ammiro questo pg. Allo stesso tempo non condanno Genzo, è pur vero che è stato spinto dal senso di colpa, lo ribadisce la stessa Atsuko, eppure voleva aiutare veramente quella ragazza e secondo me non solo per pietà. Credo che l'atteggiamento di Atsuko l'abbia un pò scombussolato, perchè finalmente qualcuno che gli tiene testa e non si fa piegare da lui. Chissà se Sanae interverrà anche in questa storia, ammetto che mi piacerebbe leggere qualcosa di lei.

Recensore Master
23/05/12, ore 14:54

Bel capitolo.Finora,il migliore.
Stavolta,Atsuko,l'ho capita perfettamente e,approvo totalmente la sua scelta di rifiutare l'aiuto di Genzo,anche perchè,penso che si sia immedesimata in quella ragazza,nella sua amarezza e nella sua delusione.Ha saputo che,è stato inutile,andare a quel colloquio,tanto era già tutto deciso.....e si è sentita male e,tradita dal ragazzo che amava.
Poi si sono incontrati,ed è stato un bel confronto il loro.La domanda che gli fa Atsuko,è la sintesi perfetta di tutto:come ti sentiresti se sapessi che,sei in squadra,solo perchè qualcuno,ha messo una buona parola per te? Ha ragione.Non deve essere affatto bello sapere che,hai ottenuto qualcosa di importante,solo perchè,qualcuno,ti ha dato la spintarella giusta,anzichè averlo ottenuto,solo grazie alle tue capacità.
Capisco il punto di vista di Genzo e,sono sicura della sua buona fede,Atsuko non è laureata in matematica,non ha un nome o le conoscenza che contano,non l'avrebbe mai ottenuto quel posto,voleva solo aiutarla.Purtroppo,ha scelto quello più sbagliato,oppure,era convinto che,in futuro,avrebbe dimostrato di meritare il suo aiuto,dimostrando la sua bravura come contabile.Le ha fatto anche capire che,partendo dal basso,poteva dimostrare di meritare di più e,un giorno chissà.....ma forse sto scrivendo tutto questo,solo per giustificare l'uomo che amo,le spintarelle sono la cosa più sbagliata che esista,lei ha fatto bene a rifiutare.Magari in questo Mondo,ci fossero tante Atsuko,sarebbe un Mondo migliore.

Recensore Master
23/05/12, ore 12:24

Sono d'accordo con Atsuko tutta la vita non ci devono essere scorciatoie bisogna combattere onestamente e con i propri mezzi, anche se Genzo voleva fare qualcosa di carino ma ha sbagliato perchè non le ha dato neanche una possibilità di mettersi in gioco e lei non saprà mai se è o meno all'altezza Genzo deve capire che non tutto si può comprare ed approvo la scelta di Atsuko del cambio turno e come abbia parlato apertamente con Genzo
Spero che le cose si sistemino comunque al prossimo cap.
Grazie
Krys

Recensore Junior
23/05/12, ore 11:27

Ma che meraviglia ^^ che splendida e incantevole esplosione di dignità da parte di Atsuko, davvero profonda leale e corretta. Appena ho letto il capitolo mi è subito tornata alla mente la scena di lei che, senza vergogna e senza pudore, si lasciava pagare la colazione da Genzo e naturalmente la differenza delle situazioni mi è saltata all'occhio: questa ragazza, diciamo pure questa giovane donna, non teme di svelare apertamente chi è e come vive, anzi lo fa con una naturalezza tale da sconvolgere e sa che ogni manifestazione di orgoglio risulterebbe sciocca in quel particolare frangente, che vede un suo approccio individuale con un'altra persona. Ma adesso invece, quando in effetti potrebbe sottrarre il lavoro a persone più qualificate o chi lo sa magari anche più bisognose di lei, eccola che sembra indossare una nuova veste di leonessa fiera che chiede solo di poter fare qualcosa reggendosi sulle sue sole gambe, una leonessa, tuttavia,  a tratti scalfita da quelle lacrime di vergognosa e pudica consapevolezza, che feriscono più della spada. Per come la vedo io, questa Atsuko, pur non avendo studiato o non essendo stata fortunata come lo stesso Genzo, è riuscita ugualmente a divenire una donna con una personalità di grande spessore, certamente temprata anche da tutto quello che la vita le ha riservato. Genzo invece... bè che dire... è sempre Genzo ^^ Lui è più bravo con i fatti che con le parole, lo dimostra il fatto che prima non lo dice praticamente niente dopo la notte trascorsa con lei e poi se ne esce con questo gesto. E credo, almeno in parte, che sia vero quello che Atsuko ha detto, ossia che non lo ha fatto per lei, ma per lui; probabilmente davvero non voleva esserci malizia nel suo gesto e lui voleva darle semplicemente una mano. Ma credo che Atsuko, che mi sembra una ragazza che si considera niente di speciale, una fra tante, mediocre e anonima non sia abituata a ricevere aiuti a attenzioni in un contensto che le consentirebbe di scavalcare qualcuno ^^ Senza considerare che c'è quel "solo Sanae aveva riconosciuto Atsuko" che già mi fa pensare e mi riporta alla mente la presenza sempre tanto discreta, da sembrare quasi un'ombra della manager ^^ Che dire questa storia mi appassiona sempre di più =) Al prossimo chap... Baci