Il passato di Justin..Oddio, non ce la posso fare, questa storia mi 'sta prendendo un sacco..
"Io usavo mia sorella." ammise.
"In che senso?"
Justin si alzò in piedi e andò verso la finestra. "Sono stato io a prendere la sua verginità. Ero in un brutto periodo, i nostri genitori erano appena morti, io avevo scoperto di esse un demone e una sera dopo aver bevuto tanto - troppo" si corresse "Ebbi la splendida idea di svegliare mia sorella e costringerla a fare..Cose, contro la sua volontà."
Cariel immaginò la scena e il cuore accellerò i battiti. Una strana sensazione la invase: delusione?
"La mattina mi pentii e mi avvicinai a lei per scusarmi, ma mi evitava e non riusciva a guardarmi in faccia senza scoppiare a piangere. Andammo avanti così per parecchio tempo, stavo diventando pazzo. Mi accorsi di essere davvero impazzito quando andai in camera sua e le portai via l'unica cosa importante che le era rimasta: la sua purezza. Non riuscivo a guardarmi allo specchio dopo averlo fatto." prese una pausa e Cariel lo vide respirare a fatica.
"Ero arrivato al punto di volermi uccidere, ma non lo feci grazie a Mason. Mi fece un discorso di tre ore. Un specie di lavaggio del cervello. Il giorno dopo cominciai a pagare delle puttane per sostituire Jazmyn. Loro ci sapevano fare, erano migliori di lei. Una notte mentre mi scopavo una delle tante troie, non so perché, ma non mi trattenni dal morderla facendo diventare demone anche lei. Sentivo il bisogno di ferire qualcuno e l'avevo fatto alla grande."
Cariel si alzò e andò vicino a lui che fece finta di non vederla. "Justin ..." sussurrò toccandogli la spalla. "Mio Dio, io..Non lo sapevo. Mi dispiace così tanto." una lacrima le rigò la guancia, Justin continuava a non guardarla. Fissava il cielo.
Si schiarì la voce e parlò ancora "Non toccai più nessuna ragazza da quella notte. Nessuna, nemmeno le guardavo, poi sei arrivata tu. Tuo zio ci parlava spesso di te, ma io ero talmente chiuso che non avevo nemmeno provato ad immaginarti." sorrise a sè stesso.
"E ho fatto bene. Così non ho avuto pensieri su di te e non ci ho provato. Ma mentre i giorni passavano, provavo fastidio nel vederti con Jamie. Il suo andarsene dalla tua stanza era pianificato da me e tuo zio." concluse.
Cariel scoppiò in un pianto silenzioso sulla spalla di Justin. Piangeva per ciò che aveva detto e per aver scoperto una parte così brutta del suo passato.
"Piccola," Justin finalmente la guardò. "Perché piangi?"
Cariel scosse la testa e si infilò fra le braccia di Justin stringendolo. "Non meritavi tutto questo, io..vorrei poter fare qualcosa."
"Hey, guardami." le asciugò le lacrime con il pollice sinistro. Le prese il volto fra le mani. "Non importa, è tutto finito, mia sorella mia ama e quella ragazza è morta. Non c'è nient e del mio passato che possa influire sul mio futuro, soltanto i brutti ricordi."
"Voglio fare qualcosa Justin, aiutarti, voglio farti stare bene."
"L'unica cosa che mi fa stare bene ce l'ho già." disse serio. "Sei tu, dovresti averlo capito. E l'unica cosa che può rendermi felice che tu puoi fare è restare. Non andare via e resta con me."
Sorrise. "Lo farò, promesso."
"Promesso?" le afferrò i fianchi.
"Si."
la dolcezza..
Voglio vedere il seguito di questa storia del sangue di Justin nel corpo di Cariel. CARIEL DEVE DIVENTARE UN DEMONE, PER FORZA..
Vabbè, aspetto con impazzienza il seguito!
a presto, benny :) |