Ciao cara!
Allora, io non so più cosa dire di questa storia. Ad ogni capitolo sono quasi sicura di aver afferrato tutto e di aver fatto le supposizioni giuste e di aver capito cosa aspettarmi, e invece ogni volta vengo smentita, e alla grande. Questo aggiornamento, per esempio, sovverte tutto quello in cui ho creduto finora. Castiel e Dean sono due entità dal carattere e dagli atteggiamenti mutevoli, e da quando si sono conosciuti sono stati in grado di tirare fuori questi cambiamenti l'uno dall'altro.
In questo capitolo ho visto aspetti dei due uomini che mai mi sarei aspettata di vedere, anzi, credevo che non esistessero nemmeno!
Dean è apparso inizialmente come il solito Dean, infatti non appena Cas si auto impone di alzarsi per prepararsi, allontanandosi bruscamente da lui, i sensi di Dean si allertano e subito ricerca, come possibile causa del tono piatto usato dall'altro, l'incubo avuto nella notte e la reazione che ha avuto. Per la serie: deve essere per forza colpa mia, qualcosa che ho detto, qualcosa che ho fatto. Dean poi, mantiene la stessa linea quando Castiel approfitta dell'argomento sogno venuto fuori e dice a Dean che gliene può parlare, anzi, in questo caso è un'alternanza tra coprire e scoprire, nel vano tentativo di dissuadere l'altro dall'andare avanti, dall'approfondire la questione. La risposta data a Cas "Non posso. Cioè, non è importante" è emblematica in questo senso. E poi, invece, all'improvviso, ci ritroviamo un Dean pronto a raccogliere i bisogni di un supplichevole Castiel, un Dean padrone della situazione e del corpo dell'altro, un Dean che morde l'altro (provando poi un po' di sconcerto per quanto fatto, subito dopo aver riacquistato un barlume di lucidità), un Dean che tira fuori frasi come "Mi vuoi dentro di te, Cas? Vuoi essere scopato?", "Hai paura di quello che la gente penserà di te, Cas? Sei preoccupato che penseranno che stai battendo la fiacca?", e poi si prende cura dell'altro, dopo un rapporto sessuale portato fino ai limiti. Ed è alquanto sconcertante vedere Dean vestire i panni della persona che ha il controllo, del dominatore, ma alla fine decisamente piacevole. Dean sembra portarsi dietro questa sicurezza e padronanza della situazione, mostrata sotto le lenzuola, anche al lavoro. E deve essere stata talmente forte la dose di autostima avuta, da addirittura arrivare a fare coming out davanti ai colleghi di lavoro, nell'esatto modo in cui lo aveva fatto inconsciamente davanti a Charlie. E la cosa bella è che questa volta, invece, lui l'ha fatto apposta, è come se l'avesse pianificata, e mi è sembrato di vedere l'entusiasmo nei suoi occhi, fiero di quello che aveva appena fatto. Mi sono persino commossa...
Per quanto riguarda Castiel, invece, si parte da un atteggiamento di cura e di preoccupazione per Dean già viste e tipiche di lui. L'incubo dell'altro, ma soprattutto il modo in cui si è risvegliato, con pianti e singhiozzi e voce rotta, hanno creato sconcerto in Castiel, tanto da spingerlo a chiedersi che diritto ha lui di "stuzzicare ogni sua ferita", mettendo persino in dubbio se preoccuparsi così per Dean sia lecito. E ad infangare ulteriormente questi pensieri, arriva anche la questione lavoro. Castiel deve andare al lavoro, lo sa, sa che è la cosa giusta, una parte di lui spinge per questo e lotta contro l'altra parte di lui che invece vorrebbe rimanere a casa, preparare una zuppa per Dean, dipingere tutto il giorno, finendo qualche lavoro e mettendone in cantiere uno nuovo. E tutto diventa una specie di tira e molla, un tiro alla fune, un botta e risposta tra le due parti in gioco. E così abbiamo un "Allora rimani. Io marinerò la scuola e ti preparerò la zuppa", "smettila, l'arte non si paga da sola", "dovrei davvero alzarmi", "– lasciare i nostri lavori e giuro su dio, cazzo, Dean, se non mi pieghi e mi scopi immediatamente, avremo un maledetto problema, perché –", "Ho una – ah – reputazione, io lavoro sodo, Dean, io – ahhh –", "più forte, cazzo, scopami più forte", "Non voglio fare tardi a lavoro, ma non voglio neanche andarci [...] Non voglio andare, Dean", "Non posso, Dean. Ho un meeting". In tutto questo spiccano come gioielli, frasi preziose come "Potrei vivere per sempre in questo momento" e "Ci sei già passato prima d'ora, Castiel. Lascia perdere". Ovviamente ciò non rappresenta una semplice lotta interiore, ma un percorso ben preciso (nel quale il suo ruolo di sottomesso nel rapporto con Dean ha un'evidente importanza), che porta il nostro contabile/pittore ad una straordinaria rivelazione su sé stesso. Castiel è infelice, fa un lavoro che non gli piace, che non lo soddisfa e non gli regala gioia. Inoltre, questo suo nascondersi ai colleghi (e non parlo solo dei tatuaggi, ma anche del fatto che nessuno di loro pensi che lui possa avere una vita privata) non fa altro che alimentare il mancato rispetto e la scarsa considerazione che riceve, soprattutto dal suo capo (che è un cazzone, come sempre). Ed è stato incredibile come l'epifania sia giunta proprio durante il meeting, anche se io credo che il suo inconscio sapesse già come sarebbe andata a finire, dato l'aspetto non consono al suo solito apparire, con il quale si è presentato in ufficio. Ed è stato meraviglioso vedere come, ad un certo punto, Castiel sia regredito all'età di un bambino, che si diverte a fare i dispetti, a creare scompiglio e a vedere gli altri arrabbiarsi. E io sono convinta che, ribellandosi al proprio capo, Castiel abbia proiettato tutta la sua frustrazione e ribellione indirettamente anche nei confronti dei genitori. La scena di lui che arrotola le maniche della camicia e mostra i tatuaggi è una cosa che non mi leverò più dalla testa. Era già un mio kink personale, figuriamoci ora.
Per fortuna Abbie delle risorse umane ha un gusto eccellente e anche un ottimo occhio, visto che ha riconosciuto lo stile del tatuatore (nonché il fascino di Castiel). E questo piccolo cliffhanger sugli straordinari non retribuiti cosa significa? Umh, sono proprio curiosa di vedere come evolverà questa cosa...
Come sempre complimenti per la traduzione, questa storia ha una complessità che ho trovato solo in pochissime altre fan fiction, ed è questo a renderla speciale e assolutamente meravigliosa.
Alla prossima!
Sara |