Recensioni per
Pensavo che l’amore fosse eterno e avevo torto
di tixit

Questa storia ha ottenuto 82 recensioni.
Positive : 82
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

Il Generale si è autocreato? E' venuto fuori dal nulla? Il padre, infatti, è molto diverso da lui. Quelle idee sull'onore della casata se le è autoinculcate? Oppure ha avuto un precettore giapponese? :-D
Scherzi a parte, è molto più aperto mentalmente il padre che è anziano e di provenienza seicentesca. In comune, c'è soltanto l'ambiente esclusivamente maschile.
Io ho sempre pensato che il Generale non avesse fratelli e, soprattutto, sorelle e che, in vita sua, non avesse mai avuto dei parenti pari grado con cui confrontarsi.
Il padre del Generale, secondo me, doveva essere come lui o anche peggio e la madre, magari, era morta nel darlo alla luce.

André ha assorbito le stesse idee del Generale sulla letteratura e sulle donne o, forse, si adegua e pensa altre cose che non vuole esternare. In fin dei conti, noi che cosa sappiamo delle idee di André? Amore per Oscar a parte - intorno al quale ruotavano la sua antipatia per Maria Antonietta ed il suo desiderio di un mondo senza differenze di classe - quali erano le idee effettive di André?

Sigyn ed André hanno trovato molti punti in comune, perché sono stati entrambi trapiantati. André è orfano e, forse, conserva bei ricordi dei genitori. Sigyn è come se fosse orfana ed ha bei ricordi soltanto del nonno e degli zii.

Oscar osserva la complicità fra sua sorella ed André e si adombra, perché André è di sua proprietà. Penso che sia stata questa vicinanza fra i due ad infastidirla e non il fatto che si parlasse di lei.

Sigyn è stata trapiantata e, ora, pensa ad estirpare erbacce ed a spostare piante.

A mio parere, la ragazzina dovrebbe pensare meno e prendere una decisione. A forza di bocciare tutte le idee, andrà a finire che non scriverà mai lettere ad alcuno! Fosse stato per lei, i romanzieri dell'epoca avrebbero appeso la penna al chiodo, altro che complesso della pagina bianca! :-D

Su tutto, intanto, incombe la presenza - assenza dei genitori: l'austero padre e l'evanescente madre.

Recensore Master

Potremmo intitolare questo capitolo anche ''vorrei dire... ma non scrivo''. Quanto tiene dentro di sé questa ragazzina... e lo dimostrano queste righe ogni volta tagliate: perché magari non sta bene, o per non essere giudicata, o semplicemente per non dare un dispiacere a chi ama. Traspare tuttavia l'affetto per questa sorella che al pari di lei non riesce a tirar fuori quello che ha dentro, perché così le hanno insegnato, insieme al rammarico per la fuga della madre e all'insofferenza mista però a un senso dicolpa e di inadeguatezza per le angherie di Josephine... eppure c'è anche tanta forza d'animo e testardaggine nella ragazzina che decide di cambiare le copertine pur di non darla vinta a chi la ostacola. In tutto ciò, André è forse l'unico che la capisce e da cui non si sente giudicata, anche se il suo ruolo, un'educazione sin troppo rigida e la gratitudine verso il Generale non gli permettono di appoggiarla apertamente. Il feeling tra i due è palpabile ed è stato notato anche da Oscar... quel visetto sarà contratto per le parole che ha ascoltato o soltanto per la complicità tra i due, che l'ha fatta forse sentire esclusa? Curiosa di saperlo, prevedo tempesta!!

Recensore Master

E' ovvio che a Sigyn vada meglio la compagnia di Clement che quella di Oscar e André; però a scappare, almeno con la mente, ci è riuscita! Il generale fa proprio una figura da st..upido!!

Recensore Master
30/09/17, ore 15:14

Mi sono resa conto di non avere commentato questo primo capitolo.
Sigyn ha ben compreso che non sta tornando a casa, ma che sta andando via da casa ed il suo viaggio non potrebbe essere peggiore: la carrozza sobbalza, è buia perché i finestrini sono coperti da tendine di cuoio in luogo dei vetri, tira vento ed entra polvere.
La ragazzina fa buoni propositi comportamentali che, però, saranno soltanto in minima parte rispettati. E' troppo piccola e, purtroppo, non brilla ancora troppo per forza d'animo.
Riassumendo brevemente: Sigyn non è entusiasta di arrivare, gli altri non sono entusiasti di riceverla, i due entusiasmi si combineranno e la nuova vita familiare della protagonista andrà come descritto nei capitoli successivi: parenti serpenti e Sigyn - Calimero.
Forse, nella famosa lettera, non c'erano rivelazioni particolari, ma soltanto la richiesta di delucidazioni su come si fossero comportate le molle inglesi della carrozza. :-D

Recensore Master
21/09/17, ore 16:07

Da ciò che ho capito, molte persone attaccano Sigyn perché la vedono diversa ed il diverso o si impone, come fa Oscar - ma lei e l'erede, ha l'appoggio incondizionato del Generale ed ha un altro carattere - o ha la vita molto dura.
Sigyn, in questo momento, ha il complesso di Calimero e, poiché la gente capisce come ognuno si sente ed il livello di fiducia che ciascuno nutre in se stesso, la trattano in base alla percezione che ella ha di sé.

Oscar non è cattiva, ma si atteggia a capo e noto in lei una certa prepotenza ed una qualche aria di sufficienza. Non ha molto rispetto per la sorella maggiore che tale sarebbe anche se Oscar fosse maschio.

Sigyn vuole andare a Versailles per incontrare sua madre ed Oscar non ci vuole andare per il motivo opposto.
Le giovanissime Jarjayes di questa storia si comportano, in un certo senso, come moderne figlie di separati ed ognuna - Joséphine, Sigyn ed Oscar - vive il disagio a modo suo.

Bella la metafora del meridiano e di dove esso passa, isola o oceano, per significare la condizione di Boucher e della stessa Sigyn.

Non so, invece, se condividere o meno l'affermazione per cui alcune donne sono buone per essere ritratte vestite ed altre per folleggiare in mezzo ai satiri. La Duchessa d'Alba, in fin dei conti, si fece ritrarre in versione desnuda e vestida (sebbene sempre in pose sinuose). Mi ha sempre colpito, inoltre, il dipinto di Tiziano "L'amor sacro e l'amor profano": guardandolo bene, ci si accorge che sono entrambi impersonati dalla stessa donna. Una coincidenza? Secondo me, no. Tiziano, a mio giudizio, voleva dire che amore sacro ed amore profano sono i due volti di una stessa essenza.

Io, però, mi aspettavo che, dalla conversazione con Oscar, sarebbe uscito fuori qualcosa sulla lettera! Va bene, toccherà aspettare. :-D
(Recensione modificata il 21/09/2017 - 04:09 pm)
(Recensione modificata il 21/09/2017 - 04:12 pm)

Recensore Master
19/09/17, ore 15:59

Finalmente, ho iniziato a capire qualcosa: nacquero due gemelli prematuri e sopravvisse il gemello sbagliato. Comprendo la delusione del Generale, ma che ha risolto esiliando la gemella superstite?
Joséphine mi fa pena per la meschinità e, in definitiva, per l'impotenza che dimostra. Forse, avrebbe voluto nascere uomo o essere al posto di Oscar o, più semplicemente, ha capito di non contare granché ed ha deciso di compensare col bullismo. Sembra uno dei quei vampiri che si fortificano con le debolezze altrui ed ai quali non bisogna mai far capire che carte si hanno in mano.
Davvero gretta e meschina la serva. Deve avere provato un sottile piacere a frustare una dei padroni. Della serie, le soddisfazioni di chi conta qualcosa una volta all'anno.
Oscar che, normalmente, è la protagonista, qui, per una sorta di legge del contrappasso, vive in una bolla di sapone, ai margini di una realtà di cui non comprende le dinamiche.
Confermo il giudizio negativo sulla madre nella quale, ad un certo punto, è prevalso l'egoismo, così come, del resto, avviene per il personaggio della storia originale. Incapace di tenere testa alla follia del marito, ha abbandonato il campo, lasciando le figlie al loro destino.
Della storia mi piace la prosa e la caratterizzazione dei personaggi. Apprezzo anche il coraggio di scrivere qualcosa che si discosti dai "gusti del botteghino" anziché fare leva sulle solite tematiche di immediata presa. Ho, però, la sensazione che la trama non sia ancora partita.
(Recensione modificata il 19/09/2017 - 04:05 pm)
(Recensione modificata il 19/09/2017 - 04:08 pm)

Recensore Master
18/09/17, ore 15:55

Il Generale, qui, sembra un leone ed è anche frustino - munito!
Nel cartone animato, si "limitava" a tirare sberle da wrestling ed a buttare Oscar dalle scale. :-)
Non l'ho mai visto così loquace. Forse, perché Sigyn non gli teneva testa come, invece, faceva Oscar.
Intanto, il mistero non si svela, ma è confermato che essere gradita come un cane in Chiesa non è una semplice paranoia di Sigyn.
Non capisco perché essere rossa dovesse costituire una penalizzazione. La stessa Maria Antonietta lo era e chi sa quante altre. Forse, sono tutte spiegazioni di comodo, per nascondere dell'altro.
L'unica cosa un po' in distonia con la storia originale, secondo me, è che qualcuno si intrometta nell'infanzia di Oscar e di André. Io ho sempre pensato che i due fossero vissuti completamente isolati, in una tenuta di campagna, senza sorelle di lei, figli di altri servitori, cugini o parenti alla lontana. Gli unici bambini in mezzo agli adulti (genitori, precettori, maestri d'armi e servi) erano loro due. Ciò aveva alimentato il loro legame esclusivo di piccoli disadattati, con lei che si comportava da maschio e lui che si comportava da nobile.
Questa, però, è una storia alternativa e, quindi, ve bene così.

Recensore Master
15/09/17, ore 16:48

Sigyn è stata richiamata alla base per un motivo particolare.
Il Generale vuole farla fidanzare? E' giovane, ma i fidanzamenti, all'epoca, potevano avvenire a qualsiasi età ed anche i matrimoni, a volte, erano estremamente precoci, con patto di non consumazione finché la famiglia della sposa non avesse dato l'assenso.
In questa storia, anche Girodel ha una famiglia, con un fratello maggiore un po' criptico ed una sorella, forse, coetanea di Sigyn che, per ora, non è classificabile.
Joséphine è ostile perché è scontenta anche se, all'apparenza, ha tutto.

Recensore Master
14/09/17, ore 08:10

Mi sorprendi sempre, in quattro righe riesci perfettamente a centrare tutti i personaggi.
Sigyn è un personaggio bellissimo, meravigliosa nel suo cercare di stare a galla, nell'essere esperta in certi argomenti e negata in altri, nell'essere la barchetta che cerca un 'isola un posto suo dove non si è misurati severamente da teste dure.
Oscar sembra dura ma in realtà è molto contenta di passare del tempo con la sorella e a modo suo cerca di non ferirla oltremodo. Continua mi piace questa storia.

Recensore Master
14/09/17, ore 06:52

Arrivo in ritardo ma spero di essere giustificata😉. Dunque Sigyn avrebbe trovato una scusa (anche se nella sua testolina si dice che è per la cioccolata... ) per andare a Versailles e forse vedere sua madre. Questo diventa quindi un capitolo di transizione, che però ti dà modo di mostrarci un rapporto tra sorelle tutto sommato normale, nonostante le ombre legate al carattere di Oscar e all'influenza paterna su di lei e soprattutto ci dai tante informazioni interessanti su fatti di costume e aneddoti che arricchiscono la trama e ne fanno parte, anziché rimanere a sé, confinati in una nota. Credo che tu sia l'unica capace di farlo in questo modo con tanta disinvoltura! A presto e ci sentiamo sui prossimi, con più calma... adesso vado a svegliare la ciurma con quattro urli 😂😂😂😂

Recensore Master
11/09/17, ore 19:01

Sigyn ha ricevuto un'educazione variegata, ma, forse, anche un po' sconclusionata ed asistematica e, quindi, non si trova a suo agio in un ambiente dove domina la ricerca dell'ordine e della precisione.
La sorella è la versione non provinciale di Charlotte de Polignac ed anche lei deve avvertire un certo disagio se si comporta in modo così irritante ed ostile.
Oscar è al centro del disegno di uno scienziato pazzo, ma pensa di essere il predestinato e non una cavia.
André è nel periodo più felice della sua vita. E' spensierato, il suo ruolo gli piace, sa di essere un servo, ma il significato vero della parola lo capirà a Versailles e, soprattutto, il tarlo non ha ancora iniziato il suo lavorio.
Madame de Jarjayes ha gettato la croce e se ne è andata via, lasciando le figlie al proprio destino.
Su tutto e su tutti, aleggia l'ombra del Generale che non è ancora comparso, ma che è presente in ogni cosa.

Recensore Master
09/09/17, ore 11:22

Anche gli amici adesso ci si mettono ad isolare la povera Sigyn! Credo che dietro la gita a Versailles possa esserci molto più che un servizio di tazze!

Recensore Master
08/09/17, ore 15:11

Sigyn sembra proprio sull'orlo di un esaurimento nervoso o in preda alla depressione: non si vuole alzare dal letto, si isola dalla sua famiglia e tutto le sembra terribilmente complicato, persino farsi un bagno. Capisco che, all'epoca, farsi un bagno era davvero più complicato rispetto ad oggi, ma, per la gente del passato, abituata ad un diverso metro di difficoltà (si pensi alla laboriosità di accendere un lume o un camino, di illuminare un lampadario o di riscaldare una stanza) e per una famiglia aristocratica cui non mancavano certo i servitori, farsi un bagno doveva essere una delle cose più semplici, seppure non sempre frequente.
Sigyn è un po' giovane, ma, considerata la maturità che dimostra, anche una depressione o un esaurimento precoci potrebbero essere alle porte.
Chi sa se la Contessa è stata infedele al Generale: Sigyn è fisicamente e spiritualmente diversa, è stata cresciuta altrove, non è o non si sente di essere la bene accetta.
Forse, Madame de Jarjayes, fra un mal di testa ed un piagnisteo, si è guardata intorno.

Recensore Master
03/09/17, ore 10:56

Basta! Questo palazzo è una prigione! Sigyn deve scappare, e subito!

Recensore Master
30/08/17, ore 19:10

In tutta sincerità, credo che questo sia il più bel capitolo che hai scritto finora su Sigyn, non solo in questa storia. Rifuggendo dai cliché e dalla psicologia spicciola, hai infatti tratteggiato a tutto tondo il suo personaggio e contemporaneamente, grazie alle sue considerazioni argute, quelli che interagiscono con lei e che più o meno volutamente accrescono il suo disagio a Palazzo Jarjayes. Mi sono quindi gustata davvero, riga dopo riga, questo aggiornamento, apprezzando soprattutto (seppur rabbrividendo ) quelle riflessioni intrecciate ai ricordi sul fratello morto troppo presto e sulla tomba che avrebbe dovuta accoglierla, e ancor più la stesura della lettera, che in un crescendo finale rivela tutto lo sconcerto e l'impotenza per una scelta ancora incomprensibile. Tra l'altro più che altrove ho trovato una prosa fluida e appropriata e soprattutto una coerenza interna con quanto hai scritto, Vischio in primis. Credo di essermi ormai innamorata di questo piccolo universo parallelo... e il merito è sempre di chi scrive. Un bacio e a presto.