Recensioni per
Il signore dei Khai
di Enchalott

Questa storia ha ottenuto 377 recensioni.
Positive : 377
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/07/21, ore 19:10

Ciao, carissima^^

Finalmente sono riuscita a dare un ordine logico ai pensieri che mi sono appuntata su questo capitolo. ♡

Innanzitutto mi è piaciuto molto il titolo che hai scelto. Benché il capitolo tratti le vicende di più personaggi, su piani differenti, sembra che la guerra faccia parte della vita di tutti i personaggi coinvolti e talvolta crei anche problemi, sia per i mortali sia per gli immortali.

Sono molto interessanti le riflessioni di Mahati, aiuta il lettore a comprendere la sua prospettiva sulla condizione di secondogenito relegato ad un futuro matrimonio che considera un onere più che un piacere; non ritiene Yozora adatta ed inoltre considera il loro legame un ostacolo, un problema che lo distoglie da questioni più importanti. In aggiunta per la prima volta assistiamo a Mahati in veste di comandante pronto a dispensare ordini dall'alto della sua esperienza.
Mahati dimostra di essere strategico in campo e fuori dal campo nelle questioni più personali. I khai sono rinomati per essere un popolo guerriero, molto fisico in battaglia, invece sanno anche essere molto strategici per sfruttare al meglio la loro forza fisica.
È particolare ed interessante la strategia in cui Mahati crede e con cui è certo di poter sottomettere il nemico. Mostra fiducia negli schieramenti che ha già dispiegato in campo e che non ha intenzione di ritirare dopo l'ombra della sconfitta, poiché equivarrebbe a un sintomo di debolezza, resistere con strategia sembra essere l'unica scelta saggia. Nella strategia dei khai è fondamentale intuire i punti deboli dei nemici, le loro paure che non sono mere minacce e che secondo i khai non rendono onore in battaglia. Il primo obiettivo per vincere è distrarre il nemico, abbassare le sue difese materiali e morali, intimorirlo, incutere dolore psichico prima ancora che fisico, in sostanza far perdere sicurezza al popolo che stanno attaccando. Persino i loro vradak sembrano essere un'arma da guerra che all'occasione sanno sfruttare nel modo migliore.
Dopo l'aneddoto che hai raccontato sulla spietatezza di Mahati comprendo quanto il suo nome possa essere minaccioso tra i popoli, ma anche tra le stesse truppe khai dal momento che non perdona i tradimenti dei suoi comandi, li fa pagare con il sangue e il disonore. In questi termini capisco per quale ragione Yozora tremi al cospetto di Mahati e dei suoi artigli, molto più che davanti a Rhenn.
Mahati valuta che il suo atteggiamento indulgente potrebbe aver portato i suoi frutti per fare in modo che Yozora si abitui alla sua nuova vita e il suo temperamento si fortifichi. Questo stato di riscoperta serenità viene spezzato da notizie dubbie che giungono sia dal campo di battaglia sia da Yozora.
Mahati decide di tornare in battaglia di persona, ma lungo il tragitto la sua determinazione viene troncata dall'incontro con Rhenn e con il suo seguito, tra cui Yozora che agli occhi di Mahati risulta essere molto bella. Un altro dettaglio di questo frangente che trovo sia importante è il fatto che Yozora si sia accorta che Rhenn dopo il mancamento della ragazza tra le sue braccia non le ha più rivolto la parola.

Yozora sembra demoralizzata. Non sa come comportarsi se ogni suo gesto di gentilezza rischia di essere frainteso e di trasformarsi in qualcosa di pericoloso per chi le sta intorno. Ritrova in autonomia la strada per raggiungere le sue stanze, un piccolo segnale di adattamento, ma sente di avere le mani legate.
È stato particolare e suggestivo l'incontro tra Mahati e Yozora, a tratti da cardiopalma. C'è tensione e rimprovero da parte di Mahati, ma allo stesso tempo lui non manca di ricordare a lei il clima di confidenza che dovrebbe esserci tra loro due in quanto promessi sposi, un clima che non prevede riverenze e sottomissioni (sto imparando piano piano ad entrare nella mentalità dei khai).
Il timore che incute Mahati è evidente, Yozora ne resta soggiogata. La soggezione che le incute Mahati non caratterizza il rapporto che lei ha instaurato con Rhenn, le viene spontaneo il paragone, davanti a Mahati non riesce ad esprimere le sue giustificazioni. Con Rhenn si è creato uno pseudo rapporto di fiducia, Yozora sente di non essere in pericolo con lui, lo sente più comprensivo pur nella sua solenne apatia.
Yozora cerca di entrare nelle grazie di Mahati prendendosi la colpa della propria poca intraprendenza davanti al futuro marito. Prova a riverirlo, a dargli ragione e sappiamo che lo fa con convinzione visto che è particolarmente amareggiata per non riuscire ad entrare nell'ordine di idee del popolo khai. Nonostante l'accondiscendenza della ragazza sulle sue colpe (benché sporcata dalla convinzione delle sue scelte sulla base della sua morale), Mahati si infervora e le insegna ad usare la spada come si conviene con molta poca grazia. Mahati le regala piccole perle, dettagli che possono fare di lei una khai, oltre che risparmiarle nuove disavventure.
Agli occhi di Yozora Mahati risulta un'arma letale di per sé senza armi attigue, ciò la frena, la fa sentire debole, svantaggiata, indifesa anche con un'arma tra le mani che non sa per giunta utilizzare. Ma il male peggiore lo fanno le umiliazioni mirate di Mahati, atte proprio a ferirla, dalle quali lei però si difende con uno schiaffo cercando di riabilitare il suo orgoglio in quella posizione scomoda. Gli errori seguiti dal dispiacere di Yozora dimostrano quanto si stia impegnando per adattarsi, penso sia dovuto a questo lo schiaffo verso Mahati, testimonia un gesto di frustrazione.
L'attenzione con cui lui la cura è talmente rara che la mette in imbarazzo. Ne segue una dolcissima quanto sostenuta sfida tra i due, specie dopo che lei ha capito il gioco di Mahati e cerca di sovrastare la sua tempra morale. Alla resa Yozora riesce ad ottenere che il suo nome venga riabilitato tra i khai considerando il suo gesto valoroso.

Il passaggio nell'ultima parte del capitolo ad un piano sovrannaturale infonde prevalentemente sensazioni di pace, un'armonia che viene smorzata da sentimenti propriamente umani che gli dèi serbano nel cuore. Il contrasto tra una natura di pace e sentimenti tormentati è evidente.
Il paesaggio ameno è ben costruito e per questo suggestivo, si accosta bene all'aspetto e all'animo delicato del dio del tempo.
Metti in luce il lato più mortale di questi dèi come il bisogno di ricevere un consiglio, la sofferenza per la solitudine o il bisogno di conforto da parte delle persone care, specie Kalemi per le sue caratteristiche empatiche che non esita a mostrare affetto alla sorella. Entrambi sembrano dèi molto positivi che rifiutano sentimenti di odio e la violenza, la prova è la spada di lui che non è quasi mai stata sfoderata.
Lei, nonostante sia la dea della pioggia e per questo saggia, mostra di essere anche profondamente donna e altruista. Vuole proteggere il fratello dal dolore che le provoca l'amore non corrisposto per il dio della battaglia, il quale è il suo esatto opposto. La dea dimostra di conoscere dell'amato i punti di forza (l'impeto incessante dell'odio che genera tra i mortali e di cui si nutre) e di debolezza (trae alimento dai mortali senza i quali non vivrebbe, alimenta così il suo orgoglio). La dea si sente debole pur essendo una immortale, lei si sente debole davanti a lui per l'amore che prova e per il fatto che non sa come fermarlo. Il fratello la conforta nel modo più sincero possibile invitandola a riporre fede nella potenza del tempo che lui stesso governa come essere superiore.

Mi piace molto lo sviluppo della storia, specie i rapporti che stai costruendo tra i personaggi, e sono molto curiosa sui prossimi capitoli. ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Ps perdonami nel caso ci siano pasticci con la sintassi nella recensione, ho cercato di stringere nel limite del possibile.

Recensore Master
30/06/21, ore 08:21

Ciao carissima!
La povera Yozora sembra una che cammina sulle uova! Ogni volta che si muove fa un danno. Scopre ad esempio di aver sfiorato il disastro con la faccenda della guardia reale, e tutto ciò per pura ignoranza, e direi anche per quella caratteristica tipica degli adolescenti, che è quella di essere convinti di sapere già tutto, molto meglio degli adulti che li circondano.
Peraltro, mi piace molto la società dei Khai. Considero positivo che l'onore, la gloria in battaglia, la rettitudine e il senso del dovere siano alla base di ogni cosa. Il loro amore per la sincerità e la responsabilità personale sono encomiabili, in quel regno i manutengoli, i deboli e i frignoni sono ridotti al minimo.
Nel frattempo abbiamo anche uno scorcio del Pantheon: il povero Belker non è come gli altri dei, trae potere dalla guerra e dalla distruzione, motivo per cui deve sempre fomentare conflitti, oppure la sua aura si affievolirà. Quando si dice la sfiga.
Come sempre bellissime le descrizioni, sembra di vedere ogni ambiente e ogni scena. Complimenti e a presto!

Recensore Master
29/06/21, ore 05:26

Buongiorno,
la lezione impartita alla nostra giovane protagonista ci mostra quanto ancora abbia da imparare e soprattutto quanto ci sia da imparare.
C'è da uscirne pazzi.
In una società così spietata, riuscirà a essere lei una sorta di rivoluzione?
Non sono esseri privi di cuore, solo che sono educati a non usarlo.

Recensore Master
28/06/21, ore 17:00

Carissima^^
Mahati dimostra la sua abilità di stratega durante il suo colloquio con Valrham. L'ultimo assalto non ha avuto l'esito sperato, ma il principe guerriero è intenzionato a portare avanti il suo piano di conquista. D'altra parte i Khai sono guerrieri e combattono con ogni mezzo a loro disposizione. Ho trovato molto interessante l'approfondimento riguardante le diverse strategie di guerra.
Ma questo non è l'unico fronte di battaglia, sembra che ci sia in atto anche un conflitto interno, con mosse più astute e meno evidenti.
Il confronto tra Mahati e Yozora era inevitabile. Il principe reagisce più per una questione di orgoglio che per reale interessamento, ma non perde l'occasione per umiliare e provocare la sua futura sposa.
Yozora però è altrettanto determinata a far valere la propria volontà, e pian piano sta dimostrando di non essere solo una ragazzina spaventata.
Nel frattempo Kalemi sta cercando di fare del suo meglio per gestire la situazione. Ho apprezzato i riferimento agli eventi narrati nel racconto precedente^^
Kalemi si dimostra premuroso e comprensivo con la sorella, è molto bello e dolce il loro rapporto. Azalee è ancora innamorata di Belker e ancora soffre per lui. Scopriamo anche qual è la vera motivazione che anima il dio della Battaglia, ovvero il suo stesso orgoglio. Ciò lo accomuna allo spirito e alla mentalità dei Khai.
Sono davvero curiosa di scoprire che cosa ci sia in ballo in questa intricata faccenda.
Complimenti, sei sempre bravissima!
Alla prossima! :)

Recensore Master
23/06/21, ore 17:12
Cap. 7:

Ciao carissima,
Yozora ha combinato un guaio. Cerca di rimediare e fa peggio, cerca ancora di rimediare e fa ancora peggio... allora ovviamente reagisce con aggressività, protesta, non accetta quel che sta succedendo, anche se con ogni suo movimento sembra avvicinarsi all'inevitabile.
Ma si tratta di un inevitabile che per la sua mentalità sarebbe perfettamente evitabile, quindi rifiuta di abbandonarvisi, esattamente come chiunque rifiuterebbe di buttare via una Ferrari perchè un piccione l'ha bersagliata.
Alla fine arriva Rhenn, che di fatto la trae d'impaccio. Sarà il desiderio di aiutare la principessa o qualcosa di più personale? Non lo sappiamo. Quel che è certo, è che Yozora d'ora in poi si sarà guadagnata la lealtà imperitura di Mirai e avrà una feroce guardia del corpo sempre al suo fianco.
Apprezzo molto il rigore e il senso dell'onore dei Khai: è un popolo che non indulge alla debolezza, ma anzi serca sempre nuove prove e nuovi motivi di orgoglio. Spero che Yozora imparerà ad apprezzarli.
Bravissima come sempre, questo capitolo è stato davvero emozionante!!

Recensore Master
23/06/21, ore 01:45
Cap. 7:

Ciao, carissima ^^

Questo capitolo è stato estremamente interessante per quanto riguarda emozioni e sensazioni.
In particolare le sensazioni di Yozora mi sono apparse come un fermo immagine che accompagna e lega la fine del capitolo precedente a questo, suggestionato da un'atmosfera silenziosa che circonda tutte le figure che si trovano sulla scena narrata.
Yozora è sprovvista di strategie per evitare di compiere il suo dovere, eppure vorrebbe farlo, si era ripromessa di apprendere rapidamente e con determinazione le abitudini dei khai; non aveva messo in conto però che spesso e volentieri ci si sarebbe scontrata, non le avrebbe comprese fino in fondo e non sarebbe riuscita a tenervi fede proprio grazie alla mentalità salki che è profondamente diversa (più "emotiva") rispetto a quella khai. Per quanto si sforzi a diventare una di loro ottiene l'effetto contrario, le differenze tra lei e i khai sono sempre più evidenti, ciò la rende sempre più fragile in mezzo ad un popolo straniero, specie in situazioni come quella in cui si è cacciata Yozora. Sfrutta una carta forse controproducente, ma la rende profondamente se stessa: ella sceglie la sincerità e l'umiltà nella sua non conoscenza delle regole del luogo.
Svariate volte Yozora viene messa alle strette in questa incresciosa situazione, in primis non sa come salvare la vita a Mirai senza intaccare anche il suo onore, valore imprescindibile per un khai. La ragazza è davvero disperata, cerca la via di uscita più indolore per tutti, la più diplomatica; sembra però che tra i khai vigano solo onore e guerra, ma non diplomazia e accondiscendenza. Il comandante che l'ha scortata dalle guardie inoltre all'inizio cerca di arginare come può i guai che combina Yozora a causa dell'inesperienza, almeno finché non è la stessa straniera a ribellarsi ai suoi saggi (per i khai) consigli. Yozora, spinta dell'emotività, non riesce a pensare come i khai (riuscirà solo successivamente e in presenza di Rhenn, sorprendendolo peraltro), perciò, fedele alla morale a cui lei è abituata, incolpa Mahati per l'incresciosa situazione in cui ognuno di loro si trova. Yozora non riesce ad accettare un verdetto simile in così poco tempo specie se sbatte così forte contro la sua morale. È palese che salki e khai non condividano la medesima cultura, lei ne è consapevole, ma ha bisogno di tempo, quantomeno per non farsi trovare così impreparata agli eventi. La rinomata tenacia che è propria di Yozora, e di cui ci hai parlato nello scorso capitolo, supera lo sgomento e le consente di ribellarsi ad una soluzione che per lei è inaudita; è sicuramente inaudito per il popolo diplomatico da cui lei proviene. È senz'altro la situazione più ostica e dolorosa che lei è stata costretta ad affrontare da quando ha messo piede tra il nuovo popolo. Lei stessa si è cacciata in questo guai e mi chiedo però se non sia una delle tante prove che deve affrontare (forse non dichiarata), se tutto questo abbia un valore per il futuro...se nessuno è disposto ad insegnarle le regole dei khai, non può fare altro che esperirle sulla pelle, non ha altra scelta.
Yozora e il comandante giungono a scontrarsi e a divergere sulle proprie idee, ma soprattutto sull'atteggiamento ostinato della ragazza. Yozora attribuisce grande valore alla vita, si assicura che essa non venga sprecata specie per "futili motivi" e la difende intraprendendo una battaglia verbale che cerca di vincere con le ragioni del cuore. Cerca di orientare le sue ragioni anche a favore della famiglia reale che la ospita come ulteriore atto di persuasione.
Rhenn viene interrotto nelle sue intenzioni dallo scontro che ha scatenato Yozora. Il principe sembra tutt'altro che felice per questo inconveniente, ma allo stesso tempo è interessante la sua prospettiva su Yozora, sembra sia stato colpito dal suo fascino fisico e soprattutto dall'aura che ispira, per certi versi assume una predisposizione guerriera simile a quella dei khai, dando la percezione che in essa possano coesistere due persone e che una di esse non debba per forza esserci a scapito dell'altra, anzi può essere un arricchimento.
La descrizione di Rhenn davanti a Yozora è stupenda, è visibile davanti agli occhi del lettore ed è proprio questa visione quasi celestiale ad infondere speranza alla ragazza sull'eventualità che lui possa aiutarla.
Risolleva l'animo la silenziosa gratitudine di Mirai nei confronti di Yozora per averle salvato la vita e allo stesso tempo per aver preservato il suo onore di guerriera. Yozora si dimostra molto empatica e forse questo può giocare a suo favore anche in un mondo come quello dei khai.

Anche il confronto privato tra Rhenn e Yozora è stato estremamente interessante. Inizialmente ho temuto un litigio che invece si è tramutato in una conversazione complice tra due che stanno per imparentarsi. Yozora si dimostra sempre molto sentimentale e questo dona alla conversazione un aspetto più intimistico, mette un po' più a nudo le loro anime; vedo un tentativo di avvicinamento da entrambe le parti, per Rhenn forse è più celato ma è altrettanto presente, cerca di conoscerla meglio che può e Yozora genuina com'è non fa alcuna fatica a mostrare il suo animo puro davanti a lui. Anche Yozora comprende di lui più di quanto Rhenn vorrebbe mostrare o forse è vero ciò che lui afferma, è solo frutto di immaginazione e speranza della ragazza.
La vicinanza di Rhenn incuriosisce Yozora, non la comprende a pieno, ma credo che presto potrà avere le risposte alle sue domande.

Ero curiosissima sullo sviluppo della trama, quindi sono felicissima di essere riuscita a passare in anticipo rispetto al mio solito e questo capitolo è stato una piacevolissima sorpresa ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
22/06/21, ore 05:48
Cap. 7:

Buongiorno,
ma il re non si vede mai? xD
Per il resto, la situazione spinosa è stata sciolta solo grazie all'intervento del nostro amico, che, stranamente, sembra molto, molto più aperto mentalmente rispetto al resto della società.
Mi aspettavo che a sua volta le imponesse qualcosa.
Non è che il fratello minore si ingelosisce, prima o poi? xD
Comunque servirà un bel corso di cultura Khai accelerato per Yozora, perché qui rischia di cadere in falle diplomatiche a ogni passo...

Recensore Master
21/06/21, ore 22:05
Cap. 7:

Carissima^^
Yozora è finita in una brutta situazione a causa del malinteso dello scorso capitolo. La ragazza però è determinata a farsi valere, sostiene con decisione le proprie convinzioni e vuole salvare ad ogni costo la vita di Mirai.
L'orgoglio ha un significato particolare nella cultura dei Khai, che si basa principalmente su questo valore. Si preferisce la morte al disonore.
Yozora invece è indignata per lo scarso valore che i Khai assegnano ad una vita, riducendo la morte di una donna a una semplice resa di conti.
Alla fine, per fortuna, interviene Rhenn.
Il principe riesce a risolvere la situazione con una valida soluzione, che non intacca l'onore di Mirai e lascia Yozora in una posizione di superiorità e potere.
Rhenn si ritrova a fare la predica a Yozora accusandola ancora una volta di presunzione, poiché ha dato per scontato di conoscere la verità dei fatti basandosi sulle leggende e i pregiudizi del suo popolo verso la popolazione Khai.
Yozora è convinta di aver agito per una buona causa, e cerca di giustificare la sua umanità. La scommessa con Rhenn potrebbe farle scoprire che non tutto è come crede...vedremo, anche se il principe è piuttosto sicuro di sé.
Il fatto che Rhenn sia così interessato ad aiutare Yozora mi incuriosisce parecchio, perché come dichiara egli stesso, essere caritatevole non è una virtù per un Khai. Sono certa che Rhenn abbia in mente qualcosa e che Yozora abbia un ruolo fondamentale nella realizzazione del suo piano.
Anche la figura del padre, per il momento ancora molto misteriosa, sembra avere la sua importanza.
Complimenti, la vicenda è sempre più intrigante.
Bravissima, alla prossima! :)

Recensore Master
19/06/21, ore 22:54

Ciao, mia cara^^

Perdonami sempre tanto per il ritardo ♡

È stato per la maggior parte un capitolo dedicato a Yozora e al suo spirito di adattamento. Insieme a lei conosciamo anche più approfonditamente la mentalità dei khai e tutto ciò che comporta essere una forestiera in mezzo a loro, lei non è l'unica anche se forse è la più fortunata e in quanto tale ha maggiori responsabilità a cui tener fede.
Il risveglio della salki è tormentato, ma nel suo subconscio c'è un'àncora di salvezza anche lì dove per lei il futuro sembra ormai già stato scritto. Si sente comprensibilmente spaesata, ma è determinata ad abituarsi alla sua nuova condizione di vita di modo che nessuno paghi al suo posto e lei si assuma le sue responsabilità (specie suppongo per salvare la sorella che avrebbe dovuto prendere il suo posto).
È profonda e dolce la riflessione sulla determinazione di Yozora, in particolare se coinvolge il ricordo dell'amata madre defunta. Yozora non è mai stata disposta ad arrendersi anche alle situazioni più complicate (con il rischio di rimanere delusa) e non ha intenzione di farlo nemmeno in una delle condizioni più difficili della sua vita, che si ritrova ad affrontare in solitudine, privata con la forza delle persone di cui lei si fida. La saggezza della madre è un conforto per l'anima, le fa percepire di essere meno sola e le indica la via da percorrere anche se non può più essere fisicamente accanto a lei.
L'ardire di Yozora deve placarsi davanti alle regole khai che lei si sta prodigando tanto ad imparare ed inoltre non vuole più mettere nei guai alcuna schiava per colpa della sua "ribellione"; ancor più non desidera mostrarsi troppo fragile al cospetto di un khai, volente o nolente è parte della sua eredità salki. È cosciente del fatto che diventare a pieno titolo una khai sia doloroso, ma la sua determinazione sa anche che è inevitabile se vuole tenere fede ai doveri che si è assunta sostituendosi alla sorella, di cui peraltro ha forte nostalgia.
Yozora sembra non fidarsi ancora molto delle intenzioni di Mahati ed è comprensibile visto che non dà l'impressione di essere così euforico di sposare una donna con una personalità così distante dai khai. Al contrario Rhenn le infonde più agio, prova meno soggezione nei suoi confronti e implicitamente le insegna il tono migliore con cui rivolgersi ad un khai per mostrarsi degna di lui. Conta di instaurare un rapporto cordiale con la moglie di Rhenn, è alla ricerca di solidarietà femminile e di un esempio di moglie da seguire. A proposito di donne, mi piace davvero molto come interpreti la figura della donna tra il popolo khai, le equipari per forza, coraggio e tenacia all'uomo, fai in modo che tengano testa alla loro controparte maschile (qui è veramente molto chiaro, nei capitoli precedenti avevo compreso male io per quanto riguarda Rasalaje). Sicuramente Yozora non è diventata una schiava poiché principessa nel suo regno, ma lei ha intenzione di mantenere un buon rapporto con le schiave che si occupano di lei, riservando a loro più dignità come si usa fare tra la sua gente d'origine (Yozora prova empatia con gli schiavi dei khai, perché anche il suo popolo è stato sconfitto e ha vissuto uno stato di oppressione). Credo che ci siano i presupposti per un buon rapporto tra Yozora e Naiše, forse può diventare un'alleata, una confidente, qualcuno che possa supportarla pur mantenendo i ruoli e onorare il popolo khai. È particolare l'opinione che Naiše si crea su Yozora, per lei l'arrivo della ragazza è una maledizione e una benedizione al contempo, lo pensa con cognizione di causa dal momento che conosce bene i khai, è cresciuta tra i khai, ha vissuto tra i khai, ha sposato un khai e ha dato alla luce dei khai con annessa educazione. A palazzo la maggior parte della servitù vede Yozora inadatta, eppure Naiše non è la sola a notare la sua intenzione di essere all'altezza di Mahati, notano infatti che ci sono buone basi da cui partire.
Yozora prova a prendere spunto dalle donne khai che vede per poter sembrare meno detestabile agli occhi di Mahati. Cerca di scoprire l'ambiente che la ospiterà da lì in avanti e che in apparenza non rappresenta il popolo che ha sempre conosciuto nella teoria. Cerca il modo di conoscerli nei loro punti di forza in primis, forse per essere un po' più come loro.
Al termine di questo capitolo però i tentativi di Yozora di essere sempre più vicina alla mentalità dei khai si fanno sempre più lontani con l'ultima rivelazione sulla concubina di Mahati. Lei non voleva arrivare a tanto, cercava solo di portare solidarietà e comprensione femminile.

Infine è stato interessante anche il fugace confronto tra Rhenn e la moglie. Cerca di assecondarla probabilmente per fare in modo che lei non abbia sospetti sul suo tradimento. Al momento però sembra solo che Rasalaje provi gelosia per Yozora (non so se sia una questione personale o se la gelosia coinvolga il suo rapporto con Rhenn) e così cade l'intento di quest'ultima di essere sua amica. Sarà inoltre difficile che Rhenn possa affiancare Yozora nelle prove che dovrà affrontare senza che la moglie si lamenti (o forse sa come tenerla calma).

Ci hai lasciati con il fiato sospeso, spero che la scelta di Yozora sia razionale e non dettata solo dal desiderio di adeguarsi il più velocemente possibile al popolo che la ospita. Non vedo l'ora di leggere il seguito, la trama è sempre più intrigante e assume risvolti sempre più riflessivi. Complimenti per il lavoro che stai facendo nel creare questo universo ♡♡

A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)
(Recensione modificata il 19/06/2021 - 11:05 pm)

Recensore Master
15/06/21, ore 05:45

Buongiorno,
ordunque, a lei la scelta, ora.
Comunque ci troviamo di fronte a così tante usanze che chiunque straniero sarebbe spaesato.
La nostra giovane amica ha iniziato a fare passi avanti, compiendo scelte proprie. ma, allo stesso tempo, ogni scelta comporta anche conoscenze nuove...

Recensore Master
14/06/21, ore 14:30

Ciao carissima^^
Yozora si dimostra un'anima pura, buona, gentile e altruista. Possiede ancora una visione molto innocente della realtà, e decisamente ingenua.
Cerca di relazionarsi e comprendere alla realtà dei Khai con questi valori, ma i due mondi sono troppo differenti.
La ragazza però è anche intraprendente e motivata, e il suo carattere forte sarà di certo fondamentale.
Anche Rehnn ha notato qualcosa in lei, anche se non sappiamo ancora quale sia il suo reale scopo e per quale motivo si dimostri interessato alla principessa Salki. Yozora non passa inosservata nemmeno per Rasalaje, che sembra mostrare una certa gelosia nei suoi confronti.
Le differenze culturali tornano ad essere un ostacolo per la nostra protagonista, e questa volta causano un grave malinteso.
Yozora è mossa da buone intenzioni, ma la sua umana preoccupazione viene scambiata per rabbia e desiderio di vendetta.
Complimenti anche per questo capitolo, sono davvero curiosa di vedere quali effetti avrà la presenza di Yozora nel freddo regno dei Khai.
Bravissima come sempre^^
Alla prossima! :)

Recensore Master
14/06/21, ore 12:54

Ciao!
Imbarazzo moment. Yozora era partita con le migliori intenzioni, ma si trova in un'impasse difficile da risolvere. Sai chi mi ricorda: Hai presente quella miniserie televisiva che si chiamava Shogun? C'era un tizio che per colpa di un naufragio finiva nel Giappone feudale, e la sua confusione di fronte alle usanze dei giapponesi mi ha ricordato la principessa.
Yozora sta cominciando timidamente a dare la sua impronta alle cose. Ci prova, sbagliando, facendo qualcosa di giusto, ma in ogni caso agendo in modi che presso i Khai sono quantomeno assurdi. Stupisce le schiave, lascia basite le guardie, ma suscita l'interesse di Rhenn, che la vede passare in mezzo al gruppetto di guerriere e capisce subito dove voglia andare a parare.
Sarà interessante vedere cosa riuscirà a ottenere. Per me ha i numeri per fare grandi cose.
Come sempre bravissima, a presto!

Recensore Master
09/06/21, ore 10:07

Eccomi anche qui, cara ^^

Nello scorso capitolo hai introdotto un sacerdotessa devota al dio della Battaglia, in questo capitolo invece ci presenti il dio della Battaglia in persona, nel suo ambiente naturale. Sottolinei il suo potere sulle sorti della guerra, il suo potere di ingannare gli umani e il suo essere sovrumano, già dalle prime righe non si ha alcun dubbio sulla natura di questo personaggio. Ha l'enorme potere di influire sulla coscienza degli uomini e sulla spietatezza del conflitto che si sta consumando. È lui a decidere il vincitore.
Tra coloro che si stanno scontrando in guerra c'è l'armata dei khai e mi chiedo se loro, così devoti allo scontro e al dio della Battaglia, sappiano quanto il dio talvolta giochi a loro sfavore (sicuramente il comportamento di Rhenn non è stato apprezzato dal dio benché un po' sminuisca ed eviti l'argomento). Mi è piaciuto molto come hai trattato il tema mitologico ed è raro leggerlo dalla prospettiva degli dei; il valore delle preghiere che i khai rivolgono al dio della Battaglia nel tempio a lui dedicato assumono grande rilevanza per ingraziarsi il suo favore, ma forse in questa occasione sono servite a poco.
La descrizione dello scontro tra i due eserciti è molto realistica e avvincente da seguire passo dopo passo. Doni alla battaglia un'aura di suspense attraverso gli interventi del dio mentre la battaglia è in corso.
Con il dio della Battaglia riprendi la questione che era rimasta in sospeso tra gli dei e cioè che un dio messaggero lo stia cercando per conto del dio supremo per affrontare una questione di vitale importanza. Stai affrontando più filoni narrativi che si articolano in contemporanea e suppongo, come fai presagire, che si congiungeranno e intrecceranno ad un certo punto della storia.
Il dio della Battaglia gioca palesemente con il destino dei khai devoti a lui e ciò pare possa influire anche sul destino di Yozora con la procrastinazione del suo matrimonio con il principe.
Ci lasci, al termine della scena, una nuova sensazione di suspense alla decisione del comandante di giocare d'astuzia ed impeto. Spero in seguito che ci aggiornerai sull'esito di questa battaglia.

È intenso il confronto tra i due fratelli, tra le battute dei due emergono riflessioni profonde sul loro rapporto e sulle loro personalità.
La voglia di Mahati di staccare dalla guerra ogni tanto e di tornare nella pace del suo palazzo credo sia comprensibile, anche perché portarlo lontano da casa equivale all'esclusione dal trono. È comprensibilissimo anche il fatto che Mahati combatta per un onore suo e non per portare onore ad un popolo che non è destinato a governare.
Mahati è astuto e sospetta con cognizione di causa l'infedeltà di Rhenn; da come lo accusa sembra che i suoi sospetti vengano mossi al fratello già da tanto tempo. Alla resa, negli ultimi capitoli sembra che Mahati sia quello più onorevole nei rapporti con il prossimo, a dispetto di ciò che si poteva credere o pensava Yozora.
Citi spesso il padre dei due principi e da come ce lo dipingi non deve avere un buon rapporto con i figli, sia Rhenn che Mahati provano rancore verso di lui e da quello che intuisco riguarda la successione, ma deve esserci sicuramente qualcosa che non ci hai ancora svelato.
È un rapporto particolare quello che hai instaurato tra Rhenn e Mahati, si trovano in equilibrio tra la sfida per il trono e la complicità personale dettata dal legame di sangue. Entrambi sanno benissimo quanto sia àmbito il trono, quindi Mahati non può che sfruttare la loro concorrenza al trono per volgerla a suo favore e chiedere al fratello di guidare al suo posto Yozora lungo le prove che la renderanno ufficialmente membro della famiglia reale. Dal momento che a suo tempo le prove di Rasalaje l'avevano avvicinata a Rhenn, sono curiosa di leggere cosa potrà succedere tra Rhenn e Yozora ...

Rasalaje è sicuramente la parte della coppia che offre maggior rispetto e devozione al compagno. Anche se non chiede alcuna spiegazione al marito circa le sue compagnie ha il sospetto che possa tradirlo, ma continua ad essergli devota e legata, vogliosa di dare a lui un erede e di aspettarlo sempre al suo ritorno. Il fatto che Rhenn giochi con la fedeltà della moglie sapendo che l'onore di lei non vacillerà mai fa perdere molti punti al principe ai miei occhi; le dimostra palesemente che non è tra le sue priorità e sta inoltre ritardando il concepimento dell'erede, chissà cos'ha in mente.

Sono curiosissima sullo sviluppo della trama, le tue storie sono come sempre molto accattivanti ♡

A presto!
Un abbraccio grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
08/06/21, ore 22:26

Ciao, carissima ^^

Sono finalmente riuscita a tornare a recensire e a recuperare i capitoli di questa bellissima storia, scusami sempre tanto per il tempo che impiego ♡

Fin dallo scorso capitolo Yozora aveva manifestato il suo disagio nel rimanere sola nella stanza del futuro marito senza Rhenn; ha provato al suo fianco un senso di protezione inaspettato nella convinzione che se lui fosse rimasto nella camera con loro Mahati non l'avrebbe reclamato prima delle nozze (avendo letto entrambi gli ultimi due capitoli, mi verrebbe da dire che la principessina dovrebbe ricredersi su entrambi i fratelli).
Yozora nota che il principe è pensieroso e nervoso, prova fin da subito empatia verso di lui nonostante le voci su quell'uomo non siano rosee, anche se spesso le sue numerose ipotesi saranno errate, frutto della sua profonda inesperienza in quel mondo. Possiamo definire il comportamento del principe inaspettatamente "gentile" per come lei lo dipingeva all'inizio da voci che le sono giunte dal popolo in cui ha vissuto fin da bambina. Mahati sembra disposto ad un dialogo e peraltro è l'unico modo che ha Yozora di poter conoscere lui e gli usi della nuova popolazione (che conosce in modo riduttivo e a tratti distorti solo attraverso "libri e incubi", come ammette lei stessa), anche con il rischio di irritarlo, ma la loquacità è la sua unica arma in un mondo che non conosce e in cui si sente prigioniera.
I khai si dimostrano sempre meno i mostri che sembravano. Non è un dettaglio di poca rilevanza che rispettino le donne a cui si legano in matrimonio nonostante non le conoscano. Il fatto che loro non provino amore (così ci dici, anche se ogni tanto questa convinzione è venuta un po' meno, ma magari si tratta di mera attrazione fisica da parte dei khai….) è, secondo me, un vantaggio per Yozora, l'amore non diventa un metro di misura per prendere una donna in moglie e quindi la mancanza di amore non è motivo di disprezzo. La moglie di un reale viene rispettata in quanto tale, non viene trattata come una prigioniera anche se di stirpe diversa, ma nemmeno degna di dare un figlio a Mahati poiché sarebbe di sangue misto e quindi non degno erede, compito che peraltro spetta a Rhenn. A Yozora alla resa spetta il compito di dare al principe una giusta compagnia, una buona compagnia che egli auspica per entrambi e su questo punto Mahati mi sembra essere stato molto chiaro.

È sufficiente a Yozora trascorrere poco tempo nel palazzo dei khai per ricredersi su molte leggende su di loro che aveva letto, come ad esempio quella più sorprendente sull'aspetto minaccioso di un khai; è stato particolarmente scioccante per lei scorgere oltre le apparenze e poter scrutare le vere sembianze di un khai, vederlo nella sua nudità fisica e morale, oltre l'armatura che mostra in guerra, ai nemici e che lo rende così spaventoso. Yozora ha la percezione di essere entrata nella sua sfera più intima e privata, ingresso non concesso a tutti, men che meno alla principessa di un popolo nemico se essa non fosse sua promessa; è ancora troppo presto però per allontanare da lei le sensazioni di pericolo e solitudine - se mai un giorno se ne andranno (non ci è ancora lecito saperlo) -, rimane in lei una prudente diffidenza che non la rende affatto una sprovveduta.
Mahati è chiaro sul fatto che si aspettasse una donna più esperta e spigliata, questo dimostra ancora una volta la differenza nell'uso e nei costumi dei due popoli, in cui l'innocenza di una donna non ha lo stesso valore. Dall'altra parte però vige per i khai il rispetto tra due sposi, poco importa che essi si conoscano o meno, il principio di esclusività è questione di onore per un khai (anche se in questa storia ci stai mostrando anche il caso in cui questo rispetto venga meno, ma arrivo presto a parlare anche di questo).
Citi nuovamente la tenace personalità di Yozora con la sua esponenziale devozione al sacrificio che non si estende solo ai membri della sua famiglia; ella desidera aiutare chiunque si trovi in difficoltà ai suoi occhi, anche la donna che non conosce ma è costretta a trascorrere la notte con Mahati, dimostrando un alto grado di empatia, nella fattispecie solidarietà femminile. Yozora si sente in colpa perché lei è costretta a prendere il suo posto per quella notte e non crede affatto all'onore che prova la guerriera nel concedersi ad un principe, dimostrando ancora una volta di non essere la ragazzina ingenua che tutti pensano. La ragazza sembra sinceramente credere nella fedeltà al matrimonio, Mahati ha dimostrato di essere un uomo rispettoso in quel campo, ma lei continua ad essere disorientata e a non capire a pieno le abitudini del popolo che la ospita.
Un aspetto che contribuisce a confondere Yozora riguarda sicuramente l'atteggiamento che Mahati esibisce nei suoi confronti: l'uomo si mostra più quieto rispetto a quando si trova in guerra (un atteggiamento che Yozora non avrebbe potuto sospettare se non si fosse avvicinata a lui in occasioni più tranquille), anche se i modi bruschi non vengono del tutto sopiti davanti alla principessa. L'ipotesi è che i suoi modi gentili siano sempre volti a preservare l'onorabilità personale, un valore essenziale per un khai.

Come ogni tua descrizione anche quella del tempio in onore del dio della Battaglia è molto suggestiva e allusiva del luogo in cui ci immergi; in primis i dettagli sulla sacralità sono stati essenziali per respirare quell'atmosfera, introdurre la figura della sacerdotessa e sottolineare quanto l'audacia di Rhenn sia fuori luogo.
Mi servono altri dettagli per inquadrare meglio il rapporto tra Rhenn e la sacerdotessa. Ci ricordi spesso che i khai non provano amore, ma sono un popolo molto passionale; non vorrei anticipare aspetti che tratti nel capitolo successivo, ma stando alla passione, mi sembra che Rhenn abbia accanto una donna parecchio sensuale, quindi secondo me il rapporto tra il principe e la sacerdotessa supera un mero aspetto carnale, intendo ovviamente da parte di lui. Non è un caso infatti che lei lo prenda spesso in fallo e lui si rifiuti di ammettere la verità, come non è un caso che potrebbe colmare l'astinenza con la moglie ma predilige l'amante.
Da come ci hai dipinto Rhenn in compagnia di Yozora, mi aspettavo un uomo più rispettoso della Legge e invece ha tradito il vincolo matrimoniale, un disonore per un khai, per giunta con una sacerdotessa. Sacerdotessa che sembra essere pericolosa, lo tiene sul filo quasi come se lo avesse stregato, fatica infatti a mantenere il controllo su di lei.

Le tue narrazioni sono splendide come di consueto! Termino il commento al capitolo successivo e ci risentiamo ♡

A presto!
Un abbraccio grande grande
-Vale (sempre tua affezionata lettrice)

Recensore Master
08/06/21, ore 13:23

Ciao carissima,
le cose si complicano, nulla è come appare. Ognuno dei tuoi personaggi ha strati su strati, che pian piano si rivelano col progredire della storia.
Cominciamo a capire che le cose accadono per dei motivi e che anche gli Immortali hanno i loro disegni, di cui gli uomini diventano le inconsapevoli pedine.
Anche i due fratelli hanno scopi che vanno al di là di quel che appare. Yozora forse entra in un gioco più grande di lei, del quale è totalmente inconsapevole. Cosa saranno le prove a cui deve essere sottoposto un membro della famiglia reale khai? E perché Rhenn, che mi sembra decisamente più astuto del fratello, ha acconsentito a istruirla?
Questa storia si fa sempre più interessante, complimenti!