Tesoro mio, dopo mille peripezie sono finalmente riuscita a pubblicare questa recensione.
Sono in ritardo rispetto alla mia tabella di marcia, ma spero comunque di riuscire a farmi perdonare con le mie parole!
Sappi che qui farò un excursus di tutti e quattro capitoli. Mi è sembrava la scelta più giusta, perché è stato rileggendo i capitoli passati che sono riuscita a cogliere dettagli importanti per il futuro, dettagli che tu stessa hai cercato di rivelarmi nella paura che non li cogliessi, e sai cosa ti dico? Che la tua storia è la rappresentazione dei tuoi pensieri…
Il messaggio arriva forte e chiaro, tesoro mio! Basta solo ricordarsi che TU non scrivi mai niente per caso…
Beh comincio subito con la recensione!^_^
Questa è una storia che ha il sapore amaro della sconfitta e il dolce profumo della rinascita…paradossale? Assurdo? No. Semplicemente reale.
I protagonisti sono divisi tra ciò che vogliono e ciò che raggiungono.
Si perde e si vince, si vince e si perde, in una lotta costante contro se stessi e contro ciò che si era un tempo.
È una strana battaglia contro il proprio destino, il rifiuto di qualcosa che è più grande di quanto si possa immaginare, qualcosa che disturba per la sua incomprensibilità e che attrae per lo stesso motivo…
"Lo pretendo e l’ottengo, non importa a quale prezzo…"
"Lo pretendi e l’ottieni, anche al costo della mia dignità, anche se per farlo calpesti la mia anima e il mio cuore…"
Jared e Mya, due mondi diversi che collidono per uno strano gioco del fato.
“Mi chiedi se ti amo?
Io non ho mai finto di non amarti…”
Due frasi che racchiudono in sé la meraviglia di un amore profondo e sconfinato, un amore che è in grado di uccidere per la sua intensità, un amore che è la condizione stabile di una donna che nella vita ha sofferto fin troppo, un’ulteriore condanna in una vita segnata da dolore e solitudine, una piaga nascosta dietro una felicità tanto agognata…
“…c’era qualcosa che non riuscivi ad accettare…Qualcosa che ti bruciava come fuoco e che scioglieva i nodi insensati della tua vita come neve al sole incerto di primavera.Eppure continuavi a tornare…”
E qui c’è la causa di tutto: un mistero troppo profondo da non poter essere ignorato, un miracolo che ha poco di divino, un tormento per due occhi cerulei e un barlume di speranza per un’anima troppo fragile…
“Tu mi hai distrutta ed io ho lasciato che lo facessi perché…perché non avrei potuto farne a meno…perché pur di averti accanto avrei gettato via anche la mia anima.”
Si può amare qualcuno fino a dimenticarsi di se stessi? Fino ad annullarsi?
Evidentemente sì, ed è doloroso sia per la vittima che per il carnefice...
“Io ti odio.”
Quanto c’è di vero in queste parole? Forse tutto, forse niente. Magari è proprio il contrario…magari…
Ma perché?
“Perché…perché hai avuto il coraggio di scavare nel vuoto più nero della mia anima, hai toccato i punti in cui faceva più male, hai preso il mio cuore e ne hai curato le ferite, hai dato calore al gelo che mi porto dentro e hai cantato dolci melodie al bambino triste e impaurito che non ho mai smesso di essere…hai osato amarmi mentre io volevo solo usarti…avresti dovuto odiarmi…”
Solo perché lei si è rivelata migliore di lui, solo perché lei l’ha amato senza riserve, solo perché lui ha miseramente fallito nel suo piano di prendere quello che voleva rimanendo immune ai sentimenti… è un misero bugiardo questo Jared.
Cosa n’è stato di quell’uomo carismatico, pieno di talento, di sogni e di speranze? Cosa l’ha trasformato nell’ombra di se stesso?
“Jared Leto ha perso la sua musa, l’ha persa da qualche parte dentro di sé e scrivere è diventato impossibile, come è diventato impossibile mettere mano a quella chitarra e tirare fuori qualcosa da questa voce costantemente afona, Jared Leto è morto con i 30 seconds to mars, niente potrà riportarlo indietro.”
È davvero così? È davvero tutto perduto? Forse no.
La vita a volte ci pone di fronte a situazioni insospettabili che sfiorano l’impossibile, e noi ci ritroviamo a scegliere tra il cambiamento e l’immobilità…tra il dolore e un barlume di speranza...
Persone che ci riportano indietro dal baratro delle nostre insicurezze e fallimenti, persone che ci ricordano una verità passata e la possibilità di ritornare a sorridere…
Ma non sempre si è pronti ad accoglierle con la stessa facilità con cui si presentano.
Spesso si è talmente chiusi nella propria oscurità che l’unico modo per non soccombere e trascinare tutto con sé nel buio…per sentirsi meno soli…
E più si cade e più ci si lascia cadere, senza reagire, perché in fondo non ci importa di salvarci né di essere salvati…
Ma poi il dolce piacere della sofferenza si mischia all’assurda volontà di alleviare il proprio dolore…come riuscirci?
“Vorrei essere il tuo peggiore incubo”
Infliggendo una severa condanna a chi inconsapevolmente ci riporta in alto?
Perché Jared?
“…non posso sopportare che lei sappia leggermi dentro in modo così assolutamente inconcepibile, non riesco a sopportare il bisogno di averla accanto per sentire quel briciolo di ispirazione che ho completamente perso nei meandri della mia anima…”
E chi stai punendo in realtà?
Mya? Quello strano ed incredibile dono che ti confonde distruggendo quello che sei diventato e che libera le catene che avvolgono la tua anima rendendola nuovamente accessibile all’arte?
Te stesso e la tua incapacità di ritrovare la musa perduta senza l’aiuto di nessuno?
O semplicemente quella parte del tuo passato che ti ha abbandonato o che credi ti abbia abbandonato?
Non lo sai, vero? E non ti importa saperlo…l’unica cosa che desideri è ritrovare l’ispirazione che credevi aver perso per sempre…
“Perché riesco a raggiungerla ed afferrarla solo tramite lei?”
Perché in lei è nascosta quella parte di te che avevi ormai dimenticato…
“Perché mi schiavizza come droga fino a spingermi a desiderare di rivederla per poter riassaggiare attimi che sanno ancora di me, del vecchio me?”
Perché è solo tramite Mya che hai riscoperto il brivido della creazione.
Sei convinto di valere meno di niente…sei stato tu a volerlo…sei stato ad annullarti…
Non c’era più nulla da sognare, non c’era più nulla da inventare, non c’era più nulla da desiderare…
Il mondo era nelle tue mani ma non ti bastava…la tua arte non ti rendeva più felice.
Così hai detto addio alla musica, alla tua musa, perché ti era sembrava la scelta più semplice…ma hai finito col dimenticare che era stata colpa tua…
E la rabbia verso questo sputo di universo è cresciuta come un cancro nel tuo cuore, la rabbia per la tua incapacità di capire il senso delle cose ti ha accecato…
“Arrabbiato perché sta finendo nel peggiore dei modi e perché se avessi avuto la completa certezza di aver perso del tutto l’estro creativo forse avrei potuto accettarlo con più calma, invece è arrivata lei a rovinare tutto, a mostrarmi di nuovo la strada verso le stanze segrete della mia anima, verso l’ispirazione, verso di me.”
Sarebbe molto più semplice arrendersi piuttosto che combattere vero? Convincersi che non ci fossero più possibilità di tornare indietro e lasciarsi cadere nell’oblio non sarebbe stato poi così male no?
Nessuno sforzo, nessuna scelta, nessuna responsabilità.
Ma ecco che il passato ritorna e ha fattezze umane…carne e ossa da martoriare e sulle quali riversare l’odio verso se stessi…
Tutto viene rimesso in discussione…
“Nessun coinvolgimento, nessuna emozione…tramite lei voglio solo scoprire se si tratta di un’illusione o di una possibilità concreta.”
E se con l’arte tornasse indietro anche il tuo cuore?
Credi davvero di poter provare a riconquistare ciò che eri rimanendo spettatore imperturbabile della tua vita che scorre?
Non sei da solo in questa ricerca del tuo passato: hai tra le mani un cuore che pulsa amore vivo per te nonostante tutto, nonostante il dolore che vuoi infliggergli…
Tenta pue vuoi! Corri pure il rischio di tornare umano! Ma non incolpare nessun’altro se non te stesso…
“…mi spingo lentamente dentro di lei, comincio a muovermi e la mia mente si riempie di immagini.
I testi scritti e fogli sparsi, le notti insonni con una chitarra tra le mani, le melodie nella testa ed i continui ed incessanti pensieri, le bozze scritte un po’ dappertutto, le stanze piene di appunti, scaffali colmi di spartiti poco convincenti, una vita sacrificata a favore della musica…della mia musica.”
E l’amplesso ha un sapore strano, diverso: è un viaggio a ritroso attraverso i labirinti della propria anima, un’anima disorientata che non riesce ad uscirne da sola…
C’è aggressività e sacralità…c’è confusione e assoluta certezza che ciò che sta avvenendo era scritto da qualche parte nel mondo…
Obbligo e rassegnazione nella fusione violenta di due corpi…
“Si arriva ad un punto nella vita di un artista in cui l’arte stessa comincia a distruggere ingiustamente ogni minima cosa, ma quando si perde la propria musa si sarebbe disposti a distruggere tutto pur di ritrovarla.”
E chi pagherà le conseguenze di tale distruzione?
“Sai qual è la cosa più odiosa?Che in verità farei di tutto pur di poterti aiutare”
“Promettimelo allora…Promettimi che farai qualunque cosa…promettimelo”
Tutti o nessuno…
Moglie mia adorata, spero di essere riuscita a soddisfare le tue pretese da scrittore!
Meriti molto di più di questo, me ne rendo conto, ma il tempo è nostro nemico...
Ci ho provato piccina, incolpa pure la mia incapacità se non è abbastanza...
Sappi che ti vorrò sempre bene, perchè sei unica e perchè quello che fai è straordinario!
Al prossimo capitolo vita mia!*_*
P.S: Come avrai notato, non ho scritto molto riguardo a Mya e agli altri, e ti spiego subito il perchè: qui è Jared l'enigma, Mya è piuttosto trasparente nonostante il dolore...
C'è un universo da scoprire in questa storia e tutto, nel bene o nel male, passa attraverso l'animo turbato e turbolento del cantante.
Hai creato qualcosa di assolutamente meraviglioso Rò.
Grazie, grazie di cuore...i tuoi scritti sono cibo per la mia mente, e sfide per il mio cuore...
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