Jungkook odiava il pomeriggio.
Lo odiava perché Yoongi tornava a casa e faceva finta di niente, perché lo faceva impazzire, facendo lo stronzo.
-Dio, quanto ti desidero- sospirò Yoongi sul suo collo, prima di infilare una mano dentro i suoi pantaloni, massaggiando il suo sesso dalle mutande.
Jungkook voleva star zitto, non eccitarsi, voleva ridergli in faccia e andare via, da qualcun altro, ma non lo fece.
Sospirò e dischiuse le labbra, lasciando andare un gemito, ma si punì immediatamente mordendosi il labbro.
-Mi vuoi?- gli chiese, alzando il suo viso con una mano.
Quello si bloccò, guardandolo perplesso.
-Certo che ti voglio.- rispose confuso.
Jungkook lo guardò a lungo e in silenzio, cercando di analizzare la sua espressione debole. Anche lui era debole forse, anche lui soffriva, non a causa sua ovvio, ma soffriva, aveva un cuore, sentiva delle cose.
Ma cosa? Cosa sentiva quel dannato ragazzo?
-Di che colore sono i miei occhi?- chiese, chiudendoli.