Questa storia si è classificata prima al contest indetto sul forum di efp "Il Nastro Rosso" di SerenaEsse e Vanderbit
L’uomo l’aiutò ad alzarsi e la scrutò. « È sporca » commentò in direzione dell’altro « male »
Bella vide Hank torcersi le mani. « Signore? »
« Questo abbassa il prezzo Hank » lord Cullen, il viso sempre nella penombra del cilindro si mosse verso Hank che indietreggiò. Era l’unico uomo che Bella avesse mai visto, capace di intimidire Hank e solo per quello meritava tutto il suo rispetto.
Ambientata agli inizi del secolo scorso in America, nessun vampiro. Buona lettura.

Bella, dolce ragazza all’ultimo anno di liceo, non è bellissima, non è popolare, non è una sfigata… è semplicemente anonima. Però è innamorata, sospira per il compagno di banco, quello che due anni prima i professori le avevano imposto, quando si era appena trasferito. Lui non è il più bello della scuola, non è il più popolare, ma è simpatico, dolce, educato e carino, tutto quello che Bella sogna…
* storia scritta per partecipare al contest “Il nastro rosso” *

Una Bella che si lascia prendere molto dall’immaginazione, oltre che spiritosa. Un Edward preda di un enorme e simpatico malinteso. Un incontro strano e fuori dal normale, che coinvolge una pazza propensa alla lotta ed un ladro estremamente sexy.

Una ragazza, tutta coperta, spunta sulla strada, la sciarpa le risparmia solo gli occhi.
Sono nocciola. Sembra triste.
Subito dopo di lei spunta un fagotto. Tutto coperto. Se non fosse che sento battere il suo cuore giurerei che è un gomitolo che rotola sulla strada.
“Tesoro sbrigati! Si fa rosso sennò.”
“Mamma”
Dalla voce, è una bimba di sicuro, riprende a camminare più veloce. Ma inciampa e cade sull’asfalto coperto di ghiaccio.
“Tesoro, riuscirai mai a camminare retta per più di cinque minuti?!”
E’ buffa la bimba. Apro il finestrino.
“Mamma la bua”
E lo sento.
Il suo odore … mi travolge.
Un’ondata di adrenalina mi smuove ogni centimetro del corpo, invadendomi completamente. Gli occhi mi si scuriscono. Tremo. Subito dopo il dolore nel petto sembra squartarmi. Sono senza fiato, mi sembra di aver perfino bisogno di respirare.
Lo trovata! E’ lei.

Questa è la descrizione di una notte d'amore, il pezzo di una storia che non ho voglia di scrivere, che è bella già così. Spero riesca a rubare un battito del vostro cuore, perché è nata solo per questo. Per suscitare un'emozione, per far nascere in chi la legge una sola voglia. Sto parlando del desiderio che vi spinge tra le braccia del vostro amato.

Vi ricordate com'è finita la scorsa One-Shot...Ecco come è proseguita la serata tra i due protagonisti:
La sonora risata del Dtt. Cullen la fece imbestialire.
< Vuole giocare vedo, beh allora giochiamo! >
***Forse era proprio la reazione che Edward voleva suscitare…

Bella sta passando un brutto periodo: ha forti mal di testa che la tormentano ogni giorno e questa assurda allergia che appare improvvisamente dal nulla. Ha provato a fare visite su visite, ma nessuno capisce cosa abbia…poi incontra Eddy, dottore molto rinomato e consigliatole dalla sua amica Rosalie. E, finalmente, lui risolverà il suo complicato e misterioso caso clinico.

Milano, Italia. Alice, diciassettenne come tante altre, in cerca del principe azzurro e di ricostruirsi una vita nella sua nuova scuola. Lorenzo, suo vicino e ora anche suo compagno di classe; incomprensibilmente odioso, estremamente attraente. Le loro vite avrebbero potuto scorrere parallele, non fosse stato per l'attrazione innegabile tra di loro, per un patto scellerato.
(Introduzione by Bea (Panna_))
Dal prologo: "Ti odio. Sì, proprio così, ti odio. Il mio cuore potrà pensarla diversamente, ma il mio cervello riesce ancora a ragionare in maniera lucida…più o meno.
Non sto capendo un cavolo della lezione -sulla mia materia preferita tra l’altro- per colpa tua.
Ti sto fissando da mezz’ora, forse anche di più, eppure tu sembri immerso in un mondo completamente tuo e non te ne accorgi…o meglio, fingi di non accorgertene.
Mentre ti passi una mano fra i capelli per spettinarli, mi viene spontanea una domanda; chi ti credi di essere? Chi sei tu per farmi stare così male?"

Un ragazzo, una ragazza, una sorella un po’ invadente.. come si svolgerà il primo appuntamento di Edward e Bella?

Un Edward innamorato di sua sorella.
Un matrimonio imminente.
Sarà veramente il giorno più bello?

Bella è una ragazza forte e determinata a trovare la sua strada, a riprendersi ciò che la vita gli ha negato fino allora, la partenza per l'università segnerà un nuovo inizio, nuovi incontri. Due occhi smeraldo cambieranno radicalmente tutta la sua esistenza.
Edward ragazzo ricco e viziato che ha avuto tutto dalla vita incontrerà due occhi color cioccolato che stravolgeranno la sua vita trasformandolo finalmente in ciò che è e non in ciò che gli altri pretendono che sia.

Dal primo capitolo:
- Gli porgo la mano. “Io sono Bella”.
Sorride. “È bello vedere che almeno una donna su cinque ha un’alta considerazione di se stessa”. Ritorna serio e riabbassa la testa sul libro. “Sì, sei molto carina” si limita a dire.
Alzo gli occhi al cielo. “Bella è il mio nome” specifico.
“Come vuoi” borbotta senza neanche guardarmi.
Mi appoggio alla sedia, osservandomi intorno e cercando altre scuse. Non ne trovo. Passo al sodo. “Ho bisogno del tuo aiuto” mormoro, diventando improvvisamente seria.
Annuisce con gioia, alzando finalmente la testa. “Certo. A circa sei isolati da qui c’è un centro specializzato per malati mentali come te. Se vuoi ti do un passaggio”.
Gli lancio un’occhiataccia. “Non sono pazza”. Scrollo le spalle. “Ho solo bisogno del tuo aiuto”.
Riabbassa la testa. “E di cosa avresti bisogno?” chiede con indifferenza.
“Vuoi essere il mio fidanzato?” domando, gli occhi che brillano. -

Roba da pazzi! Poggiai una mano su un fianco cominciando a gesticolare animatamente con l'altra.
-Punto primo: mi stai rinfacciando tutte le volte che sono venuta a piangere da te? -domandai sentendo il veleno fra i denti -Perché io pensavo di trovare supporto fra le braccia di un amico e non di uno stronzo pronto a portarmi il conto!
-Non sto facendo niente di tutto questo -tentò di difendersi, ma io ormai ero partita come un treno e non mi sarei fermata tanto presto
-Punto secondo: io non sono una guerra che vi giocate tu e Riccardo, non sono una battaglia da vincere!
-Per me invece lo sei -mi interruppe, guardandomi dritta negli occhi; rimasi in silenzio, colta alla sprovvista e lui ne approfittò per continuare -Sei una di quelle poche cose per cui vale la pena lottare.. ed è per questo che non rinuncerò facilmente, soprattutto se ti so con quell'idiota
Avevo detto che non mi sarei fermata? Be' non avevo tenuto conto di questo. Proprio no.
-E punto terzo -aggiunse lui alla mia lista -non hai risposto alla mia domanda

L’alcol. A volte aiuta a dimenticare problemi e malanni, per carità, ma circostanze strane o anche il destino se volete, possono giocare brutti scherzi.
Una donna professionalmente esperta nel suo campo, ma con una vita sentimentale davvero arida, in una città, famosa per le scappatelle, come Las Vegas, in un incontro voluto dal destino e con un pizzico di aiuto dal dio Alcol riuscirà a superare la tristezza della sua vita e ricominciare da capo. È la vita di Isabella Swan.

Passeggiando tra quegli alberi secolari e piante fitte riuscivo a sentirmi veramente a casa. La natura era la mia casa. A venticinque anni tornavo a Forks per ricominciare a vivere. Tornavo a Forks, soprattutto per rivedere lui. Edward. Ero ancora una bambina quando era entrato nella mia vita e avevo dovuto lasciarlo troppo presto perché a quindici anni non avevo il diritto di scegliere come vivere la mia vita. Lui non mi aveva cercata, mi aveva detto che dovevo fare le mie esperienze, ma mi aveva anche promesso che mi avrebbe aspettata per sempre. Ed era di questo che avevo bisogno: stabilità, amore e passione. Avevo avuto troppe delusioni nel tentativo di avere quell’esperienza che mi mancava. Per troppi anni avevo cercato di sopprimere i sentimenti profondi e illimitati che nutrivo per Edward, senza naturalmente riuscirci, ma avevo fatto quello che mi aveva chiesto. Ora ero pronta per lui.