“Vorrei un maschietto che ti somigli un po’…” disse lei, mentre Castle fece scivolare la mano lungo il suo seno.

“Se dovesse ricapitare ne parleremo con più calma?” Rispose e Kate sorrise annuendo. “Prometto di cercare di non sbranarti.”

La serenità che percepiva nella loro casa era confortante, la sentiva vivida come quando lui Johanna e Katie erano un trio affiatato.

Rick sorrise e si voltò a guardare Kate. Abbassò il capo con occhi divertiti e le sussurrò all’orecchio: “Mostragli distintivo e manette, poi vediamo se sono ancora interessati.”

- Belle parole… lasciano il segno. – è una signora anziana a parlare, poggiandomi una mano sulla spalla, mentre l’altra se la porta al cuore.
Annuisce, comprensiva.
- Quali parole?
- Quelle parole, figliolo. Quelle fantastiche parole. E’ stato bravo a comporle. Magari qualcuno le avesse dedicate a me… - continua imperterrita, con aria sognante.

La ragazza scosse il capo. “Mi piaceva di più quando ti teneva a distanza, ma anche lei è finita nel tuo letto come tante altre, solo che tu da quando c’è lei non vedi altro.”

Da un po' di tempo a questa parte, la preside McGranitt si è resa conto che la carenza che gli studenti di Hogwarts hanno nei confronti dello studio è dovuta all'influenza che esercita l'amore durante l'adolescenza.
Istituisce già da prima della venuta della nuova generazione Weasley a Hogwarts un quartetto di studenti (un mago o una strega per ogni Casa) dell'ultimo anno a fare da psicologi.
E' al suo settimo anno Rose quando sente il bisogno di una consulenza, trovandosi davanti a Scorpius che cercherà di risolvere il suo problema.

Forse, in una serata tra amiche, ti racconterò dei miei pensieri su di te questa sera. Ti racconterò di come ho visto il vostro amore.

“La domanda che a volte mi lascia confuso è: sono pazzo io o sono pazzi gli altri?”

Un nuovo arrivato con un bel caratterino e un sacco di domande...
Chris è tra noi!