Hannah Evans, ragazza testarda, ma con un animo timido.
Zayn Malik, classico cattivo ragazzo, menefreghista che pensa solo a divertirsi.
I due, per uno strano scherzo del destino, si ritroveranno a vivere sotto lo stesso tetto, tra litigi e segreti.
Sono l'uno l'opposto dell'altra, ma si sa, gli opposti si attraggono.
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Tratto da un capitolo:
- Hannah cazzo! Smettila di fare la bambina. -
Mi aveva appena dato della bambina, brutto stronzo.
- Vaffanculo Zayn! - cominciai a prenderlo a pugni sul petto, con le lacrime che mi appannavano la vista, ero furiosa.
Mi afferrò i polsi e mi spinse contro il muro, imprigionandomi.
- Dimmi quello che vuoi Hannah, cazzo! -
A quelle parole mi bloccai.
L'unica cosa che in quel momento volevo era lui, lui e basta.
- Hannah. - mi riprese, ancora furioso.
Lo guardai negli occhi e quelle parole uscirono, senza che il mio cervello potesse fermarle.
- Voglio te. -

La notte era tarda, il resto degli inquilini dormiva, ma Zayn non amava seguire le regole casomai trasgredirle.
Nella penombra, fingendo il sonno, l’osservai agitarsi, tastare alcuni dei suoi indumenti con sicurezza ingannevole per prelevarne un piccolo pacchettino che aprì e dal quale estrasse un oggetto. Capii di cosa si trattasse, quando scorsi il lume di un accendino, accostarlo: una sigaretta.
Mi domandai da quanto avesse ripreso a fumare, se sapesse che, a seguito di tutte le problematiche affrontate, il fumo sarebbe solo stato capace d’infliggergli un ennesimo male.
Ma, ammirandolo spalancare la finestra della nostra stanza e poggiarsi sul davanzale, mentre con calma estenuante conduceva la sigaretta alla bocca per aspirarla e rigettare il fumo, che nella notte assumeva un colorito bianco acceso, mi sorpresi a ritenerlo ammaliante in ogni gesto compiuto, tremendamente accattivante.
Riflettendoci, ricordai che solitamente il fumatore fa uso del fumo colto in determinati stati d’animo. E Zayn ne attraversava svariati. Avrei voluto che, dalla prima all’ultima, mi fossero rivelate le situazioni in cui ne godeva gli effetti.
-
n. 1: La sigaretta post sesso.
Sequel di "Scommettiamo. Ti piace giocare?"

[…]
Sono diventata la persona che sono oggi all’età di dodici anni, in una fredda giornata invernale del 2010.
[…]
Mi piacerebbe avere un ragazzo. Mi piacerebbe che vivesse nell’armadio, appeso a una gruccia. Così potrei tirarlo fuori quando mi va, e lui mi guarderebbe come fanno i ragazzi nei film – come se fossi bella.
[…]
“Tu hai paura, Julie ?”
Non me l’aveva mai chiesto nessuno. Mai. Lo guardo per capire se mi sta prendendo in giro o se magari l’ha chiesto per delicatezza, ma il suo sguardo è serio.
[…]
Ma io c’ho provato a dimenticarlo, ad ignorarlo. Ma poi i miei occhi hanno incrociato i suoi e vaffanculo, non c’ho capito più un cazzo.

«Dove vuoi andare?»
Silenzio.
«Odio quando non mi parli.»
Zayn strinse ancora di più il braccio della ragazza. Spostò la mano della bionda dalla guancia e si scoprì la pelle arrossata.
«Mhm... è solo un po' rosso, ti è passato il dolore?»
«N- No» balbettò.
Zayn sorrise.
«Bene.»
«Bene cosa?»
«Bene perchè ogni volta che mi mentirai o non vorrai parlarmi oppure mi dirai quell'orribili parole, tu ti ricorderai di questo giorno e non farai più la cattiva.»
«E tu invece? Farai ancora il cattivo?»

[...]I loro corpi erano a pochi centimetri di distanza ma nessuno dei due muoveva un muscolo, si scrutavano, si studiavano a vicenda, come si fa col proprio avversario.
Ad un tratto, Crystal allungò dolcemente la mano verso il suo livido e lo sfiorò, lo accarezzò e vide Zayn chiudere gli occhi a quel contatto. Le sembrò così indifeso che quasi le fece tenerezza, come quella sera al parco.
Era così curiosa di sapere come si fosse procurato quel livido o la storia di ogni suo singolo tatuaggio.
Improvvisamente, Zayn le afferrò la mano che vagava ancora sul suo occhio e se la portò sulle labbra. Iniziò a baciarla delicatamente sotto lo sguardo attento della ragazza. Quando riaprì finalmente gli occhi trovò subito un paio di occhi verdi ad aspettarlo[...]

Nonostante Megan abbia solo 24 anni, conosce già troppo bene cos'è il dolore. E il suo corpo ne è testimone.
Per tutta la sua vita, Megan ha sempre messo al primo posto gli altri e mai se stessa, a partire dalla sua famiglia, che l'ha costretta a sposarsi con un uomo di 16 anni più grande di lei.
Ma è quando incontra Zayn, un ragazzo di 26 anni dipendente di suo marito, Megan scopre un altro lato di se stessa, che non sapeva esistesse.
Si scopre egoista, ribelle ed innamorata.
Sospesa

Mi avviai malvolentieri verso la riva facendo affondare i miei piedi nudi nella sabbia; mi girai per dire a Nico di muoversi ed ecco che qualcuno mi urtò facendomi inciampare goffamente in avanti. Una risata maschile risuonò nelle mie orecchie mentre due braccia forti mi tenevano stretta riportandomi in posizione eretta.

Tutti sappiamo che nella vita ci sono molti ostacoli,
ma per Chantal Tomlinson gli ostacoli non cessano mai.
Suo fratello Louis è assolutamente il migliore del mondo,farebbe tutto pur di vederla felice ma che succede sei lei si innamora di uno dei suoi migliori amici e lui ricambia?

*tratto dal testo*
Non c’era altro da fare, se non farsene una ragione, io la amavo, così tanto da perdere la testa, ed era una cosa che senza di lei, col tempo, sarebbe successa, ne ero certo, droga, alcool, emarginazione, o di nuovo puttane, quella era la mia fine, senza di lei.
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Due mondi diversi, quello del sesso, e quello dell'amore, che inizialmente possono essere separati, ma dopo diventeranno uniti. Lei 'esperta' d'amore, lui 'esperto' di sesso; ragionamenti differenti, che poi si riveleranno molto simili. Una storia mischiata di sentimenti, litigi, e comparse inaspettate.

MOMENTANEAMENTE SOSPESA!
Questa è la storia di una ragazza e delle sue amiche migliori amiche: Rachele, Simona ed Eleonora. Kiara, questo è il suo nome, non si sarebbe mai aspettata che da una semplice vacanza sarebbe potuto succedere tutto questo. Lei è una ragazza come tante, semplice, ma con un’autostima bassa.
A volte le cose più belle sono quelle che accadono all'improvviso.

“Io non volevo innamorarmi, ma non perché non mi piace l’amore, anzi tutt’altro.. e solo che sapevo che tu non mi avresti amato, sapevo che sarei stata male, sapevo di passare la maggior parte del tempo a pensarti, a scriverti anche sapendo che tu non sai chi sono, e tutto ciò mi distrugge.”

Tu che temevi di amare e pensavi che l'amore fosse solo nelle favole,io che non vedevo l'ore di amare ma avevo paura che nessuno si sarebbe mai innamorato di me.
Tu il puttaniere della scuola e io che ora mi ritrovo innamorata di te. A volte le cose cambiano,cambiano radicalmente e ti migliorano la vita.

Tratto da un capitolo:
Arrivo di corsa a casa sua e lei è già li che mi aspetta, quando mi vede si alza in piedi e io l'abbraccio.
- Sei in ritardo! - mi accusa affondando la testa nel mio petto. Le accarezzo i capelli mentre lei alza il viso e mi lascia un legger bacio a stampo.
- Lo so, scusa mamma non mi lasciava più uscire! - Ridacchia e mi prende la mano.
- Tranquillo - annuisco e ci incamminiamo verso casa mia.
Ad un tratto si ferma, mi giro e la guardo confuso.
- E se non gli piacerò?.. - l'abbraccio
- Come puoi non piacergli amore mio, sei perfetta - sorrido, e lei ricambia.

Zayn: «ora è davvero un grande problema..»
Hope: «di che stai parlando?»
Zayn: «Hope, ma non l'hai ancora capito? Mi sono innamorato di te!»

Quel ritratto era molto importante per me.
L’avevo realizzato io qualche anno prima ed era il mio regalo per il suo diciassettesimo compleanno.
A quel tempo la vita era più semplice: lui era il mio miglior amico, mio fratello, con il quale mi confidavo e che aveva la straordinaria dote di leggerti negli occhi se mentivi.
Nonostante quell’aria un po’ solitaria e schiva, in realtà era il miglio amico che avessi mai avuto.
Purtroppo però, nonostante ci avessi provato con tutta me stessa, non riuscii a preservarlo dal frequentare cattive compagnie.
Nel giro di qualche mese aveva preso ad ubriacarsi frequentemente e a fumare.
Ogni volta che ci ritrovavamo insieme era inevitabile litigare e urlarci contro insulti e provocazioni.
E così se ne era andato via. Da me. Dalla mia vita.