Aveva sempre avuto un difetto di pronuncia, Sehun. Quella maledetta S blesa era stata la sua croce.
Non ricordava precisamente quando aveva optato per il silenzio o per i discorsi brevi e sottovoce; forse quando si era stancato delle risate soffocate, quando le imitazioni frivole dei compagni lo avevano esasperato, quando si era accorto che udirsi lo irritava.
Sehun non amava parlare, ma da un po’ di tempo non riusciva a stare in silenzio e i motivi erano due.
Uno: il suo psicologo personale -Lu Han- aveva professato che solo parlando l’imbarazzo verso quel tanto odiato difetto di pronuncia sarebbe svanito.
Due…
Due… Jongin.
Una volta gli aveva detto che il suo difetto era carino. Che lo rendeva unico.
E da allora, Oh Sehun non si era più stancato della propria voce.
{Sekai. Con accenni Hunhan. Le note all'interno}

{Kaisoo} + oneside!ChanSoo, side!HunHan, side!Baekyeol, ninja!Taoris
« “Mi piace Chanyeol,” ripeté Kyungsoo e si rese conto solo in quel momento di essere seduto sulle sue gambe perché Jong-in gli afferrò le spalle e invertì le posizioni. Kyungsoo potrebbe aver sbattuto la testa contro un qualche sasso ma non gli importava molto. Continuava ad osservare Jong-in e il suo viso perfetto e non mosse un muscolo nemmeno quando l’altro gli slacciò i pantaloni per infilargli una mano negli slip. »

"Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria."
Enunciava una legge. Sehun lo capì tardi. Troppo tardi.

Dal testo
"...tu sei riuscito a farmi sorridere e a farmi innamorare di te per la milionesima volta, come tutte le sere."

Lacrime, salate e amare, scendono dai miei occhi mentre percorro questo corridoio che sembra infinito. Da quando ho lasciato quella camera per raggiungere la tua, il corridoio pare non voler mai finire, e aumentare così la mia agonia.
[ LayXChen + TaoRis accennatissima ]

Emma ha venticinque anni e una vita tranquilla. Lavora come cuoca nell'azienda che lo zio le ha affidato,e ha una sorella,Lisa,più grande di lei. Una sorella ingombrante di cui deve prendersi cura,assieme alla sua nipotina di quattro anni,Stefania.
Emma non cerca l'amore,la sua vita è già piena anche senza.
Ma l'amore è come il tempo:impulsivo e improvviso e si diverte a giocare con il destino,rendendo la vita di Emma un po' più movimentata e inaspettata.
Cosa succederà quando scoprirà di provare qualcosa verso il ragazzo che frequenta sua sorella?
Gabriel appoggiò una mano sul mio fianco,stropicciò il mio vestito tra le sue dita e mi strinse forte.
Gemetti e chiusi gli occhi,per nulla preparata ad un simile contatto.
-Odio non avere possibilità. Odio ricevere un rifiuto a priori. Odio non avere ciò che voglio. E quello che voglio,adesso, sei tu-.
Poi,come se non fossi già abbastanza intossicata e provata dalla sua presenza, mi baciò. E non fu il bacio che mi aspettavo. Appoggiò con delicatezza,degna di una piuma,le sue labbra alle mie e le premette leggermente,a lungo,senza approfondire il contatto,ma aumentando la stretta delle sue mani sui miei fianchi.
Poi si allontanò e come se nulla fosse successo disse:-Sei bellissima Emma con quel vestitino. Ci vediamo domani-.

A volte è molto più facile scappare. A volte, è l’unica possibilità che ci si presenta. A volte la vita ti mette davanti a l’unica eventualità che non puoi sopportare e tutto diventa semplicemente troppo doloroso…
Michela è una studentessa universitaria, semplice, dolce ed ingenua. Alessandro è colui che c’è sempre stato, il suo migliore amico, che la sempre protetta da tutto, tralasciando l’unico, imprevedibile pericolo, se stesso! Il loro è un legame possessivo, completo, disarmante, che li lascia entrambi persi di fronte l’inevitabile. Nulla però è scontato, non lo sono loro…non ne sono capaci e quando Michy fugge…tutto cambia!
Una storia narrata tra presente e passato, perché nulla di adesso può essere spiegato senza ricordare ciò che erano stati, ciò che non sono più….ma cosa è accaduto? Non più quelli di ieri, ma solo quelli di oggi…
Può l’amicizia trasformarsi in amore? Può l’Amore trasformarsi in rabbia e dolore? E se tutto ciò per cui hai lottato, vissuto…sparisse portandosi via tutto, cosa faresti?
Dal capitolo 1-( “..perchè se l’amicizia è uno dei tesori più grandi, l’Amore è uno dei dolori più forti che una persona possa provare..”)

Un guerriero dal potere sconosciuto rinnegato dalla propria famiglia perchè ritenuto un abominio, costretto a nascondersi da tutto e da tutti. Un giorno incontra una fanciulla che cambierà per sempre la sua vita, ma prima dovrà affrontare una serie di prove, una più pericolosa dell'altra e tutto solo per poter sopravvivere, la sua maledizione è la profezia che parla della nascita della sua stirpe. Non si daranno pace nel dargli la caccia, non si fermeranno di fronte a nulla. L'unica sua speranza di salvezza e di combattere contro il suo stesso destino...
Inserito il quinto capitolo modificato.
[...]
“ Chiuse gli occhi
cercando di calmare il proprio cuore che batteva all'impazzata ed il
respiro mozzato, intanto rifletteva sul da farsi. Passò meno di un
minuto ed il viso del ragazzo parve rasserenarsi, non sembrava per
nulla turbato, osservò bene la ferita che gli ricopriva la parte
finale del fianco dove le ultime costole proteggevano la gabbia
toracica, attraverso i cinque tagli provocati dagli artigli del
fratello vide la propria carne pulsare mentre gli estremi
cominciavano a cicatrizzarsi anche se molto più lentamente rispetto
alle precedenti ferite.
[...]

Milano, Italia. Alice, diciassettenne come tante altre, in cerca del principe azzurro e di ricostruirsi una vita nella sua nuova scuola. Lorenzo, suo vicino e ora anche suo compagno di classe; incomprensibilmente odioso, estremamente attraente. Le loro vite avrebbero potuto scorrere parallele, non fosse stato per l'attrazione innegabile tra di loro, per un patto scellerato.
(Introduzione by Bea (Panna_))
Dal prologo: "Ti odio. Sì, proprio così, ti odio. Il mio cuore potrà pensarla diversamente, ma il mio cervello riesce ancora a ragionare in maniera lucida…più o meno.
Non sto capendo un cavolo della lezione -sulla mia materia preferita tra l’altro- per colpa tua.
Ti sto fissando da mezz’ora, forse anche di più, eppure tu sembri immerso in un mondo completamente tuo e non te ne accorgi…o meglio, fingi di non accorgertene.
Mentre ti passi una mano fra i capelli per spettinarli, mi viene spontanea una domanda; chi ti credi di essere? Chi sei tu per farmi stare così male?"