Post quarta stagione. Questa storia è nata come terapia personale all' amaro in bocca che mi ha lasciato l' ultima puntata della serie, è successiva ai fatti di Sherriford ma non tiene conto dell' ultimo messaggio di Mary, della ricostruzione di Baker Street e degli ultimi fotogrammi di The Final Problem. Spero possa essere una cura per i sentimenti di tutti coloro che avrebbero voluto che Sherlock e John parlassero, si spiegassero e, alla fine, si scegliessero reciprocamente. Buona lettura.

[Johnlock + Parentlock]
Una raccolta di One-Shots riguardanti momenti comici e/o fluff della famiglia composta da Sherlock, John e la piccola Rosie Watson. (Ogni One-Shot è indipendente dall'altra e probabilmente non saranno in ordine cronologico)
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«Hai idea del perché la maestra di Rosie voglia parlarci di persona, Sherlock?»
«Non direi.»
«William Sherlock Scott Holmes, se vengo a sapere che mia figlia ha cercato di vivisezionare qualche suo compagno per colpa delle strane idee che le metti in testa, sappi che…»
«Rilassati, l’ho soltanto fatta giocare con la testa mozzata del nostro ultimo caso.»

[Johnlock]
Non era mai stato un musicista, ma il suono del violino, in particolare il violino di Sherlock, era una delle cose che riuscivano veramente ad emozionarlo. E quando l’investigatore iniziava a far scorrere l’archetto sulle corde dello strumento, con una tale abilità da farlo quasi cantare con voce umana, sembrava che nient’altro attorno a lui avesse più importanza.

Sherlock e John sono tornati a Baker Street, hanno rimesso ogni cosa al loro posto e solo la piccola Rosie fa da innovazione. Come continuerà la loro vita ora che tutto è finito? O forse è solo l'inizio...
Dal Capitolo 1
John lo sapeva. Sapeva che Sherlock sarebbe arrivato a quella domanda ancor prima che il problema potesse materializzarsi nella testa di John e lui lo sapeva benissimo.
"So cosa potreste diventare"
Le parole di Mary risuonarono nella sua mente scuotendolo come una doccia di acqua fredda, lei aveva dannatamente ragione, era diverso tempo che John rifletteva sulla condizione tra lui e Sherlock.
Dopo gli ultimi avvenimenti non poteva certo pensare al suo coinquilino come un semplice amico.
Il migliore amico. Sherlock era molto di più e in quelle stanze, in quel gioco contorto di Eurus, Sherlock gli aveva dimostrato di tenere a lui più di quanto pensasse. Sherlock non solo aveva sacrificato la sua vita innumerevoli volte per lui sottoponendosi a torture, colpi di pistola, incendi e affogamenti. Sherlock, per lui, era stato disposto persino a uccidere suo fratello, sangue del suo sangue. Perché Sherlock avrebbe sempre salvato John e John lo amava così tanto.

Londra.
John Watson viene rimandato a casa dall'Afghanistan con un congedo in mano, un'onorificenza per i servizi resi alla patria, una pensione militare ridicola e una ferita da arma da fuoco alla spalla sinistra. E tanta vergogna negli occhi.
Suo malgrado si trova costretto ad accettare un lavoro di cui si vergogna e a reinserirsi in un mondo che disprezza, dove i Beta non hanno odore, gli Alpha devono mantenere il loro status sociale privilegiato e gli Omega non hanno potere nemmeno su loro stessi. E a John piacerebbe tanto trovare un modo per cambiare le cose.
Ventiquattro capitoli sulle note dei Ventiquattro Capricci di Niccolò Paganini.
(Omegaverse)

Dalla storia:
... Non stava bene, non stava per niente bene. Gli mancava Sherlock, terribilmente, gli mancava parlare con lui, gli mancavano le loro risate, la complicità nel capirsi semplicemente con uno sguardo, l’adrenalina, il brivido della caccia e, allo stesso tempo, gli mancavano la calma, la tranquillità e quel rilassante sapore di casa, che solo Baker Street riusciva a trasmettergli ...
Viclock! Johnlock! Ispirata dalle scene del setlock e dal trailer della quarta stagione!

Sherlock è morto, si è ucciso, lasciando solo John, in un mondo freddo e senza sole. Fino al giorno in cui Sherlock torna a bussare alla porta di John. Nulla, però, può cancellare il tempo trascorso né le conseguenze di un atto compiuto per amore.

Breve raccolta di flash fic su Sherlock, John e il sesso (forse non proprio in quest'ordine)
[...]«Sherlock non possiamo fare sesso nell'ufficio di Lestrade!»

[…] il fatto che tu ci abbia messo così tanti anni con un Holmes mi preoccupa.» l'altro rise e gli mise una mano sulla spalla: « Amico, con Sherlock è diverso. Insomma, vi conoscete da tempo ormai. Credo che lui abbia solo paura di aprirsi e il che non mi stupirebbe. […] John sospirò: « Si vedrà. […]

Un bacio è quello che fa perdere un battito all'egocentrico detective, ed è sempre un bacio quello che avverte sulle proprie labbra che, prese alla sprovvista, non oppongono alcuna resistenza, seppur solo per pochissimi secondi. Esatto, solo qualche attimo, perché non era questo che voleva Sherlock, non era così che le cose dovevano andare a finire. Il suo viso si contorce indignato, infastidito da quell'atto così stupido e sentimentale. Porta entrambe le mani sulle spalle dell'amico spingendolo via da sé con tutte le proprie forze, facendo distaccare le labbra e, repentinamente, distaccandosi da lui e scivolando di lato. Sherlock non sta più giocando, non c'è più alcuna luce di divertimento nei suoi occhi. Come ha potuto perdere un battito per una cosa del genere? Lui, il grande Sherlock Holmes, che perde il controllo per un bacio! Andava bene finché era tutto un gioco, ma ora la situazione ha preso una piega che non gli piace per nulla.
[Johnlock]

Sherlock Holmes e John Watson, inseriti nei più disparati scenari che mi sono venuti in mente, una raccolta di One Shots per mettere su carta (o schermo?) l'incredibile quantità di idee che ho in testa.
Tratto da "Goodbye, John"
-Ho inventato io Moriarty.-
Ti amo.
-Sherlock...-
Lo so.
-Mi dispiace John, non voglio perderti.-
Ti amo, ma questo è l'unico modo che ho per proteggerti, e vorrei avertelo detto di persona.
-Non mi perderai.-
Lo so, e ti amo anche io, ma non riesco a capire cosa vuoi fare.
-Addio, John.-
Ed erano assordati dal rumore di parole non dette.

Pessima idea.
Pessima idea davvero, John Watson.
Sherlock e il campeggio? Ma seriamente?
Forse non ha sentito.
Decisamente non ha sentito.
No. Non ha sentito.
"Quale campeggio, John?"
..merda.

John e Sherlock sono due studenti universitari completamente diversi, in tutto e per tutto. E' insofferenza a prima vista, ma cosa succederebbe se fossero costretti a trascorrere tre pomeriggi alla settimana insieme? La sfida prevede che resistano un mese, un mese soltanto, ma le carte in tavola potrebbero cambiare.
#Johnlock #Mystrade

"The weird couple of 211b in Baker Street" è una raccolta di one shoot dal rating variabile scritte per omaggiare il fandom della mia vita. Ad altissimo tasso Johnlock, sono un concentrato di feels, fluff q.b... Insomma, ne ho scritte un po' per tutti i gusti! Mi auguro che le mie one shot siano di vostro gradimento, magari in grado di strapparvi una risata e perché no, anche una lacrima.
Buona lettura!
Dedicated to Her, my whole life, my anchor, the reason why I'm here.
'Il mio scritto è pubblicato senza alcuno scopo di lucro, tutti i personaggi da me utilizzati sono opera della brillante mente di sir Arthur Conan Doyle'

"Mi hai fotografato."
Disse con tono scocciato, disegnando nell'aria strani ghirigori.