Small Wolf, autore su EFP Fanfiction

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Small Wolf

Membro dal: 31/03/13
Recensore Junior (51 recensioni)

Salve popolo di EFP! Small Wolf è arrivata! Allora non sto ad annoiarvi con la storia della mia vita nè sui miei dati personali dato che probabilmente alla maggior parte di voi non gliene frega niente XD vi basti sapere che sono una fan sfegatata di Naruto e le coppie che preferisco sono le classiche het SasuSaku e NaruHina. Adoro i fratelli Uchiha con e senza Uchihacest anche se non sono una fan dello yaoi nè dello yuri. Mi piacciono molto anche i Black Veil Brides, un gruppo rock americano che attualmente sta emergendo anche in Europa e in Asia, su cui scrivo fic. Come contesto amo il drammatico (anche perchè è quello che penso di saper scrivere e impostare meglio) ma il comico non mi dispiace se tratta i componenti dell'akatsuki. Insomma è impossibile non adorare quei pazzoidi :) Quando mi gira bene mi diverte scrivere storie originali per non rimanere incollata ai classici fototipi caratteriali imposti dal caro Kishimoto. Grazie in anticipo a tutti coloro che recensiscono le mie fic e anche a quelli che solo le leggono. Un bacione enorme >.< Il vostro piccolo lupo ;)

Il fiore più bello ha sempre le spine

-Zia, guarda che bello questo fiore!-esclamò la piccola Sakura mentre indicava alla donna che le era affianco una giovane rosa rossa dai petali bagnati di rugiada i quali brillavano al sole mattutino come bellissimi svaroski.
Ino sorrise e si chinò all'altezza della nipote acquisita per annusare il profumo delicato della rosa.
-Questa è una rosa, tesoro mio. E' il fiore dell'amore.
-E come mai ha le spine?-chiese perplessa la piccola, guardandola con gli enormi occhi verdi così simili a quelli della madre che non aveva mai conosciuto.
-Perchè il fiore più bello ha sempre le spine.

Sulle sponde del tevere

- Ultimo capitolo

II secolo, Impero Romano d'occidente. Naruto da figlio di un re diviene un semplice schiavo di Roma. Fra combattimenti, amori proibiti, battaglie e sangue inizia la fine della stabilità dell'impero...

Sweet Blasphemy

"Vi amo". "Vi amo" era la sua dolce bestemmia, una semplice e importante frase, detta dopo che dal buio in cui si trovava era riuscita a seguire quella voce ovunque, a ricordare ogni singola nota delle chitarre elettriche, ogni profondo ruggito del basso e a coordinare i battiti del suo cuore con le percussioni della batteria, diventando un tutt'uno con la canzone.
"Vi amo" due parole dedicate agli uomini che avevano dato musica alla musica che aveva, successivamente, ridato vita a lei.

Quando il cuore chiama

- Ultimo capitolo

Andy Biersack si sarebbe aspettato di tutto dalla vita anche perchè la vita già gi stava dando di tutto: Amore, soldi, carriera, amici fidati... eppure c'era qualcosa che mancava, qualcosa che gli serviva per completare la sua felicità. Certo, lui non ci aveva mai pensato a fondo nè aveva mai particolarmente badato a quella strana sensazione di vuoto che provava di tanto in tanto, ma il destino invece sì e fu lui a rimediarvi una serata d'aprile...

Ridi che ti fa bene! by BVB

Raccolta di one short scritte a quattro mani da SMALL WOLF e MIRY DARK ANGEL speriamo di farvi divertire le fic verranno aggiornate in fretta!
1 Non lo voglio!:-Ash, non lo voglio!
-Eddai Andy, solo una volta giusto per provare!

Un Uchiha... un pò peloso!

-No! No! Assolutamente no!-fu la dichiarazione prevista da Itachi e Sakura alla spiegazione strappalacrime della figlia.
-Io non terrò mai questo... questo coso in casa-asserì un Sasuke imbestialito crucciando le sopracciglia nere e fini suscitano un inizio di pianto da parte del figlio minore.
-Eddai papà, è solo un micino!-esclamò la bambina dagli occhi verdi stringendosi al petto il batuffolo miagolante.

Come una bolla di sapone

Hinata si avvicinò lentamente al suo piccolo Naruto, seduto sulla cesta accanto alla ringhiera del balconcino di casa loro. Nonostante il suo silenzio, però, il bimbo si accorse dei suoi passi e si voltò verso di lei.
-Tesoro, cosa stai facendo? E' molto tardi.-gli disse amorevolmente carezzandogli la testina bionda.
Il bimbo la guardò stranito per un istante con i suoi stessi occhioni lillà, come se il suo pensiero per il compleanno del papà dovesse essere per forza come quello della mamma, poi sorrise un pò sdentato e le mostrò il tubetto di bolle di sapone che teneva con una manina cicciotta.
-Sto mandando gli auguri di buon compleanno al papà!
-E lo stai facendo con le bolle di sapone?-gli chiese teneramente.
Il bimbo annuì:-Così arrivano prima delle parole su in cielo.

Quanto è dura essere un bimbo!

I grandi occhioni azzurro cielo del piccolo Naruto osservarono stupiti i suoi genitori avvicinare il viso l'uno all'altro, socchiudere gli occhi e scambiarsi quel solito rito di tutte le mattine.
Inclinò la testina di lato sempre più perplesso finchè entrambi non si girarono scoppiando a ridere per qualcosa che lui non comprese.

Le alleate del destino

Sakura non capiva se la pioggia avesse smesso di scrosciare oppure se fosse ancora lì a battere assillante sui tetti delle case del villaggio che quel giorno le sembrava incredibilmente silenzioso, sulle strade, fra le foglie degli alberi e nel suo cuore.
Non che le facesse una grande differenza viste le sue guance perennemente bagnate, rigate di lacrime che non avrebbe mai pensato potessero tornare tanto copiose sul suo viso. Non da quando era finita la guerra, ventuno anni prima, e lei si era sposata con Sasuke, almeno.
Ma alla fine, eccole di nuovo fare capolino nei suoi grandi occhi verdi e mesti, quelle dispettose, che sembravano allearsi apposta col destino per farla soffrire.

Finchè ci sarà qualcuno da amare

-Perchè piangi?-le chiese l'angelo.
-Perchè la vita fa schifo!-strillò lei, isterica.
L'angelo si avvicinò alla ragazza e, sollevandole il mento fra le dita, le sorrise.
Lei lo odiò per quella espressione serena che avevano assunto le sue pallide guance ma ugualmente non riuscì a staccargli gli occhi di dosso.
-No, finchè c'è qualcuno da amare.

La tristezza non esiste

La tristezza è solo noia... la gente è triste perchè non ha qualcosa di vero da fare o a cui pensare. Oppure più semplicemente perchè non riesce a fare ciò che vorrebbe cosicchè il pensiero repentino crei una sorta di malinconia che poi diventa tristezza.
In definitiva la tristezza non esiste. E' solo una condizione creata dall'incapacità di agire.

Solo ovvietà

-Hei Sasuke?-sussurra nel buio.
-Mmm... che vuoi?-borbotta mentre si rigira su un fianco
-Ti amo.
-Uff... perchè mi svegli per certe cose?
-Le trovi sciocchezze?-mormora Sakura con la voce fintamente risentita.
-No, solo ovvietà.

Un' ultima possibilità

Lo bacio d'impulso e sento la saliva mischiarsi al sangue che gli cola dal labbro inferiore ma non mi fermo. Questo momento magico vorrei che durasse un'eternità.
Per un momento tutto sparisce: la distesa di pietre, i cadaveri inerti, l'odore di sangue e perfino la sofferenza se ne vanno. Ci siamo solo io e lui. E basta.
Gli passo le braccia sotto al collo e piango, piango di gioia.
-S-Sakura....s-smettila di p-piangere-mormoro al suo orecchio e con un leggero sorriso aggiungo:-S-sei noiosa...-e allora la sento ridere e piangere contemporaneamente. E' già un buon passo.

Quanto ti odio... Dobe

Sasuke gli solleva lentamente la testa bionda sulle ginocchia, come se temesse di fargli male, e silenziosamente inizia a ridacchiare. Ride di una risata nervosa di una di quelle che si fanno quando neanche le lacrime riescono più a esprimere la sofferenza perchè troppo assurda, insensata.
-T-teme, che stai f-facendo?-balbetta Naruto, guardandolo con gli occhi azzurri circondati dalle occhiaie violacee di stanchezza e dolore-dovresti essere contento... f-fra un pò sarai di nuovo tu il più forte d-del villaggio...
Sasuke accenna a un lieve sorriso e fra i denti biascica:
-Cavolo dobe... quanto ti odio...
Il biondo solleva gli angoli della bocca: Sasuke non sa più mentire.

Le gocce di pioggia sono tutte uguali

Loro due erano sempre stati identici in fondo. Come due gocce di pioggia che parallele cadevano dalla stessa nuvola e si schiantavano a terra per poi essere nuovamente assorbite dal calore del sole e rilasciate su terre sconosciute.
Erano sempre stati uguali, figli di destini non voluti e di pareri personali inespressi per paura, vergogna o chi sa che. Si, simili e diversi al tempo stesso... e Hinata se ne stava rendendo conto solo ora.

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