Mara cucina spesso, ama il rosa e soffre per amore, ha l'animo da crocerossina e non vuole uscire dal letto, ma a volte un inaspettato taglio di capelli basta a far capire che c'è sempre una scelta .
Antonio non mangia, ama il sesso e l'Antica Roma e scopre che il piacere facile non è sempre il migliore, soprattutto se vuoi quello che non puoi avere.
Ernesto ha il pollice verde e legge fumetti, vive sullo stipendio di suo padre, si schiaccia i brufoli allo specchio e non ha mai avuto una ragazza.
Peppa è bellissima e fuoricorso, vuole diventare medico perché i camici la snelliscono, ha un fetish per gli smalti rossi e le ciglia finte ed è innamorata del sessantenne professore di Neurologia.
Olmo piange troppo ed è un fotografo, sogna l'America e abita da solo con la sua fedele scorta di alcolici, gli piacciono Paul Newman ed il petto di pollo.
Sul palcoscenico: sesso e vecchiette indiscrete, mazzi di fiori e crisi d'identità; primi amori, coincidenze e candele profumate; pizze farcite, mutandine rosa e fattorini senza contanti; serenate notturne, valvole cardiache e baci sul collo; incomprensioni, equivoci e relazioni morbose.

Mi ricordi Teseo, mentre mi abbandoni. Mi ricordi il mare, con il tuo nome ed il tuo sorriso che sbiadiscono.
Mi lasci qui; e sanguino.

Stavolta non è diverso.
Te lo ripeti, serrando i denti.
I suoi capelli sono morbidi ed accolgono le tue mani come sempre, la sua bocca accetta le spinte impulsive del tuo bacino, le sue dita percorrono i sentieri del tuo corpo senza perdersi. Lasci cadere la testa sul cuscino, mordendoti il labbro inferiore per impedire alla tua gola di vomitare suoni incontrollati.

SPOILER 5x13
Merlino è rimasto solo ed il mondo è troppo grande per un'anima a metà.
La sua vita procede, ma tutto ha un sapore diverso.
*
Ed invece camminava, per darsi l'illusione di andare avanti – ma sapeva perfettamente che si stava consumando le suole per arrivare in un posto che non avrebbe trovato. Perché questo è il problema di quando fai coincidere la definizione di casa con una persona.
[...]
E poi quella persona svanisce come fumo fra le dita e a te non resta che un vago odore di bruciato sul palmo della mano, che ti porti al volto ed annusi come se ne andasse della tua vita – e forse è proprio così.

POST-FINALE
Con l'indirizzo su un pezzo di carta nella mano ed il voluminoso libro di stregoneria sulle ginocchia, aveva recitato con voce tremante le parole dell'Antica Lingua – « Bainim leas as an gceart a thabhairt dom le draíocht san áit ba mhaith liom » – chiudendo gli occhi mentre la magia gli fremeva sulla pelle.
E quando si era ritrovato con la testa sulle cosce nude di una ragazza poco vestita con un cocktail colorato in mano – ecco, proprio in quel momento aveva iniziato a dubitare di essere capitato nel posto giusto.

Desiderio di te mi sconvolge,
mi fa tremare nel corpo – l'amore
è belva troppo dolce e troppo amara.
*
« Non potete dormire vestito. E poi siete completamente sudato, vi buscherete un malanno e io non ho intenzione di sopportarvi quando siete indisposto. »
[...]
C'era qualcosa di strano.
Un inusuale palpitare di ogni muscolo, di ogni anfratto del corpo.
Merlino si ritrovò a deglutire a vuoto, mentre osservava il torace di Artù espandersi e ritirarsi al ritmo del suo respiro, rivoli di sudore che si inseguivano attraverso i peli.

SPOILER 5x13
Merlino festeggia l'ennesimo capodanno, cammina per le strade della città, sotto pioggia e fuochi d'artificio, il cuore che aspetta. Ma forse mantenere accesa la speranza è più difficile di quanto credesse.

SPOILER 5x13
C'era stata paura in quello sguardo blu. Paura e qualcos'altro. Delusione, forse. Rabbia, certamente – verso Merlino e verso se stesso. C'era desiderio di lasciar andare via tutto, c'era distruzione e abbandono, perdita.

SPOILER 5x13
Arthur 'Artie' Penrose, studente di legge che arranca nella vita universitaria nella sua allegra combriccola di amici con alle spalle una famiglia premurosa e benestante, un'infanzia senza privazioni ed un futuro assicurato nello studio legale di suo padre. Nulla può andare male.
Artie ha degli incubi che lo perseguitano. Sono immagini e parole, odori troppo intensi per essere frutto della mente.
E c'è quella voce piena di dolore che lo chiama « Arthur »
*
Robert era stato anche il primo al quale aveva raccontato dei suoi incubi.
Erano immagini più o meno vivide, cavalli e sangue, un bellissimo volto di donna che gli sorrideva, il clangore di lame che cozzavano, un drago dorato su un drappo rosso e sempre lui.
C'era sempre la stessa voce, in ogni dannatissimo sogno. Una voce che diceva il suo nome – il suo nome completo, lo chiamava Arthur, nessuno lo chiamava così, era troppo pomposo e nemmeno i suoi lo usavano più. A volte questa voce aveva un volto – pallido e magro, zigomi alti e orecchie spropositate.
A volte Artie si svegliava piangendo.

SPOILER 5x13
Forse il cambiamento vero e proprio era avvenuto nella Caverna. Qualche passo verso la luce e puff! l'immortalità è a portata di mano.
« Io esisterò per sempre come tu esisterai per sempre »
[...]
La natura gli scorreva attorno come un ruscello va verso la valle ma le sue mani restavano lisce, i suoi occhi acuti e scattanti, i muscoli non cedevano ed i capelli non schiarivano.
*
Panta rei.
Il tempo passa per tutti, ma non per Merlino. Lui è immobile nel corso del mondo, parte integrante della Terra.
Fino a che una luce - quella luce - non lo guiderà e lo riporterà a casa.

SPOILER 5x13
Non so se il tempo sta rallentando o se è questo strano individuo a muoversi con tutta 'sta calma.
« Vengo qui ogni giovedì. Ordino una birra e la guardo per due ore. Poi pago e me ne vado. »
Deglutisco. La sua voce. È lontana. Non so che diavolo vuol dire, ma è proprio lontana.
*
[sequel con il POV di un OC]

SPOILER 5x13
Il vapore si staccava dalla pietanza fumante come un arabesco di odori, i teneri bocconi di carne d'anatra affogati nella salsa di ravanello, quel piatto intonso sul tavolo ed un vecchio con le mani incrociate sotto il mento e gli occhi fissi sui disegni del fumo.

Un momento d'infanzia e spensieratezza, quando Merlino e Will erano bambini e tutto era facile perché bastava un amico per far rispuntare il sole.
*
Per essere uno che l'intero villaggio emarginava, quel tipetto tutt'ossa era un gran chiacchierone, vispo come un grillo e luminoso – non c'era altra spiegazione, era luce quella che straripava dai suoi occhi.