Azraphel x Crowley
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Anche gli angeli possono essere tentati.
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“Azraphel? Davvero?”
“Non ne vado fiero ok?” Sbottò infine deglutendo il malloppo di biscotti che si era spinto in gola senza contare che il corpo che aveva in dotazione non poteva morire, ma poteva benissimo soffocare.
“Non ne dubito, ma adesso voglio sapere ogni cosa…” rispose mellifluo il demone, sorridendo con malizia e leccandosi le labbra come se stesse per gustarsi un piatto succulento.
Azraphel sospirò alzando le braccia in segno di resa. Sapeva già che la conversazione in cui Crowley lo stava per trascinare sarebbe stata ridicolmente imbarazzante.

Aveva davvero detto quella cosa? Solo il pensiero di non poterlo mai più rivedere lo terrorizzava e adesso cercava di sfuggire a quello sguardo indagatore che sembrava scrutarlo nel profondo dell’anima.

Semplicemente Aziraphale e Crowley ad una partita di Basket

Soho, 1960. Un momento difficile tra due entità soprannaturali.

Essere un adolescente è abbastanza complicato. Tra la scuola che pare una gabbia, compagnie di amici abbastanza discutibili e nomi di battesimo talmente strani ed inusuali da sembrare quasi scherzi si cerca di sopravvivere come si può.
Soprattutto se alla lista si aggiungono anche un corso di teatro trasformato in una guerra tra fazioni rivali per decidere i dettagli di una trasposizione di "Romeo e Giulietta", cerchie di conoscenze che non decidono ad ampliarsi e qualche insidioso serpente già familiare che decide improvvisamente di mettersi tra i piedi.
Ma infondo, non è forse vero che nella notte più scura si vedono le stelle più brillanti?

-Ti va di andare in un posto più tranquillo?-il suo sguardo si sposta alla mia destra così mi volto rimanendo a bocca aperta: al bancone ci sono Steve Rogers ed Aziraphale che parlano e ridono bevendo qualcosa, ma cosa ci fa Aziraphale qui a New York? E cosa ci fa all' Avengers Tower?

❧ Crowley/Aziraphale
Crowley si tolse gli occhiali da sole [...] e lo guardò [...], con quegli occhi gialli e penetranti che agli altri sarebbero risultati senz'altro inquietanti ma che per lui ormai erano una rassicurante abitudine. Rivolse la copertina del libro nella sua direzione: « Romeo and Juliet » di Shakespeare.
«Oh!» Aziraphale era piacevolmente sorpreso. «È la mia preferita di William.»
«William? Lo hai conosciuto?»
«Ma sì, era proprio un bravo ragazzo.»
«Aspetta... William... il ragazzo di Henry Wriothesley?»
Aziraphale arrossì e lo guardò storto, prima di girarsi dall'altra parte.
Non poté vederlo, ma fu piuttosto sicuro che Crowley stesse ghignando. «Come la pensate voialtri su queste cose? Non l'ho mai capito.»
«Quali cose, Crowley?»
«Omosessualità e simili.»

[Aziraphale!centric - Established relationship]
Con un giorno di ritardo, la mia semplice dichiarazione d'Amore: non vorremmo che si esaurisse, vero? ^___^
Alle persone che mi hanno accolta qui dal primo passo, con dolcezza
La notte ci dormiamo addosso, anche se non sono mai stato molto interessato a questo tipo di riposo. Le mie veglie passate a sfogliare le pagine fragili d’un libro come l’amante più meraviglioso che avrei potuto sognare sono finite, anche se non chiudo davvero gli occhi. Percepisco i tuoi sensi di predatore assopirsi nel mio abbraccio, insieme ai pensieri che ti tormentano. Ma non basta, non basta ancora.
Molte notti, come questa, incubi terribili ti scuotono dal profondo, ricordi di un passato lontano nel tempo ma vicino nella paura. Non ti chiedo spiegazioni, ma un po’ ne soffro; riesci a sentire tutto il mio amore, con ogni tuo senso? Mi credi quando ti dico che sei l’essere che adoro di più in tutto l’universo?
Love, Setsuna

-Crowley vuoi sposarmi?-
-No-
Seguito di "Fandom" per leggere questa è necessario leggere la prima

Piccola raccolta di drabble su di un tema romantico: i baci.
È San Valentino, non me ne vogliate.
Questa storia partecipa alla Flash Challenge: Bacio indetta dal gruppo Facebook Il Giardino di Efp.

Il sole aveva fatto capolino tra le consuete nubi che sovrastano il cielo di Londra.
I londinesi assieme ad orde di turisti si fiondano in strada e nei parchi per poter assorbire un po’ di luce e calore trasmesso da quei timidi raggi.
I negozi si erano momentaneamente svuotati ed i bar non avevano il sottofondo di voci ed urla che li accompagnava abitualmente.
Perfino il Ritz quel giorno non aveva tutti i tavoli riservati, ma per Aziraphale e Crowley questo non è mai stato un grosso problema.

In matematica e fisica l'effetto farfalla è una locuzione che racchiude in sé la nozione maggiormente tecnica di dipendenza sensibile alle condizioni iniziali, presente nella teoria del caos. L'idea è che piccole variazioni nelle condizioni iniziali producano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema.
È una comunissima giornata di autunno quando una bambina di nome El si presenta a Crowley e Aziraphale. I due non sanno ancora quanto lei cambierà le loro vite. O quanto loro cambieranno la sua.
La farfalla che con il suo battito d’ali scatena la tempesta.

Dopo l'Apocalisse mancata e lo scambio dei corpi, Crowley ha voglia di ricominciare da capo insieme ad Aziraphale…
Il mio contributo a San Valentino!

Dal testo:
«Oh, Satana! Un sistema meno pericoloso di far guidare te lo troveremo senz’altro.»
«Non puoi saperlo, così come non sai che io non possa diventare un pilota provetto.»
«Lo so invece. Fine del discorso.»
Aziraphael sospirò. Si sporse verso di lui, prendendogli dolcemente una mano.
«Per favore, caro.»

Un bacio può essere molto diverso se dato da un angelo o da un demone.
È la prima storia che scrivo su questo fandom, spero che vi piaccia ^^
[Questa storia partecipa alla Flash Challenge: Bacio indetta dal gruppo Facebook "Il Giardino di Efp"]