gli invitati ringraziano , e si puo nature che anche sta volta la serpe abbia dato molta attenzione sulla scelta degli ospiti , nessuno doveva recarle disturbo o offesa quindi aveva dato fondo a tutte le sue conoscenze – o meglio, aveva chiesto a Paciock di fargli un elenco degli amici di Hermione – e aveva invitato tutte persone che erano vicine alla sua fidanzata. Dopo ciò che era successo in camera, lo sarebbe stata ancora?
e si per fortuna che l’amicizia con nev si è salvata poiché gli è stata molto utile e mi piace che lui penso o meglio finalmente possa dire almeno a se stesso che lei è la sua ragazza
Hermione non si faceva mancare proprio nulla. E ora era lì, che si era staccata dal suo braccio per correre incontro a persone che non vedeva da anni o con le quali si sentiva molto sporadicamente. Era davvero felice, sorrideva spontaneamente mentre s’informava della vita dei suoi amici.Purtroppo la disavventura vissuta con Weasley l’aveva portata a chiudersi nel proprio mondo, facendole evitare i contatti con le altre persone, a meno che non fossero strettamente collegate con il suo lavoro. Si era esiliata, ma ora sembrava tornata alla vita. Rideva allegra e stentava a credere che la donna che ora sorrideva in quel modo fosse la stessa ombra che aveva conosciuto solo quattro mesi fa. E si la serpe ha fatto un vero miracolo aiutando una leonessa a rialzarsi e tornare ad essre fiera di co che è !ora la riccia puo riguadagnare il tempo perduto , tempo che la paura le aveva rubato
bla sta scerrzando con il biondo su quello che è l’evento del secolo ossia la sua storia con la riccia “Non l’ho impalmata Blaise.” – disse Draco. – “Le ho solamente confessato ciò che mi porto dietro da anni.”,ecco che ‘ospite piu atteso fa finalmnte la sua comparsa e si il prescelto ha deciso di cogliere l’invito dell’amica e di usarlo come primoa uscita pubblica dopo il disastro , anche se nulla nel suo cuore è cambiato Harry si sentiva gli occhi di tutti addosso.
Sentiva il nodo della cravatta stringersi ogni secondo di più. Cercò con i suoi occhi verdi quelli di Hermione e quando li incrociò, riprese a respirare. Hermione si diresse da Harry, nemmeno avesse le traveggole, e poi voleva salvarlo dalle occhiate che i presenti gli stavano riservando
. Nuovamente anche senza accorgersene herm salva l’amico da occhiate indiscrete abbracciandolo e rassicurandolo non facendogli mancare neppure in quell’occasione la sua vicinanza Harry… sei venuto…” – gli disse, con un sorriso commosso.
“E’ ora che mi dia una svegliata, Hermione.” – disse Harry, dando a intendere all’amica che il tempo di piangersi addosso era finito.
“Finalmente te ne sei reso conto Potter.” – disse una voce che ebbe il potere di rompere quel piccolo momento e riportare tutto alla normalità.
Harry schioccò la lingua sul palato, divertito.
“Draco!” – esclamò Hermione, temendo che la lingua tagliente del biondo potesse far ripiombare Harry nello stato comatoso di qualche giorno prima.
“Lascia Hermione. Purtroppo ha ragione. Malfoy.” – lo salutò, tendendogli la mano a mo di saluto.
“Potter
anche dra a modo tutto suo evidentemente da il suo ben arrivato solo ora che sa ogni cosa herm nota la verità dietro a quelle frecciatine che a prima vista sembrano non diverse da quelle che si scambiavano a scuola piene di odio il passato di spia aveva creato con Harry una sorta di distaccato ma cordiale rapporto.
D’un tratto, non vide più nelle frecciatine del biondo un modo per ferire Harry, ma una sorta di legame che Draco stava cercando di non recidere.
anche qui dra non si dimentica ne cambia la sua natura ma cerca comunque di spronare il ragazzo anche se a modo suo
Era una bella vista, pensò Draco. Nessuno degli invitati sembrava a disagio nel trovarsi lì, in quella casa, con lui a festeggiare il cambio dell’anno.
Mancava solo sua madre, ma sapeva quanto per la donna fosse difficile rimettere piede in quella casa dopo gli anni di torture psicologiche subite e non la biasimava. Lui, invece, non aveva voluto abbandonare il Manor. Era molto antico e le magie che lo proteggevano erano forse le più efficaci che esistevano, Aveva semplicemente rimesso a nuovo quella vecchia, le aveva donato quella luce che meritava e che, era sicuro, avrebbe indispettito parecchio Lucius, amante delle tenebre.Forse fu quello il motivo principale che l’aveva portato a rimettere a nuovo il Manor: per fare un dispetto a suo padre.
e si dra sembra fare ogni cosa o per raggiungere herm e mostrale quanto profondo sia il suo amore per lei o per ferire il padre e anche la rimessa a nuovo della casa rientra nel piano se poi sapesse che li a cena sono seduti grifoni, e ben poche serpi , e soprattutto che la futura lady a cui il castello già dato il suo benvenuto sarà la mezzosangue credo che a luc verrebbe un colpo
La riccia puo notare con quanta disinvoltura le serpe parlino dell’amore e del sesso tra loro , cosa che tra grifoni non è usuale Era così che Serpeverde viveva la sessualità? Alla portata di tutti?
Per un attimo guardò Draco, ma distolse subito lo sguardo. Se avesse deciso di andare a letto con lui, i dettagli delle loro notti insieme sarebbero divenuti di dominio pubblico? La risposta che le arrivò alla gola fu un immediato “no” ma vista la disinvoltura con cui Pansy e Daphne ne parlavano, si sorprese nel preoccuparsi che quel “no” divenisse un “sì”.
Intanto il moro da amico sta continuando ha tartassare il biondo vuoe avere notizie della sua relazione che oviamente è la relazione del secolo! Dra teme pero le possibili opinioni di harry , ma il moro rassicura aveva gia da tempo avuto una mezza idea che i rapporti tra i due fossero mutati e parecchio rispetto al passato
“Avevo già notato qualcosa alla seconda prova del matrimonio…” – sbiancò al ricordo di ciò che era successo.
Di Ron, che aveva parlato di Hermione come di una sgualdrina qualsiasi. E dal bianco cadavere, passò al rosso furia nel giro di un secondo.
Draco immaginò a cosa stesse pensando, perché ci stava pensando anche lui. Hermione si era appoggiata a lui, aveva visto in lui quella sicurezza che, in quel momento, Harry o Ginevra non erano stati.
“… una gran bella prova.” – concluse Harry, gettando nel piatto un pezzo di pane.
“La prossima andrà meglio.” – disse Draco.
“Se non ti conoscessi bene, direi che mi stai consolando.” – ironizzò Harry, per nulla intenzionato a rovinarsi la serata per colpa di Ron.
“Infatti, non mi conosci.” – pontificò il biondo.
L’atmosfera tra i due tornò seria.
“Ginny mi ha detto che si era appoggiata a te, una volta fuori dal ristorante. Hermione non si appoggia mai alle persone, a meno che queste non abbiano un forte ascendente su di lei.”
“In questi quattro mesi io mi sono innamorata di te.” Il ricordo di quella confessione tornò a fargli visita.
Anche quella volta si era appoggiata a lui non solo per scampare alla pietosa giornata, ma perché voleva un contatto maggiore con lui.
“Ti si è avvinghiata addosso come un koala. Ma sei stato tu a sorprendermi, forse ancora più di lei.” – disse, guardandolo in faccia.
Draco ricambiò lo sguardo.
“L’hai guardata come se fosse stato l’oggetto più prezioso che esistesse al mondo.”
“Vuoi forse darmi la tua benedizione, Potter?”
Harry lo guardò divertito, ma anche serio. “No, perché so cosa ne faresti della mia benedizione.”
Draco ghignò. Per fortuna che certe cose non cambiavano.
“Ma se la conosco bene, la vorrà Hermione.”
A quello, Draco non aveva pensato. “E tu che vorresti fare?”
“Dargliela e augurarle che almeno lei sia felice.” – sussurrò.
E si ora il prescelto ha notato come herm si sia non solo appoggiata a lui ma si sia addirittura aggrappata come se fosse la sua ancora sicura , se era cosi l’unica spiegazione logica era che lei si fidasse di lui , piu di quanto si era fidata dei suoi due amici , ma vedendo il comportamento di entrambi è normale uno la forzata e tradita e l’altro era in bilico con il piede in due scarpe contemporaneamente , ma cio che stupisce è dra che non solo non la scaccia ma la guarda come un uomo innamorato giarda colei che ha conquistato il suo cuor e, per un attimo dra ha tolto ogni maschera permettendo a tutti quelli che lo avessero guardato con attenzione di vedere cosa il suo cuore celasse , a dra non fa ne caldo ne freddo quello che pensa harry , ma desidera che lei non debba nuovamente dover scegliere , non vorrebbe che dovesse perder l’Amico appena ritrovato, ma non cè il rischio infatti il prescelto è piu ben disposto verso il biondo di quanto potrà mai piu esserlo verso il rosso
i due amici hanno modo di parlarsi nuovamente “Ti prego: no. Non lo dire. Non scusarti. Non hai motivo per farlo.”
“Ma se io…”
“Tu dovevi dirmi quello che ti ha fatto ma io… io dovevo rendermi conto che dalla battaglia lui era cambiato.”
“Era cambiato molto prima Harry.” – disse Hermione con un sorriso triste.“Ha iniziato a cambiare da dopo la prima partita di Quidditch che ha fatto come portiere. Si è sentito imbattibile, forte e sicuro di sé. Sono tutte qualità che una persona dovrebbe possedere per uscire sempre vincente nella vita, ma lui… lui l’ha visto come un modo per emergere, per uscire dalla tua ombra
Le parole di Daphne tornarono alla ribalta.
Com’era possibile che tutti attorno a lui si fossero accorti di quanto Ron fosse cambiato, ma non lui che ci viveva a contatto ventiquattrore su ventiquattro?
“Solo che abbiamo preferito fingere che non fosse così.”
“E io ci ho rimesso Ginny.” – disse, cercando di trattenere la rabbia.
“Non l’hai persa. Lei ti ama.”
e si sembra impossibile che il mglior amico possa finge un amicizia solo per opportunità , cos che se mai ci si aspetterebbe da una serpe ma non di certo da un grifone e poi detto tra noi anche le serpi hanno un alto concetto di amicizia magari lo mostrano meno , meno effusioni pubbliche , ma quando ci sono sono vere sincere e non si pugnalano alle spalle , nessuno puo veramente capire un altro ed è piu facile fingere di non accorgerci , di non vedere che accettare che quello che era uno dei legami principali su cui si è fondata una vita si sia rivelato fasullo ed inesistente
Non direi. Bill è stato molto chiaro al riguardo.” “E’ venuto a casa mia il sabato dopo del matrimonio… mi ha detto che, sì, lei mi ama ancora, ma non è disposta a perdonarmi.”
“E’ la botta ancora calda a farla parlare.” – disse Hermione.
“No, lei ha avuto ragione su tutti i fronti.” “Dopo che sono venuto a Hogwarts per parlare con te, sono andato da lei. Con Daphne.” – precisò. – “Ha detto che era stufa di vedermi decidere per entrambi, stufa di dover aspettare i miei comodi. Lasciandola sull’altare, io ho di nuovo deciso per lei, per noi. Avrei potuto parlarle, ma ho preferito non ascoltarla e l’ho abbandonata.”
“Hai sempre avuto questo vizio, Harry.” – disse Hermione. – “Ma devi imparare che le persone sanno prendere le decisioni in autonomia, anche se magari queste non ti piacciono. Nella buona o nella cattiva sorte.” – recitò.
“E come al solito, a me è toccata la cattiva.” – disse, amaro.
“Sì, e quante volte l’hai voltata in buona? Tante, perché tu non prenda in considerazione anche questo punto. Tu hai fatto del bene Harry, non dimenticarlo.”
harry racconta all’amica gli ultimi sviluppi di cui non è a conoscenza di come lei pur amandolo non riesce a perdonalo poiché ancora una volta l’ha lasciata indietro decidendo per entrambi anche la riccia ribadisce il suo peggior difetto non lasciare il tempo alle persone di scegliere e accettare le lor scelte e poi la vita è una roulot che gira non sarà nera e pessimistica per sempre deve saper aspettare e combatter
La riccia scopre che anche le serpi possono essre delle buone amiche se impari a conoscerle senza pregiuzizi , infatti pansy comprende al volo uno dei problemi che turbano la ragazza il suo rapporto con il biondo
“Tu sei stata a letto con Draco, vero? Quando andavamo a Hogwarts.” – specificò. Pansy rispondi. Non ti voglio accusare di niente.”
“Io… noi… sì.” – ammise, sperando di non aver intaccato il rapporto con Hermione. – “Siamo stati a letto insieme.”
Hermione annuì.
“E lui… lui ha mai…”
Pansy sbarrò la bocca.“Ti ha messo le mani addosso?” “Ti ha costretta a farlo?” Ti ha minacciata vero?”
Pansy che conosce cio che l’amico prova teme che abbia fatto una pazzia esi informa spaventando la ragazza e temendo il peggio
“Ecco, lui… il problema è questo.” “Lui non… non mi ha ancora… toccata. In quel senso…”
E quando Pansy riuscì dare il giusto senso alla parola “senso”, la sua bocca diede un nuovo senso alla lettera “o”.
“Non… non lo avete…”
Hermione negò, ma si affrettò a spiegare meglio la situazione.
“Sono… sono stata io a negarmi.”
“Buon Merlino ragazza! Non sai che ti stai perdendo!” – fu l’infelice battuta di Pansy che fece sgranare gli occhi alla povera Hermione. – “Scusa!” – squittì. – “Scusa!” – disse mortificata.
Dopo che tu e voi lo facevate… lui… lui andava a dirlo in giro?”
“Temo di non seguirti.” – disse Pansy, confusa.
“Cioè… hai detto che siete stati a letto insieme, giusto?”
“Sì…”
“Ecco, dopo che lo avete fatto… lui andava a sbandierarlo in giro? O era discreto?”
Pansy comprese e le sorrise bonariamente.
“Non so se tu voglia ascoltare la mia risposta, Hermione.”
“Purtroppo sì: Draco aveva l’abitudine di mettere in piazza le sue prestazioni e quelle della ragazza di turno.”
Gli occhi divennero lucidi.
Con quella premessa, sarebbe stato veramente difficile che decidesse di far evolvere il loro rapporto
Poi però è cambiato.”
“Beh, credo che non si possa liquidare la faccenda con un “è cambiato”.” – disse Hermione, infastidita.
Pansy aveva avuto ragione: la sua risposta non le era piaciuta per niente.
“Ma è quello che è successo. Ha fatto la spia per conto dell’Ordine e poi si è trasferito all’estero. Per te, da quel che mi risulta.”
Hermione arrossì.
“Lo sai?”
“Naturalmente. Draco stesso me lo ha detto. Non so che cosa gli hai fatto, ma oggi posso finalmente dirti “grazie” per averlo fatto.”
Hermione arrossì per il complimento, ma rimase comunque all’erta.
“E poi Draco è un uomo, adesso. Non dirmi che non te ne sei accorta!” – trillò la mora, ridendo. Lasciati andare, metti da parte la tua razionalità per una volta. Non te ne pentira
la mora scopre finalmente cosa metta in imbarazo la ragazza , e del fatto ch a fermarsi sia stata lei le spiega che quello che lei puo dirle riguarda solo il draco ragazzo e non il draco uomo che è divenuto tale grazie a lei e che loro amici della serpe non finiranno mai per ringraziarla per aver fatto maturare l’amico e che ora non correrebbe alcun pericolo
Altra casa altra serata e si se al manor si folleggia , alla tana sembra che la tristezza di gin abbia contaggiato l’intera famiglia a cui solo le piccole di casa sembrano salvarsi
Molly era stata indaffarata tutto il giorno a cucinare, per non pensare. Cucinare l’aiutava a concentrare la mente su un’unica cosa, passando così un pomeriggio all’insegna dello svago, Continuava ad incolparsi di tutto. Le parole di Bill erano così distanti che non le rammentava nemmeno più. Eppure erano così vere Era vero e giusto ciò che Bill le aveva detto quella notte mentre sfogliava gli album di famiglia. Il compito di un genitore era dare delle linee guida a un figlio, ma era altrettanto vero che il figlio doveva apprenderle. Proteggerlo sempre, aiutarlo sempre… il più delle volte scatenava la reazione opposta, perché il figlio imparava che poteva sbagliare finché voleva, che tanto alla fine la mamma lo avrebbe tirato fuori dai guai .Ma all’epoca, Molly non avrebbe mai immaginato che quegli insegnamenti le si sarebbero ritorti contro e che metterli in pratica su se stessa sarebbe stata forse la sfida più grande e quella che, purtroppo, avrebbe sicuramente perso.
e si il suo chiodo fisso la sua colpa più grande continua a non volerla lasciare , molly mi fa una gran pena , io non mi dannerei l’anima per uno come ron , lei ha fatto tutto quanto poteva insegnando le stesse cose a tutti i suoi figli non era colpa sua se ron non aveva appreso la lezione e si è piu semplice e meno doloroso per una madre dire sempre si ed aiutare , un no secco una mano ritirata e una sberla data al momento giusto sono cose che feriscono di piu l’anima e il cuore della madre che il figlio poiché sente di aver fallito nel compito piu importante di tutti l’educazione del figlio
Nuovamente è bil a soccorrer la madre ed aiutarla a rialzarsi e non solo fisicamente ma anche moralmente, bil sta parlando sia come figlio , sia come padre , come figlio rassicura la donna è stata la genitrice migliore e loro sono orgogliosi di essere suoi figli , ma come padre le ricorda che ha altri figli “
Tu sai come la penso.” – disse, in un tono che riportò Molly alla realtà. – “Non è tua la colpa, ma di Ron. Hai altri cinque figli di cui occuparti, di una in particolare… eppure continui a preoccuparti di uno solo. Non meritiamo anche noi le tue attenzioni?” – chiese, più indispettito di quanto avesse voluto.
“Certo che sì!” – esclamò la donna.
“E quindi?”
“Ron si è perso Bill… e sta a me riportarlo sulla retta via.”
“E se non fosse possibile? Se lui non volesse che ti interessi in questo modo a lui?”
“Devo averne la certezza prima di abbandonarlo.” – disse la donna con tono basso ma deciso. – “Tu sei genitore, Bill. Non faresti qualsiasi cosa per le tue bambine?”
Ti prego… non chiedermi di rinunciare a un figlio.”
Un figlio che non ti merita, pensò Bill ma che tenne questo pensiero per sé a furia di mordersi la lingua. Comprendeva il conflitto interiore della madre ma oltre ad essere un genitore, Bill era anche un figlio, un figlio che si vedeva preferire a uno scapestrato.
e si la povera donna ha perso un figlio nella guerra ed ora ha il terrore di perdere il secondo , ma se con la morte alla fine anche se con dolore si arriva a mettersi l’anima in pace con la situazione di ron , con un figlio che si è smarrito e che forse non si rivedrà mai piu pur sapendolo vivo . io di certo mollerei ron al suo destino di seconde occasioni ne ha avute e adesso piu che mai gin ha bisogno della madre cosi come ne hanno anche i suoi fratelli che se anche cresciuti e con le proprie vite avranno sempre bisogno dell’affetto e dell’attenzione materna
ma alla tana non cè una sola madre , ma due e si anche se per poco e senza saperlo anche gin stava portando dentro di se una vita e realizzando cosi il suo sogno piu grande ossia quello di essre ree di diventare madre , di mettere al mondo un piccolo che fosse il simbolo del suo amore per e con Harry Diventare madre era stato il suo più grande desiderio al quale aveva potuto dare finalmente voce, quando Harry si era finalmente deciso di chiederle di diventare sua moglie. Aveva già scelto la stanza a Grimmauld Place che avrebbe ospitato il bambino Aveva già deciso la sua vita futura, aveva incasellato ogni cosa nel suo posto, ma alla fine lei stessa vi aveva messo la parola fine.
Si era maledetta con tutta se stessa, perché non aveva avuto nessun segnale dal proprio corpo che qualcosa di magico stesse avvenendo dentro di lei. Non una nausea, non un capogiro, non una fame incontrollata…se avesse avuto il minimo sentore di ciò che stava avvenendo dentro di lei, non avrebbe mai afferrato la lametta di suo padre, non l’avrebbe mai studiata con attenzione e non l’avrebbe mai passata sulla pelle delicata del polso. Aveva commesso due gravi mancanze nei propri confronti: togliersi la vita e toglierla così al suo bambino.
E si gin ha subito un grande dolore e una perdita senza eguali che neppure il tempo potrà farle dimenticare
sembra che un nuovo legame famiglare stia nascendo e rafforzandosi rapidamente e forse non tutto vien per nuocere , un figlio si è dimostrato una sciagura e portatrice di guai e tristezza , mentre un altro figlio che apparentemente poco sembra sentire il legame con la famiglia sta mostrando il suo vero io, parcy
È pra che i due si parlino e chissa che qualcosa di nuovo non salti fuori , la rossa lo rassicura andra da bla “Non è giusto che tu paghi per colpe non tue.”
Percy si sentì attaccato.
“Non l’ho fatto per me, ma per te.” – disse, inacidendosi di poco.
Ginny però, parve non accorgersene.
“Lo so. So che ti è costata molta fatica. Lo apprezzo, è solo che…” – Ginny si guardò intorno, sospirando. – “… non so… forse è passato troppo poco tempo… forse avrei dovuto pensare di più a quello che ho fatto…”
Era la prima volta che formulava una frase così lunga. Sentiva addirittura la gola secca.
Percy la guardò. Ogni forma di ostilità era passata in secondo luogo. Non aveva mai visto sua sorella in quelle condizioni.
“E’ ora che inizi a rialzarti, Ginny.” – disse Percy. “Hai sangue Weasley nelle vene, non dimenticarlo.” – disse, serio come non mai.
sembra che un nuovo rapporto famigliare sti nascendo e che le vecchie incomprensioni date dal diverso carattere di entrambi possa esser dimenticati e chissa forse cancellati
Non so se mi va di raccontare a uno sconosciuto le mie pene… non so quanto possa essermi d’aiuto ricordare costantemente che la mia stupidaggine mi ha fatto perdere il bambino.” – disse, toccandosi il ventre con un gesto pigro della mano. Guardò Percy negli occhi quando lo sentì posare la sua mano sulla propria. Ora che ci pensava, quello forse era stato il primo, vero intimo contatto che aveva avuto con quel fratello.
Be ci si aspetta un gesto gentile caloroso da tutti fratelli , ma di certo è ancor più unico se a fare quel passo e quel gesto e il fratello con il quale non si ha mai avuto un bel rapporto , dagli altri sembra quasi scontato riceverlo , ma non da lui sempre cosi distante
Non sono un esperto… ma so che è importante buttare fuori il dolore per poterlo curare. Parlare aiuta, Ginny.” – disse, riferendosi anche al dialogo che mancava in quella famiglia da più di due settimane.
“E se fosse il dolore a tenermi in piedi? Se una volta buttato fuori io non fossi più in grado di rialzarmi?” – chiese con il fiatone e gli occhi traboccanti di lacrime.
Percy era molto serio.
Scusa, ma più giù di così, non credo di poterti vedere.” – disse onesto, riferendosi al fatto che sua sorella era già sul fondo del pozzo.
Doveva solo darsi una spinta per risalire. Ginny chinò lo sguardo. Forse Percy aveva ragione.
e si ha ragione piu in basso di cosi no puo andare e poi la rabbia e il dolore non sono cosi forti e duraturi da permetter ad una persona di restare in piedi per sempre , sono emozioni forti ma non eterne e alla fine si spengono . sto rivalutando moltissimo percy !si finalmente con l’ultima spinta data dal fratello che meno apparentemente le era affezzionato gin ha iniziato a rialzarsi e lo fa partecipando alla festa della sua famiglia che solo ora si sente veramente tale , ora che è li con loro ha qualcosa da festeggiare Ginny, per una frazione di secondo, si ritrovò catapultata indietro nel tempo, dove il suo unico problema era quello di vivere il più intensamente possibile la sua storia con Harry e recuperare il tempo perduto.
Forse erano i suoi familiari. Forse erano le gemelle. Forse erano i suoi genitori che sembravano aver riacquistato un po’ di serenità. Forse era il sorriso di orgoglio di Bill. Forse quello malandrino dei gemelli, che sicuramente avevano in mente qualcosa per la mezzanotte. Forse era Percy. O forse, Ginny non avrebbe mai saputo dire cos’era stato, ma quando ripensò a Harry non lo fece con l’animo di chi ha perso il proprio mondo, ma sa che davanti ne ha un altro. Forse non sarebbe più tornata con lui, questo solo il tempo glielo avrebbe detto. Ma se c’era una cosa che non aveva né sé né ma né forse che tenevano, era il fatto che avrebbe sempre avuto la sua famiglia. E al momento, era più che sufficiente.
A volte le cose piu importanti e che abbiamo sempre davanti ci sembrano così scontate tanto che a volte ce ne dimentichiamo, lei non è detto che abbia perso il suo mondo con harry, se torneranno insieme questa tragedia renderà il loro amore molto piu vero e forte se saprà risorgere , ma comunque anche senza harry non è sola ha la sua famiglia accanto , famiglia che ha sofferto con e per lei , che non desidera altro che aiutarla a tornare la ragazza allegra e piena di vita |